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Controluce (Nardò)

Favole e leggende dai Balcani. Serbia, Montenegro, Macedonia. Volume 2

Favole e leggende dai Balcani. Serbia, Montenegro, Macedonia. Volume 2

Giacomo Scotti

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2018

pagine: 135

Dopo il volume dedicato a favole e leggende da Slovenia, Istria, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, il viaggio di Giacomo Scotti nella favolistica del mondo balcanico prosegue con questa raccolta che porta il lettore nelle regioni della Serbia e della Macedonia, fino ai confini dell'Ungheria, della Bulgaria e della Grecia, ma anche nel Montenegro, che toccando l'Albania si affaccia sull'Adriatico, dirimpetto alla costa meridionale dell'Italia. Tra realtà e fantasia, rivive in queste pagine la cultura popolare balcanica, tramandata di generazione in generazione fin da quando - nel VII secolo d. C. - le popolazioni di quelle terre erano ancora pagane e unite in un unico ceppo. Una particolarità di questa raccolta - in cui bambini, ragazzi e anziani possono vedere una proiezione dei propri sogni - sono i due canti epici inseriti nel ciclo delle terre serbe e testimoni della tradizione omerica dei guslari.
14,00

Favole e leggende dai Balcani. Slovenia, Istria, Croazia, Bosnia ed Erzegovina. Volume 1

Favole e leggende dai Balcani. Slovenia, Istria, Croazia, Bosnia ed Erzegovina. Volume 1

Giacomo Scotti

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2017

pagine: 207

Fate e streghe, re, principi, draghi, storie di incantesimi, di furbi e di sciocchi animano di magia le pagine di questa raccolta di favole a firma di Giacomo Scotti. Sull'onda del folclore popolare, un viaggio che porta il lettore nelle regioni popolate dagli slavi meridionali, attraversando l'ex Jugoslavia e gran parte dell'area balcanica, dalla Slovenia all'Istria, dalla Croazia alla Bosnia ed Erzegovina. Molte ereditate dalla tradizione popolare, altre inventate ma pur sempre nel rispetto di quella tradizione, le favole e leggende di Scotti fanno sorridere e riflettere, divertono e rendono un po' più saggi, conquistando sia i bambini che gli adulti.
15,00

L'Italia che sognava Enver. Partigiani, comunisti, marxisti-leninisti: gli amici italiani dell'Albania Popolare (1943-1976)

L'Italia che sognava Enver. Partigiani, comunisti, marxisti-leninisti: gli amici italiani dell'Albania Popolare (1943-1976)

Nicola Pedrazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2017

pagine: 639

Durante la guerra fredda, negli anni in cui i governi d’Italia e d’Albania riducevano ai minimi storici i loro contatti formali, la «Sinistra italiana» fu erede, custode e prosecutrice dell’inesauribile legame italo-albanese. Se l’antifascismo non bastò ad appianare due visioni antitetiche del mondo comunista – quella monocentrica di un dittatore dell’Est, quella policentrica di Togliatti, fautore della «via nazionale» – lo stalinismo a oltranza rivendicato da Enver Hoxha trasformò l’Albania definita da Mao «faro del socialismo in Europa» in una sorta di laboratorio politico visitabile. Dalla fine degli anni Sessanta, i litigiosi movimenti marxisti-leninisti coagulatisi alla sinistra del PCI «revisionista» cercarono di appropriarsi della narrazione italo-albanese, recuperando il comune ricordo resistenziale e promuovendo il rigido parallelo Cina-Albania. Dagli archivi di Tirana emerge così un aspetto inedito dell’Albania Popolare: ovvero la sua «apertura». L’ortodossia enveriana che isolò il paese dall’Occidente capitalista privandolo al contempo della guida sovietica, inserì il piccolo stato balcanico nel network mondiale della solidarietà filocinese. Ecco perché l’accesso all’Albania Popolare non venne mai definitivamente precluso, men che meno agli italiani: bisognava, è vero, far valere il proprio curriculum ideologico, ma per tutti gli anni Settanta le cosiddette «Associazioni d’amicizia» garantirono a generazioni di «nuovi comunisti in apprendistato» indimenticabili viaggi militanti nella terra che aveva avuto «il coraggio della rivoluzione». Forti di una solida base documentaria, queste pagine raccontano una dimenticata storia italo-albanese: messa nero su bianco per cominciare a ribellarsi al vuoto di memoria che ancora vige tra l’«Albania del Regno» e l’«Albania dei migranti».
27,00

