Giorgio Pozzi Editore
Auctor in fabula. Un essai sur la poétique de Tabucchi
Antonello Perli
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 188
Questo libro è un saggio di poetica testuale che dall'analisi delle singole opere di Antonio Tabucchi elabora una teoria dell'interpretazione e una teoria del romanzo. La poetica dell'autore conduce alla concezione di un universo totale della narrazione: universo di forme e figure del "gioco" (nelle sue varie implicazioni e configurazioni) e universo di una soggettività creatrice riconosciuta come il vettore di un'interpretazione retorico-etica del testo letterario. Fondata sul riconoscimento di una tensione etica inerente all'atto stesso della fabulazione, la percezione del racconto finzionale come «favola critica» (esistenziale, o persino metafisica) si basa su una prassi interpretativa che attraverso l'analisi formale reperisce nella struttura del testo la manifestazione di un «ethos»: un mondo virtuale dove sono in gioco valori (o disvalori) in relazione al mondo concreto della vita. L'intenzionalità metatestuale della poetica di Tabucchi consiste in una riflessione sull'essenza «equivoca» dell'esistenza, sull'enigma dell'essere e dell'identità. Esaminando il rapporto tra realtà e finzione, verità e apparenza, letteratura e vita, l'opera di Tabucchi si qualifica come meditazione sulla problematicità dell'io e del mondo che lo circonda, sulla «debolezza ontologica» che contraddistingue l'uomo della postmodernità, e che trova un suo riflesso nelle modalità «deboli» della narrazione.
«Siamo dignitosamente fiere di avere vissuto così». Memoria della resistenza e difesa della costituzione. Scritti e discorsi
Concettina Principato
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 176
Civile riserbo, sapiente discrezione, umiltà illuminata distinguono questa raccolta di memorie, discorsi pubblici, appunti, brevi interventi, prevalentemente inediti. Sono il racconto della formazione di una coscienza democratica nella miseria morale della dittatura fascista e la testimonianza di una ferma reazione alle minacce poste da nuove strategie di totalitarismo, soprattutto a partire dagli anni Novanta. Difendere la Costituzione e raccontare la Resistenza come rivoluzione culturale di portata europea fu l'impegno morale che portò Concettina Principato nelle scuole, nelle assemblee pubbliche, nei circoli culturali per oltre un decennio. La dichiarazione «siamo dignitosamente fiere di avere vissuto così», che accompagna questi scritti, esprime l'orgoglio della partecipazione attiva alla Resistenza e racchiude la lezione etica profonda dell'essere stata «per tutta la vita antifascista».
Forme e figure dell'alterità. Studi su De Amicis, Capuana e Camillo Boito
Edwige Comoy Fusaro
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 240
L'autrice compie una ricognizione sul tema dell'alterità nella narrativa italiana del secondo Ottocento attraverso lo studio di tre autori solitamente ascritti a sfere letterarie e ambienti culturali diversi. Il saggio evidenzia come i tre scrittori manifestino un medesimo atteggiamento polemico nei confronti delle tradizioni consolidate. Così De Amicis si rivela capace di operare un radicale cambiamento assiologico fin dal suo esordio letterario, e Capuana giunge a significative innovazioni metodologiche e generiche proprio nel percorrere vie alternative alla soluzione positivistico-realistica. In quanto a Boito, nonostante il carattere di puro divertissement assegnato alla sua attività scrittoria, l'analisi di talune sue novelle individua l'uso di strategie narrative mistificatorie e ironiche allora del tutto inedite. Nei rispettivi trattamenti della tematica presa in esame, i tre scrittori contribuiscono a tracciare il solco che porta ai risultati novecenteschi di Pirandello, Svevo e Tozzi.
