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Donzelli: Virgola

I grandi registi della storia del cinema. Dai Lumière a Cronenberg, da Chaplin a Ciprì e Maresco

I grandi registi della storia del cinema. Dai Lumière a Cronenberg, da Chaplin a Ciprì e Maresco

Goffredo Fofi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2008

pagine: 355

A oltre un secolo di distanza dalla sua nascita, il cinema si rivela uno dei fenomeni più vivi del nostro tempo. Ha detto moltissimo su ciò che siamo stati e siamo; ha ancora molto da dire in fatto di poesia. Fofi ripercorre la storia di quest'arte molteplice e multiforme, raccontandola per brevi voci che congiungono informazione e riflessione, biografia e storia. Ci descrive gli autori più rappresentativi, le scuole, i periodi, i momenti cruciali dell'evoluzione del cinema e il suo rapporto con la società; ci confessa i suoi amori più recenti, da Cipri e Maresco a Tsai Ming-liang, le sue passioni tardive, il cinema francese primo tra tutti, le sue riscoperte degli ultimi anni, Cronenberg e Lynch. Al centro della riflessione di Fofi rimane il cinema d'autore: quel cinema che, in modi autonomi e insostituibili, ha saputo dare all'uomo del Novecento quanto, e forse più, hanno saputo offrirgli la letteratura, la pittura, la musica, il teatro, la fotografia. Il risultato è una personale, originalissima, tendenziosa galleria di "ritratti" fondamentali, che introduce ai dilemmi di un'arte il cui spazio è forse da ridefinire, ma che resta tuttavia indispensabile. E bellissima.
16,50

Centovini. Vigne, persone, culture

Centovini. Vigne, persone, culture

I Trimani

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2008

pagine: 267

Ogni vino degno di questo nome racconta una storia. Rinvia a qualcosa di più forte e profondo, che è incorporato nelle sue stesse caratteristiche organolettiche, che è sotteso al linguaggio dei suoi stessi odori e sapori. Dietro al successo di ogni etichetta c'è una casa, una famiglia, una o più generazioni di uomini e donne che nel corso della loro vita hanno lavorato a un progetto. C'è chi ha cominciato per caso, chi per vocazione, chi per tradizione familiare. C'è chi ha preso le mosse da un terreno, chi da una vigna, chi da una passione. Tra i mille e mille vini italiani di qualità, quali sono i cento che "parlano" all'ospite con la loro stessa presenza in tavola? Di quali il padrone di casa potrà compiacersi nel raccontarne la storia? Ma chi può scegliere cento vini a questo modo? Chi ha incorporato l'esperienza, il gusto e la competenza che servono allo scopo? I Trimani sono la famiglia di vinai più antica di Roma ; da quasi duecento anni vivono immersi nel vino. La selezione che propongono in questo volume è insolita, giacché l'obiettivo non è stilare una classifica o una tabella di qualità; i Trimani hanno solo scelto di raccontare ai lettori curiosi e amanti del vino, le storie che rendono particolare una bottiglia piuttosto che un'altra, che spingono a promuovere un'etichetta secondo parametri non esclusivamente enologici. Bando dunque alle pagelle, e occhio alle storie più curiose.
18,00

Azzurro. Conte, Celentano, un pomeriggio...

Azzurro. Conte, Celentano, un pomeriggio...

Fabio Canessa

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2008

pagine: 115

La storia di una canzone balneare speciale e controcorrente, uscita nel 1968 e mai rimossa dall'immaginario degli italiani e non solo: dopo anni di canzoni tradizionali e melodiche, "Azzurro" fu un fulmine nel cielo sereno dei dischi per l'estate. Un recente sondaggio l'ha consacrata come la canzone italiana più cantata all'estero, superando "Volare" e "'O sole mio": "una delle più belle canzoni di Paolo Conte, una delle più belle canzoni di tutti i tempi", secondo Stefano Bollani. Molti la propongono addirittura come nuovo inno nazionale al posto di "Fratelli d'Italia": Renzo Arbore, per esempio, la considera "un inno nazionale meraviglioso, non retorico e ispiratissimo". A quarant'anni esatti dalla sua composizione, questo volume ne ripercorre la genesi, analizzandone gli ingredienti e rintracciando le influenze sul costume degli italiani, sulla storia della musica, la letteratura e il cinema. Attraverso il confronto con i successi di allora, i ritratti biografici e artistici di coloro che l'hanno scritta e interpretata, Paolo Conte, Vito Pallavicini e Adriano Celentano, le testimonianze inedite, i ricordi e le opinioni di autorevoli personalità della cultura, dell'arte e del giornalismo, quali Dario Fo, Giorgio Faletti, Vittorio Sgarbi, Curzio Maltese, Gianni Mura e altri, Fabio Canessa disegna un profilo ricco e accattivante della vera canzone del Sessantotto, oggi cantata nei cori degli stadi inneggianti la Nazionale italiana.
16,00

