Anicia (Roma): Teoria e storia dell'educazione
Aldo Visalberghi. Una pedagogia di svolta
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 168
L’inizio degli anni Sessanta fu caratterizzato dal confronto sulla riforma della scuola media. Visalberghi fornì un contributo essenziale, ispirato da una matrice psico-pedagogica. Riteneva, infatti, che la riforma offrisse l’occasione per promuovere un nuovo approccio ai problemi dell’educazione. Le sue proposte sono ancor oggi un esempio di ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto. Negli anni Sessanta, la ricerca pedagogica aveva individuato, nelle critiche al determinismo educativo, grandi possibilità di estensione degli spazi di libertà per l’innovazione didattica, ma ciò richiedeva che fosse rivisto l’impianto delle dimostrazioni educative. Si trattava di passare da modelli nei quali cause ed effetti erano posti in successione lineare a modelli che considerassero cause ed effetti dal punto di vista sia sincronico sia diacronico e che consentissero di analizzare le ragioni dell’insuccesso scolastico. Visalberghi riteneva giusto impegnarsi per una scuola capace di assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Premessa di Benedetto Vertecchi.
Alfabeti della polis. L'educazione come spazio narrativo
Marco Giosi
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 278
L'assunto basilare che anima il presente libro, si esplica all'insegna del riconoscimento di un nesso profondo esistente tra la dimensione del dialogo, della narrazione, della umanizzazione, attraverso il costante richiamo alla necessità di promuovere una prospettiva pedagogico-educativa che individui nell' "abitare" una condizione, una esperienza, una modalità esistenziale e relazionale che guardi allo spazio umano della polis, intesa come dimensione non solo fisica, bensì mentale, spirituale, culturale, in termini di "cittadinanza del mondo", come luogo cruciale ai fini del "diventare persone". Al cuore della riflessione pedagogico-educativa esposta nel nostro lavoro, è possibile individuare un paradigma epistemologico contrassegnato dal richiamo al principio narrativo. La dimensione narrativa come luogo e spazio entro il quale vengono a dispiegarsi i processi di educazione e di formazione della persona del bambino e dell'adolescente, nel fondamentale riconoscimento assegnato al soggetto/persona, quale destinatario di pratiche di umanizzazione e di cura.
Christine de Pizan. Cuore e libri: un percorso educativo
Valeria Caggiano
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 120
Christine De Pizan fu donna di primati. Ella fu la prima a vivere della sua scrittura, fu la prima che nel tardo medioevo riuscì a creare un laboratorio professionale quindi ad affermarsi come autorevole voce alla corte di Carlo V di Francia. Italiana di nascita, cresciuta alla corte di Parigi, ha intessuto relazioni internazionali con i reali del tempo. I suoi lavori, dedicati all’educazione delle donne, allo sviluppo morale del figlio, alla promozione della pace, diventano oggi opere attuali. E non a caso dall’attualità di Christine de Pizan nasce questo volumetto. Le sue parole fanno ricordare alle donne, ma anche agli uomini, che nonostante il trascorrere dei secoli, la parola di una donna, e insieme di una mamma, può e deve essere “ascoltata”. Grazie al lavoro laboratoriale, svolto con gli studenti del corso di Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni dell’Università di “Roma Tre”, il testo non si limita a tracciare solo i percorsi intellettuali di Christine. Attraverso alcuni learning tool, infatti, si esce dall’aridità del teorico per entrare in una riflessione pratica volta a far riflettere sul pensiero di Christine De Pizan oltre che sul valore creativo di ciascuno di noi. È questo un libro rivolto a tutti. A tutti coloro che amano i libri, a tutti coloro che si riconoscono nella parola feconda di una donna.
Saggio sull'armonia. Tra musica, letteratura e formazione umana
Francesca Marcone
Libro: Copertina rigida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 320
L'essere umano percepisce il sentimento della propria interiore armonia? E in cosa consiste quest'ultima? Di natura interdisciplinare, il volume di Francesca Marcone, "Saggio sull'armonia", s'impegna nel rispondere a tali domande indagando il concetto di armonia, come emerge dal pensiero occidentale, attraverso tre ambiti di ricerca: musicologico, letterario e pedagogico. Lo studio espone, nella Parte Prima, i temi preminenti da cui muove: quello filosofico-musicale connesso con l'armonia delle sfere e quello relativo alla storia del concetto di armonia musicale. Con la Parte Seconda, questi vengono sviluppati attraverso la riflessione di alcuni tra gli autori più rappresentativi della letteratura europea. La Parte Terza li riprende dalla prospettiva unitaria della Pedagogia, considerandoli in rapporto alla formazione, all'educazione e alla cultura dell'uomo occidentale.
