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Vita e Pensiero: Le nuove bussole

Il welfare in azienda. Imprese «smart» e benessere dei lavoratori

Il welfare in azienda. Imprese «smart» e benessere dei lavoratori

Luca Pesenti

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 168

Il welfare aziendale si è imposto in pochi anni come una delle più profonde e significative novità nelle relazioni industriali del nostro Paese. Abbiamo assistito a un vero e proprio Big Bang, un'esplosione che ha generato una lunga accelerazione ancora oggi in corso. Da fenomeno di nicchia si è ormai trasformato in un mercato maturo. Per dar conto degli sviluppi più recenti, a tre anni dalla sua uscita in libreria, la seconda edizione del volume di Luca Pesenti si ripresenta al lettore con molti aggiornamenti, profonde modifiche e ampie aggiunte tematiche. Se resta intatta la valenza culturale di questo fenomeno, tra valorizzazione di logiche di shared values e strategie evolute di HR management, molto è cambiato in termini di contesto, numeri, dinamiche, qualità e quantità degli attori coinvolti. Per questo, temi solo accennati o del tutto assenti nella precedente edizione vengono qui sviluppati in modo ampio e originale, alla luce delle esperienze di ricerca e consulenza vissute dall'Autore in questi anni: lo sviluppo tumultuoso del mercato dei provider, il ruolo tutto da definire dei soggetti di terzo settore che hanno deciso di accettare la sfida del welfare aziendale, l'esperienza ancora interlocutoria delle reti di welfare, le alterne fortune del Premio di Risultato, l'esperienza di utilizzo dei servizi attraverso la mediazione dei portali (digital welfare), le discusse conseguenze (reali o presunte) sul welfare pubblico, e altro ancora. Nel complesso, una riflessione più che mai necessaria su un fenomeno che richiede di essere compreso pienamente per essere meglio sviluppato e governato.
13,00

Lavoratori e cittadini

Lavoratori e cittadini

Rosangela Lodigiani

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2018

pagine: 133

Essere lavoratori ed essere cittadini: due esperienze profondamente intrecciate l'una all'altra, anche se il loro legame resta quasi sempre sotto traccia. Ce ne accorgiamo, però, nei momenti in cui ci capita di cambiare condizione di vita, magari per un'improvvisa perdita del posto di lavoro. Allora diventiamo acutamente consapevoli di quanto l'occupazione influisca sul nostro status giuridico e lavorativo, ci apra o ci chiuda l'accesso a certi diritti di protezione sociale, costruisca o modifichi il nostro ruolo sociale e famigliare. Essere occupati o disoccupati, impiegati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o lavoratori atipici, incastrati tra le maglie del lavoro irregolare, impegnati a curare i figli e a seguire la casa: in ciascuna di queste occasioni scopriamo che tra lavoro e cittadinanza c'è un legame stretto, che però non si realizza sempre allo stesso modo. Questo legame è a tal punto importante che in Italia lo troviamo inscritto nel testo della Costituzione. Nel tempo, tuttavia, i pilastri su cui è fondato sono stati messi in crisi dalle trasformazioni intervenute negli assetti economici, politici e sociali dei Paesi occidentali più avanzati, compreso il nostro. Globalizzazione, terziarizzazione e digitalizzazione dell'economia, flessibilizzazione e femminilizzazione dell'occupazione, intensificazione delle migrazioni internazionali sono solo alcune delle trasformazioni che hanno eroso il patto tra lavoro e cittadinanza, rendendone urgente un ripensamento creativo di forme e modi.
12,00