Storia delle olive. Vita e tradizioni del frutto più nobile

Storia delle olive. Vita e tradizioni del frutto più nobile

Mort Ronsenblum

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 329

"Per molti, un'oliva non è altro che una pallina senza importanza in fondo a un Martini", sostiene ironicamente l'autore di questo libro. In realtà, le olive hanno permeato la storia e la cultura di molte civiltà, dall'antichità fino ai giorni nostri. E Mort Rosenblum, mosso da insopprimibile passione per uno dei frutti più nobili e amati e per il suo prezioso nettare, ne segue le tracce in un itinerario di scoperta nei paesi del bacino mediterraneo. Tutto parte da Wild Olives, la sua fattoria in Provenza. Dopo averla acquistata nel 1986, in uno stato di completo abbandono, scopre duecento piante di ulivo piuttosto malridotte e, con l'aiuto dei vicini, dotati di un sapere risalente a Plinio, riesce a riportarle in vita. Da allora in poi, le olive sono diventate una vera e propria ossessione per lui, che ha iniziato a investigare il loro universo: la coltivazione e il commercio; l'uso di olio e olive in cucina, le ricette più sfiziose, la cosmesi. E i luoghi e le persone incontrate non fanno che stuzzicare la curiosità del giornalista Rosenblum, il quale ne trae altrettante suggestioni per racconti, aneddoti e impagabili ritratti degli esponenti del cosiddetto "popolo delle olive". Un mondo di appassionati, che per lavoro, per puro piacere o per entrambi hanno fatto della raccolta delle olive e della degustazione dell'olio una ragione di incontro e di scambio, umano e culturale.
18,00

Storia dell'Africa. Un continente fra antropologia, narrazione e memoria

Storia dell'Africa. Un continente fra antropologia, narrazione e memoria

Francesca Giusti, Vincenzo Sommella

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 241

L'Africa è il continente più antico, quello in cui ha avuto origine la vita dell'uomo. Eppure, la storia di questo complesso e contraddittorio pezzo di mondo è argomento troppo spesso trascurato. Questo agile volume propone una visione globale dell'Africa dalle origini al mondo contemporaneo. Dalla genesi evolutiva di Homo sapiens alle prime correnti migratorie, gli autori raccontano con estrema chiarezza la storia più antica del continente africano. Lo sguardo si sposta poi sui sistemi economici precoloniali, da quelli basati sulla caccia e la raccolta a quelli agricolo-pastorali, descritti a partire dalle più recenti acquisizioni degli studi etno-antropologici. Nella seconda parte il volume ripercorre l'ampia pagina coloniale, affrontando il problema dello spopolamento conseguente allo schiavismo e alla spartizione delle terre. Gli autori mostrano come l'assenza di ogni forma di legittimazione storica dei nascenti Stati sia una delle cause dirompenti delle varie crisi africane dei decenni a seguire. Il volume si conclude con l'analisi dei fenomeni che investono il continente oggi: migrazioni, malattie endemiche, urbanizzazione caotica. L'Africa non è in questa lettura sinonimo di miseria e arretratezza: le sue vicende inducono piuttosto a mettere in discussione l'idea stessa di progresso considerato come il prodotto di un percorso unilineare il cui modello paradigmatico è la storia dell'Occidente.
16,50

Nel blu, dipinto di blu. Modugno 1958. «Volare» e il sogno possibile

Nel blu, dipinto di blu. Modugno 1958. «Volare» e il sogno possibile

M. Cristina Zoppa

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 163

L'ottava edizione del Festival di Sanremo del 1958 passa alla storia per la vittoria del "cantattore" Domenico Modugno con "Nel blu, dipinto di blu", universalmente nota come "Volare". Ricreando le "atmosfere sanremesi", con le tensioni, le ansie, gli scontri tra i cantanti, i giochi di potere degli editori, Maria Cristina Zoppa racconta i momenti salienti che scandirono il successo della canzone che ha cambiato la storia della musica italiana, una canzone d'amore non convenzionale, un'evoluzione più che una rivoluzione, grazie al talento dell'innovatore Modugno e all'intuito di un giovane paroliere alla sua prima prova, Franco Migliacci. Nel blu, dipinto di blu rappresentò l'espressione dell'ebbrezza e dell'entusiasmo con cui Modugno cercò, e trovò, la realizzazione del suo "sogno possibile" e con cui seppe veicolare in forma musicale uno stato d'animo diffuso: non tanto quello di un'Italia che ha spiccato il volo verso il miracolo economico, quanto quello della fetta di popolazione che, nonostante la crescita produttiva, è rimasta a terra. A cinquant'anni dalla prima esecuzione, Volare mantiene intatta la forza propulsiva dell'esordio: nelle sue ultime interviste Modugno ce la restituisce come un "inno alla vita", che riassume e comunica le passioni amorose, musicali, politiche e l'impegno sociale di un'intera esistenza.
16,50

