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Skira: Guide

Biblioteca Ambrosiana

Biblioteca Ambrosiana

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 304

Il visitatore che si addentra tra le sale della Pinacoteca Ambrosiana, quando giunge al termine del percorso espositivo, si ritrova in una grande sala di architettura seicentesca, austera e nel contempo solenne, con alte scaffalature in legno su cui si vedono allineati volumi antichi e moderni. Si tratta della Biblioteca Ambrosiana, quella che fu inaugurata e aperta al pubblico l'8 dicembre 1609 dal cardinale Federico Borromeo, e che per questo è giustamente definita Sala Federiciana, in onore e a ricordo del Fondatore. Federico Borromeo aveva infatti voluto donare a Milano e al mondo della cultura una vera biblioteca pubblica, una delle prime al mondo, che non fosse riservata a determinate categorie di studiosi, quali erano gli ecclesiastici, o gli appartenenti a famiglie aristocratiche, o i frequentatori delle università, ma aperta ad accogliere chiunque desiderasse accostare in maniera rigorosa le lettere, le scienze e le arti. Il nucleo originario del patrimonio librario dell'Ambrosiana era costituito dai volumi a stampa e soprattutto dai manoscritti che lo stesso Federico Borromeo aveva donato dalla sua collezione privata o aveva fatto appositamente acquistare con un piano di ricerca accuratamente progettato. Tale nucleo originario è andato progressivamente incrementandosi nei quattro secoli di storia della Biblioteca fino ad arrivare a oggi, quando l'Ambrosiana può vantare una raccolta ricchissima di circa un milione di volumi a stampa, soprattutto di fondo antico (incunaboli e cinquecentine), e trentacinquemila manoscritti. Questa Guida offre, in un agile volume, un'ampia selezione tra i manoscritti più preziosi che l'Ambrosiana possiede, in quanto connotati da un particolare pregio per il loro contenuto o per la loro decorazione, presentandone in maniera chiara e accessibile la storia e il soggetto trattato; particolarmente ricco e curato è il corredo di immagini, con la riproduzione delle miniature più raffinate e identificative di ogni manoscritto.
19,00

Biblioteca ambrosiana. Ediz. inglese

Biblioteca ambrosiana. Ediz. inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 304

Il visitatore che si addentra tra le sale della Pinacoteca Ambrosiana, quando giunge al termine del percorso espositivo, si ritrova in una grande sala di architettura seicentesca, austera e nel contempo solenne, con alte scaffalature in legno su cui si vedono allineati volumi antichi e moderni. Si tratta della Biblioteca Ambrosiana, quella che fu inaugurata e aperta al pubblico l'8 dicembre 1609 dal cardinale Federico Borromeo, e che per questo è giustamente definita Sala Federiciana, in onore e a ricordo del Fondatore. Federico Borromeo aveva infatti voluto donare a Milano e al mondo della cultura una vera biblioteca pubblica, una delle prime al mondo, che non fosse riservata a determinate categorie di studiosi, quali erano gli ecclesiastici, o gli appartenenti a famiglie aristocratiche, o i frequentatori delle università, ma aperta ad accogliere chiunque desiderasse accostare in maniera rigorosa le lettere, le scienze e le arti. Il nucleo originario del patrimonio librario dell'Ambrosiana era costituito dai volumi a stampa e soprattutto dai manoscritti che lo stesso Federico Borromeo aveva donato dalla sua collezione privata o aveva fatto appositamente acquistare con un piano di ricerca accuratamente progettato. Tale nucleo originario è andato progressivamente incrementandosi nei quattro secoli di storia della Biblioteca fino ad arrivare a oggi, quando l'Ambrosiana può vantare una raccolta ricchissima di circa un milione di volumi a stampa, soprattutto di fondo antico (incunaboli e cinquecentine), e trentacinquemila manoscritti. Questa Guida offre, in un agile volume, un'ampia selezione tra i manoscritti più preziosi che l'Ambrosiana possiede, in quanto connotati da un particolare pregio per il loro contenuto o per la loro decorazione, presentandone in maniera chiara e accessibile la storia e il soggetto trattato; particolarmente ricco e curato è il corredo di immagini, con la riproduzione delle miniature più raffinate e identificative di ogni manoscritto.
19,00

The pinacoteca ambrosiana. Ediz. inglese

The pinacoteca ambrosiana. Ediz. inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 368

