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Archinto

Giro del mondo

Giro del mondo

Vittorio Orsenigo

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2021

pagine: 177

Giulio, sepolta la moglie nella Cappella del Monumentale, vive con Claudia che chiama affettuosamente «vecchia ragazza», ancora bella e sempre malata. Assieme partiranno per il giro del mondo sulla lussuosa nave da crociera. Svenimenti improvvisi di Claudia, disperazione del suo compagno che l'ama. Una sera nel grande salone delle feste tiene una conferenza lo strepitoso (così pensano le signore) Gottfried Heinz-Gobbi. All'ultimo scalo del viaggio, nel Giardino delle orchidee di Singapore Gottfried dirà all'ultima delle sue «incantate»: «Questa sera pensami come ti ho spiegato e prendi dieci gocce di Xanax. Dormirai come un angelo». Ai ferri corti con l'idea del romanzo. Anzi, cortissimi.
14,00

Il libro come accesso al mondo e altri saggi

Il libro come accesso al mondo e altri saggi

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2021

pagine: 120

Pubblicati tra 1905 e il 1931, gli scritti presentati in questo volumetto racchiudono l'intero mondo spirituale di Stefan Zweig, l'articolata profondità del suo pensiero, la sua finissima sensibilità letteraria e soprattutto la sua fede nel valore etico e formativo della cultura. Zweig crede fermamente nel patrimonio di conquiste, acquisizioni e innovazioni frutto di millenni di storia dell'umanità tramandato attraverso i libri, custodi e veicolo di circolazione del sapere e delle idee. Destinati a diverse testate giornalistiche, i saggi qui raccolti nascono per lo più come recensioni, e spaziano dalle poesie di Rilke ai romanzi di Joseph Roth, dal "Disagio della civiltà" di Freud al diario anonimo di una adolescente, dalle "Mille e una notte" alle fiabe dei fratelli Grimm. Ma la riflessione assume sempre un carattere universale, si spinge al di là del testo commentato e si arricchisce di riferimenti storici, artistici, filosofici che rimandano alle immense potenzialità del pensiero umano, alla struttura corale del progresso e della conoscenza. La voce che risuona in queste pagine parla una lingua che affratella e merita ascolto più che mai ora, in questa nostra epoca disorientata, segnata dall'incertezza e mortificata da nuove intolleranze.
16,00

Divinità in incognito. Lettere a Margherita Dalmati (1956-1974)

Divinità in incognito. Lettere a Margherita Dalmati (1956-1974)

Eugenio Montale

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2021

pagine: 107

Le lettere di Eugenio Montale a Margherita Dalmati (nom de plume di Maria-Nike Zoroyannidis, 1921-2009), poetessa e musicista greca, sono pubblicate qui per la prima volta e costituiscono un ritrovamento di grande importanza che ci fa conoscere aspetti inediti della vita del poeta. Margherita Dalmati è una giovane artista dalla cultura sterminata. I due si conoscono a Firenze durante gli anni giovanili, al caffè letterario delle Giubbe rosse. La corrispondenza si infittisce dopo il viaggio di Montale in Grecia, dove l'amica lo guida alla scoperta di un mondo carico di suggestioni persistenti anche nella modernità. Le scrive assiduamente dal 1956 al 1974, firmandosi quasi sempre come Eugenio-Agenore, sulla carta intestata del «Corriere della Sera». Margherita Dalmati traduce i più importanti autori greci in italiano e italiani in greco, e trasmette al poeta preziose informazioni e traduzioni dagli originali di Kavafis e Seferis, ma è autrice lei stessa di poesie apprezzate da Cristina Campo. Dalmati attraversa in modo incandescente e con il suo fascino lunare la vita matura del poeta ripiegato sul lavoro giornalistico, ingessato da premi e riconoscimenti internazionali, addolorato per la perdita della moglie, ma capace di sorprendere la critica e i lettori facendo uscire dopo un silenzio di 15 anni tre libri di poesia: "Satura" (1971), "Diario del '71 e del '72" e "Quaderno di quattro anni" (1977). Il laboratorio segreto dell'ultimo Montale coincide con l'atmosfera di queste lettere, che ci danno preziosi riferimenti e nuove chiavi interpretative a proposito della sorprendente svolta creativa della seconda parte della vita del poeta: brillanti, colloquiali, umoristiche, ci raccontano un Montale privato e dipingono un'intesa affettiva e intellettuale intensissima con colei che è stata l'ultima delle sue Muse.
18,00