La scrittura epistolare nell'Ottocento. Nuovi sondaggi sulle lettere del CEOD
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 196
Da sempre riconosciuti come fonti di primaria importanza per la ricerca storica, gli epistolari sono ormai stabilmente utilizzati anche dagli storici della lingua come strumenti per la ricostruzione di uno scritto medio, a metà fra l'elaborazione letteraria e l'espressione colloquiale e familiare. Il portale ceod (Corpus Epistolare Ottocentesco Digitale: www.unistrasi.it/ceod), inaugurato nel 2004, è stato recentemente ampliato e allo stato attuale offre a studiosi di diversa formazione (storici, italianisti, linguisti) un archivio di circa 1.300 lettere, quasi interamente inedite, interrogabili on line con modalità di ricerca avanzate. Gli scritti documentano una notevole escursione, negli argomenti, nella provenienza geografica e nel livello socioculturale degli scriventi. Il volume raccoglie gli interventi d'argomento ottocentesco presentati nell'ambito del convegno Archivio Italiano Tradizione Epistolare in Rete. Indagini sulla storia e sulla tipologia della lettera, tenutosi all'Università degli Studi di Pavia il 3 e 4 ottobre 2008
Tra speranza e paura: i conti con il 1789. Gli scrittori italiani e la rivoluzione francese
Marco Testi
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 168
Tra speranza e paura affronta le reazioni degli intellettuali italiani alle giornate del 1789, e qualche volta oltre. L'oltre è un'eccezione, che però ci permette di vedere come siano stati vissuti in Italia quelli che secondo alcuni sono stati gli sviluppi della rivoluzione stessa, vale a dire i movimenti di Napoleone nel nostro paese e in Europa: secondo altri, non ultimo Foscolo, le campagne napoleoniche in Italia segnano invece la fine dell'utopia rivoluzionaria e lo svelamento dell'essenza stessa di princìpi che, presentandosi come palingenetici, finiscono per creare un mondo peggiore di quello che si voleva distruggere. Per dare un'idea delle reazioni a quegli eventi abbiamo preferito far parlare direttamente gli scrittori, i poeti, gli studiosi, quel che si dice gli intellettuali italiani. Si è cercato di lasciare quanto più possibile intatti i passi in cui gli scrittori affrontano la rivoluzione, pur essendo questo libro non un'antologia, ma un'indagine sorretta massicciamente dai testi originali.
Una nobile follia
Igino Ugo Tarchetti
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 192
Una nobile follia narra il doloroso itinerario di formazione dell'ufficiale di fanteria Vincenzo D. Reduce dalla sconvolgente esperienza della Guerra di Crimea, il protagonista del romanzo di Tarchetti, pubblicato fra il 1866 e il 1867, pronuncia una condanna senz'appello della vita militare, finendo poi per ribaltare tutte le leggi di comunanza sociale. Romanzo impuro, a metà fra il pamphlet antimilitarista e il pastiche autobiografico, Una nobile follia risente dell'ibridazione di molteplici modelli narrativi, da quello manzoniano a quello foscoliano. Attraverso lettere, aforismi e pagine di diario, il protagonista compone il suo singolare ritratto di artista martire, e la frammentazione della sua psiche tormentata si traduce nella frantumazione della struttura romanzesca, che quasi implode in se stessa. Dando voce ai pensieri malinconici e paradossali del suo eroe, Tarchetti si fa dunque anatomista del cuore umano e indagatore del corpo sociale. Il romanzo è qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata. Il testo è quello dell'edizione definitiva, pubblicata dall'editore milanese Treves nel 1869.
La parola necessaria. Saggio sulla poetica di Sbarbaro
Antonello Perli
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 240
Frutto di un'assidua frequentazione degli scritti di Camillo Sbarbaro, questo libro espone un'interpretazione dell'opera creativa di uno dei massimi esponenti della letteratura poetica italiana della prima metà del Novecento. L'originalità del libro nel panorama degli studi sull'autore, e l'impatto propositivo della sua operazione ermeneutica, risiedono in alcune peculiari opzioni e funzioni critiche e metodologiche. La prima è rappresentata dalla concezione unitaria e dalla disamina organica del corpus letterario, la seconda è costituita dalla coerenza prospettica e dal solido impianto teorico che sorreggono la rigorosa impostazione critico-metodologica di questo saggio.