22,90

The Brera Gallery. Guide

The Brera Gallery. Guide

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 224

15,00

La Pinacothèque de Brera. Guide

La Pinacothèque de Brera. Guide

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 224

15,00

Il Cenacolo di Leonardo. Guida. Ediz. portoghese

Il Cenacolo di Leonardo. Guida. Ediz. portoghese

Pietro C. Marani

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 64

8,50

Il Cenacolo di Leonardo. Guida

Il Cenacolo di Leonardo. Guida

Pietro C. Marani

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 80

«Il restauro del Cenacolo di Leonardo, compiuto tra il 1977 e il 1999, ha senza dubbio segnato una svolta nelle metodologie di restauro delle pitture murali e, forse, nella storia del restauro in generale. A dieci anni esatti dal suo compimento, il complesso lavoro di recupero della pittura, portato avanti tra mille difficoltà e ogni genere di problemi, da quello relativo al timore di avvicinarsi a un testo pittorico tanto famoso, a quello di conservare e 'restituire' un'opera che la storia ci aveva consegnato alterata e manomessa - al punto da non riconoscervi se non un''ombra' del perduto capolavoro di Leonardo - a quello, non ultimo, del suo rapporto con l'immagine che si era sedimentata da almeno un secolo nella coscienza e nel bagaglio visivo del pubblico, chiede oggi, nel 2009, di essere verificato nella sua tenuta e nei suoi risultati. L'apprezzamento della critica italiana e internazionale e il continuo ininterrotto afflusso del pubblico, che, da ogni parte del mondo, giunge ogni giorno a Milano per prendere visione di quella che rimane forse la pittura murale universalmente più celebre della storia dell'arte, corroborano nella convinzione che le Soprintendenze milanesi, insieme con l'Istituto Centrale per il Restauro e le diverse Istituzioni scientifiche internazionali che hanno fornito nel tempo la loro collaborazione e il loro supporto, abbiano preso, a far tempo dal 1977, decisioni corrette dal punto di vista conservativo ed estetico.» (dalla Premessa di P. C. Marani)
8,50

Il Cenacolo di Leonardo. Guida. Ediz. giapponese

Il Cenacolo di Leonardo. Guida. Ediz. giapponese

Pietro C. Marani

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 80

8,50

Accademia Carrara. Guida alla visita

Accademia Carrara. Guida alla visita

Paolo Plebani

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 127

La Guida alla visita presenta una delle raccolte d'arte italiane più ricche e prestigiose, accompagnandoci sala per sala attraverso una selezione di oltre sessanta capolavori dell'Accademia Carrara. L'itinerario si snoda dal Rinascimento all'Ottocento e tocca le principali scuole pittoriche italiane, illustrando con testi di commento e un ampio corredo di immagini opere di grandi maestri fra cui Pisanello, Mantegna, Bellini, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Tiepolo, Canaletto e Hayez.
12,00

Pinacoteca Tosio Martinengo

Pinacoteca Tosio Martinengo

Roberta D'Adda

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 176

La guida ai tesori d'arte della pinacoteca bresciana, in occasione della sua riapertura al pubblico con il nuovo percorso espositivo Il patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo si è formato tra Ottocento e Novecento grazie al concorso dei munifici atti di privati cittadini e della cura posta dal Comune nel raccogliere e conservare opere d'arte e memorie storiche che avevano definito nel tempo il volto della città e che le importanti trasformazioni amministrative e urbanistiche avviate sul finire del Settecento andavano via via sottraendo alle loro destinazioni tradizionali. L'attuale percorso espositivo restituisce il profilo di questa duplice vocazione: da un lato le opere che i bresciani avevano raccolto nelle loro prestigiose collezioni e poi messo a disposizione della comunità, dall'altro i raggiungimenti di una cultura figurativa locale fortemente connotata eppure aperta a confronti, influenze e contaminazioni. A nove anni di distanza dalla chiusura, la Pinacoteca Tosio Martinengo con la sua importante collezione di opere dal Quattrocento all'Ottocento - Raffaello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Canella e Canova per citare i nomi più noti - è stata riorganizzata attraverso un nuovo percorso espositivo in 21 sale, concepito per restituire al visitatore la complessità del Museo e delle sue collezioni mediante una riflessione sulla loro storia e sugli orientamenti critici che ne hanno determinato la fisionomia dal tardo-gotico al primo Ottocento. Il cuore della Pinacoteca è costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento, la quale ebbe appunto tra i suoi principali interpreti Vincenzo Foppa, Giovanni Gerolamo Savoldo, Romanino e Moretto. A questi si affiancano numerosi dipinti "da cavaletto" dei secoli XVII e XVIII, con temi e generi spesso influenzati dalla pittura fiamminga e olandese: paesaggi e marine, nature morte, dipinti di animali, scene bucoliche e burlesche, ai quali si accompagnano i ritratti e le storie sacre e profane. Ancora in ambito bresciano, meritano attenzione i cosiddetti "pittori della realtà" come Antonio Cifrondi e Giacomo Ceruti, noto con il soprannome di Pitocchetto. Il percorso all'interno della Pinacoteca si chiude con le opere della prima metà dell'Ottocento, con le grandi commissioni di Paolo Tosio, Leopardo Martinengo da Barco e Camillo Brozzoni. Roberta D'Adda, storica dell'arte e autrice, è conservatrice della Fondazione Brescia Musei.
16,00

