Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

artem: Storia e civiltà

Guida al (disallestito) Museo Archeologico di Paestum. Ceci n'est pas un musée

Guida al (disallestito) Museo Archeologico di Paestum. Ceci n'est pas un musée

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2020

pagine: 64

Il momento in cui esce questa guida è probabilmente quello meno adatto che si possa immaginare. Da qui a qualche anno, il museo subirà una serie di interventi importanti di ristrutturazione e di riallestimento. Le collezioni saranno spostate, le sale temporaneamente chiuse. che senso ha fare una guida in questa fase? Beh, se da un lato possa apparire inadatto, dall'altro risulta particolarmente felice per comprendere il senso del museo di paestum. che non è un museo, anche se c'è scritto sopra in grandi lettere bronzee: 'mvseo'. …Messo a nudo, privato della maggior parte delle collezioni in occasione dei lavori sopracitati, il Museo di Paestum rivela però meglio che mai la sua vera identità: quella di un tempio, di un'opera architettonica singolare che merge antichità e contemporaneità. (Dalla presentazione di Gabriel Zuchtriegel)
3,00

Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie. Volume Vol. 5/3
38,00

Lungo le vie del corallo. Collezione Antonino de Simone

Lungo le vie del corallo. Collezione Antonino de Simone

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 160

Il corallo Mediterraneo, corallium Rubrum, tra le poche gemme di origine organica, è uno dei materiali più antichi usati nell'ambito dell'ornamentazione e in oreficeria. Nato secondo il mito dal sangue della testa mozzata della Gorgone Medusa a contatto col mare, il corallo, a cui da sempre vennero attribuite virtù apotropaiche condivise da tutte le tradizioni dei paesi mediterranei, rappresenta ancora oggi una delle più bella allegoria della vittoria del bene sul male.Dalla seconda metà del Settecento per contrastare il monopolio commerciale di Livorno e Genova, a cui veniva venduto il corallo pescato dai napoletani, si de ci se di regolamentazione la pesca e il commercio nel regno borbonico per stimolare dell'artigianato locale.L'intento di Ferdinando IV di Borbone di istituire fabbriche di lavorazione a Torre del greco richiamò un intraprendente marsigliese, Paul Barthèlemy Martin, che riuscire ad avviare nel 1805 la prima fabbrica di lavora Zio ne del corallo a Torre del greco, esente da ogni dazio doganale. Proprio da quel primo opificio partì l'attività collegata al corallo che ha segnato da più di due secoli l'identità di Torre del greco, rendendola unica nel mondo. (Cristina Del Mare)
35,00

Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Volume Vol. 8-9

Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Volume Vol. 8-9

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 216

""I musei hanno in sé qualcosa del tempio, del salone di esposizione, del cimitero e del locale scolastico"... a Paul Valery i musei non piacevano per niente. Marcel Proust, al contrario, irrideva la mania di collocare quadri e sculture nel loro contesto originario, tra mobili e tendaggi, quasi che avessero ancora una casa, perché solo nella neutra spaziale del Museo nel suo isolamento artificiale, le opere d'arte entrano in risonanza la mente e occhio di chi le guarda. Come tutti i grandi temi anche quello dei musei reca in sé qualcosa di concreto e insieme di sfuggente, smaterializzato, tutto mentale. Dedicando questo numero doppio ai musei, Zeusi ha ascoltato ciò che avevano da dire importanti direttori di musei italiani e internazionali, gente, comunque, "esperta del mestiere", tendendo l'orecchio captando altre opinioni, idee, fatti, segnali (spesso di disagio), e puntando lo sguardo sulle immagini che volontariamente, grazie agli artisti, potessero erompere da un tema serio, ponderoso e istituzionale come quello in questione". Dalla presentazione di Marco di Capua.
20,00

La Casa del bicentenario di Ercolano. La riapertura a ottant'anni dalla scoperta

La Casa del bicentenario di Ercolano. La riapertura a ottant'anni dalla scoperta

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 32

Situata nel centro dell'antica £rcolano sulla strada principale a pochi passi dal foro e dal teatro, la Casa del bicentenario è stata intercettata dalle esplorazioni borboniche del XVIII secolo e successivamente scavata e restaurata negli anni trenta del novecento. Luogo del ritrovamento di un famoso gruppo di tabelle di legno contenenti importantissimi documenti che aiutano a ricostruire la vita a Ercolano nei decenni immediatamente precedenti l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la domus si presta per essere utilizzata come paradigma della storia delle ricerche e delle attività di conservazione svolte sul sito oramai da ben più dei duecento anni cui fa riferimento la denominazione prescelta con grande cura e intelligenza da Amedeo Maiuri e rappresenta oggi una tappa della rinascita del sito grazie al supporto della Fondazione Packard (Phi) attiva a Ercolano ininterrottamente dal 2001 con un partenariato pubblico-privato.
5,00

