CLUEB: Heuresis. Scienze storiche
Emigranti italiani ed emiliano-romagnoli in Argentina e Stati Uniti. Imprenditorialità e trasmissione dei saperi
Francesca Fauri, Paolo Galassi
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2024
pagine: 206
In questo volume gli autori ricostruiscono il caso dell’emigrazione italiana in Argentina e negli Stati Uniti, che storicamente hanno rappresentato le mete più ambite della migrazione transoceanica italiana. I flussi verso questi due paesi, seppur motivati da fattori di spinta e di richiamo similari, ci raccontano però storie molto differenti, sia a livello di cronologia (gli italiani cominciarono prima a emigrare in Argentina), sia a livello di integrazione e trasferimento delle idee, discriminazione ed estraneità. Le divergenze insite nei due percorsi migratori furono dettate in primis dalle differenze economiche, politiche e culturali dei due paesi di destinazione. In entrambi i casi vedremo storie di successo, che premiarono i migranti e la loro tenacia (nonostante l’ambiente in cui si trovassero a interagire fosse molto differente e certamente meno familiare negli Stati Uniti), e vedremo grandi assonanze a livello della formazione di una comunità italiana nei due paesi, con istituzioni simili a protezione dei migranti più deboli e a sostegno della collettività italiana.
La nuova guardia. Gli universitari bolognesi tra le due guerre (1919-1943)
Simona Salustri
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 244
Tornati nelle aule universitarie dopo l’esperienza della prima guerra mondiale che li aveva visti alla ricerca di un’affermazione personale e di un cambiamento del paese, i giovani universitari, élite e futura classe dirigente, individuarono nel fascismo un movimento in grado di dare risposta alle loro richieste. Il libro ricostruisce le vicende storiche della generazione della guerra e del suo apporto alla nascita e all’affermazione del Gruppo universitario fascista all’interno dell’Università di Bologna, fino alla creazione di una generazione integralmente fascista e all’impegno di quest’ultima nell’applicazione delle leggi razziali del 1938 e nella partecipazione al nuovo conflitto mondiale voluto dal regime. Attraverso i documenti dell’Archivio storico dell’Università di Bologna, dal raffronto di essi con quelli rinvenuti nell’Archivio centrale dello Stato di Roma e mediante lo spoglio della stampa locale e delle riviste studentesche, si delineano le fasi principali del processo di irreggimentazione di uno dei maggiori Atenei italiani a cui contribuirono gli stessi studenti.
Diritti in memoria, carità di patria. Tribuni della plebe e governo popolare a Bologna (XIV-XVIII secolo)
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 196
La dichiarazione universale dei diritti dell'uomo cinquant'anni dopo
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 200
Politica e salute. Dalla polizia medica all'igiene
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 198
Avvocati, medici, ingegneri. Alle origini delle professioni moderne (secoli XVI-XIX)
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 440
Nel processo di professionalizzazione che intercorre tra Sette e Ottocento compaiono diversi attori: i professionisti, con la loro organizzazione e ideologia; gli utenti, individuali e collettivi; lo sviluppo economico; lo Stato; le istituzioni e i percorsi formativi. Se nell'area anglosassone il consolidamento delle libere professioni ottocentesche sembra prevalentemente legato al mercato, allo sviluppo della borghesia degli affari, nel caso italiano, più affine alle dinamiche dell'Europa continentale, pare invece assumere un ruolo essenziale il rapporto con lo Stato e con le sue articolazioni burocratiche.
I commerci adriatici e mediterranei di Ancona nel XV secolo
Giulia Spallacci
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2021
pagine: 556
Il lavoro offre un efficace panorama della storia economica medievale adriatica, uscendo dagli ambiti delimitati dalla storiografia veneziana, che ha spesso messo in ombra il ruolo delle comunità adriatiche all'interno dei grandi commerci internazionali. Il testo fa emergere il ruolo fondamentale dei centri minori nel contesto del mercato sia adriatico che mediterraneo, mostrando realtà dinamiche e intraprendenti, dove la presenza veneziana è sì, spesso, invadente, ma non certo invalidante allo sviluppo delle comunità costiere adriatiche. Nello specifico, si è dato riscontro particolare alla città di Ancona e al suo porto, unica infrastruttura naturale della costa occidentale adriatica, alla base delle potenzialità marittime della città.