Gli insegnanti in Italia. Radiografia di una professione

Gli insegnanti in Italia. Radiografia di una professione

Maddalena Colombo

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2017

pagine: 130

Ci sono voluti molti secoli di storia, e molte riforme, per dare un assetto alla scuola come la vediamo oggi: grandi edifici, disseminati sul territorio, con folle di studenti che entrano ed escono a orari stabiliti. Ma non c'è dubbio che, anche senza le più basilari infrastrutture, anche senza banchi, lavagne, penne, libri, qualunque scuola potrebbe funzionare solo per il fatto di avere buoni insegnanti. Chi sono, dunque, questi uomini e queste donne capaci di gestire un'impresa così importante per l'insieme della società? Da dove traggono le motivazioni e le competenze per insegnare e come vivono la loro professione? Si parla spesso di "corpo docente", ma è davvero possibile immaginare gli insegnanti come un gruppo coeso che condivide il medesimo spirito e uguali condizioni di vita e lavoro? Maddalena Colombo, sociologa da anni impegnata sul versante della formazione e dei processi educativi, delinea qui la situazione con particolare riguardo ai docenti impiegati nel sistema scolastico italiano. Quanti sono? Quanto guadagnano? Come fanno carriera? Che ne è del loro prestigio sociale? Come viene percepito il loro ruolo dalla società, dagli studenti e dalle famiglie, da loro stessi? Questi gli interrogativi che il volume affronta sotto la lente della riflessione critica e con l'aiuto dei risultati di indagini di ricerca rivolte negli ultimi anni al nostro sistema scolastico di ogni ordine e grado, statale e privato. Ne esce la figura a tutto tondo di un mestiere poliedrico, dove il maestro colto e istruito si sovrappone al tecnico esperto di una disciplina, al pubblico ufficiale, all'artigiano, all'attore sociale. Una figura oggi alle prese con criticità vecchie e nuove, che chiede di essere valorizzata e supportata nel compito delicato di coniugare modelli alti e talvolta irraggiungibili di cultura con la concreta quotidianità della vita di classe, e accompagnare così con competenza, ma anche lievità, le giovani generazioni nella ricerca, tra la grande massa dei saperi oggi circolanti, di ciò che può connettersi ai propri sogni e far maturare le proprie vocazioni.
12,00

Il welfare in azienda. Imprese «smart» e benessere dei lavoratori

Il welfare in azienda. Imprese «smart» e benessere dei lavoratori

Luca Pesenti

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2016

pagine: 118

Siamo entrati nella terza fase di sviluppo del welfare aziendale in Italia. All'inizio c'è stata l'utopia dell'imprenditore illuminato alla Olivetti, con le sue intuizioni personali di un lavoro a misura d'uomo. Poi si è fatta avanti la logica dell'azienda 'socialmente responsabile', che la gravissima crisi economica ha reso non più adeguata al mutato clima sociale e culturale. Ora si affaccia la terza fase, quella del 'valore condiviso': servizi e benefit come leva della produttività, strumento di attrazione e valorizzazione dei talenti, argomento di punta nelle nuove relazioni industriali, spazio di integrazione con il welfare pubblico, elemento strategico per fornire servizi utilizzabili anche fuori dai consueti recinti delle grandi aziende e per aprire nuovi mercati sociali sul territorio. Nel quadro di questa significativa evoluzione, molte sono le domande 'aperte'. Come si costruisce un piano di welfare efficace? Come fare a 'leggere' i bisogni dei lavoratori? È meglio fare da sé o mettersi in rete con altre imprese? Chi sono gli attori che popolano questo nuovo scenario? Quale ruolo possono giocare i sindacati? Facendo leva su percorsi di analisi sviluppati attraverso una serie di ricerche sul campo, Luca Pesenti illustra qui i punti di forza e gli elementi di criticità delle molte esperienze sviluppatesi negli ultimi anni in Italia, per provare a orientarsi in un settore che si sta oggi trasformando in un vero e proprio mercato.
12,00

Il servizio pubblico televisivo. Morte o rinascita della RAI?

Il servizio pubblico televisivo. Morte o rinascita della RAI?