Mamma. Alle origini di uno stereotipo italiano

Mamma. Alle origini di uno stereotipo italiano

Carlo Bixio, Franco Bixio, Sabina Ambrogi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 151

Una sola canzone può trascinare con sé, come un fiume in piena, infinite storie. Attraverso il ricordo dei figli di Cesare Andrea Bixio, autore della melodia "Mamma" (e di altre popolarissime canzoni come "Parlami d'amore Mariù", il "Tango delle Capinere" e "Violino tzigano"), si snoda in queste pagine il racconto delle eclettiche vicende artistiche e personali del grande compositore, il suo modo di creare, di sentire la musica e l'aria dei tempi, dando vita un'imprenditoria geniale. Autodidatta, Bixio iniziò la sua straordinaria carriera all'età di soli tredici anni, e da allora compose un numero sterminato di brani, fondò una casa editrice e i suoi dischi furono venduti in milioni di copie in Italia e all'estero. Una trama di memorie e immagini di famiglia che attraversano l'evoluzione del consumo di massa fa da sfondo alla storia di "Mamma". Nata per il film omonimo del 1941, diventata canzone popolare dell'identità italiana, cavallo di battaglia delle "voci della nazione" Beniamino Gigli e Luciano Pavarotti, e di innumerevoli altri interpreti, "Mamma" è anche all'origine di uno degli stereotipi più caratterizzanti l'identità italiana, collocato in una sfumata frontiera tra modello reale di madre e modello inventato dalla tradizione, tra universo privato e collettivo.
16,00

La natura dopo Darwin. Evoluzione e umana saggezza

La natura dopo Darwin. Evoluzione e umana saggezza

Orlando Franceschelli

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 199

Chi ha paura di Darwin? E chi ha paura della natura? Si chiede di rimando la filosofia. Orlando Franceschelli ripercorre il cammino che dalla scoperta della natura da parte della nascente filosofia greca e dalla sua negazione da parte della tradizione platonico-cristiana, conduce alla rinascita moderna della prospettiva che il mondo e l'uomo siano frutto di processi soltanto naturali e non della creazione di Dio. Darwin rappresenta lo snodo decisivo di questo evento epocale e della naturalizzazione della stessa mente dell'uomo che lo porta a compimento. Un evento contro cui il fondamentalismo religioso e numerose prese di posizione della gerarchia cattolica muovono attacchi pretestuosi, volti unicamente a equiparare il naturalismo a "mito moderno", nichilismo antropologico, disperazione esistenziale. Compito del "naturalismo impegnativo" proposto da Franceschelli, con autentica e costruttiva laicità, è invece definire e coltivare le ragioni critiche e la "saggezza solidale" che esso può dischiudere alle nostre vite. Una proposta di dialogo rivolta anche a una teologia capace di confrontarsi senza pregiudizi con l'emancipazione moderna dal creazionismo. Natura e umana saggezza, appunto: consapevolezza di essere parte di un'evoluzione bio-cosmica senza fine, e capacità di cogliere le opportunità che questa nostra condizione naturale può offrirci.
16,90

La morte come pena. Saggio sulla violenza legale

La morte come pena. Saggio sulla violenza legale

Italo Mereu

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 191

Quali sono i meccanismi che hanno portato a legittimare l'idea di usare la morte come "pena"? Si può pensare di uccidere per fare giustizia? Questo libro nasce con un orientamento molto preciso: non tanto ricostruire la storia della pena di morte, quanto guardare alla morte come pena. Non è un gioco di parole. Accogliere il primo presupposto significa dare per indiscutibile la bestialità umana e accettare l'uccisione "giudiziaria" di una persona come un fatto naturale e ovvio, che è sempre esistito, del cui svolgimento si narra la storia, cominciando dagli antichi egizi o dagli assiro-babilonesi e finendo ai giorni nostri. Guardare dal secondo punto di vista significa constatare come non sempre la pena di morte sia stata usata come pena, e individuare quando e perché un mezzo di tale brutalità sia stato utilizzato dal legislatore, esaltato dagli intellettuali, applaudito dalla folla, sanzionato, presentato e sentito come uno strumento consono alla civiltà e alla religiosità di un popolo. Visto così, il problema non è più prendere atto della bestialità umana, ma cercare di capire perché l'istinto omicida è stato sublimato in istituto giuridico e come un momento impulsivo e incontrollabile dell'agire umano sia stato trasformato in azione legale, razionalmente predisposta, regolata da precise norme e sanzionata con una sentenza.
14,50