Memorial. Uno scavo dell'Iliade. Testo inglese a fronte

Memorial. Uno scavo dell'Iliade. Testo inglese a fronte

Alice Oswald

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2020

pagine: 790

"Memorial" è una traduzione dell'atmosfera dell'Iliade, non della sua vicenda. Se Matthew Arnold e tanti interpreti moderni dell'lliade ne hanno esaltato la "nobiltà", i critici antichi ne hanno lodato l'enargeia, ovvero "l'insostenibile fulgore della realtà", in questa versione Alice Oswald ha recuperato l'enargeia del poema omerico privandolo delle sue parti narrative «come se si togliesse il tetto a una chiesa per ricordare ciò che si sta venerando». "Memorial", dunque, è «un poema bipolare fatto di similitudini e brevi biografie di guerrieri» derivanti da fonti poetiche distinte: le similitudini dalla poesia pastorale; le biografie dalla tradizione greca della lamentazione.
20,00

Stanotte dormirai nel letto del re

Stanotte dormirai nel letto del re

Sandra Bonsanti

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2020

pagine: 216

«Il compito di matematica lo si fa con l'ingegner Gadda (per vederselo bocciato dall'insegnante). E si cresce all'ombra, anzi è meglio dire alla presenza di Eugenio Montale, di Luigi Dallapiccola, di Giorgio Bassani, mentre il ricordo di Nello Rosselli è vivo nelle conversazioni a tavola e nelle passeggiate con il padre e la madre. E l'elenco delle persone che hanno frequentato casa Bonsanti a Firenze – casa intesa come luogo fisico ma anche come metafora, perché ne faceva parte pure il Gabinetto Vieusseux – e che sono raccontate in questo libro potrebbe continuare a lungo.». «Il libro racconta, in realtà, il Novecento, il secolo in cui il Male si manifesta nella sua estrema radicalità. E centrale è la storia di un falò. Il padre dell'autrice getta nel fuoco carte e libri, subito dopo l'8 settembre, perché la casa sta per essere perquisita dai nazisti. In quella immagine c'è la tragedia intesa come l'ineluttabilità del destino: i roghi iniziati nel 1933 nella Germania si propagano con l'avanzare dei tedeschi in Europa e fino ad assumere la dimensione familiare, in casa Bonsanti.» (Wlodek Goldkorn)
18,00

Musica, golf e... qualcos'altro

Musica, golf e... qualcos'altro

Roberto Livraghi

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2020

pagine: 285

In "Musica, golf e... qualcos'altro" l'autore racconta le sue esperienze e i suoi successi, non senza qualche insuccesso, in due discipline così diverse come la musica e il golf. Ha conosciuto tutti i protagonisti del mondo della canzone internazionale degli anni Sessanta; non mancano gli aneddoti con Fred Buscaglione, Mina, Gigliola Cinguetti, Marie Laforét, Alice ed Ellen Kessler, Johnny Dorelli, Catherine Spaak e molti altri prima e dopo il grande successo mondiale di "Quando m'innamoro", la sua canzone più famosa. Poi ha scoperto il golf e la sua grande passione per questo sport lo ha portato alla Presidenza del Golf Milano, della Federazione Italiana e della Associazione Europea di Golf.
22,00

Tu chiamale, se vuoi... Citazioni, echi, lasciti letterari nelle canzoni italiane

Tu chiamale, se vuoi... Citazioni, echi, lasciti letterari nelle canzoni italiane