Ripensare la scuola. Valutare per i tempi lunghi
Benedetto Vertecchi, Vincenzo Bonazza
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 183
La ripresa ossessiva di induzioni banali, come sono quelle del senso comune, si pone di fronte ad una improbabile interpretazione dei fenomeni educativi che prescinde dalla considerazione del tempo. Invece, solo recuperando una capacità interpretativa proiettata su tempi lunghi possiamo elaborare modelli che diano ragione della crisi in atto e consentano di intravedere vie d'uscita. E tale crisi ha incominciato a manifestarsi con la contaminazione di elementi propri della cultura dell'educazione con altri assunti dalle attività produttive. Nessuno nega che da queste ultime sia dipesa in massima parte la trasformazione delle condizioni di vita nei paesi industrializzati, ma è anche indubbio che parte della ricchezza prodotta è stata utilizzata per creare un apparato valoriale, una vera e propria ideologia, volto all'assunzione di ruoli egemonici.
Verso la scuola a pieno tempo
Demiro Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 135
Il testo, che qui si presenta a distanza di cinquant'anni, mantiene ancora oggi un suo preciso valore storico insieme a un richiamo di metodo tuttora attuale. Il 1972, con la legge sulla scuola a tempo pieno, attivò uno sviluppo democratico dell'istituzione scolastica, che già in quell'anno la scuola di Rosignano Marittimo aveva sperimentato. Il testo che Marchi elaborò su quell'esperienza, con sensibilità di sindaco, di uomo di scuola e di pedagogista, rilegge la condizione sociale del comune e presenta l'impegno della scuola per superare le disuguaglianze, alla luce di una pedagogia dell'emancipazione umana di ciascuno e di una didattica innovativa e sperimentale, accolta dai modelli più alti di "scuola attiva" del Novecento.
Ripensare l'educazione. Principi e prospettive di una pedagogia inclusiva
Agnese Rosati
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 160
Che cos'è l'educazione e quali sono le sfide che è chiamata ad affrontare? Il testo vuole suscitare nel lettore riflessioni capaci di dare conto della complessità del presente senza perdere di vista le questioni più importanti che oggi si traducono nell'inclusione, nel diritto di partecipazione alla vita democratica e culturale del paese, con un'attenzione a quelle personalità, come lo sono don Milani e Freire, che nel tempo hanno fatto della fiducia nel potere umano e nell'istruzione la cifra distintiva della loro testimonianza. Altri impegni attendono nel presente l'educazione e la pedagogia in particolare, come la lotta alla povertà educativa e all'emarginazione delle persone meno attive e produttive nel contesto socio-economico. Di qui la scommessa sulla silver economy, sui processi di re-skilling, sulle capacità creative dei soggetti e del pensiero critico, sull'apprendimento e la cultura come risorsa da potenziare e diritto da tutelare, con una lettura propositiva della pedagogia che permetta alle persone – di ogni età e nei diversi contesti – di far emergere quel tesoro chiuso nella loro mente e nel cuore che ha bisogno di parole di verità e di amore.
Sul problema dell'educazione. Teorie, metodi e prospettive dalla pedagogia cattolica di Martin Stanislas Gillet
Cosimo Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 128
«Alla "educazione intellettualista" che non mette capo a nulla, si deve sostituire a poco a poco una "educazione integrale" che prende l'uomo tutto intero, la sua intelligenza, la sua volontà, la sua sensibilità». È questa l'idea pedagogica che Martin Stanislas Gillet (1875-1951), maestro generale dei frati predicatori domenicani dal 1929 al 1946, lascia scritta in una delle sue più importanti opere: Pedagogia e religione (1914). È questo un pensiero capace di aprire al problema che da sempre affligge la pedagogia: cosa occorre per bene educare? Attenendoci alla questione dell'insegnamento religioso e ripercorrendo teorie, metodi e prospettive appartenenti alla pedagogia cattolica di Gillet, si constaterà che, per "ben educare", bisognerà ispirarsi sia a questioni di carattere teorico, quindi ad un "ideale pedagogico" e ad una "realtà pedagogica", sia a questioni di carattere pratico, quali possedere un buon "metodo pedagogico" e avere un buon "educatore" che, come scrive san Tommaso, «causat scientiam in addiscente, reducendo ipsum de potentia in actum».
Connessioni e relazioni. Filosofia dell'educazione e socialità digitale
Paolo Bonafede
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 255
Quale tipo di relazioni stabiliamo con gli altri? Nel paesaggio culturale contemporaneo, dominato dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), i legami diventano fragili e aleatori, con strumenti e ambienti digitali - come smartphones e social networks - a plasmare le forme di interazione secondo la logica della connessione. Se i social media rappresentano un'opportunità senza precedenti di dare forma a sé stessi e alle relazioni con gli altri, d'altro canto rischiano di dissociarci dalla realtà, facendo perdere il gusto dell'incontro e del dialogo, fondamenti dell'educazione e della formazione. Accompagnati dalle riflessioni di grandi maestri del passato, questo libro vuole tratteggiare una grammatica della relazionalità che sappia coniugare le logiche della presenza fisica interpersonale con quelle della distanza e della digitalizzazione delle comunicazioni. L'obiettivo è quello di definire un itinerario possibile per l'educazione nella società digitale, facendo perno sulla dialogicità per dare luogo a connessioni che, in ultima istanza, possano diventare un essere con l'altro, quindi relazioni autentiche.
