Adelphi: Gli Adelphi
I tredici colpevoli
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 151
					Non ci sono parole per descrivere il distacco del giudice Froget, che dall’inizio dell’incontro non aveva modificato di una virgola il suo atteggiamento. Di solito i giudici istruttori fanno domande su domande, si accaniscono a confondere l’indagato e solo così riescono a strappargli la frase che costituisce una confessione. Lui invece lasciava all’interlocutore il tempo di riflettere, persino di riflettere troppo. I silenzi duravano parecchi minuti, le domande appena pochi secondi. Fino a quel momento ne aveva formulate solo due. Anni dopo, un esperto si sarebbe tolto la curiosità di contare le parole uscite dalla bocca di Froget nel corso di quel cruciale interrogatorio.				
									Guerra
Louis-Ferdinand Céline
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 156
					«Se Rabelais fosse stato un soldato nella prima guerra mondiale, non avrebbe potuto fare niente di meglio di Céline. Più di ogni altra cosa, lo spazio narrativo così ristretto, nel quale i personaggi appaiono e scompaiono ciclicamente come i pupazzi di una giostra, esalta la sua straordinaria capacità di caratterizzare e rendere indimenticabili i singoli esseri umani ... Céline è stato più di ogni altra cosa un superbo ritrattista, un impareggiabile anatomista della singolarità umana. Il suo stesso senso del comico e del grottesco nasce dalla constatazione, così fertile di conseguenze poetiche, che ognuno, in quel grande circo che è il mondo, recita la sua parte a modo suo, destinato a rimanere incomprensibile agli altri». (Emanuele Trevi). Con una premessa di François Gibault.				
									Il bazar atomico
William Langewiesche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 182
					«Un resoconto spassionato e devastante della recente storia nucleare del pianeta. In tempi dominati da un quarto potere mendace e irrazionale, la lucidità e l’obiettività di Langewiesche fanno di questo libro una lettura fondamentale». (Zadie Smith)				
									Maniac
Benjamín Labatut
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 357
					Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il maniac – un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. Perché quel congegno rivoluzionario – parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e «inesorabilmente logica» – non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. Che «nell’anima della fisica» si fosse annidato un demone lo aveva del resto già intuito Paul Ehrenfest, sin dalla scoperta della realtà quantistica e delle nuove leggi che governavano l’atomo, prima di darsi tragicamente la morte. Sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi, quelli scaturiti dal genio di von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. Ci ritroveremo a Los Alamos, nel quartier generale di Oppenheimer, fra i «marziani ungheresi» che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a Princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. Infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di go, Lee Sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinità di Google, AlphaGo. Una divinità ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione – a cui altre seguiranno, sempre più potenti, sempre più terrificanti. Con questo nuovo libro, che prosegue idealmente “Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.				
									Re, donna, fante
Vladimir Nabokov
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 290
					In una sequenza di vetrine, pozzanghere, occhiali e specchi, da quelli che riflettono un'identità molteplice a quelli che evidenziano le deformità della pelle, Nabokov seziona e riassume tre figure e tre gradi della coscienza, tre stadi della percezione di sé e degli altri: dal malessere profondo e ottundente, alla gretta volgarità con il suo lessico primitivo, fino a una più consapevole, ma sempre rinviata ricerca della felicità. Questo romanzo, nato due volte nella mente di Nabokov, prima in russo e quarant'anni dopo in inglese, trae vita dall'osservazione concreta del mondo, dall'occhio che coglie nell'esperienza comune il gesto più remoto e più preciso, quello che accenderà la "scintilla sensoriale".				
									Autobiografia di mia madre
Jamaica Kincaid
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 186
					Jamaica Kincaid appartiene alla schiera degli autori che, nati alla "periferia dell'impero" (nel suo caso ad Antigua nei Caraibi), hanno immesso nuova linfa nella letteratura di lingua inglese. Questa è una storia di solitudine e risentimento, di insofferenza per la "stanza nera del mondo", che assume il profilo di paesaggi lussureggianti. Le vicende di Xuela, figlia di una madre caraibica e di un padre per metà scozzese e per metà africano, abbandonata insieme a un mucchio di panni sporchi mentre la madre moriva di parto, aprono un variegato itinerario nell'infelicità dove le durezze del mondo si scontrano con un carattere torvo e visionario. E a ogni passo di questo itinerario la vita di Xuela si intreccia con quella della madre non conosciuta.				