Capatosta

Capatosta

Beppe Lopez

Libro

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2017

19,00

Gli albanesi tra Occidente e Oriente. Sulla nascita della letteratura albanese

Gli albanesi tra Occidente e Oriente. Sulla nascita della letteratura albanese

Eqrem Çabej

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2017

pagine: 95

Questo breve ma denso saggio a firma di Çabej è da considerarsi un'opera imprescindibile per chi vuoi indagare a fondo la storia e la mentalità del popolo albanese. Con l'obiettivo di esaminare i diversi elementi che influenzano la formazione del carattere di un popolo e la sua cultura, all'interno dell'opera confluiscono la descrizione delle caratteristiche geografiche del paese, l'analisi intorno all'origine del nome del popolo, il dibattito sulle influenze straniere e su tutto ciò che fa dell'Albania un crocevia tra Occidente e Oriente. Ma sotto la lente d'ingrandimento passano anche i fis (le tribù) del nord e del sud, le zone tradizionaliste delle montagne e l'unità nazionale, per arrivare a conclusioni interessanti e apprezzabilissime sul folclore e sulla letteratura.
13,00

Ecologia della bellezza. I gusti della natura

Ecologia della bellezza. I gusti della natura

Ferdinando Boero

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2016

pagine: 158

"A pensarci bene, la nostra percezione del mondo è una sorta di "arte", e i nostri sensi, con le loro peculiarità, sono una sorta di cultura. Una cultura che ci fa vedere il mondo in modo diverso da come lo percepisce un'ape, o uno squalo. Noi viviamo in un mondo bellissimo e siamo ben attrezzati, sensorialmente, per apprezzarne la bellezza. A volte non siamo ben attrezzati culturalmente a dare il giusto valore alle cose che ci circondano, e finiamo per rovinarle, per farle diventare brutte. Nessuno, però, decide consciamente di distruggere la bellezza. Chi la distrugge a volte non riesce semplicemente a vederla e, quindi, non sa di distruggerla. Oso dire che oggi ci stiamo allontanando dalla percezione della bellezza perché stiamo perdendo contatto con il mondo reale. Ne abbiamo creato uno artificiale, sia attorno a noi sia nelle nostre teste. Ci stiamo allontanando dalla natura perché ci consideriamo al di sopra della natura, e ci stiamo perdendo. La natura è bella e, allontanandoci da essa, perdiamo contatto con la bellezza, lo credo che sia necessario, perla nostra sopravvivenza, riappropriarci della bellezza. Prima dì tutto imparando a riconoscerla. Questo libro offre alcuni piccoli spunti dì riflessione su questo."
15,00

Fiabe russe

Fiabe russe

N. Gennadij Medvedev

Libro

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2016

pagine: 111

14,00

Storia dei Balcani

Storia dei Balcani

Andrew Baruch Wachtel

Libro

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2016

pagine: 175

20,00

Occhio di cammello. Racconti dalla leggendaria Kirghizia

Occhio di cammello. Racconti dalla leggendaria Kirghizia

Cingiz Ajtmatov

Libro: Libro in brossura

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2016

pagine: 99

La Kirghizia (oggi Kirghizistan) era una delle repubbliche socialiste dell'Asia centrale. Dagli estremi confini dell'universo sovietico, arrivano i quattro delicati racconti di uno dei più grandi ambasciatori della cultura e del folclore kirghiso. Sono quattro episodi della vita di altrettanti protagonisti, ma, più che i fatti in sé, l'occhio di Ajtmatov esamina i sentimenti che agitano gli uomini, le loro passioni, le gioie e i dolori, con uno stile che si nutre della lezione dei grandi scrittori russi dell'Ottocento. Ambientate in un mondo in cui sono molto forti i legami tra le generazioni e il senso del dovere, le storie raccolte in Occhio di cammello aiutano a riflettere su valori che sembrano ormai dimenticati dalla civiltà occidentale contemporanea.
12,00

