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DeriveApprodi: Labirinti

Critica della ragione razzista

Critica della ragione razzista

Alberto Burgio

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2020

pagine: 272

Si fa di tutto per non vedere e non capire che le manifestazioni di intolleranza che accompagnano le migrazioni dall'est europeo e dal sud del Mediterraneo non sono reazioni accidentali; che le eruzioni antisemite — le profanazioni, gli insulti, le intimidazioni, le aggressioni — sono sintomi di una patologia profonda, cronica e grave: segni di una malattia congenita della modernità che va correttamente diagnosticata e ricondotta alla sua genesi. Del razzismo, in quanto figli della modernità, siamo tutti in qualche modo eredi e partecipi e non possiamo chiamarci fuori dalla sua storia solo perché proviamo nei suoi confronti ripugnanza. Né possiamo illuderci che sarà facile liberarcene. Il razzismo risponde a un bisogno etico radicato nella coscienza moderna: sbarazzarsene non è soltanto questione di buon senso o di buona volontà.
20,00

Oltre Heidegger. Percorsi tra fenomenologia materiale e idealismo

Oltre Heidegger. Percorsi tra fenomenologia materiale e idealismo

Roberto Formisano

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2019

pagine: 211

"Oltre Heidegger" non è un’illustrazione storica delle posizioni filosofiche attuali, o del recente passato, di altri pensatori che, dopo Heidegger, hanno trattato la questione dell’essere nell’epoca della “fine della metafisica”. Si tratta piuttosto di raccogliere l’eredità dell’ontologia fenomenologica per condurla fuori da quell’impostazione che ad Heidegger è debitrice. Spunto per questa lettura è la fenomenologia materiale di Michel Henry. Dispiegata attraverso il confronto con la fenomenologia di Hegel e la “filosofia berlinese” di Fichte, essa costituisce tuttavia solo il primo riferimento per mezzo del quale interrogare e spingere più a fondo il problema dell’“autonomia dell’essere” e del suo concreto “agire”: del suo destinarsi nella storicità della prassi. Sotto questo profilo, le difficoltà e le aporie della filosofia di Henry risultano ben più significative della compiutezza del suo pensiero, per pensare oltre Heidegger la soglia di quest’incontro tra fenomenologia e idealismo.
17,00

Il bambino come nemico. L’eccezione humboldtiana

Il bambino come nemico. L’eccezione humboldtiana

Marina Lalatta Costerbosa

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2019

pagine: 194

Questo libro vorrebbe avviare una riflessione che muove dall'invito a dare importanza alla storia di vita, al passato, di ogni bambino. Vorrebbe prenderne sul serio l'incidenza e la complessità sul terreno sia descrittivo sia morale, in relazione cioè alle responsabilità degli adulti, nei confronti dei figli e, più in generale, della società, con tutto il suo portato di violenza. La violenza sociale ha molto a che fare, molto più di quanto non si immagini, con le biografie dei bambini, con il modo in cui essi vengono (mal)trattati, (mal)educati, (mal)visti. Di norma la violazione dell'integrità fisica e di quella psichica dei minori viene annoverata insieme alle altre violazioni dei diritti, tutte deprecabili. E di norma essa viene poco osservata, poco gridata, troppo ignorata.
16,00

Il sogno di una cosa. Per Marx

Il sogno di una cosa. Per Marx

Alberto Burgio

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2018

pagine: 536

La filosofia non esaurisce il discorso di Marx ma nulla della sua impresa critica si può comprendere senza rintracciarne i presupposti filosofici. Si tratta di partire da qui, per poi inseguire gli sviluppi del suo pensiero nelle teorie di interpreti e continuatori. A meno di ritenere che di Marx non valga più la pena di occuparsi: che egli sia ormai un «cane morto», oltre che il responsabile di rivoluzioni sanguinose e vane. Eppure di Marx e del suo sogno non ci si libera facilmente. È più probabile che, accantonando la polemica, si debba riconoscere che siamo tutti suoi figli: che, a duecento anni dalla sua nascita, parliamo una lingua da lui plasmata e pensiamo con idee nate lungo il suo percorso intellettuale. È probabile che ci si debba finalmente rassegnare al fatto che «non possiami non dirci marxisti». «Questo libro non vuole essere un esercizio di pietas nei confronti di una figura un tempo osannata e oggi piuttosto ridimensionata. Il nostro intento è studiare Marx come filosofo: i temi che la sua filosofia discute; le fonti che la ispirano; le prospettive che essa schiude. Parrebbe un gesto massimamente inattuale: per l'inattualità di Marx nel tempo della globalizzazione capitalistica; per l'inattualità della filosofia, quale Marx la intendeva: non erudizione né intrattenimento, ma critica dell'esperienza storica: genealogia del mondo umano e teoria della prassi trasformatrice. Marx: il critico dell'economia politica; lo scienziato dei modi di produzione; l'attento osservatore degli accadimenti contemporanei; l'infaticabile costruttore di organizzazioni operaie - questo Marx era interessato in primo luogo a riflettere sulla storia, nel convincimento che essa abbia una virtuale coerenza e un'immanente finalità. Di questa idea il libro ricostruisce fonti e sviluppi. Per capire in che misura, a duecento anni dalla nascita, Marx sia ancora parte integrante della nostra comune filosofìa spontanea».
28,00