L'utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili

L'utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 175

È ancora importante la conoscenza storica? Conserva una qualche utilità il suo insegnamento nelle scuole e nelle università? Continua a costituire un vantaggio per la formazione del cittadino del mondo attuale? Il sistema dei valori dominanti, lo stile dell'epoca presente tendono a considerare superflua la storia. Svalutazione del passato e delle sue possibilità di conoscenza; erosione della memoria, pubblica e privata; "declino dell'avvenire", per l'impossibilità di pensarlo e prefigurarlo: è il presente ad assumere una dimensione totalizzante, come se questo fosse davvero l'unico dei mondi possibili. Ma la storia mostra che altri mondi sono possibili, che l'ambito delle possibilità umane si muove in uno spazio predeterminato, ma non chiuso. Sorge da qui l'afflato culturale, civile e pedagogico di questo libro, in cui l'autore, a dieci anni di distanza dalla prima edizione, riformula alcuni problemi lasciando però intatta la sostanza originaria, anche perché mai come oggi, e mai come nel nostro paese, il passato è diventato luogo di aspre contese politiche. A partire dall'interpretazione di fasi drammatiche della storia d'Italia, comwe quella della Resistenza e del secondo dopoguerra. In questo senso, si rende necessario ciò che questo libro auspica, ovvero la presenza attiva della ricerca storica, con la sua opera di distinzione fra memorie collettive, ricordo dei protagonisti e ricostruzione documentata, priva di intenti strumentali e sostenuta da autentica passione civile.
15,50

Italia senza nazione?

Italia senza nazione?

Manlio Graziano

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 319

Spiegare l'Italia contemporanea e le sue dinamiche politiche agli stranieri è cosa assai ardua; ecco perché spesso i commentatori esteri gettano la spugna e imboccano la scorciatoia della derisione, additando questo o quel fenomeno politico al pubblico ludibrio. Il bisogno di capire, del resto, è la ragione per cui uno dei pochi studiosi che ha provato a raccontare l'Italia "fuori dall'Italia" è riuscito a suscitare grande interesse. Pubblicato in Francia nel febbraio 2007, per introdurre il pubblico transalpino ai misteri della nostra vita politica, questo libro, nella sua nuova edizione italiana, si propone di compiere una sorta di viaggio attraverso le contraddizioni e le specificità del Bel paese, viaggio condotto appunto lungo la via maestra della "geopolitica dell'identità nazionale". Un'identità i cui contorni non si sono mai profilati con nettezza perché gli italiani - intesi come abitanti della penisola - sono stati esclusi dall'avventura nazionale; perché lo Stato italiano è nato più da un incrocio di circostanze internazionali che da un progetto politico; perché mai è stato chiaramente individuato un "interesse nazionale" verso cui convogliare passioni, fantasie e aspirazioni delle masse. Questo libro non è dunque soltanto una storia, ma una ricerca delle infinite connessioni tra tutte le forze in gioco nel processo lungo, accidentato e, secondo l'autore, mai davvero giunto a compimento, di costruzione della nazione italiana.
18,00

Italia divisa. La coscienza tormentata di una nazione

Italia divisa. La coscienza tormentata di una nazione

Massimo L. Salvadori

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 144

L'Italia è stata caratterizzata per secoli da accentuate contrapposizioni, che ne hanno fatto un "paese diviso" per unanime riconoscimento. Molti altri paesi del mondo occidentale hanno conosciuto nella loro storia profonde divisioni interne, ma in nessuno di essi, secondo l'autore, questo tratto si è presentato e riprodotto in maniera tanto continuativa. L'Italia, per ricorrere a un'abusata ma sempre significativa metafora, è rimasta nei secoli la terra dei Guelfi e dei Ghibellini. Le tre Italie susseguitesi dopo il 1861, quella liberale monarchica, quella fascista e quella democratica repubblicana, hanno avuto tutte l'ambizione di dare allo Stato una base di consenso capace di saldare attorno alle istituzioni una coscienza unitaria stretta da un vincolo comune che andasse al di là delle inevitabili, necessarie differenze ideologiche, culturali, politiche e sociali. Ma il progetto, nella tesi di Salvatori, è sistematicamente fallito, con la conseguenza che la dialettica tra le forze di governo e le forze di opposizione si è configurata in modo tale da produrre l'atavica "anomalia italiana", segnata da una politica altamente conflittuale, dal contrasto tra il senso dell'etica pubblica e della legalità e la sua negazione, dalle culture della contrapposizione. L'insieme dei saggi qui proposti mettono a fuoco lo svolgersi della dialettica "amico-nemico" nelle varie fasi della storia politica dello Stato unitario, evidenziando in che modo questa si sia riflessa nella storiografia italiana.
14,00

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