Chiarelettere: Principioattivo
Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges
Gioele Magaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 672
Sedetevi e fate un bel respiro: qui trovate storia, nomi e obiettivi dei massoni al potere in Italia e nel mondo, raccontati da autorevolissimi insider del network massonico internazionale, che per la prima volta aprono gli archivi riservati delle proprie superlogge (Ur-Lodges). Le liste che leggerete sono sconvolgenti. Una battaglia per la democrazia. Tra le Ur-Lodges neoaristocratiche, che vogliono restaurare il potere degli oligarchi, e quelle progressiste, fedeli al motto "Liberté Égalité Fraternité", è in corso una guerra feroce. L'ultimo atto è già iniziato, come rivela Magaldi con la rottura della pax massonica stilata nel 1981: il patto "United freemasons for globalization". Una rilettura esplosiva del Novecento nei suoi momenti più drammatici - la guerra fredda, gli omicidi dei fratelli Kennedy e di M. L. King, gli attentati a Reagan e a Wojtyla - arrivando fino al massacro dell'11 settembre 2001 e all'avanzata dell'Isis. "Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges" è il primo volume di una trilogia che offre un'inedita radiografia del potere.
Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio e sregolatezza degli italiani
Roberto Ippolito
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 160
L'abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l'inchiesta di Roberto Ippolito e l'elenco infinito di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani. A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l'evasione fiscale. Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l'abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l'arte né i santi si salvano: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna. Perché l'Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.
Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il giudice dell'inchiesta racconta
Ferdinando Imposimato, Sandro Provvisionato
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 404
A quasi quarant'anni dal delitto Moro, questo libro rimane il punto di riferimento fondamentale per chi voglia farsi un'idea di quanto successo tra il marzo e il maggio del 1978, quando Aldo Moro fu rapito dalle Br e poi ucciso. I due autori hanno squarciato un silenzio durato molti anni e hanno messo a disposizione di tutti testimonianze, documenti, interrogatori rimasti nei cassetti delle procure e delle commissioni parlamentari per troppo tempo. Da questo libro si può ripartire per provare a chiarire la tragedia politica più grave della nostra storia repubblicana. Non possiamo ignorare il ruolo pesante che l'Ucigos, la polizia di Cossiga, ha avuto in tutta questa faccenda, insieme al comitato di crisi, le cui relazioni, qui proposte per la prima volta, lasciano esterrefatti. Non è vero che non si poteva fare niente: sono state ignorate segnalazioni e bloccati ordini di perquisizione che sarebbero stati decisivi. Anche le implicazioni internazionali contano eccome in questa storia. Moro doveva essere eliminato. La sicurezza e la ragion di Stato non giustificano l'immobilismo. E il dolo. Viene fuori ancora una volta la malattia cronica della nostra democrazia, così fragile e corrotta da non poter mai essere trasparente.
1994. L'anno che ha cambiato l'Italia. Dal caso Moby Prince agli omicidi di Mauro Rostagno e Ilaria Alpi. Una storia mai raccontata
Luigi Grimaldi, Luciano Scalettari
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 480
Quattro misteri italiani tra la Prima e la Seconda repubblica. Il delitto Rostagno (1988), la tragedia del traghetto Moby Prince (1991), gli omicidi dell'ufficiale del Sismi Vincenzo Li Causi (1993) e dei reporter Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (1994). Una controinchiesta qui riproposta in un'edizione ampliata, con una nuova premessa degli autori, che impiega i risultati di diverse indagini della magistratura (da "Sistemi criminali" della Procura di Palermo a "Cheque to cheque" della Procura di Torre Annunziata, e molte altre). Negli anni emergono brandelli di verità sulla tragedia del Moby Prince, nella rada di Livorno, dove erano in corso manovre illecite di trasbordo di armi e materiale bellico. E sul progetto Urano, una delle più colossali operazioni di smaltimento di rifiuti tossici. Il puzzle non è completo, ma ce n'è abbastanza per cogliere il disegno finale. Mogadiscio, Livorno, Trapani, Palermo, Roma, Milano: tappe di un unico percorso che porta alle stragi di mafia del 1992-1993 e pone sotto una nuova luce la svolta elettorale del 28 marzo 1994, una settimana dopo l'uccisione in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i due giornalisti del Tg3 pronti a mandare in onda un servizio annunciato e clamoroso. Una storia che parla di traffici internazionali di armi, del coinvolgimento di personaggi della comunità per tossicodipendenti di Mauro Rostagno e del suo socio Francesco Cardella.