L'Arbor Aniciana di Joannes Seifried. Una teologia politica asburgica alla vigilia della guerra dei Trent'anni
Fabio Martelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2012
pagine: 827
Joannes Seifried, abate cistercense, fu uno dei protagonisti della rinascita della cultura cattolica in Austria agli inizi del XVII secolo. Meno noti i suoi rapporti con la corte asburgica e, in particolare, con il futuro imperatore Mattia e le sue numerose opere di carattere storico e teologico. L'Arbor Aniciana del 1613 costituisce un esempio del tutto particolare di organizzazione di un'inedita teologia politica a favore della Casa d'Asburgo fondata sia sulla presunta riscoperta delle origini romane imperiali della dinastia, sia soprattutto su di un'interpretazione di carattere messianico del testo scritturale ed in particolare di Ezechiele, 17. Di questa affascinante opera si propone un commento volto a delineare due lineamenti storici di forte rilevanza; in primo luogo il testo dello Seifried consente una ante-datazione della nozione di pietas austriaca come elemento centrale nella ideologia dei monarchi di Vienna. In secondo luogo, all'interno dell'opera si delinea l'articolazione di quella riformulazione del pensiero politico eusebiano che continuerà a svilupparsi in Europa trovando una propria formalizzazione ultima nel pensiero del Bossuet, tematica che riconduce alle indagini sulla concezione del governo efficiente della divinità nella Storia, in seno alla teologia politica di età moderna, intraprese da Giorgio Agamben.
Il contadino che volle farsi imperatore. Jean Antoine Lazier e l'ordine costantiniano del XVII secolo
Fabio Martelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2012
pagine: 663
Agli inizi del XVIII secolo l'Europa scopre con meraviglia l'esistenza di un legittimo imperatore bizantino: ad asseverarne le pretese, comprese quelle alla Gran Maestranza di un immaginario Ordine costantiniano, è lo stesso Kaiser con una impressionante mole di decreti che autenticano i molti documenti falsi prodotti da Jean Antoine Lazier, un valdostano di modeste origini ovviamente estraneo a qualsiasi legame con le dinastie romee. Il sostegno asburgico alla causa del giovane impostore discendeva in primo luogo dalla prospettiva di utilizzarlo a supporto dell'espansione della potenza viennese in Italia e nei Balcani. La ricerca, oltre a ricostruire sulla scorta di documenti inediti, le vicende spesso enigmatiche che portarono il Lazier dalla marginalità degli anni romani ai fasti del periodo austriaco, si focalizza sulle ipotesi di riforma sociopolitiche elaborate dal valdostano.
Gli statuti delle confraternite modenesi dal X al XVI secolo
Matteo Al Kalak, Marta Lucchi
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2011
La giustizia criminale a Bologna nel XVIII secolo e le riforme di Benedetto XIV
Giancarlo Angelozzi, Cesarina Casanova
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2010
Don Antonio e i suoi giudici. Storie criminali fra foro laico e foro ecclesiastico (Bologna, fine XVII-metà XVIII secolo)
Cesarina Casanova
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2009
pagine: 112
Nel 1742 le indagini che seguirono la morte di Maria Gentile Nanni, svelarono i vizi di don Antonio, fino a quel momento tollerati dall'autorità ecclesiastica, così come venivano tollerati quelli di molti altri preti del contado bolognese, restii ad adeguarsi ai modelli edificanti di comportamento considerati appropriati per i membri del clero. La cattiva fama di don Antonio e del suo degno figlio Lorenzo fece sì che venissero ritenuti capaci di uccidere la pia nuora e moglie, ma i processi celebrati sia nel foro laico che nel foro ecclesiastico non dissiparono del tutto il dubbio che la poveretta, pazza di gelosia e sfinita dai maltrattamenti del marito, si fosse gettata nel canale di sua volontà, come sosteneva l'avvocato difensore del prete e dei suoi figli. Quello di don Antonio non è l'unico esempio di sacerdote la cui vita non si conformava al modello edificante proposto ai giovani seminaristi dal concilio di Trento in poi: molti se ne incontrano fino alla metà del XVIII secolo, malgrado la repressione attuata durante i due secoli precedenti.