Ranieri Polese

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 151

In questo viaggio attraverso l'italiano cantabile dai primi decenni del Novecento a oggi si incontrano testi che risentono, in varia misura, degli esempi dei classici della tradizione letteraria. Echi e lasciti illustri, a volte evidenti, a volte mimetizzati, usati consapevolmente oppure emersi da lontani ricordi di scuola. Dante, naturalmente, è il più citato, con l'assoluta preminenza del Canto di Paolo e Francesca. Petrarca, soprattutto per il suo assunto che oggetto primo della poesia e quindi delle canzoni è l'amore, a maggior ragione quando è un amore che fa soffrire e piangere. Il terzo è Leopardi, il cui testo canonico, a sorpresa, è proprio L'infinito, che, tradotto nel lessico del discorso amoroso, ha costituito il riferimento continuo di canzoni che vanno da Gino Paoli a Vecchioni, da Don Backy a Battiato. Certo, nei cantautori di seconda e terza generazione fanno sempre più la loro comparsa poeti stranieri (Ginsberg, Villon, Edgar Lee Masters), un fenomeno che meriterebbe una trattazione a parte. Qui, però, in appendice, esaminiamo tre casi anomali: nei primi due, troviamo canzoni che usano solo i titoli di opere famose di cui ignorano il contenuto (i romanzi di Françoise Sagan, "I fiori del male" di Baudelaire). Nel terzo, scopriamo in tre successi degli anni 1967-1970 l'eco addirittura di Saffo.
18,00

La stella sibillina. Sei testi sull'Oscurità orfica

La stella sibillina. Sei testi sull'Oscurità orfica

Mario Nicolao

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 96

Che cosa cercavano davvero i Greci (e dopo di loro gli altri popoli che vi hanno fatto riferimento per secoli) dietro il mito di Orfeo? E che cosa è davvero l'Oscurità orfica indissolubilmente connessa alla poesia? E perché uno studioso come Mario Richter dà tanta importanza al tema dell'Orfismo nella scrittura poetica all'inizio del Novecento? I testi contenuti in questo libro cercano, se non di rispondere, di avvicinarci al senso dell'Orfismo in autori come Landolfi, Marina Cvetaeva e di svelare la presenza del Mito nell'opera di Marcel Proust. Un viaggio che mima quello dello stesso Orfeo nell'Ade alla ricerca di Euridice.
14,00

Amarti è come entrare al cinema. Poesie 1990-2018

Amarti è come entrare al cinema. Poesie 1990-2018

Mario Orfini

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 68

Mario Orfini è stato forse uno dei più grandi fotografi italiani di reportage degli anni Sessanta e Settanta. Lo testimonia il suo magnifico album di immagini, intitolato "Anni felici", pubblicato nel dicembre 2010. Alcune di quelle indimenticabili fotografie figurano anche in questo libro insolito e affascinante, un libro di poesie che Orfini ha intitolato: "Amarti è come entrare al cinema". Il Cinema, l'altro grande amore del nostro autore: dal 1978 in poi ha diretto e prodotto cinquanta film, sempre attento alla loro qualità e originalità. È Orfini che ha introdotto nel cinema la «banda Arbore» con Renzo, Roberto Benigni, Riccardo Pazzaglia, Luciano De Crescenzo e Marisa Laurito. Oltre ai film del gruppo ha prodotto o partecipato alla realizzazione di molte pellicole d'autore, compreso "Vento dell'Est" di Jean-Luc Godard ma anche "Porci con le ali" di Pietrangeli. Le poesie raccolte in questo libro parlano di amori felici e infelici ma hanno a che fare con il mondo del cinema. Certo, è soprattutto la sala cinematografica a funzionare come un simbolo. Entrarvi è dimenticare tutto, aspettando la parola «Fine». Con una nota di Mario Nicolao.
14,00