L'Anello della Repubblica. La scoperta di un nuovo servizio segreto. Dal Fascismo alle Brigate Rosse
Stefania Limiti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: XVIII-368
Una scoperta per caso. Un servizio segreto di cui nessuno ha mai saputo nulla, venuto fuori dagli archivi del Viminale. Una storia tutta italiana, quasi incredibile. Il "noto servizio" o "Anello" è una struttura occulta che ha avuto un ruolo decisivo nella storia della Repubblica. Compito principale: ostacolare le sinistre e condizionare il sistema politico con mezzi illegali, senza sovvertirlo. Testimoni e preziosi riscontri sui documenti confermano quella che fino a ieri era solo un'ipotesi: la "sicurezza" della nostra Repubblica nasce in continuità con il fascismo, è controllata dagli americani, e affidata a personaggi senza scrupoli e spesso coinvolti con la criminalità. Con una nuova premessa dell'autrice. Prefazione di Giuseppe De Lutiis. Postfazione di Paolo Cucchiarelli.
La zona grigia. Intellettuali, professori, giornalisti, avvocati, magistrati, operai. Una certa Italia idealista e rivoluzionaria
Massimiliano Griner
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 277
Una nuova puntata di Chiarelettere su potere e terrorismo. Una storia mai del tutto chiarita, i cui protagonisti sono in parte ancora presenti sul palcoscenico della politica e della società. Migliaia di persone (non meno di 10.000 i fiancheggiatori delle Br secondo un rapporto del Pci), tra simpatie, silenzi, complicità indirette o scoperte, hanno reso possibile una guerra che ha lasciato troppi morti e feriti e che ha infangato il sogno di giustizia di tanti giovani impegnati allora a difendere la democrazia dall'eversione fascista. Da sole le Br non ce l'avrebbero fatta a mettere in ginocchio un paese intero. In questo libro si vuole ricostruire il percorso di chi, tra le file della borghesia e anche della classe operaia, ha aderito, simpatizzato o accettato, talvolta a rischio della vita, di coprire e giustificare il fenomeno terroristico. Negli uffici, in fabbrica, nelle aule universitarie, nei giornali molti simpatizzavano con chi aveva scelto la linea di opposizione violenta allo Stato. Documenti, dichiarazioni, articoli, fatti parlano chiaro e non possono essere smentiti. Non vale ora riscrivere la propria biografia, soprattutto per rispetto nei confronti di coloro che hanno pagato duramente le loro scelte. Per rispetto nei confronti delle vittime. Talvolta è mancata una franca assunzione di responsabilità ed è prevalsa la voglia di chiudere con il passato, cancellandolo. Per paura, per vergogna, per calcolo di potere.
Il cavaliere nero. Il tesoro nascosto di Silvio Berlusconi. Documenti inediti
Paolo Biondani, Carlo Porcedda
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 208
Nel libro vengono pubblicati per la prima volta i documenti relativi al procedimento per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi. Un'inchiesta che si legge come un romanzo e che ha impegnato per anni magistrati e investigatori.