									Giardino, cenere
Danilo Kis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 193
					Profumo di vaniglia e semi di papavero, un vassoio nichelato con sottili mezzelune lasciate dal fondo dei bicchieri, piccoli tram azzurri, gialli e verdi che si rincorrono tintinnando, il cancello di un parco dietro il quale spuntano cervi e cerve, «come ragazzini di buona famiglia di ritorno dalla lezione di piano». All’inizio di questo romanzo c’è un pullulare di sensazioni, una nube tattile, olfattiva, onirica, che si sposta in una cauta esplorazione del mondo, come l’occhio del bambino Andreas, il narratore. La parola «morte» trafigge questa nube, è un numero fatale stampato sul buio. E il bambino gioca con il sonno, gli tende agguati, in preparazione alla grande lotta con la morte. Aveva deciso di «assistere un giorno consapevolmente alla venuta della morte e così vincerla», e nell’attesa voleva sorprendere l’angelo del sonno. Intorno ad Andreas, vediamo la sorella Anna, che piange la sera perché il giorno è finito e non torna più; e la madre Marija, seduta davanti a una imponente macchina da cucire Singer di ghisa nera. E soprattutto vediamo, seppure soltanto in apparizioni imprevedibili e balzane, il padre Eduard Sam, ispettore delle ferrovie a riposo, ma in realtà trickster decaduto, che non dispone più di molti poteri, eppure è ancora aureolato di eventi prodigiosi e irrisori. Autore di un Orario delle comunicazioni tranviarie, navali, ferroviarie e aeree che, arricchendosi di edizione in edizione, si trasforma in opera interminabile, come una mappa che volesse coincidere con il territorio rappresentato, Eduard usa mostrarsi con bombetta e redingote imbrattata, e sfida l’iniquità del mondo dietro occhiali con montatura metallica, stringendo in pugno un bastone. Compreso della sua vocazione di mistificatore, non è mai se stesso, ma il nebbioso ricordo di qualcos’altro, e il giovane Andreas, fantasticatore selvaggio, percepisce in lui la compresenza di molte vite: «Ed eccolo, mio padre, seduto nel carro accanto a una giovane zingara dalle poppe rigonfie, maestoso come il principe di Galles o, se volete, come un croupier o come un maître d’hôtel (come un illusionista, come un impresario di circo, come un domatore di leoni, come una spia, come un antropologo, come un maggiordomo, come un contrabbandiere, come un missionario quacchero, come un sovrano che viaggi in incognito, come un ispettore scolastico, come un medico di campagna e, infine, come un commesso viaggiatore, rappresentante di una compagnia occidentale per la vendita dei rasoi di sicurezza)». Un giorno, in un raro momento di sobrietà, Eduard accenna al figlio il suo segreto: «Non è possibile, giovanotto mio, e questo ricordatelo per sempre, non è possibile recitare la parte della vittima per tutta la vita senza diventarlo alla fine davvero». La storia si incaricherà presto di avverare la profezia. In una continua osmosi di sensazione e visione, questo romanzo raggiunge una precisione evocativa che penetra nelle fibre della mente, in un modo che ricorda Bruno Schulz. Qui, come una splendida carovana di stracci e paccottiglia, ci sfila davanti il mondo saturo di esperienze dell’Europa centrale mentre sta per abbandonarsi alla morte, visto con gli occhi del bambino sognatore e ribelle che alla morte voleva dare scacco.				
									L'errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano
Antonio R. Damasio
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 404
					«Antonio Damasio è un pensatore profondo e uno scrittore raffinato ... "L’errore di Cartesio" è un’esplorazione affascinante della biologia della ragione e del suo legame inscindibile con le emozioni». (Oliver Sacks)				
									Tutti i racconti
Roberto Bolaño
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 652
					I diciassette racconti inediti rinvenuti nel computer di Bolaño dopo la sua morte che hanno fatto nascere e prosperare la sua leggenda nera, oggi per la prima volta tradotti in italiano, insieme a tutti i suoi racconti pubblicati in vita.				
									Il principio antropico
John D. Barrow, Frank Tipler
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 770
					L’ipotesi più combattuta e oltraggiata nella storia della scienza, ma un passo obbligato per chiunque voglia affrontare il problema della posizione dell’uomo nell’universo.				
									Confessioni di un borghese
Sándor Márai
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 513
					"Confessioni di un borghese" è ben più di un libro di memorie sul cuore e dal cuore della Mitteleuropa, e la sua originalità consiste nell’essere un magnifico romanzo di formazione che nasconde tra le righe, e a tratti rivela, un trattatello esoterico sull’arte di diventare scrittori... capace di evocare ambienti e personaggi memorabili e di imprimere a ogni dettaglio il ritmo avventuroso dell’immaginazione. È così che sotto gli occhi ipnotizzati del lettore, Márai riesce a trasformare se stesso nel personaggio fondamentale di "Confessioni di un borghese" senza lasciar prevalere nel suo autoritratto né una timida indulgenza né l’esibizionismo narcisistico di chi si confessa in pubblico: come se questa autobiografia di un uomo poco più che trentenne fosse stata scritta per tagliarsi via dal tumulto banale della vita cosiddetta normale, e entrare definitivamente in quella eccitata ed eccitante esistenza postuma che l’arte di scrivere pretende da chi la pratica fino alle estreme conseguenze.				
									I ragazzi selvaggi. Un libro dei morti
William Burroughs
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 195
					«Sono violenti e perfidi assassini. Sono mutanti e omosessuali lussuriosi. Sono guerrieri di un mondo a venire e sono giovani. Soprattutto giovani. Sono I ragazzi selvaggi, creature di un romanzo apocalittico». (Tommaso Pincio)				
									
