Clinamen: La biblioteca d'Astolfo
Applausi per mano sola. Dai sotterranei del Novecento
Walter Catalano
Libro
editore: Clinamen
anno edizione: 2008
pagine: 141
La società degli straccioni. Critica del liberalismo, del comunismo, dello Stato e di Dio
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2020
pagine: 70
«Anche l’ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Iosono stato uno straccione, ma non lo sono più!». Il volume –esaurito nelle prime tre edizioni ed ora riproposto in una forma ulteriormente riveduta ed aggiornata –raccoglie quel che di più esplosivo c’è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leggendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può “scottare a quel fuoco” che “appiccato prima del 1848” oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, “ostaggi” di un potere globale che del plebiscitario consenso intorno a presunti “valori condivisi” fa dispositivo di “democratico governo”. Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelligenza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rappresentanza.
La Scuola di Francoforte. Una introduzione
Luca Baldassarre
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2019
pagine: 122
Seconda edizione di questo lavoro sintetico, ma chiarissimo e completo, intorno alle vicende e alla riflessione della Scuola di Francoforte. Le pagine presenti, che colmano una oggettiva lacuna nel panorama editoriale italiano, non si limitano, infatti, come di consueto, ai soli "padri fondatori" di quella Scuola, Adorno, Horkheimer e Marcuse, ma si diffondono con ampiezza anche su figure considerate eccentriche, Walter Benjamin ed Erich Fromm, e prendono in esame i cosiddetti "francofortesi di seconda generazione", tra cui Alfred Schmidt, Axel Honneth e soprattutto Jürgen Habermas. Oggi, ancor più che negli anni della sua originaria formazione, la Teoria Critica della Scuola di Francoforte si configura come una filosofia che «nega la realtà, ma non la rinnega». L'attenzione a quella teoria continua così a rivelarsi strumento fondamentale per comprendere l'attuale modello di produzione / riproduzione sociale e di consumo mercantile / esistenziale, nonché per avviare, forse, la costruzione di possibili nuclei di resistenza.
L'arte della musica
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2018
pagine: 146
«Accanto al lento avanzare della mia musica mi sono occupato in questo momento esclusivamente di un uomo che è giunto nella mia solitudine come un dono del cielo. È Arthur Schopenhauer, il più grande filosofo a partire da Kant. I professori tedeschi lo hanno – prudentemente – ignorato per 40 anni. Che ciarlatani sono davanti a costui tutti gli Hegel etc.!». Così si esprime Richard Wagner in una lettera a Franz Liszt del 16 dicembre 1854. Nelle parole di Wagner mirabilmente si condensa il contenuto più autentico di questi scritti. L’argo-mento è uno solo: la musica. Vi si parla della musica in relazione alle altre arti e alla letteratura, e vi si parla della musica in relazione alla filosofia. Ma vi si parla della musica anche come valenza emozionale, come godimento estetico, come sollecitazione “metafisica” che sa indurre nell’animo umano, aprendo così il pensiero ad inedite ed ulteriori prospettive di esistenza e di conoscenza, dal momento che «la musica potrebbe continuare ad esistere anche quando il mondo non ci fosse più».
La società degli straccioni. Critica del liberalismo, del comunismo, dello Stato e di Dio
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2017
pagine: 70
«Anche l'ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Io sono stato uno straccione, ma non lo sono più!». Il volume – esaurito nelle prime due edizioni ed ora riproposto in una forma ulteriormente riveduta ed aggiornata – raccoglie quel che di più esplosivo c'è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leggendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può «scottare a quel fuoco» che «appiccato prima del 1848» oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, «ostaggi» di un potere globale che del plebiscitario consenso intorno a presunti «valori condivisi» fa dispositivo di «democratico governo». Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelligenza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rappresentanza.