I panni sporchi della sinistra. I segreti di Napolitano e gli affari del Pd
Ferruccio Pinotti, Stefano Santachiara
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 400
"C'era una volta una sinistra seria. Inattaccabile. Affidabile."Comunista, ma perbene." Il paradigma è saltato ed è ora di guardare in faccia la realtà per quella che è veramente. Anche la sinistra ruba, inquina, specula, anche la sinistra fa affari sporchi e attacca la magistratura. Banche, sanità, cooperative, fondazioni, amministrazioni locali e regionali: scandali e inchieste hanno travolto la classe dirigente che avrebbe dovuto trasformare l'Italia in un paese "normale", persino roccaforti rosse come l'Emilia sono crollate, investite da accuse di connivenza con mafia e 'ndrangheta. Al posto dell'ideologia il denaro, l'interesse individuale, il puro potere. Ecco gli scandali del Monte dei Paschi, la scalata alla Bnl. Non serve vincere le elezioni se la gestione del potere e le ricette economiche rimangono uguali a quelle degli avversari berlusconiani. Fatti, non solo parole, dal Nord al Sud, città per città, regione per regione. Il quadro è inquietante, più che sufficiente a fotografare una malattia per la quale non sembra esserci una terapia efficace."
I padroni del mondo. Come la cupola della finanza mondiale decide il destino dei governi e delle popolazioni
Luca Ciarrocca
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 242
Un club esclusivo di poche migliaia di persone, non elette democraticamente, che decide i destini di intere popolazioni, in grado di manipolare i mercati finanziari e di imporsi sulla politica e sugli Stati. Chi sono, come agiscono e quali obiettivi hanno i banchieri - i famigerati bankster - che guidano i giochi delle banche centrali e vivono sulle spalle della classe media e dei ceti più poveri? Il libro di Ciarrocca riesce a mappare il genoma della finanza mondiale attraverso la rete di società finanziarie e industriali che di fatto controllano l'economia mondiale, e ne denuncia la pericolosità. Ecco come i grandi istituti commerciali azionisti delle banche centrali, innanzitutto la Federal Reserve e la Bce, riescono a veicolare le informazioni e a tirare le fila del capitalismo mondiale. Il prezzo di materie prime, azioni, obbligazioni, valute, non è frutto di una contrattazione libera, quella è solo una messa in scena. La realtà è ben diversa: sono i bankster a condurre il gregge dei piccoli risparmiatori e dei contribuenti, complici le agenzie specializzate come Moody's e Standard & Poor's e i governi loro alleati, pronti a scaricare sulla collettività il peso delle crisi e l'onere di generare nuovo cash. Come uscirne? La proposta c'è, e l'autore ce la illustra. I cittadini sarebbero finalmente svincolati dai diktat della finanza, e i governi non dovrebbero più cedere il potere di creare moneta. Una rivoluzione dalla parte della gente che lavora e dell'economia reale.
Per il nostro bene. La nuova guerra di liberazione. Viaggio nell'Italia dei beni confiscati
Alessandra Coppola, Ilaria Ramoni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 160
Un reportage dal fronte, tra le fortezze espugnate a quella mafia che ha fatto la storia, e che ancora soffoca il Paese. La villa di Tano Badalamenti a Cinisi.la reggia di "Sandokan" Schiavone a Casal di Principe, l'enclave dei Casamonica nella periferia romana, perfino una residenza principesca a Beverly Hills, proprietà di Michele Zaza, 'o Pazzo, re del contrabbando. E poi cascine di 'ndrangheta in Piemonte, tenute in Toscana, castelli, alberghi, discoteche, campi di calcio, maneggi. Trincee di ieri e di oggi. Questo libro racconta cos'erano e cosa sono diventate. Un patrimonio che vale una Finanziaria. Un'occasione che rischiamo di perdere. Scuole e uffici pubblici pagano l'affitto mentre migliaia di immobili restano abbandonati.Tra ostacoli di ogni tipo, terreni occupati, edifici distrutti, una legislazione carente, amministratori pavidi, funzionari di banca che concedono mutui ai clan per aiutarli a "salvare" il patrimonio: un terzo delle case sottratte ai mafiosi e non assegnate è gravato da ipoteche, inutilizzabile. Per non parlare delle aziende, quasi tutte, che nel passaggio dalla criminalità organizzata allo Stato falliscono. C'è un'Agenzia nazionale che gestisce e destina i beni sequestrati e confiscati: trenta dipendenti in tutto, zero risorse, rischia lo stallo. Tra le pieghe di un clamoroso insuccesso, questo libro racconta le vicende di tante persone che con intelligenza e straordinaria determinazione hanno tentato di far rinascere la vita là dove prima si predicava solo morte.
