Graphe.it
In ipsam arcem sapientiae Christum. Alle radici del pensiero di Paolino di Nola
Maria Carolina Campone
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 216
La figura di Paolino di Nola è oggetto di un rinnovato interesse da parte della critica. Studi recenti hanno posto in risalto l’importanza della sua poesia nello sviluppo della letteratura tardoantica e l’apporto da lui fornito alla coeva cultura letteraria. Meno indagati sono tuttavia la riflessione di Paolino, il suo contributo alla definizione di un sistema di pensiero cristiano, i rapporti con scrittori ancora poco studiati e non facilmente etichettabili in semplicistiche definizioni, i modelli filosofici ai quali egli si richiama. Una corretta contestualizzazione dell’opera del Nolano dimostra come la fitta intertestualità con pensatori precedenti sia decisamente volta a utilizzare la sapientia pagana trascendendola in una nuova creazione, al cui autore va riconosciuto un posto di rilievo nella fusione di Antike und Christentum. A un’attenta lettura, Paolino, esponente di una generazione a cavallo fra due mondi profondamente diversi, si rivela un anello importante nella catena di trasmissione del pensiero classico e di codificazione di concetti destinati a larga fortuna in epoca moderna e contemporanea.
Jehan de Vallete. L'eroe dell'assedio di Malta e il fondatore de La Valletta
Carmel Cassar
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 152
Il Gran Maestro Jehan de Vallete, come egli si firmava, è legato alla vittoria sui turchi ottomani durante l’assedio di Malta del 1565 e alla costruzione della nuova città de La Valletta, da lui destinata a fungere da fortezza-convento dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. I cronisti di quel memorabile scontro che, come Lepanto, avrebbe finito per segnare la storia del mediterraneo e dell’Europa occidentale, parlando dei molti eroi distintisi in quell’assedio, non ebbero dubbi su come il Gran Maestro Jehan de Vallete fosse da considerare il più grande. Le sue notevoli capacità di leadership, il coraggio e, a volte, le decisioni assai rischiose e difficili riuscirono a salvare i difensori di Malta che, in quel momento, rappresentava il baluardo della cristianità. Fu così che la sua fama raggiunse tutti gli angoli del mondo occidentale consacrandolo come uno dei più grandi condottieri.
Ma l'amore no
Laura De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 132
Restare soli, diventare davvero adulti attraverso la perdita della figura di accudimento per eccellenza – la madre – apre, oltre alla ferita del lutto, lo spiraglio proprio alle domande cui nessun altro che lei saprebbe rispondere. Il desiderio di parlarne e condividere sentimenti, rimpianti e ricordi può essere pressante, specie per chi (come l’autrice) non ha fratelli o sorelle che conservino una memoria comune. E poi c’è il proprio percorso individuale, che si intreccia in modo complicato con il retaggio portato dalla famiglia. Di fronte a questa esperienza, universale eppure estremamente personale, Laura De Luca decide di ascoltare la voce che nei suoi pensieri sempre la accompagna, dandole la forma di un’altra sé. Ma l’amore no è un vero e proprio dialogo con la bambina di un tempo: un lavoro nitido e spietato in cui “Grande” racconta della madre a “Piccola”, della sua vita e della sua vicenda umana. Una storia che contiene un buco, trasmesso nelle generazioni: un fil rouge di cose perdute e persone mancate. E infine una domanda cruciale: nella lunga avventura del crescere chi perde chi?
Novena alla Madonna del Carmine
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 80
«Lo scapolare è un particolare segno dell’unione con Gesù e Maria. Per coloro che lo portano è un segno del filiale abbandono alla protezione della Vergine Immacolata. Nella nostra battaglia contro il male, Maria, nostra Madre, ci avvolga con il suo manto». (papa Benedetto XVI)
Aguzzare la vista. I maestri del cartellonismo nei classici del cinema italiano
Paola Biribanti
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 180
Hai mai notato che i classici del cinema italiano sono disseminati di opere d’arte contemporanea? Sono i manifesti pubblicitari d’autore, nati dal genio dei massimi esponenti dell’arte cartellonistica (Leonetto Cappiello, Armando Testa, Gino Boccasile, Marcello Dudovich…). Ai tempi della realizzazione di Poveri ma belli, Ladri di biciclette o Dramma della gelosia, quei manifesti erano mere componenti dell’arredo urbano o, il più delle volte, strumenti di pubblicità più o meno occulta, che lo spettatore odierno, concentrato sull’intreccio, rischia di non notare. Paola Biribanti, grazie a un meticoloso lavoro di ricerca, ha affiancato i fotogrammi dei film, in cui quei manifesti (integralmente o in parte) vengono inquadrati, e i manifesti stessi. Ne è derivato uno spaccato della storia dell'Italia, con i suoi usi, costumi e strategie di comunicazione, a partire dagli anni Trenta, con l’introduzione del sonoro nel cinema, fino agli anni Settanta, che, con la chiusura di Carosello, segnano la fine dell’epoca cartellonistica.
