De Luca Editori d'Arte
L'orto del granduca. Botanica e agronomia nella Toscana di Cosimo III de' Medici
Daniele Angelotti
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 168
Negli anni di regno di Cosimo III de' Medici si assiste in Toscana all'ultima grande stagione sperimentale patrocinata dai principi medicei nell'ambito delle discipline botaniche e agronomiche. Erede di una tradizione familiare ben nota in Europa sin dal Rinascimento, questo sovrano investì ingenti risorse nell'orticoltura facendo tesoro delle ricerche condotte in accademie, università e spezierie granducali oltre che di quanto appreso da illustri maestri e durante i frequenti viaggi giovanili. Sostenendo studiosi quali Francesco Redi, Pietro Nati, Michelangelo Tilli e Pier Antonio Micheli, Cosimo III orientò le intuizioni e le esperienze della Nuova Scienza verso una piena maturità, favorendo uno straordinario avanzamento delle conoscenze legate al mondo vegetale. Strettamente complementari, le onerose spedizioni finanziate in terre lontane permisero a medici ed esploratori di reperire nuove varietà di erbe medicamentose, frutti e ortaggi che, affidati alle cure di giardinieri qualificati come Sebastiano Rapi e idealmente protetti da Vertumno e Pomona, si diffusero presto nei possedimenti granducali. Il disporre di queste essenze, rare e talvolta molto gustose, coniugava ornamento e utilità, in linea con l'esigenza di migliorare l'agricoltura, di sviluppare il commercio e, non da ultimo, con il desiderio del sovrano di mantenersi in salute adeguando la propria dieta al leggendario vitto pitagorico. Fondamentali per la trasversale ricerca qui presentata sono stati documenti d'archivio spesso inediti - tra cui carteggi, diari e inventari di collezioni botaniche - approfonditi in relazione ai trattati specialistici dell'epoca e alla produzione di disegni e dipinti naturalistici molto apprezzata alla corte granducale. L'orticoltura toscana tra il XVII e il XVIII secolo si contestualizza così in una vivacissima cornice di respiro internazionale, fornendo spunti preziosi per indagare pagine di storia considerate spesso, a torto, come minori.
I fasti capitolini
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 120
I Fasti Capitolini, rinvenuti nel Foro Romano a partire dal 1546 e sin dal 1548 custoditi a Palazzo dei Conservatori, costituiscono una delle più importanti testimonianze epigrafiche dell'antichità. Fonte inesauribile per lo studio del mondo romano, sono inscindibilmente connessi al compimento della trasformazione della Repubblica in Principato portata avanti da Augusto. Questo volume nasce in connessione con la videoinstallazione "L'eredità di Cesare e la conquista del tempo", progetto multimediale realizzato nella "Sala della Lupa e dei Fasti Antichi", con cui si è voluto dare nuovo risalto ai Fasti Capitolini. Il testo, agile e divulgativo, si pone come strumento di approfondimento della conoscenza degli aspetti storici, topografici e antiquari dei Fasti Capitolini. A una sezione introduttiva, composta da saggi dedicati ad alcune delle questioni più importanti legate a questo significativo monumento, segue una nuova edizione del testo epigrafico, per la prima volta affiancata da fotografie appositamente realizzate.
Topazia Alliata. Una galleria d'arte con vista sul mondo
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 112
Topazia Alliata, artista e donna dal pensiero vitale e anticonformista ispirato da princìpi di libertà e apertura all’internazionalità, è oggi considerata tra le pioniere della sua generazione. Dalle prime esperienze come pittrice nella Sicilia degli anni Trenta e il sodalizio con alcuni giovani artisti siciliani, all’intensa attività, le mostre e gli artisti della sua ‘Galleria Trastevere’ aperta a Roma tra il 1959 e il 1964, questo libro ne delinea le vicende, il ruolo d’avanguardia nel mondo dell’arte, le fasi culturali e politiche intensamente vissute e i progetti di cui Topazia fu promotrice. Il libro documenta, inoltre, una pagina di vita e di storia attraverso l’operato di numerosi artisti che in quei fervidi e «favolosi» anni Sessanta e Settanta animarono la scena romana e cosmopolita del Novecento.
