Borla
Ma io senza te. Psicoanalisi dei legami intersoggettivi
Alberto Eiguer
Libro: Copertina morbida
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 240
La fine della cristianità antica
Robert A. Markus
Libro
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 304
Quaderni di psicoterapia infantile. Volume Vol. 59
Libro: Libro in brossura
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 302
Indice: N. Neri, C. Rogora, Introduzione; Nella stanza dell'analisi; C. Busato Barbaglio, Maternità: fortezza da due debolezze?; N. Neri, Spunti di riflessioni sul controtransfert dell'analista a confronto con una maternità dolente; C. Rogora, Desideri di maternità: madri in prova, figli in provetta; M. L. Algini, L. Baldassarre, La violenta fedeltà. Sull'aborto in adolescenza; M. Fraire, Procreazione e filiazione; Arte maternità: riflessioni psicoanalitiche; P. Cupelloni, Decostruire la matrioska: note psicoanalitiche sul desiderio di maternità; B. Massimilla, Lo spazio bianco della maternità; W. Grosso, Desiderio di maternità. Il limite tra desiderio e bisogno; Il bambino dell'analista. II bambino in analisi; P. Chieffi, Gravidanza reale e gravidanza psichica: costruzione di una relazione; A. Sala, P. Gatti, "La mia dottoressa ha un bambino nella pancia". La gravidanza della psicoterapeuta; Esperienze; L. Root Fortini, M. Ganucci Cancellieri, II sentimento della maternità in donne tossicomani; M. Peluso, Livelli embrionali della relazione madre-bambino. Andrea: difficoltà di apprendimento e retroterra arcaico; Una riflessione filosofica e medica; C. Botti, La procreazione medicalmente assistita, la bioetica, le donne; E. Greco, K. Litwicka, Lo stato dell'arte sulla procreazione medicalmente assistita; Testimonianza; G. Cavalletti, Di madre in madre; Letture.
La relazione psicobiologica madre-feto
Nicola Peluffo
Libro
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 136
"Gli animali, l'uomo tra questi, a differenza dei vegetali possono muoversi. Vi è però, anche per l'uomo, un periodo in cui è fissato al terreno come un albero, in cui ogni movimento che vada oltre quelli previsti in uno spazio chiuso non è strettamente dipendente da lui e nel caso succeda può significare la fine di ogni sviluppo psicobiologico ulteriore. Mi riferisco, ovviamente, alla vita intrauterina. L'essere umano viene piantato con tutta la sua filogenesi (paterna e materna) nel terreno psicobiologico della madre... Lo spostamento sulla rappresentazione psichica della radice fisica fa sì che l'uomo viva nella perpetua ricerca di un terreno nel quale trasferire le sue radici psichiche. Una perpetua ricerca che tento di studiare osservando i rapporti tra due elementi macroscopici del (divenire), la madre e il figlio... Nei momento in cui sgravandosi, la madre "perde" il figlio uterino e quindi il rappresentante fallico della sua completezza, il figlio (venendo alla luce), perde la simbiosi placentare con la madre ed ha la prima esperienza di perdita irreversibile: non della madre ma della placenta, l'anello di congiunzione. I dati che considero in questo lavoro, si riferiscono alle dinamiche della relazione psicobiologica tra i due macroelementi della vicenda, alla luce del modello immunitario che descrive le relazioni tra un organismo ospite ed uno trapiantato, utilizzando i concetti di reazione, di rigetto e di facilitazione." (Nicola Peluffo)
Vite altrove. Migrazione e disagio psichico
Natale Losi
Libro: Copertina morbida
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 256
Questo libro è insieme saggio monografico e approfondimento di un caso clinico descritto a più voci. Nella prima parte, l'autore fa il punto sulla riflessione etnopsichiatrica attuale, privilegiando l'approfondimento del suo peculiare approccio «etno-sistemico-narrativo», che lo differenzia dalle proposte di Tobie Nathan e viene ormai riconosciuto come specifico orientamento nell'ambito delle teorie sistemiche. Combinando narrazione e memoria - in particolare nelle comunità di migranti - come strumento fondamentale di integrazione culturale e resilienza, Losi assimila il trauma migratorio ad un rito di passaggio», la cui essenza è conservata nella struttura delle fiabe così come ci è stata rivelata dal grande etnologo V. J. Propp. In questa prospettiva, il migrante non dev'essere etichettato come vittima priva di risorse, ma piuttosto come «eroe» della sua fiaba. Chi emigra, per forza o per scelta, non può essere posto nella posizione di vittima o di malato, anche quando dovesse attraversare periodi di grave disagio psichico ed esistenziale. Il migrante è, nel pensiero etno-sistemico-narrativo, il moderno eroe, che come nelle fiabe può sperimentare fallimenti e abbisognare di alleati per raggiungere i propri scopi. Il terapeuta, nella mia prospettiva, non è altro che questo alleato». Il caso di Armand, bambino africano rifugiato in Svizzera, conclude la seconda parte di questo denso e innovativo testo.
Le lettere pastorali raccontano. Le loro storia, la loro composizione, il loro messaggio
Cesare Marcheselli Casale
Libro: Copertina morbida
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 384
Freud. Il secolo della psicoanalisi
Emilio Rodrigué
Libro: Libro rilegato
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 592
Dizionario di spiritualità biblico-patristica. Volume 54
Libro: Copertina morbida
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 272
Esercizi di visioning. Psicoanalisi, psichiatria, istituzioni
Giovanni Foresti, Mario Rossi Monti
Libro
editore: Borla
anno edizione: 2010
pagine: 304
La coesistenza di diverse tradizioni teorico-cliniche caratterizza l'epoca del pluralismo in psicoanalisi. In questo nuovo contesto, la complessità intra e inter-disciplinare dei concetti richiede un radicale ripensamento degli strumenti di lavoro dello psicoanalista. Mentre per lungo tempo l'interpretazione è stata la punta di diamante dell'intervento terapeutico, oggi essa viene riconsiderata grazie alla decostruzione/ricostruzione dei fattori terapeutici (specifici e non specifici, interpretativi e non interpretativi) all'opera nel processo trasformativo. L'interpretazione "classica", che mirava al disvelamento di verità nascoste, viene dunque intesa in una prospettiva più flessibile e multidimensionale che consente di esportare le conoscenze della psicoanalisi nel lavoro con i pazienti gravi, nel lavoro di gruppo, nella pratica clinica delle istituzioni psichiatriche. In questa prospettiva, giocano un ruolo cruciale quelli che abbiamo chiamato "esercizi di visionino": ipotesi provvisorie e concettualmente eterogenee che mirano a sviluppare la capacità dei singoli e dei gruppi di generare rappresentazioni perspicue dei fenomeni con i quali di volta in volta i clinici si confrontano.