Oltre il deserto. Poetica e teoretica di Michelstaedter
Antonello Perli
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 160
Nel volgere di un quinquennio di intensa, quasi febbrile attività di scrittura, Carlo Michelstaedter ha consegnato alla posterità i segni forse inclassificabili di un singolare "pensiero poetante". Delle due mete prospettate nella prefazione de La persuasione e la rettorica, quella di una polemica «dignità filosofica» è preclusa da un empito profetico-sentenzioso e da uno stile espressionistico e parabolico che dimostrano come il suggestivo alternarsi dell'allusività di una teoresi iconica produttrice di metafore e di figurazioni mitopoetiche, costituisca un'autentica vocazione espressiva. L'ansia di fondazione di un'etica della parola e dell'individuo innerva una poetica che si dispiega in forme sincroniche complementari ma non speculari verso un rischioso e seducente «regno» di confine fra mondo e trascendenza.
La guerra lirica. Il dibattito dei letterati italiani sull'impresa si Libia (1911-1912)
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 204
La guerra intrapresa nel 1911 per la conquista e l'occupazione della Libia rappresenta, nell'ambito del più ampio contesto della colonizzazione italiana in Africa, il culmine della politica di unità nazionale promossa dai governi liberali per «fare gli italiani» e il modello per la ormai imminente propaganda interventista e fascista, negli anni in cui sembra compiersi un vero e proprio mutamento del ruolo degli intellettuali nella società. Si sono raccolti qui alcuni degli interventi che animarono il dibattito dei letterati intorno alla legittimità dell'occupazione libica e della politica espansionistica dell'Italia giolittiana per misurare sul campo la temperie intellettuale di una fase critica della cultura del nostro paese. Un'operazione di raccolta e commento dei discorsi politici che alcuni dei protagonisti di quella stagione letteraria hanno elaborato per accompagnare l'impresa coloniale italiana in Libia, trova oggi il senso primario di fornire un documento utile per comprendere le forme di produzione dell'ideologia coloniale che hanno agito sulla scena della storia, costruendo, promuovendo e, meno spesso, criticando le ragioni di una aggressione feroce e cruenta.
Una maschera illuminista. Leonardo Sciascia all'ombra...
Sergio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 140
«Non è un illuminista?» «No. Tutto il contrario». Così Leonardo Sciascia, durante un’intervista del settembre del 1980, a voler confutare una definizione che da sempre lo aveva accompagnato. Una risposta che pare declinare un diverso rapporto con i Lumi del Settecento: un’innocente malizia, un gioco divertito – a nascondersi, a svelarsi – da destinare ai propri lettori, una malcelata voglia d’affrancarsi da un’etichetta limitata e limitante, un’inconsapevole denegazione. Nel corso del tempo anche la critica, attraverso ricalibrazioni, aggiustamenti e cambiamenti, si è allontanata dall’idea di uno scrittore legato alla Francia dei Lumi per considerare Sciascia a tutti gli effetti un autore del Novecento. Questo libro non vuole mettere in discussione tali approdi ermeneutici, ma cambiare semmai gli assunti di partenza, nella convinzione che il Settecento sia stato un secolo più complesso e meno linearmente razionale rispetto a quello che la critica, a volte pigramente, ha associato allo scrittore siciliano. Ai capitoli dedicati alla ricezione critica dell’Illuminismo di Sciascia e a una revisione, che segue in parte la lezione di Francesco Orlando, del concetto stesso di Illuminismo, si aggiunge l’analisi del dittico di romanzi formato da "Todo modo" e "Candido", in cui il ritorno al “padre” Pirandello appare la meta coerente – alla luce, e alle ombre, delle 'lumières' così intese – di un tragitto poetico e umano.