Casa-museo Hendrik Christian Andersen
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 272
Una storia avvincente, un passato tumultuoso e infine la meta a lungo agognata cioè l'Italia con la sua storia, la grande tradizione classica, le opere monumentali di Michelangelo che Hendrik ammira più di ogni altro artista e infine Roma, Villa Hélène, dove Hendrik Andersen abiterà dagli anni '20 in poi insieme al ristretto gruppo familiare formato dalla madre Hélène, dalla cognata Olivia e dalla musa e modella Lucia Lice. Non solo una casa museo, quella di Hendrik Andersen è perfino di più della "casa della vita" perché è l'incarnazione del suo sogno d'artista, il primo passo verso la costruzione del World Conscience Building e della città ideale, progettata e mai realizzata dallo scultore naturalizzato americano. Il catalogo generale è uno strumento fondamentale sia per conoscere l'opera di Hendrik e degli artisti che ne hanno condiviso scopi e valori, sia per riflettere sui temi fondamentali della sua opera: dalla scultura all'urbanistica, dalla pittura al disegno. è nella casa museo che il nesso arte-vita trova la sua rappresentazione più plastica, un luogo d' incontro e scambio, un centro propulsore di idee e speranze, dall'internazionalismo al pacifismo, dai diritti delle donne all'ecologia. Il catalogo accompagnato dai saggi critici e da schede di approfondimento permette di conoscere l'opera completa dell'artista e la ricca e singolare collezione del museo.
Palma Bucarelli. 1961. Viaggio in America
Mariastella Margozzi
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 352
Palma Bucarelli è stata una donna capace di indirizzare la propria vita con sempre maggiore consapevolezza verso la certezza di poter contare in un campo della Storia, che per caso era la storia dell'arte. Lo sguardo sempre rivolto all'orizzonte, più prossimo e anche più lontano, ha fatto di questa donna una antesignana di comportamenti sociali all'avanguardia, che oggi non stupiscono, ma che nel tempo da lei vissuto erano segnali di insofferenza per una società in cui per una donna era difficile ambire ad una identità professionale ed emergere in quella. L'amore assoluto di Palma era la sua professione, la sua Galleria. La Storia, come la sua avvenenza, le fu senz'altro amica: responsabile di un museo in giovane età, ma anche in un periodo di ricostruzione generale del Paese, di innovazione e crescita, di confronto internazionale, di aspirazioni e delle speranze di far parte di un progetto più grande del piccolo mondo italiano. Il Diario di viaggio in America negli ultimi mesi del 1961 racchiude un'esperienza unica e audace, che Palma sceglie di affrontare per crescere professionalmente e come persona. L'affronta da sola, buttandosi a capofitto in un mondo che ammira, ma non sente suo, con l'obbligo morale di voler portare l'Italia fuori dai suoi confini e, probabilmente, rendendosi conto solo in parte che in realtà l'America aveva già invaso i suoi, quelli della sua Galleria, quelli dell'arte italiana. Il racconto è accompagnato dal corredo di lettere e testimonianze che l'avventura americana ha raccolto intorno a sé, in primo luogo la corrispondenza con Giulio Carlo Argan e con Paolo Monelli. Intorno al Diario e alle lettere sono stati raccolti argomenti che raccontano la storia del viaggio. Si ripercorrono, anche a ritroso rispetto al viaggio, i rapporti con le istituzioni museali americane per la circuitazione di mostre, di grande rilievo, di arte americana. Si racconta il tentativo di coinvolgimento di Walter Gropius in un progetto di ampliamento della Galleria, intuito come essenziale già a metà del secolo scorso. Si tratta di informazioni, testimonianze, memorie che germogliano dal Diario e inseriscono il monologo intimo di quell'esperienza nel mondo reale in cui Palma viveva e lavorava, dando conto degli intrecci e della complessità di una piccola ma significativa storia all'interno della storia dell'arte italiana del secolo scorso.