Voci sul Decalogo: un viaggio nella contemporaneità. Indagine interreligiosa tra fede e ragione
Emiliano Tognetti
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 154
Che valore hanno, nel mondo di oggi, i comandamenti dell’Antico Testamento? Un interrogativo che aggancia il presente alle origini non solo della spiritualità, ma della cultura condivisa dall’Europa e dal Medio Oriente nel corso dei secoli. Questo volume scava molto in profondità nella questione, pur con un linguaggio e una struttura accessibili a tutti. A ciascuno dei dieci comandamenti l’autore dedica un capitolo, nel quale si pone in dialogo con altrettanti esponenti (donne e uomini) delle tre grandi religioni monoteiste che si riconoscono nel Decalogo. Percorrendo queste conversazioni, improntate a una prospettiva interreligiosa, il lettore è invitato a interrogarsi a sua volta sulle grandi domande che le Tavole sollevano, oggi più che mai: i comandamenti possono dirsi “ragionevoli” (un vocabolo, questo, che farà da filo conduttore sotterraneo per molte delle interviste riportate nel libro)? I loro significati sono cambiati nel tempo, con il mutare della percezione di elementi come la proprietà, l’etica del lavoro, il matrimonio e il ruolo della donna? In che rapporto ci mettono rispetto alla finitezza della vita, in una contemporaneità che tende a negare la morte? I valori che professano entrano in conflitto con i progressi della scienza? Ritroviamo ancora, in essi, il Dio che pensiamo di conoscere (o dal quale ci siamo distaccati)? Con quali paradigmi deve misurarsi l’essere umano del nuovo millennio? Ciascuno degli intervistati offre considerazioni e prospettive illuminanti, intrecciate con elementi di psicologia, sociologia, teologia e storia delle religioni. Ciò che colpisce, tanto i credenti quanto chi non lo è, è un’interpretazione comune del Decalogo come uno strumento di libertà: la vita spirituale – emerge dalle pagine – non va intesa come una dinamica di ricompensa, oppure di colpa e punizione, nella quale ciò che conta è soddisfare un precetto. Va anzi vissuta come un percorso di scelte che conducono verso la libertà, la pace, la fratellanza. L’essenza dei comandamenti, se ridotta all’osso, parla infatti di ciò che ci unisce, non di ciò che ci divide e classifica.
Le faticose attese
Enrico Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 76
Le faticose attese di Enrico Testa è un classico della poesia italiana che, anche grazie alla prefazione di Giorgio Caproni, ha fin da subito conquistato un posto di rilievo nel panorama letterario. Questo libro rappresenta l'esordio di uno dei poeti più rilevanti della scena italiana contemporanea. La raccolta esplora il tema dell'attesa, con un linguaggio semplice ma ricco di profondità, dove le esperienze quotidiane si trasformano in riflessioni liriche sull’esistenza. L’intreccio di leggerezza e complessità ritmica rende quest’opera un canzoniere d’amore affabile e sorprendente, capace di colpire per la sua immediata leggibilità. Un'opera che, a distanza di anni, continua a emozionare e a far riflettere, invitando il lettore a un viaggio introspettivo nei meandri dell'esistenza.
Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo
Davide Chiolero
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 76
Potremmo disgiungere la nostra identità (personale e geografica) dal cibo che mangiamo? No di certo. E non è forse vero che nel nostro immaginario, quando pensiamo a una civiltà lontana nel tempo o nello spazio, parte dello scenario è costituito da ciò che c’è nel piatto? Una chiave di lettura straordinaria per comprendere un popolo o un’epoca si cela proprio nel modo in cui l’essere umano processa ciò che la natura fornisce, preparandolo, mescolandolo, cuocendolo, conservandolo. E offrendolo ai propri ospiti, mentre sullo sfondo la grande Storia accade. Questo volume approccia con metodo scientifico l’arte culinaria medievale: scopriamo tutto ciò che è possibile saperne, e ci viene esposto con rigore da dove sono attinte le informazioni di cui disponiamo. Si parla del legame fra dieta e religione (a cominciare dai giorni di magro, su cui scopriamo curiosità sorprendenti), del diverso apporto della civiltà romana rispetto a quelle identificate come barbariche. Si racconta delle convinzioni mediche del tempo, in fatto di nutrizione. Sono descritte le esigenze delle dispense delle abbazie e di quelle dei signori, considerando anche la disponibilità locale degli ingredienti: vicino al Trasimeno, per esempio, l’anguilla era un ingrediente assai apprezzato. D’altro canto, se la cucina popolare rimase relativamente simile nel corso degli anni, quella nobiliare fu sorprendentemente aperta alle novità e alle contaminazioni, includendo – oltre agli elementi autoctoni – spezie di Paesi lontani acquistate a caro prezzo. Ecco dunque qualcosa che sembra attraversare tutte le epoche: l’idea che la propria tavola debba riflettere lo status, l’appartenenza a un ceto o a una categoria di persone. “La storia dell’alimentazione è storia culturale: storia di come l’uomo abbia definito sé stesso e il mondo che lo circonda in base al cibo, alla sua preparazione, ai complessi rituali con forte valenza sociale e culturale, nonché religiosa, che definiscono il sistema alimentare alla base di numerose culture”.