Massimo Scaglioni

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2016

pagine: 126

In tutti i Paesi europei la tv di servizio pubblico è oggi messa radicalmente in discussione. Anche in Italia il futuro della RAI è oggetto di un ampio dibattito in previsione del rinnovo della convenzione con lo Stato. Ma lo spirito del tempo non sembra particolarmente favorevole a un'istituzione che è stata l'invenzione più importante e influente che il Vecchio Continente abbia saputo creare nel settore della comunicazione di massa nel Novecento. In Italia, ancor più chiaramente che altrove, la tv di servizio pubblico non gode di buona fama: non ha saputo salvaguardare la propria autonomia non solo dalle pressioni economiche, ma anche, e soprattutto, da quelle politiche, diventando un prolungamento dei partiti in Parlamento, in modalità spesso deteriori. Non è riuscita ad affermare la propria specifica differenza dalla televisione commerciale, finendo per assomigliarvi fin troppo. Ha privilegiato rendite di posizione, perdendo progressivamente il contatto con parti crescenti della popolazione, quelle più giovani e dinamiche. Di qui, la domanda radicale: abbiamo ancora bisogno del servizio pubblico radiotelevisivo o si tratta, piuttosto, di un 'ferro vecchio' da destinare al pensionamento? Il volume mira a rispondere, almeno in due direzioni. Da un lato ricostruendo le radici profonde che sono alla base del progetto di servizio pubblico, dall'altro provando a immaginare il futuro del servizio pubblico attorno a dieci snodi cruciali. Cosa significa tv 'di qualità'? Che identità deve darsi nel nuovo ecosistema digitale? Che ruolo può ricoprire un'impresa televisiva pubblica in uno scenario di competizione sempre più globale? Che valore hanno la memoria e l'archivio? Che funzione può svolgere la tv nella promozione dell'industria culturale nazionale? Sono tutti ambiti sui quali il servizio pubblico può e deve avere un ruolo determinante: è però necessario ripensarne il progetto per il nuovo millennio.
10,00

Il terrorismo nel nuovo millennio

Il terrorismo nel nuovo millennio

Marco Lombardi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2016

pagine: 106

La forza del terrorismo sta, soprattutto, nelle parole: il suo nome già evoca la paura che è l'obiettivo di ogni forma di terrorismo. In questo avvio di Millennio, poi, il terrorismo dello Stato Islamico, di Daesh, ha saputo usare magistralmente la comunicazione come strumento di combattimento nella nuova forma di conflitto che trova la sua definizione in Guerra Ibrida. Quella terza Guerra Mondiale, combattuta a "spizzichi e bocconi", come efficacemente descritta per primo da Papa Francesco: mai come oggi il mondo è travagliato da una quantità di conflitti, che trovano nei civili il maggior numero di vittime, geograficamente indipendenti ma tutti tra loro correlati. Si può affermare che questo è anche il sentire comune, che spinge a cercare risposte a domande quali: Che cos'è il terrorismo del nuovo Millennio? Come è cambiato il terrorismo e come può avere tanti proseliti? Come si combatte il terrorismo? Si può vivere con queste minacce quotidiane? Le domande sono naturali e legittime. Ma le risposte non sono semplici. Eppure la nostra capacità di reagire e continuare a vivere dipende dalle risposte che sapremo dare. In questo breve volume Marco Lombardi affronta tali domande cercando di fornire elementi che favoriscano la consapevolezza necessaria per affrontare una minaccia che è parte della modernità e che è destinata a continuare nel prossimo futuro. Cominciando col considerare che non esiste una definizione condivisa del terrorismo e, pertanto, è difficile una risposta coesa a questo fenomeno anche perché mancano i conseguenti strumenti normativi per combatterlo. Si continua sottolineando la discontinuità degli obiettivi e delle pratiche di questo terrorismo, rispetto a quello delle passate stagioni, da cui l'incertezza nel comprenderlo e nell'elaborare le risposte operative, che si riflettono nell'scarsa efficacia delle politiche di contrasto. Si affronta poi la specificità dello Stato Islamico, la minaccia del presente, con attenzione alla sua capacità di sviluppare strategie innovative sui molteplici fronti delle Guerra Ibrida e la sua paradossale "utilità" al mantenimento di un superato equilibrio geo-politico. Infine viene proposto uno "scenario possibile" a partire dalle sfide che il terrorismo pone all'Europa e all'Italia.
10,00