«Preghiamo anche per i perfidi giudei». L'antisemitismo cattolico e la Shoah

«Preghiamo anche per i perfidi giudei». L'antisemitismo cattolico e la Shoah

Marino Ruzzenenti

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2018

pagine: 246

Da poco tempo, e con fatica, la ricerca storica è riuscita a scalfire l'immaginario autoassolutorio, costruito da Renzo De Felice, di un antisemitismo fascista «all'acqua di rose», imposto da Hitler a un riluttante Mussolini. Ma se le responsabilità del regime cominciano a imporsi, saldissima è la convinzione che la Chiesa cattolica sia rimasta estranea se non ostile alle leggi razziali e alla Shoah che ne è seguita. In questo lavoro, al contrario, facendo parlare i documenti di breve e di lungo periodo, si dimostra come la matrice cattolica, insieme a quella fascista, sia alla base delle leggi razziali del 1938 in un tentativo condiviso di «via italiana all'antisemitismo», nelle intenzioni autonomo dal nazismo, ma che convergerà nei medesimi esiti catastrofici.
20,00

Il sapere che viene dai folli

Il sapere che viene dai folli

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2017

pagine: VI-520

Quando nel 1967, rivolgendosi a un pubblico di giovani psichiatri dell'ospedale Sainte-Anne di Parigi, Jacques Lacan dichiara che «il folle è l'uomo libero», non ci sta forse insegnando qualcosa sia sulla libertà che sulla follia? Solo il folle sperimenta, in termini di angoscia, il vero prezzo dell'aspirazione alla libertà, della speranza di liberarci da ogni legame. Ci accorgiamo, così, che la follia ci offre la possibilità di tornare a interrogare buona parte delle nostre certezze. Sino a pochi anni or sono, la follia costituiva infatti una fonte d'ispirazione per scrittori e studiosi, che consideravano la parola del cosiddetto "alienato" portatrice di un sapere particolare. I fenomeni che si producono nella follia sembrano far luce anche su molte questioni delle nostre vite. Perché allora la nostra epoca lascia così poco spazio all'insegnamento che da lì può giungere? Insieme alla letteratura e al cinema, la psicanalisi sembra oggi la sola disciplina che accetti di considerare la follia come fonte di nuovi interrogativi. È tangibile, infatti, che essa ha saputo farsi carico delle questioni che il sapere psichiatrico aveva tratto dall'osservazione di coloro che, messi al bando dalla società, si ritrovavano nei manicomi.
33,00

Nostra legge è la libertà. Anarchismo dei moderni

Nostra legge è la libertà. Anarchismo dei moderni

Massimo La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2017

pagine: 282

Il pensiero libertario ha una storia antica e nobile fatta di percorsi teorici originali e di scontri filosofici infuocati. Una storia che è stata spesso banalizzata e, negli ultimi anni, è stata decisamente misconosciuta. Passando in rassegna i classici, tra anarchismo filosofico e anarchismo politico, l'autore conduce il lettore in un viaggio di passione e scienza. Da Stirner a Proudhon, da Kropotkin a Malatesta, questo libro, tra diversità e conflitti, restituisce la complessità del pensiero anarchico. Un pensiero con una base comune profonda, e ininterrotta nel tempo, fatta di intolleranza all'ingiustizia, alla sofferenza dell'obbedienza e della subalternità.
20,00

Il rovescio dei diritti umani. Razza, discriminazione, schiavitù

Il rovescio dei diritti umani. Razza, discriminazione, schiavitù

Thomas Casadei

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2016

pagine: 133

Neorazzismo e neoschiavismo tracciano una linea divisoria tra esseri umani e 'corpi d'eccezione' - vite discriminate, disumanizzate, ridotte a cosa. Per combattere queste pratiche, per spezzarne il sicuro "avvenire", non basta un "diritto di ingerenza" per cause umanitarie. Gli abolizionisti del Settecento e dell'Ottocento ritenevano che i valori propugnati dalla loro lotta potessero fornire le basi per la riscrittura del diritto positivo. Oggi non si tratta solo di riscrivere il diritto quando questo è "contro" (in funzione escludente), ma di applicarlo integralmente quando contrasta e previene razzismo, discriminazioni, nuove schiavitù, ovvero quando è "a favore" di una piena tutela degli umani diritti, nessuno escluso.
15,00

Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista

Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista

Alberto Burgio, Marina Lalatta Costerbosa

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2016

pagine: 350

Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento, nell'Europa sottomessa al giogo nazista, accaddero due fatti sconvolgenti. Decine di migliaia di persone "normali" si dedicarono all'assassinio di milioni di esseri umani inermi. Gran parte di una popolazione tra le più civilizzate collaborò a un genocidio perpetrato in suo nome. Assistette indifferente alle deportazioni. Ascoltò partecipe racconti che narravano di massacri di donne e di bambini e dello sterminio dei reclusi nei campi della morte. Come avvenne tutto ciò? Perché tanti vollero macchiarsi di crimini così orrendi? E soprattutto: come poterono considerarli, con orgoglio, gesti eroici, premesse di un'era gloriosa?
20,00

Il silenzio della tortura. Contro un crimine estremo

Il silenzio della tortura. Contro un crimine estremo

Marina Lalatta Costerbosa

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2016

pagine: 129

"La sfida di questo libro è definire la tortura nella sua autentica natura, perché soltanto così è possibile ampliare lo spettro degli argomenti a favore della sua condanna e capire di che cosa c'è bisogno perché coloro che hanno subito torture possano riacquistare col tempo la salute, la capacità e il desiderio di riallacciare rapporti con il mondo: con gli altri e con la propria stessa storia di vita. Un veto coerente sulla tortura comporta la sua pubblica condanna, un divieto socialmente condiviso e preteso nei riguardi di ogni politica che più o meno direttamente vi faccia ancora ricorso. Fuori discussione è qualsiasi ipotesi di rilegalizzazione della tortura da parte di comunità fondate su concetti democratici di diritto e di autorità. Altrettanto ineludibile appare la traduzione giuridica delle ragioni di un divieto senza eccezioni, attraverso l'introduzione del reato di tortura in ogni Stato di diritto. Se si riconosce la natura della tortura e se non se ne banalizza strumentalmente la gravità, si comprenderà che non ci si può dire democratici senza al tempo stesso accettare che una fattispecie penale ne punisca il crimine. Questo libro cerca di offrire il proprio contributo al progetto di una società più giusta, perché non più disposta ad accettare una violenza brutale ed estrema, ancora oggi troppo tollerata".
15,00

Politiche della filosofia. Istituzioni, soggetti, discorsi, pratiche

Politiche della filosofia. Istituzioni, soggetti, discorsi, pratiche

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2016

pagine: 221

La "filosofia politica" è da sempre sospesa in un limbo fra il campo della filosofia e quello della scienza politica: qual è il suo statuto? Come si differenzia da una storia delle dottrine politiche? Esiste una specificità italiana nel praticarla? Per rispondere a tali questioni, è necessario operare un radicale spostamento di prospettiva: passare dalla "filosofia politica" a una "politica della filosofia". Perché la filosofia è anzitutto una pratica: pratica del sapere che produce significati, discorsi, forme di verità, istituzioni e da qui effetti sull'ambito sociale e della vita politica. Per questi occorre interrogare l'istituzione all'interno della quale avviene l'insegnamento di questa disciplina, sede di validazione dei saperi filosofici: l'Università. Si scopre allora che l'Università non è un luogo neutro di trasmissione del sapere, né è sempre stata la sede nella quale veniva praticata la filosofia. Si tratta tutto sommato di un'invenzione recente, la quale ha effetti di potere sui filosofi stessi e sulla pratica del pensiero. Effetti non positivi quando Università diventa un'istituzione del neoliberismo. Per questo alla filosofia oggi spetta il compito di fare politica.
17,00

La fabbrica rovesciata. Comunità e classi nei circuiti dell'elettrodomestico

La fabbrica rovesciata. Comunità e classi nei circuiti dell'elettrodomestico

Graziano Merotto

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2015

pagine: 541

Questo libro ripercorre le vicende degli occupati delle fabbriche dell'elettrodomestico sorte nel secondo dopoguerra nell'area veneto-friulana. Protagonisti di questa storia sono operai, tecnici ed ex dirigenti appartenenti alle due generazioni di lavoratori che si sono succedute tra Zoppas e Zanussi fino all'assorbimento nella multinazionale svedese Electrolux. Sullo sfondo delle profonde ristrutturazioni industriali, si ripercorre l'evoluzione del mondo del lavoro in un'area che è una delle più rilevanti concentrazioni operaie del Nord. In un paio di decenni, infatti, oltre 10.000 ex contadini fanno esperienza del lavoro ossessionante alle catene di montaggio, fino all'"autunno caldo" del '69 che modifica radicalmente il nuovo ordine del neocapitalismo che si era affermato nelle fabbriche del "sior" Zoppas. Gli anni Settanta mostrano la crisi produttiva ed economica, le manifestazioni di autonomia operaia e le fratture tra le maestranze e la dirigenza che finiscono con il travolgere la grande impresa. Si assiste poi, alla metà degli anni Ottanta, allo smembramento della comunità operaia protagonista del ciclo di lotte dei decenni precedenti. La nuova proprietà modifica la composizione della forza-lavoro occupata con l'assunzione di giovani operai in possesso di livelli di istruzione superiori.
50,00

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