Cantonate di Urbino

Cantonate di Urbino

Paolo Volponi

Libro: Libro in brossura

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2016

pagine: 53

Al centro di una rete di figure ossessive che percorrono l'intera opera narrativa e poetica di Volponi, la città di Urbino raccontata in queste pagine appare come un luogo annichilito, senza "idillio, né rifugio, né quiete, né silenzio, né società". Niente a che vedere con bozzetti paesaggistici o idillici, i brevi testi contenuti in questo libro mostrano l'inesorabile trasformazione della "Città ideale" in inerte spoglia mortale, relegata ai margini rispetto agli odierni flussi mercificanti. Una vicenda che parla di un legame inscindibile e poetico fra lo scrittore e la sua città, alludendo a qualcosa di universale, ben al di là della storia particolare di Urbino. Scrive Emanuele Zinato nella prefazione al volume: "Sospesi fra l'imperativo della totalità rinascimentale e la percezione della sua inattualità nel presente, si muovono questi tre scritti: la forza che li pervade nell'evocare la grandiosità 'astrale' e insieme mortuaria dei cieli urbinati è la stessa che altrove sa raccontare per intero la lacerazione storica di cui solo Volponi, tra i contemporanei, con gli strumenti conoscitivi della letteratura, ha saputo rendere ragione fino in fondo".
10,00

Tutte le poesie

Tutte le poesie

Vittorio Bodini

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2015

pagine: 318

L'intera opera in versi del poeta leccese Vittorio Bodini, a cura di Oreste Macrì, viene qui presentata in testi editi e inediti, filologicamente ordinati e criticamente descritti nelle varie fasi esistenziali ed espressive. Nell'opera poetica si rilevano due nuclei fondamentali: il primo è costituito da "La luna dei Borboni", dove realtà e simbolo si fondono nella visione dell'archetipo lunare-materno, irradiato nel paesaggio e nell'elementare animico; il secondo, invece, si condensa intorno ai componimenti di "Metamor", multiplo emblema d'una passione trascesa e dimidiata, partecipe e interprete della crisi del mondo attuale, sino ai "frammenti di martirio" di Collage.
20,00

Orfeo e l'orfismo. Morte e rinascita nel mondo greco antico

Orfeo e l'orfismo. Morte e rinascita nel mondo greco antico

Reynal Sorel

Libro: Copertina morbida

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2015

pagine: 114

Il personaggio di Orfeo non è soltanto una figura della retorica musicale, ma lega il suo nome a una complessa e remota dottrina che percorre di traverso le vicende religiose e filosofiche del mondo greco antico. L'autore, dipanando un arduo groviglio di ipotesi spesso fra loro contraddittorie e oscure, restituisce ai lettori contemporanei l'esatta identità di una corrente spirituale che anticipa - negli interrogativi posti e nelle risposte esistenziali offerte - la crisi della soggettività contemporanea e l'irresistibile forza d'attrazione del numinoso ancor oggi presente. Orfeo, come mito e come elemento storicamente determinato, è la prima scossa che incrina l'edificio della teologia olimpica istituzionale ben prima dell'avvento del Cristianesimo. Teso fra il retaggio magico primitivo e i nuovi interrogativi ontologici sorti nel Mediterraneo dell'età classica, questo movimento riscrive il senso della morte, rivela l'immortalità dell'anima, prospetta un ideale che esalta il presentimento della "vita eterna". L'uomo orfico non ha qualità di peccatore originale; ma poiché il male è stato ereditato, l'esistenza stessa sarà una via d'espiazione. Queste grandi linee di frattura con la religione pubblica fanno di Orfeo e dell'orfismo i nuclei originari di una riflessione etica e speculativa quanto mai attuale.
14,00

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