CB Edizioni
Leonardo da Vinci and the Battle of Anghiari. Its origin through the Timbal Panel
Carlo Pedretti
Libro
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2017
Leonardo da Vinci e la Battaglia di Anghiari. La sua origine attraverso la tavola Timbal
Carlo Pedretti, Margherita Melani
Libro
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2017
Storia e diagnosi di testimonianze leonardesche. Volume 1
Libro: Copertina rigida
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 167
Storia e diagnosi di testimonianze leonardesche. Volume 2
Libro: Copertina rigida
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 87
La Madonna dei fusi di Leonardo da Vinci tre versioni per la sua prima committenza francese. Ediz. italiana e inglese
Carlo Pedretti, Margherita Melani
Libro
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
Nell'aprile del 1501 Leonardo da Vinci (1452-1519), ormai più che cinquantenne, a Firenze lavorava a un "quadrettino", una Madonna col Bambino intento ad innaspare fusi, destinato a Florimond Robertet, favorito del re di Francia, Luigi XII. Notizia di ciò si ricava da una lettera di Fra Pietro da Novellara ad Isabella d'Este datata 14 aprile 1501. Il documento, pubblicato nel 1869, non fece che aggiungere un'altra voce all'elenco delle opere perdute di Leonardo: la Madonna dei Fusi. Solo nel corso del Novecento il soggetto descritto nella lettera citata è stato riconosciuto in numerose versioni o repliche di scuola, e copie. In questo volume, dalla prestigiosa veste editoriale e riccamente illustrato, Carlo Pedretti e Margherita Melani ricostruiscono la genesi del tema della Madonna dei Fusi e la fortuna artistica di tale soggetto, studiato e dipinto da Leonardo e riproposto da allievi e seguaci.
Leonardo & l'ingegneria. Ediz. russa
Sara Taglialagamba
Libro
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 152
Se la parola ingegneria deriva dal latino "ingeniosus" (ingegno) e se per ingegnere si indicava un uomo intelligente, pratico, capace di risolvere problemi, chi meglio di Leonardo potrebbe rappresentare questa figura? Depositario del sapere rinascimentale, il cui più alto esponente fu Brunelleschi, e conoscitore delle più innovative scoperte dei manoscritti degli ingegneri senesi e fiorentini del tempo, Leonardo, oltre che come artista, si autocelebrò nella lettera a Ludovico il Moro nel 1482 come ingegnere abilissimo nella realizzazione di progetti di apparati militari, di opere idrauliche e di architettura, lasciando soltanto alla fine poco spazio alle opere di scultura e pittura. A coronamento dello sviluppo dell'ingegneria rinascimentale, Leonardo seppe raccogliere e trasmettere tutte le innovazioni fin ad allora raggiunte, pur cercando di migliorarle offrendo contributi di assoluta originalità. Dispiegati in particolare nel Codice Atlantico ma anche nei Codici di Madrid troviamo oltre mille fogli nei quali Leonardo elabora, perfeziona e realizza studi meccanici, tecnici e scientifici ritenuti a distanza di anni intuizioni e creazioni eccezionali.
La bellezza secondo Leonardo e Pico
Carlo Pedretti
Libro
editore: CB Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
A Corbola, Pico della Mirandola trovò la sua "vita quieta" e sempre qui il filosofo mirandolese fece importanti incontri, tra cui quello con Poliziano. Le ricerche condotte da Sergio Poletti negli archivi di Adria hanno portato alla scoperta di documenti inediti che attestano la presenza di Pico della Mirandola a Corbola, sebbene in modo discontinuo, tra il 1480 ed il 1494. Le ricerche di Poletti, confluite nel volume "Giovanni Pico della Mirandola a Corbola alla ricerca della 'vita quieta'", sono state da stimolo per approfondire i complessi legami intercorsi tra Pico e Leonardo da Vinci. Carlo Pedretti nel 2005, nelle pagine dell'"Osservatore romano" ricordava che fino a quella data "di un rapporto tra Pico e Leonardo finora non si era mai parlato". Ad otto anni di distanza lo stesso Pedretti, sulla base degli importanti risultati emersi da focolari culturali della provincia italiana, ritorna sui rapporti intercorsi tra Pico e Leonardo e lo fa con un saggio dedicato al tema della bellezza. Il volume, oltre al saggio di Pedretti raccoglie una presentazione di Sergio Poletti e una appendice di iconografia pichiana di Sergio Sgarbanti.