Una lunga trattativa. Stato-mafia. Dall'Italia unita alla Seconda Repubblica. La verità che la magistratura non può accertare
Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 240
Non basta la verità giudiziaria. Nel mare di accuse e veleni che continuano a inquinare i processi in corso sulla trattativa Stato-mafia, con particolare riferimento alle morti di Falcone e Borsellino, e che hanno addirittura coinvolto indirettamente il presidente della Repubblica, è necessario provare a spostare il nostro angolo visuale e fare un passo indietro. La storia ci viene in aiuto per capire che cosa sta succedendo. La partita è troppo grossa perché possa rimanere nelle aule di un tribunale. In gioco è la Repubblica italiana, il nostro Stato. Entrambi nati con l'appoggio fondamentale della mafia. L'autore spiega come e perché. Dalla vittoriosa cavalcata di Garibaldi aiutato dai picciotti siciliani durante la spedizione del 1860 agli omicidi impuniti d'inizio secolo che contaminano il tessuto economico-finanziario, all'alleanza col fascismo che si limitò a contrastare la manovalanza armata. Poi il patto di sangue con gli angloamericani nel 1943 per indirizzare la pace, seguito dagli omicidi e dalle stragi del dopoguerra perché la sinistra non avesse il sopravvento al Sud, fino alle tragiche vicende oggetto degli attuali processi. Difficile ammetterlo, però è così: la mafia è stata una risorsa decisiva per lo Stato italiano sin dai suoi albori unitari offrendo appoggio anche militare a chi vigilava sul controllo "democratico" del paese e talora a chi sosteneva veri e propri disegni eversivi. La magistratura non ce la può fare da sola a spaccare questa crosta spessa di bugie, inganni e depistaggi pilotati. In nome della pace e di una ragione che di Stato ha ben poco. Una pace insanguinata. Per la difesa di interessi internazionali, per il controllo del Mediterraneo. Una partita a scacchi che ci vede di volta in volta spettatori fragili e passivi, collaboratori interessati o eroi coraggiosi, fino alla morte.
L'ultimo comunista. La presa del potere di Giorgio Napolitano
Pasquale Chessa
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2013
pagine: 256
Conquistare la più alta carica dello Stato senza nemmeno fare la rivoluzione. E nello stesso tempo scoprire alla fine del mandato di aver fallito completamente il progetto perseguito per anni: riformare il costume e la politica italiana. Tutto è andato in fumo. Anche la meteora Monti, un'invenzione di Napolitano per coprire il vuoto lasciato dai partiti incapaci di affrontare la crisi economica e il confronto con l'Europa. Intanto il ciclone Grillo sovverte i piani del Pd e del presidente. Tutto da rifare. Come ricostruisce Chessa utilizzando documenti di partito, lettere, testimonianze di amici e nemici. Napolitano (Napoli, 1925), undicesimo presidente della Repubblica, ha attraversato indenne tutte le stagioni della politica: dallo stalinismo e gli anni bui delle invasioni dell'Ungheria e della Cecoslovacchia, alle divisioni all'interno del Pci tra la destra amendoliana, la sinistra di Ingrao, la corrente migliorista e poi la fine del comunismo, tangentopoli, il Quirinale inaspettato, il confronto con Berlusconi e il braccio di ferro con la Procura di Palermo. Riannodare i fili di questa storia significa rispondere ai tanti quesiti che la politica pone oggi a chi vuole capire quale futuro ci attende. Forse Napolitano sarà l'ultimo presidente di una lunga stagione, lui comunista distante e freddo, assurto improvvisamente a padre della patria e leader. Presidente con molti più poteri di quanti lui stesso all'inizio del mandato pensava di avere.

