Altromondo Editore di qu.bi Me: I contemporanei

Gli “affreschi” che si propongono in questo libro illustrano situazioni molteplici e variegate, senza immagini visive, come i dipinti che non usano parole. Si rivolgono alla parte più creativa di ognuno di noi, quella che non ha rinunciato a cercare di conoscere i cambiamenti straordinari a cui andiamo incontro. Il tentativo di andare oltre le culture di territorio – spesse volte contraddittorie e contrapposte – per guardare ad un’evoluzione che ci spinga a considerarci non solo cittadini di questo mondo, ma dell’universo conoscibile e non.

Leggendo i versi di Chen Li e non essendo in grado di penetrare gli originali, spaziando nei suoi componimenti da una letteratura all’altra, pare naturale che quello di Carelli somigli di più a un verso libero, con tutte le seduzioni che ha saputo far sue. Leggendo quei versi si ha l’impressione di essere in un’agorà, in un confronto aperto di esperienze senza più chiusure identitarie. Per seguire il filo che aveva dentro, l’autore ha preso spunto da una parola, da un’immagine, e talora da un altro verso, virgolettato per sottolineare che non è suo. Da buon tradizionalista ha fatto uso solo di haiku o di waka in rapida successione. Strada facendo gli è sovvenuto a volte il dubbio di star forzando o deformando l’originale, di stare in qualche modo copiando. Aveva abboccato all’amo! Alla fine dei versi, a sciogliere ogni dubbio, anzi a chiarire che questa era proprio la sua intenzione, Chen Li stesso lo assolve di ogni eventuale peccato: “Ridurrò la forma delle mie poesie, saranno più piccole di un disco, più grandi del mondo, microcosmi copiabili riscrivibili!”

L’opera è una raccolta di poesie scritte durante l’adolescenza dell’autrice, che trova conforto nella poesia. L’autrice ci accompagna in un percorso lungo e tortuoso verso la scoperta della propria persona, della presa di consapevolezza delle proprie debolezze e del perdono per se stessi. Ci racconta le cose che avrebbe voluto dire, ma che, un po’ per timidezza e un po’ per la paura di non essere compresa, si è sempre tenuta per sé. Il libro contiene le riflessioni di una giovane ragazza, che comprende che vale la pena provare a guarire. Tramite la scrittura, ci dice quello che non ha saputo dire ad alta voce.

Questo libro contiene poesie scritte mentre era ricoverata in reparto e viene intitolato In crescendo perché, come nella musica, si comincia da una poesia molto triste e si termina con il gran finale su quanto è bella la vita. Questa breve raccolta vuole spingere le persone a non vergognarsi dei propri disturbi, bensì farne una virtù e crescere con loro.

Il regno animale, il regno vegetale e il regno minerale in una sorta di dialogo e ascolto in un apprezzamento dell’Amore per tutto ciò che è parte della Vita. Tutto nasce dalla sensibilità trasmessa e nata nel primi anni della nostra vita dai nostri cari genitori. Ed ecco che si scopre la parte più forte di noi, la parte più fragile, l’infanzia. Le prime emozioni, simpatie che non si cancelleranno mai, i ricordi della casa nativa con la scuola, le amicizie, le storie scolpite dentro, indelebili. La modalità di scrittura per trasmettere forti sensazioni emozioni e sentimenti? La Poesia. Con il suo potere umanizzante, quale mezzo migliore per trasmettere valori se non le Favole? Senza remore senza vergogna per tutto ciò che portiamo nel mondo di dentro, per guardare il mondo di fuori, ma con gli occhi del cuore.

Orizzonte, al calar del tramonto nasce da una evoluzione personale. I poemi seguono uno schema emotivo di elaborazione dei sentimenti, ciò che l’autrice ” sente/percepisce” e poi scrive. Ogni componimento nella raccolta descrive uno stato d’animo, un’immagine nella mente, una ricerca interiore di significati e anche di drammi sociali. Ciascuna poesia ha una sua storia, una sua colonna sonora, una fotografia. Ho un manicomio in testa, c’è troppo dolore in questo “amore”, Quanto costa la felicità? (Mavi)

Un libro di poesie e disegni. Silenzio! Parla l'anima di una ballerina suona ancora più affascinante quando si considera che è un testo scritto e illustrato interamente a penna. Questa scelta artistica aggiunge un elemento di autenticità e intimità al lavoro, poiché ogni parola e disegno sono frutto di un processo creativo diretto e senza filtri dell’autore.

Spazi di parole è una silloge di poesie scritte in momenti diversi che traggono ispirazione dal tempo di vita e cambiamento del covid. Lo spazio dell'osservazione, dell'immaginario poetico si unisce alla realtà creando: spazi di vita, anti-covid, danteschi, descrittivi, emotivi, poesie contemporanee che abbracciano la materialità. Dante prende il ruolo di musa che suggerisce riflessioni, come i versi "dante in una noce". I testi utilizzano un linguaggio semplice, in versi liberi; si incontra qualche metafora, affrontando argomenti noti alla maggior parte dei lettori e di facile comprensione. In diverse poesie metafore e similitudini attribuiscono all'opera un duplice significato: descrittivo e morale. A una prima lettura degli spazi danteschi, si può ritornare alla Divina Commedia e riguardare la copertina dell'artista Roberto Pagnani che riporta alla mente il Paradiso e Beatrice. Una lettura profonda, mostra una sequenza di immagini che fanno capire la vita reale, i concetti trasmessi e i sentimenti in gioco.

Nasce da un'idea comune il desiderio e il bisogno di accostare due caratteri sensibili e poetici alla realizzazione di questa raccolta. Valerio, leggendo le poesie di Alessio, si rispecchia nel modo di esprimersi e nella prosa, cosicché, i due, iniziano la collaborazione per la riuscita di "Gocce d'acqua", che vede i sentimenti degli animi dei due poeti e delle loro visioni sul mondo riflessi.

Versi che melodiosi alitano per lasciare un'impronta nel passaggio su questo mondo dell'anima e confermarne la sua immortalità. Liricità arricchita da illustrazioni che l'autrice stessa ha unito per suggellare l'impronta di un'opera unica. "I racconti dell'anima" sono un excursus di poesie che da anni l'autrice teneva in un cassetto, allorquando ne sentiva l'esigenza impugnava carta e penna e lasciava parlare la sua essenza. Ella brama far palpitar i cuori all'unisono; da troppo i celati versi han echeggiato fra silenziose stanze: è tempo di liberarli dal loro rifugio lasciarli volare come una sinfonia di note e lambire l'animo del lettore.

Un viaggio interiore alla scoperta di sé. Il treno dei pensieri si ferma in ogni stazione e poi riparte alla scoperta dei nuovi luoghi dell'essere. La vita, la natura, ogni esperienza insegna e crea uno spazio in cui l'anima affiora come il primo respiro al momento della nascita.

"Anime incomprese" è il titolo di un flusso di coscienza, un viaggio interiore alla ricerca di uno spiraglio di lui all'interno del marasma della vita. Non solo, "Anime incomprese" è la "primogenita" così la definisce l'autore, la goccia che ha fatto traboccare un vaso fin troppo pieno e finalmente rotto, regalando ai lettori la possibilità di nuotare nei propri preziosi versi. Le sillogi sono il frutto di una fuga dalla stasi e dal grigiore quotidiano, la scrittura la porta di emergenza.