Piccoli sogni di vestiti e d'amore. Scritti sul cinema 1939-1946

Piccoli sogni di vestiti e d'amore. Scritti sul cinema 1939-1946

Irene Brin

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 272

In una vita di successo, Irene Brin è stata molte cose. Al suo debutto negli anni Trenta, divenne una firma riconosciuta nel contesto «al maschile» del giornalismo italiano. Fu poi, nel dopoguerra, consigliera di bon ton, sotto il travestimento della Contessa Clara; arbiter di mode e tendenze, in contatto con maisons importanti, fra cui Simonetta, Fabiani e le Sorelle Fontana; gallerista raffinata, amica di Salvador Dalí, Alexander Calder e Alberto Burri. La Brin, dalla sua giovinezza, fu però anche una frequentatrice appassionata di sale cinematografiche, una sceneggiatrice, una critica esigente, commentatrice della carriera e dei guardaroba di star e starlettes, da Marlene Dietrich ad Alida Valli, da Hedy Lamarr ad Anna Magnani. Il volume, per la prima volta, presenta una ricca selezione dei suoi scritti «dimenticati», dedicati all'arte luminosa delle pellicole: un lato inedito della scrittura di Irene, ironica e brillante, in grado di gettare uno sguardo caustico sullo star system e i sogni di celluloide.
24,00

Sweeney smarrito. Testo inglese a fronte

Sweeney smarrito. Testo inglese a fronte

Seamus Heaney

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 252

Un giorno, quando Sweeney regnava su Dal-Arie, Ronan vi giunse per fondare una chiesa chiamata Killaney. Da dove si trovava Sweeney udì il tintinnio della campana di Ronan intento a tracciare il perimetro del sito, e chiese alla sua gente cosa fosse quel suono. - È Ronan Finn, figlio di Bearach, dissero. Sta fondando una chiesa sulla tua terra e quello che senti è il suono della sua campana. Sweeney andò all'improvviso su tutte le furie e corse a stanare il chierico dalla chiesa. Eorann, sua moglie, figlia di Conn di Ciannacht, provò a trattenerlo e s'aggrappò all'orlo del suo mantello cremisi, ma il fermaglio d'argento che aveva sulla spalla si ruppe e schizzando via attraversò la stanza. Lei riuscì ad afferrare il mantello, ma Sweeney era già fuggito, nudo come un verme, e in men che non si dica piombò su Ronan.
16,00

Lettere ai familiari 1945-1990

Lettere ai familiari 1945-1990

Leonard Bernstein

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2019

pagine: 168

Questo libro raccoglie la parte dedicata alla corrispondenza familiare dell'imponente 'corpus' di lettere, sterminato e variegato come pochi altri, lasciato da Leonard Bernstein. Si tratta di una sezione che occupa uno spazio relativamente esiguo, ma che è particolarmente significativa, poiché fornisce un sigillo di autenticità a quell'insieme di caratterizzazioni fatte di esuberanza, di stati di eccitazione, di voluttà nell'esibirli, che hanno costituito non solo la cifra del suo linguaggio gestuale direttoriale – e che in quanto tali hanno talvolta fatto discutere per la loro platealità ostentata – ma più in generale la spia indefettibile di un suo bisogno esistenziale, quello del comunicare. Traspaiono infatti da queste lettere l'amore per la vita, la sete di conoscenza, la curiosità insopprimibile, che vanno di pari passo con l'esigenza di farne partecipi, coinvolgendoli, i suoi interlocutori. La circostanza, non incidentale, che le lettere ai familiari coprano un arco temporale prevalente che è quello della prima maturità di Bernstein, caratterizzata dall'euforia per le implicazioni della sua attività di artista globe-trotter, non è priva di effetti sul tenore emotivo che ne traspare. Specialmente le lettere scritte dall'estero, nel corso di tournée spesso lunghissime, tradiscono infatti entusiasmi e trasporti che ai nostri occhi di veterani ormai saputi della globalizzazione possono a volte apparire eccessivi, ma sono perfettamente in linea con l'immagine del Bernstein direttore e del Bernstein pedagogo, come ci sono stati consegnati dalle memorabili lezioni di musica dei suoi Young People's Concerts. Buona parte delle lettere contenute nel volume sono quelle scambiate con la moglie Felicia, toccanti testimonianze di una tormentata ma struggente storia d'amore.
25,00

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