Firenze Leonardo
La carità a motore. Dalla zana al carro lettiga
Silvia Nanni
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2018
pagine: 240
La storia di come nacque a Firenze l'ambulanza e dei problemi che il Sodalizio si trovò ad affrontare - i garage, i meccanici, gli autisti, le ingenti spese, i fari per i servizi notturni, la sirena, un motore da 25 cavalli costretto a dar la spinta ad un'auto dove entravano fino a otto persone - è solo un piccolo frammento nella grande storia della città, ma contribuisce a prendere confidenza con la vita quotidiana di quei giorni. Una Firenze tornata alla sua congeniale dimensione dopo gli anni da capitale del Regno, dove si litigava, si celebrava e si perdeva tempo per questioni banali. Una città capace di costanti diatribe, di furiosi scontri, di penose cadute, ma anche di cose immense come la sua Misericordia.
L'attacco Maravilla. Storie di un calcio romantico
Loreno Becattini
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2017
pagine: 140
Dall'introduzione di Benedetto Ferrara: «Se la Mano de Dios di Diego Armando Maradona resta un simbolo rivoluzionario, scrivere delle sbronze di George Best o della tragica fine di quell'eroe quasi Rock chiamato Luigi Meroni, coincide con una visione fantastica, cioè quella di un mondo dove tutto era possibile, e anche là dove il pallone luccicava raramente trovavi sempre qualcuno pronto a sorprenderti: come il "comunista" Paolo Solier o l'anarchico Dino Pagliari. E non è una questione politica, semmai lo stile di stagioni meravigliosamente folli, almeno per l'oggi, quello che ha fame di miti che ci indichino la strada per trovare qualche lampo di umanità e di poesia. Inutile chiedersi chi sarebbero oggi Garrincha, Sivori, Meroni, Best e Varela. Meglio tornare a farli correre insieme sull'erba della loro storia e lungo quell'orizzonte fantastico di cui non possiamo fare a meno per provare a fare la nostra piccola rivoluzione». Un libro sulla bellezza del calcio, sulle vite che ci sono dietro, sul romanticismo di una passione che ci coinvolge tutti ma che oggi spesso dimentica la ricchezza e l'incommensurabilità del genio.
La valigia. Dentro e oltre Il giardino dei ciliegi
Paola Bonazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2017
pagine: 160
"Il giardino dei ciliegi", l'ultima e forse la più poetica opera teatrale di Antòn Cechov, si chiude con i colpi di scure che si abbattono sui ciliegi dell'amato giardino. La casa è stata venduta all'asta e i membri della famiglia si disperdono, ognuno per la sua strada. Che cosa succede dopo l'asta? Cosa ne è di Ljuba, la protagonista dell'opera? Quali sono i rapporti familiari, i desideri e le speranze, i sensi di colpa che ne determinano il comportamento? Sono queste le domande che si pone la protagonista di questa storia, mentre si accinge a interpretare la parte di Ljuba nel corso di un laboratorio teatrale. Man mano che si immerge nello studio del testo, l'attrice stabilisce una sorta di simbiosi con il personaggio da interpretare, entrando in un luogo dove la finzione letteraria si mescola ai casi della vita e nel quale il contorno della protagonista gradualmente sfuma nel personaggio. Dopo la perdita della proprietà, Ljuba è tornata a vivere a Parigi dove lui - l'amante di cui si parla ne "Il giardino dei ciliegi" - l'aspetta, di nuovo malato. È la Parigi vivace e stimolante dei primi del Novecento, ricca di artisti di genio, animata da concerti, balletti, esposizioni d'arte. Tuttavia, a causa della malattia di lui e delle ristrettezze economiche, Ljuba conduce una vita lontana dagli eventi mondani: le frequenti visite del medico che cura il suo convivente rappresentano le uniche occasioni di distrazione e consolazione. Stimolata dalla personalità affidabile ma riservata del medico, di cui subisce il fascino, Ljuba trascrive in un diario episodi della sua infanzia e della sua giovinezza ma anche i desideri che la mantengono viva nella sua nuova vita parigina: i desideri di una donna che, come l'attrice narrante, si trova a fare i conti con le proprie fragilità. La figura del medico, estranea all'universo cechoviano ma personaggio chiave della storia, e la valigia, oggetto emblematico per Il Giardino dei Ciliegi e titolo di questo racconto, attraversano il presente e il passato fino al colpo di scena finale, in cui il sentimento mai dichiarato si svela. Introduzione di Carlo Lapucci.
Cinquanta voci per mezzo secolo
P. Francesco Listri
Libro
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2017
Fuga verso la morte. Un racconto di piazza della Signoria
Marco Vichi
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2016
pagine: 64
Un uomo corre nella notte, inseguito da qualcuno. Sa di non avere nessuno scampo, e se deve morire vuole che avvenga nella piazza più violenta del mondo: Piazza della Signoria, dove tra monumenti e storia passata sono sgorgati fiumi di sangue e si è consumata molta violenza, dal ratto delle sabine alla vendetta di Lorenzo per la congiura dei Pazzi, dalla testa di Medusa appena mozzata da Perseo al rogo di Savonarola. Finché all'alba vede avvicinarsi un'ombra...
La cripta svelata. Un racconto di Santa Reparata
Anna Maria Falchi
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2016
pagine: 64
Beatrice è una ragazza di sedici anni che ha smesso di studiare, tradita dalle amicizie, trascurata dagli adulti, delusa da una scuola che sempre più spesso si concentra solo sui migliori. Una visita alla cripta di Santa Reparata e l'incontro con un giovane e appassionato professore di Storia dell'arte accenderà in lei il desiderio di tornare a scuola.
Il ragazzo che vi guarda. Un racconto di Santo Spirito
Valerio Aiolli
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Leonardo
anno edizione: 2016
pagine: 64
L'io narrante è un ragazzo morto che vede tutto e tutti. Il racconto comincia oggi; a poco a poco, mentre scorrono le variazioni urbanistiche e sociali subite dalla piazza nel corso dei secoli, emerge che il ragazzo morto è il modello usato da Michelangelo per scolpire il crocifisso ligneo conservato nella basilica. Il racconto si conclude lì: con lui, morto, che resta, mentre tutti gli altri, i vivi, passano.