Anni della decisione
Oswald Spengler
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2016
pagine: 212
"L'Occidente è sotto assedio; i popoli d'Oriente lo minacciano". Del proprio tramonto, però, l'Occidente è l'unico responsabile: "Se noi lasciamo cadere la spada, quei popoli la raccolgono". Pubblicato nel 1933, "Anni della decisione" è lo scritto più disincantato, lucido e profetico di Spengler. Veemente contro i luoghi comuni della pubblica opinione, questo libro sa cogliere, con grande acutezza, i fenomeni essenziali della civiltà-in-declino: atomizzazione dell'esistenza, sradicamento del soggetto umano, dominio della fandonia mediatica, insipienza e corruzione delle classi dirigenti e dei governi, loro asservimento ad un'economia finanziaria insensata e soltanto vorace, accerchiamento dell'Europa da parte di popolazioni estranee per cultura e stile di vita. Le responsabilità di tutto ciò vengono di volta in volta imputate o alla "destra" o alla "sinistra". Ma "Destra" e "Sinistra", dice Spengler, in realtà non sono che le articolazioni di un potere unico, le etichette, "buone per gli imbecilli", sotto le quali si nascondono quei comitati di affari e quelle potenti lobbies sindacali, partitiche e ministeriali che, a seconda delle occasioni, si camuffano, appunto, da "destra" e da "sinistra" per meglio manipolare le "meriti deboli e distratte della gente".
La Scuola di Francoforte. Una introduzione
Luca Baldassarre
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2016
pagine: 122
Esce finalmente un lavoro sintetico, ma chiarissimo e completo, intorno alle vicende e alla riflessione della Scuola di Francoforte. Queste pagine, che colmano una oggettiva lacuna nel panorama editoriale italiano, non si limitano, infatti, come di consueto, ai soli "padri fondatori" di quella Scuola, Adorno, Horkheimer e Marcuse, ma si diffondono con ampiezza anche su figure considerate eccentriche, Walter Benjamin ed Erich Fromm, e prendono in esame i cosiddetti "francofortesi di seconda generazione", tra cui Alfred Schmidt, Axel Honneth e soprattutto Jiirgen Habermas. Oggi, ancor più che negli anni della sua originaria formazione, la Teoria Critica della Scuola di Francoforte si configura come una filosofia che "nega la realtà, ma non la rinnega". L'attenzione a quella teoria continua cosi a rivelarsi strumento fondamentale per comprendere l'attuale modello di produzione / riproduzione sociale e di consumo mercantile / esistenziale, nonché per avviare, forse, la costruzione di possibili nuclei di resistenza.
Albert Camus. Una introduzione
Marta Scaratti
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2015
pagine: 94
Il presente volume rappresenta una originale mappa per orientarsi nel pensiero e nell'opera di Albert Camus, uno strumento di lettura e di indagine non consueto nel nostro panorama editoriale. In queste pagine sono esposti con esemplare chiarezza i principali concetti della riflessione di Camus (dall'assurdo alla rivolta) e sono ricostruite nel dettaglio le polemiche con l'ortodossia comunista e con gli ambienti politico-intellettuali di ispirazione sartriana. Ne emerge la figura di un pensatore eccentrico, libertario, ostile ad ogni forma compromissoria e ad ogni ideologia autoritaria, fiero assertore della libertà individuale e appassionato difensore della dignità umana in quanto radicata in quell'esistenza che, pur nella sua assurdità, è l'unica che all'uomo possa toccare in sorte.
L'arte della musica
Arthur Schopenhauer
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2013
pagine: 146
"Accanto al lento avanzare della mia musica mi sono occupato in questo momento esclusivamente di un uomo che è giunto nella mia solitudine come un dono del cielo. È Arthur Schopenhauer, il più grande filosofo a partire da Kant. I professori tedeschi lo hanno - prudentemente - ignorato per 40 anni. Che ciarlatani sono davanti a costui tutti gli Hegel etc.!". Così si esprime Richard Wagner in una lettera a Franz Liszt del 16 dicembre 1854. E nelle parole di Wagner mirabilmente si condensa il contenuto più autentico di questi scritti schopenhaueriani, qui riproposti a seguito dell'esaurirsi della prima edizione nella collana "Philosophia". L'argomento è uno solo: la musica. Vi si parla della musica in relazione alle altre arti e alla letteratura, e vi si parla della musica in relazione alla filosofia. Ma in questi testi trovano ampio spazio anche tutte le altre dimensioni della musica stessa: la sua valenza emozionale, il godimento estetico che essa è in grado di suscitare, la sollecitazione "metafisica" che sa indurre nell'animo umano aprendo il pensiero ad inedite ed ulteriori prospettive di esistenza e di conoscenza, dal momento che "la musica potrebbe continuare ad esistere anche quando il mondo non ci fosse più".