Museo archeologico regionale «Antonino Salina». Palermo. Guida

Museo archeologico regionale «Antonino Salina». Palermo. Guida

Caterina Greco

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 64

Nelle stanze recentemente e splendidamente restaurate sono allestiti i capolavori dell'arte antica antica, come le celebri metope dei templi di Selinunte. Il Museo Archeologico "Antonino Salinas" di Palermo è la più importante e antica istituzione pubblica museale dell'Isola, formatosi già nel 1814. Restaurato integralmente nelle strutture e nell'esposizione il museo offre la possibilità di ammirare le celeberrime metope dei templi di Selinunte, considerato il più importante complesso scultoreo dell'arte greca in Occidente. Il museo conserva inoltre la cosiddetta Pietra di Palermo, con iscrizioni geroglifiche di importanza capitale per la ricostruzione della storia dell'antico Egitto. La guida testimonia il nuovo allestimento con la creazione della terza corte "la nuova agorà del Salinas" dove trovano hanno trovato posto il monumentale frontone del tempio C di Selinunte e lo straordinario complesso scultoreo delle gronde leonine del tempio di Himera.
12,00

Casa Verdi e i suoi tesori

Casa Verdi e i suoi tesori

Biancamaria Longoni

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 128

L'opera mia più bella - come disse Giuseppe Verdi all'amico Giulio Monteverde, scultore genovese - è la casa di riposo da lui costruita per ospitare gli anziani addetti all'arte musicale, i quali per motivi diversi ad un certo punto della loro vita non hanno più la possibilità di mantenersi da soli. Per realizzare questo importante progetto, acquistò un terreno sito nella periferia della città di Milano e affidò il progetto di costruzione all'architetto Camillo Boito, fratello di Arrigo, librettista e grande amico suo. La casa venne costruita e finita secondo i programmi verso la fine del XIX secolo. Fu tuttavia aperta solo dopo la morte del fondatore per sua espressa volontà. La Casa è tuttora funzionante, dopo aver vissuto a lungo con gli introiti dei diritti d'autore che il Maestro le lasciò e con i frutti dei loro investimenti effettuati nel corso dei decenni, rafforzati periodicamente da lasciti e donazioni di persone che nella funzione della Casa continuano a credere. La sua funzione fondamentale è ancora quella di ospitare musicisti che si trovano nelle condizioni ipotizzate dal fondatore; accanto a tale funzione, essa ne svolge un'altra ovvero valorizzare e consentire al numeroso pubblico di visitatori di ammirare larga parte dei cimeli verdiani. Tali cimeli sono sparsi un po' in tutta la Casa e i più importanti di essi sono stati recentemente sistemati in un piccolo, ma interessante spazio espositivo che, insieme alla cosiddetta sala araba, al salone d'onore dove si svolgono i concerti, alla cappella con le sue belle vetrate e, ultima in ordine di elencazione ma non di importanza, alla cripta dove giacciono le salme di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, rappresenta un patrimonio di grandissimo valore, ristrutturato anche per essere meglio apprezzato dal pubblico. I principali elementi di questo patrimonio sono stati raccolti, illustrati e descritti nel volume.
24,00

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