Emanuele Cavalli fotografo. Gli anni di Anticoli Corrado (1935-1946)
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 96
Il volume indaga alcuni aspetti della ricerca fotografica di Emanuele Cavalli (Lucera 1904 – Firenze 1981) con particolare riferimento al periodo in cui visse nel borgo di Anticoli Corrado, vale a dire tra il 1935 e il 1946. Sono questi gli anni in cui l'artista comincia a cimentarsi con la fotografia, anche insieme al fratello gemello Giuseppe, fotografo: da un lato perfeziona le tecniche di sviluppo e stampa per riprodurre i suoi quadri e per riprendere i modelli in posa, dall'altro sperimenta punti di vista inediti e mette in scena nature morte dal carattere simbolico, preludio di una produzione surrealista che svilupperà più compiutamente nel dopoguerra. L'indagine si articola attraverso i temi più frequentati da Cavalli durante la permanenza ad Anticoli Corrado: le nature morte, le scene di vita quotidiana nel paese e i ritratti di figure di artisti e intellettuali che frequentavano il borgo. Lì, infatti, il pittore era a stretto contatto con alcune influenti personalità della cultura del tempo, quali, tra gli altri, Giuseppe Capogrossi, Luigi e Fausto Pirandello e Elsa Morante, di ognuno dei quali eseguì un intenso ritratto fotografico.
La serra moresca di Villa Torlonia
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 112
Il restauro e l'apertura al pubblico dell'ottocentesco complesso della Serra moresca completa il recupero degli edifici di Villa Torlonia, restituendo alla villa il fascino della sua organizzazione in scene che alternano classica monumentalità ad eclettiche e spettacolari creazioni. La Serra e la Torre moresca, con ciò che resta della grandiosa Grotta artificiale, permettono di apprezzare la genialità del loro artefice, l'architetto veneto Giuseppe Jappelli, che ha saputo armonizzare citazioni dell'architettura islamica, luminose e scenografiche, con il fascino ombroso e oscuro di un antro abitato dalle ninfe. Molte sono le simbologie che vi sono disseminate, dai richiami ai luoghi del poema di Ludovico Ariosto, l'Orlando Furioso, alle allusioni massoniche sul passaggio dalle tenebre dell'ignoranza alla luce della conoscenza. Le architetture si associano alla vegetazione che le enfatizza: la collezione di palme e delle piante che Jappelli aveva indicato, oggi riproposte, evocano il mondo del collezionismo ottocentesco e completano il fascino del luogo che il visitatore può scoprire in un suggestivo percorso tra interni ed esterni, tra luci ed ombre.
Officine di scultura tra Napoli e la Spagna. Nicola Fumo e gli scultori in legno tra Sei e Settecento
Giuseppina Merola
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 200
Le officine di statuaria lignea dipinta attive a Napoli nel corso del Seicento crebbero rapidamente di numero e importanza grazie all'incessante richiesta di manufatti da parte di ordini religiosi ed esponenti della corte reale, che ne decretarono il successo. I traffici commerciali lungo le rotte del Mediterraneo ne favorirono la circolazione nei luoghi più remoti della Spagna, che ancora oggi ne conservano traccia consentendo di rilevarne l'apprezzamento. Il San Michele Arcangelo del County Museum di Los Angeles o l'Immacolata e il San Giuseppe col Bambino al Museo Conventual de las Descalzas di Antequera sono solo alcune delle opere che lo scultore Nicola Fumo (1649-1725), di origini salernitane, eseguì per essere esportate nel Viceregno. L'artista, di cui si ricostruisce il corpus tra Napoli e la Spagna, si trasferì in giovane età nella città partenopea dove, attraverso la formazione con lo scultore Cosimo Fanzago e i proficui contatti con Lorenzo Vaccaro e i pittori Francesco Solimena e Luca Giordano, divenne uno dei protagonisti del panorama seicentesco apportando un impulso moderno alla plastica in legno policroma di età Barocca.