Danzare. L'albero della vita. Un approccio pedagogico e interculturale alla teoria e alla pratica dei centri di energia vitale
Alba G. A. Naccari
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 319
Il testo presenta una sintesi interculturale della teoria dei centri di energia vitale. Sono integrate tra loro, nella ricerca delle affinità e similarità, la teoria dei Chakra nella sua lettura orientale e cristiana e quella dell'Albero Sefirotico della tradizione ebraica. Si fanno alcuni riferimenti anche ad altre interpretazioni in differenti contesti geografici e culturali. Le teorie indagate vengono considerate in chiave pedagogica come costrutti culturali e simbolici, grazie ai quali si propone un modello che, per ciascun centro, indica: caratteristiche e significati, potenzialità e valori umani, simboli e archetipi, dimensioni e obiettivi educativi, nonché le strategie e attività laboratoriali con il movimento, l'espressione corporea e la danza, così da predisporre efficaci pratiche formative a mediazione ludico-motoria.
Approdi dell'umano. Il dialogare minore
Edda Ducci
Libro: Copertina morbida
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 191
Il dialogare è una realtà antica come l'uomo. Tutti ne sanno, perché tutti lo sperimentano in bene o in male. Di tanto in tanto, però, qualcuno ne riparla, perché ha un motivo o più motivi per farlo. Qui i motivi sembrano vari. C'è l'idea non comune di considerare il dialogo un approdo, ossia vederlo come l'attraccare a un punto che è fermo rispetto a un andare insicuro, in solidarietà, in bilico sul naufragio. Eppure il dialogare è per natura dialettico, chiede movimento non staticità. C'è un filo di presunzione nel voler parlare concretamente di dialogo, come accenna il dire il tema con un verbo; ma si parla di dialogo minore: il dialogo che tutti gli uomini, consapevoli o no, bramano; a cui tutti hanno diritto; a cui l'educazione potrebbe preparare e avviare sì da prevenire tanto soffrire e tanta solitudine. Si parla di un dialogo minore per farne risaltare la bellezza folgorante. Perché il dialogo minore, al riparo dagli accademismi e dalla retorica, si muove sulle sicure coordinate della stima per l'uomo, per la sua verità, e dell'amore par l'uomo, per la sua bella perfezione. Il dialogo minore impedisce al dialogare di scadere a strumento. Sul tema del dialogare c'è l'intento di percepire i ritmi del canto fermo, quelli che permangono nei millenni. Questo vuole un affinamento: dell'udito e del gusto interiore. E qui viene avanzata l'ipotesi che ciò possa annoverarsi tra i compiti della filosofia dell'educazione. Si tratta di finalizzarne le analisi non soltanto a un dire rigoroso circa il dialogo per trovar posto in un sistema teorico, ma alla sensibilizzazione di chi è impegnato nell'educazione di altri o nell'educazione di sé. Forse è un compito insolito per la filosofia dell'educazione. A qualcuno potrebbe risultare estraneo e impugnarne la validità scientifica. Ma l'ambito scientificamente rigoroso, senza pensare affatto che ciò sminuisca il suo rigore, ammette la geometria euclidea e le geometrie non euclidee. Presentazione di Cosimo Costa.
Compendio di pedagogia dello spettacolo. Educare nell'epoca del neo-divismo
Massimiliano Stramaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 167
Questo breve volume rappresenta, al contempo, una sintesi e una ricerca originale sul nesso fra educazione, oggetto d’indagine della pedagogia, e spettacolo, di cui si occupano le scienze della comunicazione, le belle arti e, sebbene in misura non lineare, continuativa o sistematica, la medesima pedagogia sociale. In un’epoca come la nostra, in cui non solo siamo desiderosi di visibilità, ma protagonisti di un indesiderato spettacolo globale a seguito dell’emergenza pandemica, la presente si pone come una riflessione scientifica sulle potenzialità e sui limiti intrinseci alla dimensione teleaudiovisiva dell’esserci. Il saggio si concentra, pertanto, sul fenomeno del neo-divismo, la concezione dello spettacolo da parte della Chiesa, la rappresentazione mediatica del sesso, la cultura popolare, la musica “leggera”, la televisione, il cinema, il teatro e la moda. Con pennellate brevi e incisive, ma profonde. Sino a formare veri e propri solchi, da cui sgorgano le migliori e, talora, impensate, intenzionalità educative.