Le città e il turismo. Hotel tra Ottocento e Novecento

Le città e il turismo. Hotel tra Ottocento e Novecento

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 168

"'Le città e il turismo. Hotel tra Ottocento e Novecento' rappresenta l'esito scientifico [...] di ricerche condotte intorno all'architettura alberghiera da un gruppo di autori che Gemma Belli e Alessandro Castagnaro hanno riunito lavorando intorno a una particolare chiave interpretativa dello sviluppo alberghiero: l'hotel come tema progettuale e infrastruttura che gioca un ruolo nella costruzione del paesaggio contemporaneo, urbano ed extraurbano. [...] Questo volume recepisce l'eredità del convegno dell'Associazione italiana di Storia urbana AISU 2017, 'La città, il viaggio, il turismo. Percezione, produzione e trasformazione', con un progetto editoriale che si sofferma su come la costruzione di hotel, in qualche modo esemplari, e l'elaborazione di tipi e modelli architettonici [...] possano significativamente costituire, oltre che una chiave di lettura della storia architettonica, un contributo alla costruzione della storia urbana tra ottocento e novecento. (dalla presentazione di Rosa Tamborrino)
25,00

Publio Ovidio Nasone. Ll'arte 'e se pittà ovvero medicamina faciei femineae l'arte del trucco tradotto in napoletano

Publio Ovidio Nasone. Ll'arte 'e se pittà ovvero medicamina faciei femineae l'arte del trucco tradotto in napoletano

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 64

"Dal mondo miceneo, dall'Egitto, dal mondo siro-fenicio erano giunte essenze e ricette che influenzarono profondamente le culture locali nei campi della cosmesi, della farmacopea, della cucina, degli usi funerari e religiosi... la domanda di profumi... stimolò una produzione di imitazione che a sua volta spinse gli agricoltori delle fertili pianure campane a convertire parte della loro capacità produttiva verso coltivazioni (olio, fiori, erbe) che rifornissero efficacemente di materie prime la nuova industria..." [Stefano De Caro]
5,00

Girolamo Macchi (1649-1734). Un viaggio a Siena al tramonto dell'età barocca in un'eclisse presunta

Girolamo Macchi (1649-1734). Un viaggio a Siena al tramonto dell'età barocca in un'eclisse presunta

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 112

"Scrittore maggiore e archivista dell'ospedale Santa Maria della Scala, eccezionale disegnatore e studioso dell'arte e dell'architettura della Siena del suo tempo, 'il Macchi' è voce bibliografica imprescindibile di qualsiasi saggio sulla cultura senese del periodo. La presente raccolta di atti - elaborata in occasione dell'iniziativa di studi intorno alla figura di macchi in ricordo del professore Gabriele Morolli - nella sua ricchezza e attenta ricerca multidisciplinare, storico-artistica, architettonica e urbanistica, antropologica, oltre che archivistica, riesce a far luce non solo su aspetti particolari della vita del macchi, ricostruendone il percorso di vita da 'gettatello' - con precoce e assoluta vocazione di studioso - a protagonista dal sapere ed interessi enciclopedici, ma anche sulla raffinata e altissima cultura dell'epoca a Siena, offrendoci un altro importante tassello per la conoscenza dell'antico ospedale". [Anna Di Bene, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo]
12,00

Girosi. Un'idea di scena

Girosi. Un'idea di scena

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 160

Scenografo, progettista, professionista e didatta, Giovanni Girosi è una figura cruciale nella storia recente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, titolare della prima cattedra di scenotecnica dal 1969. I suoi allestimenti hanno lasciato il segno nei maggiori teatri italiani, con scenografie profondamente innovative e 'interattive' per il teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro alla Scala di Milano, il Kammerspiele Theatre di Monaco e per rassegne prestigiose quali Benevento città spettacolo, Festival delle Ville vesuviane, premio Troisi, Estate a Napoli. Spettacoli, concerti, mostre e allestimenti museali che hanno generato negli anni un laboratorio e una scuola esemplari, tra ricerca teorica e esperienza di scena, osmosi di invenzione e pratiche militanti di respiro internazionale.
25,00

Paestum. Du chantier au temple. Guide du site archéologique
6,00

Napoli per quartiere

Napoli per quartiere

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2019

pagine: 320

Una guida essenziale concepita per ambiti territoriali ben definiti: storie, itinerari ragionati tra cultura e 'tempo libero', gli indirizzi per vivere meglio. 'Napoli per quartiere' interpreta la convinzione che 'viaggiare', 'scoprire' è, soprattutto, esperienza interiore, che l'accoglienza 'turistica' debba, una buona volta, misurarsi con l'identità, la consapevolezza della comunità che ospita, con la capacità di riconoscere e rinnovare le radici della civiltà millenaria di una metropoli poco ordinaria.
9,00

La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila. Volume Vol. 2

La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2018

pagine: 528

Ripensare all'università a Napoli partendo dalla storia della straordinaria "Rete di Saperi" che si è stratificata in questa città negli ultimi otto secoli. Una rete fatta di contaminazioni continue, innovazioni improvvise, cooperazioni e conflitti. Partire da una attenta analisi del passato per progettare il futuro. Capire che, nell'epoca della globalizzazione, rappresentare le identità aiuta a costruire mappe e a condividere percorsi, aiuta a vivere nel mondo con la consapevolezza delle proprie radici. In un momento in cui il mezzogiorno è al bivio tra un riequilibrio dello storico divario e una inarrestabile deriva, abbiamo l'ambizione che Napoli torni ad essere una capitale culturale nel mondo globale. E lo sia partendo dalla sua storica università così come Federico II la volle. Luogo di formazione di una classe dirigente all'altezza delle sfide dei tempi e crocevia di popoli e culture diverse. Una dimensione quanto mai attuale e necessaria. (Dalla presentazione di Gaetano Manfredi e Arturo De Vivo)
175,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.