Argenti nel salernitano. Tesori svelati dell'antica diocesi di Capaccio tra Sei e Settecento
Antonello Ricco
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 192
Il volume accoglie i risultati della prima sistematica indagine del patrimonio artistico in argento dell'area meridionale del Salernitano, coincidente con il territorio dell'antica diocesi di Capaccio. L'indagine, frutto delle ricerche dottorali, contribuisce a integrare e arricchire il panorama dei maestri argentieri attivi a Napoli e il quadro delle relazioni con committenti privati ed enti religiosi delle Province tra il Sei e il Settecento. L'indagine ha evidenziato l'esistenza di opere prodotte tanto da noti maestri partenopei, quali ad esempio Aniello Treglia e Nicola De Angelis, quanto da inediti argentieri, come Decio Cataneo e Ambrogio Ameruso, identificati grazie a punzoni e iscrizioni, portando alla luce opere d'arte, di difficile fruizione, che contribuiscono a determinare una comune identità culturale.
Palazzo Colonna
Eduard A. Safarik
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 312
La storia architettonica di Palazzo Colonna a Roma è, come tutte le vicende che fanno approdare nel tempo alla creazione di un vero capolavoro, intimamente intrecciata a quella dei suoi committenti. È questo il filo conduttore del volume sul monumentale edificio a opera di Eduard A. Safarik, che partendo dalla ricostruzione dell'albero genealogico dei Colonna, da discendente a discendente approda, ad una sorta di ricostruzione materiale e temporale del Palazzo, dei suoi abitanti e delle collezioni con cui esso fu arricchito nei secoli. Citato già nelle cronache medievali per aver ospitato da Ludovico IV di Bavaria a Petrarca sino a papa Martino V, la ricostruzione fu ripetutamente ampliata nel tempo sino ad occupare una intera ala di Piazza Venezia. Soprattutto al seguito della vittoria navale conseguita a Lepanto a opera di Marcantonio Il Colonna nel 1571, la famiglia e di conseguenza iI palazzo assunsero definitivamente un ruolo di primo piano nella storia di Roma e dello Stato Pontificio. Una colonna sormontata da una corona che si intreccia a una sirena - lo stemma della famiglia - diventa blasone e motivo ispiratore di una lunga e felice stagione di mecenatismo: la Galleria Colonna, espressione emblematica dell'inclinazioni della famiglia, è stata ed è a tutt'oggi un esempio insuperato di collezionismo patrizio, convegno di capolavori pittorici come espressione di arte totale.
Sisto V e Pericle Fazzini. Gloria e memoria
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 168
Il catalogo – nato da un'idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi – vuole celebrare, attraverso le opere di Pericle Fazzini il quinto centenario della nascita di Sisto V. Vari sono gli aspetti che uniscono queste due importanti figure marchigiane: un Papa visionario e uno dei maggiori scultori italiani del Novecento. Nascono entrambi a Grottammare, entrambi operano a Roma ma non abbandonano mai le loro radici e l'amore per la terra natale, e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto delle Marche, città d'origine della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì "Patria carissima", e per cui Fazzini realizzò una delle sue ultime sculture.
Noi e l'immagine. La fotografia di Emanuele e Giuseppe Cavalli
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 96
Il catalogo mette a confronto per la prima volta in maniera sistematica l'opera fotografica dei gemelli Cavalli: Emanuele, affermato pittore della Scuola romana negli anni Trenta e Giuseppe, fondatore nel 1947 del gruppo La Bussola e sostenitore, nell'Italia del dopoguerra, di una fotografia artistica rarefatta e dai toni alti. Il volume offre un percorso iconografico attorno ad alcuni oggetti e scenari che i due gemelli riprendevano con sguardi a volte assai diversi, altre volte quasi sovrapponibili. Le nature morte, in particolare, mostrano rimandi alla pittura tonale e alla metafisica, oltre che alle ricerche fotografiche moderniste internazionali, dalla Nuova Visione al Surrealismo. Ne emerge un laboratorio creativo condiviso in stretta sintonia da Emanuele e Giuseppe Cavalli, in un affascinante dialogo tra fotografia e pittura.