Diseguaglianza, redistribuzione e crescita

Diseguaglianza, redistribuzione e crescita

Giuseppe Arbia

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2016

pagine: 116

Il principio di eguaglianza tra gli individui è un argomento da sempre presente nei dibattiti teorici e d'opinione, e da sempre controverso. Anche perché può essere trattato da diversi punti di vista: sociale, giuridico, etico, culturale, economico-politico e altri ancora. Pilastro fondante della concezione cristiana dell'uomo, è alla base anche del pensiero di Rousseau e dei principi illuministici, così come alle radici dello Stato liberale e in definitiva del nostro sistema politico attuale. Dalle diverse posizioni assunte di fronte all'idea di eguaglianza, ad esempio, Norberto Bobbio fa discendere la distinzione tra pensiero di destra e pensiero di sinistra negli attuali sistemi politici e quindi tra le diverse maniere di concepire l'intervento pubblico nella società. Ma pur se di grande interesse, accresciuto di recente dai forti differenziali di crescita economica registrati tra i diversi Paesi del mondo, il tema della eguaglianza/diseguaglianza nella distribuzione dei redditi e del suo rapporto con la crescita economica non ha ancora trovato impianti teorici in grado di spiegarne per intero le ragioni né evidenze empiriche che forniscano elementi univoci e non contrastanti. Il dibattito è ancora vivace e aperto, a supporto sia di una relazione diretta tra i due fenomeni (più eguaglianza nei redditi favorirebbe una maggiore crescita) sia di una relazione inversa (una maggiore eguaglianza dei redditi deprimerebbe la crescita).
10,00

Islamismo e democrazia

Islamismo e democrazia

Riccardo Redaelli

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 101

Le cosiddette primavere arabe, con il loro sostanziale fallimento, hanno suscitato nel mondo occidentale una delusione che ha portato molti a concludere che il rapporto tra islam e democrazia sia impossibile. Questo libro affronta finalmente il problema nella prospettiva corretta, mettendo in luce i meccanismi attraverso i quali culture e storie politiche diverse finiscono per fraintendersi. La prima cosa da capire - ci dice Riccardo Redaelli, che da anni si occupa di geopolitica e storia del Medio Oriente - è che la religione islamica non è una realtà monolitica, bensì storicamente diversificata secondo le etnie, le culture e le regioni di quel mondo. Il secondo punto è che i concetti di democrazia e di Stato nazionale, affermatisi nei nostri sistemi occidentali e basati sul concetto di libertà individuale, risultano difficilmente applicabili nelle società islamiche perché estranei alle loro tradizioni. È invece la rivelazione coranica il fondamento dei loro sistemi politici e statuali, pur se in declinazioni molto diverse. Ma le esperienze di (teo)democrazia islamica sono state finora deludenti, come mostra qui Redaelli analizzando le più significative, e spesso hanno addirittura finito per dividere e polarizzare quelle società. A complicare la situazione, le visioni radicali e militanti hanno rinverdito il mito del califfato islamico da riportare in vita sulle ceneri degli Stati nazionali moderni.
10,00

NEET. Giovani che non studiano e non lavorano

NEET. Giovani che non studiano e non lavorano

Alessandro Rosina

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 112

Vagano senza meta, senza aver chiaro il loro ruolo nella società e nel mercato del lavoro, sempre più disincantati e disillusi, con il timore di essere marginalizzati e di dover rinunciare definitivamente a un futuro di piena cittadinanza. Sono i Neet (acronimo inglese per Not in Education, Employment or Training), i giovani che non studiano e non lavorano: un fenomeno in crescita allarmante, tanto che si comincia a parlare di loro come di una 'generazione perduta'. Questo spreco di potenziale umano ha un costo rilevante, sul piano sia sociale sia economico, perché le nuove generazioni sono la componente più preziosa e importante per la produzione di benessere in un Paese. Come si è arrivati a questa situazione? Come la vivono i giovani? E come se ne esce? Parte da queste domande il libro-inchiesta di Alessandro Rosina. Il suo sguardo lucido e acuto individua le responsabilità dei vari attori istituzionali, economici, sociali (dalla scuola al sistema produttivo, alla famiglia, ai mass media) svelando inefficienze e limiti. Poi, indicatori ufficiali e dati di ricerche scientifiche alla mano, disegna un percorso di riscatto possibile, che passa attraverso il cambio di atteggiamento verso le nuove generazioni, l'attenzione ai talenti giovani, l'investimento nelle nuove competenze, il sostegno dell'intraprendenza. Per arrivare un giorno non lontano a dire: "C'erano una volta i Neet?".
12,00

La democrazia senza partiti

La democrazia senza partiti

Damiano Palano

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 136

Travolti dall'onda della personalizzazione della politica e dai ritmi della società dello spettacolo, i partiti hanno ormai modificato il loro volto e sono irrimediabilmente distanti dalle macchine politiche novecentesche. Oggi i partiti sembrano a molti soltanto maschere che celano, maldestramente, interessi di piccole e grandi consorterie, presenze fantasmatiche senza più consistenza, destinate a rimanere tra le memorie di un mondo definitivamente perduto. Ci sarà, dunque, una democrazia senza partiti? Saranno direttamente i cittadini a incidere sulle scelte politiche senza l'intermediazione di strutture organizzate? O, piuttosto, dovremo fare i conti con una nuova modalità di partito, più leggera e fluida, in grado di intercettare i mutamenti nelle domande della società e dei suoi settori? Sono gli interrogativi che muovono le riflessioni di Damiano Palano. La sua ricostruzione del processo di trasformazione delle 'gabbie d'acciaio' del XX secolo verso i partiti 'liquidi' odierni e futuri porta in primo piano il cuore del problema: dare sostanza reale a quell'oggetto misterioso e inafferrabile che siamo soliti chiamare 'democrazia europea'.
12,00

Dall'AIDS a Ebola. Virus ed epidemie al tempo della globalizzazione

Dall'AIDS a Ebola. Virus ed epidemie al tempo della globalizzazione

Roberto Volpi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 96

Le epidemie da sempre suscitano nell'immaginario collettivo la paura della catastrofe imminente. Soprattutto quelle di origine virale. I virus, infatti, sono più imprevedibili e pericolosi di batteri e microbi, e per giunta non disponiamo per combatterli di un'arma come gli antibiotici, efficaci contro i batteri. Non restano che i vaccini, benché la loro preparazione non sia facile né la loro somministrazione immediata. E infatti le diverse agenzie sanitarie nazionali e internazionali lanciano continue campagne di invito alla vaccinazione e avvertenze sui comportamenti di prevenzione e profilassi, appoggiate e rilanciate dalla cassa di risonanza dei mezzi di comunicazione. Le cose però sono più complicate di quanto appaiano, e questo libro mette in luce proprio i punti caldi del problema. Dati recentissimi alla mano, prendendo in esame i casi dell'Aids e di Ebola, ma anche dell'influenza suina, della Sars e dell'aviaria, svela con grande lucidità i 'pasticci' creati dagli allarmismi drammatizzanti della comunicazione pubblica, quando non dagli interessi economici che muovono la produzione farmaceutica. E sfata molti luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale la globalizzazione ci ha ancor più indeboliti nei confronti delle epidemie rendendo più estesa la possibilità di contagio. Al contrario, la globalizzazione può essere una formidabile arma a nostra disposizione...
10,00

Il gusto. Vecchie e nuove forme di consumo

Il gusto. Vecchie e nuove forme di consumo

Vanni Codeluppi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 87

Il gusto è uno di quei fondamentali strumenti attraverso cui le persone sono in grado di interagire con il loro ambiente. Tra i cinque sensi del corpo umano, è quello che consente di percepire e distinguere i differenti sapori di cibi e bevande. Ma è anche molto altro. In un senso più ampio, il gusto corrisponde al complesso delle preferenze manifestate da ciascun individuo, soprattutto in materia di consumo, che esprimono la sua identità e la sua personalità all'interno del sistema sociale. Proprio sotto questo aspetto di indicatore di tendenze e orientamenti, il gusto viene qui indagato dal sociologo Vanni Codeluppi, esperto analizzatore di consumi e processi comunicativi. Con un linguaggio semplice, basandosi sia sulle più importanti teorie del gusto sia sull'analisi dei comportamenti di marche e consumatori, l'autore ci mostra come il gusto sia un fenomeno poliedrico. Spazia dal cibo all'arte e alla cultura; può raccontare la vita e le scelte di intere comunità sociali nel tempo; riesce a trasformarsi nel suo contrario, cioè il disgusto o il kitsch, ed essere ugualmente accettato e perfino osannato; ma è anche soggetto all'influenza di potenti processi, come la globalizzazione o le regole del mercato, in grado di modificare la sua natura, sottraendo all'individuo il controllo delle proprie scelte.
10,00

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