Breve apologia del romanzo storico
Carlos García Gual
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 44
Quello del romanzo storico è un genere amato da molti, e che incuriosisce altri, spesso in cerca di consigli per un buon titolo. Come non è facile scriverne, infatti, altrettanto difficile può essere trovarne uno davvero buono: coinvolgente, accurato, che ci faccia viaggiare nel tempo con il giusto equilibrio fra verità e finzione. Curiosamente, la critica si è dimostrata talvolta impietosa verso questo filone letterario, tanto da fargli meritare una apologia: in questo volume l’autore, con la “scusa” di dimostrare i punti di forza e d’interesse del romanzo storico, ce ne offre un’ampia prospettiva ripercorrendone le caratteristiche, i fondamenti strutturali e la strada percorsa sin dai suoi albori (in età classica). In questa appassionata (ma leggera) arringa in difesa si riflette sulla differenza fra il romanziere e il cronista, fra il realismo e la ricostruzione: una distanza più o meno sottile che ha il potere di avvicinarci in modi diversi alla Storia. Chiude il testo, in questa edizione italiana, una bibliografia orientativa per chi volesse costruire o arricchire una biblioteca personale riservata all’argomento.
Ventisei tombini a Vasto. Ediz. italiana e inglese
Ludovica Gatta, Francesco Zappitelli
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 80
Esiste una visione contemporanea – inaugurata sessant’anni fa dall’artista concettuale Edward Ruscha – per la quale quello che sfogliate tenendolo fra le mani, o poggiandolo sul tavolo del bookshop dei musei, non è nulla di più che un oggetto: il libro d’arte viene in tal modo inteso come essenziale supporto per “una quotidianità senza grazie”, depauperato di qualunque altro elemento che non sia il documento di cui è testimonianza. In questo volume, il documento è “una delle presenze urbane apparentemente più trascurabili” che la nostra civiltà postindustriale abbia prodotto, e di cui ha disseminato ogni angolo dei nostri spazi cosiddetti antropici: il tombino stradale. Le fotografie minimaliste, volutamente antiartistiche di Francesco Zappitelli, ritraggono un catalogo dei chiusini posti al di sopra di ciò che la città trascura, lasciandolo defluire nel sottosuolo. Le immagini compaiono circondate dal bianco della pagina, accompagnate solo dal numero progressivo e dall’indicazione del luogo, come a dirci: qui non c’è altro. A precederle, il breve saggio di Ludovica Gatta fornisce la giusta chiave di lettura che ci permette, al contrario, di concludere: eppure, c’è tutto. Edizione bilingue: italiano/inglese. Edizione numerata.
Passeggiate nell'orto metallurgico. Riflessioni di un artigiano
Alessandro Pacini
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 290
La memoria minerale che si nasconde in un manufatto antico (un gioiello, un ornamento, un’arma) comincia molto prima che il pezzo sia forgiato, ben prima della comparsa dell’umanità e forse della Terra stessa; eppure il metallo vi prende – nella sua natura che potenzialmente, nelle giuste condizioni, fonde e muta all’infinito – una forma che cristallizza per sempre un tempo e un luogo. Il pugnale portato da un uomo dell’età del Bronzo, la fibula che chiudeva il suo mantello sono fermi, conservati in una teca di museo, e testimoniano ciò che possiamo sapere su quell’era. L’archeologia e la storia ci aiutano a capire e contestualizzare, ma possono peccare di un eccesso di astrazione: per comprendere realmente che cosa significasse fabbricare quel pugnale, che strumenti servissero, forse anche quali pensieri si pensassero, bisognerebbe provare a farlo. Un archeometallurgo, quale è l’autore di questo libro, è in grado di compiere quel passo che scavalca i secoli, riportando in vita quella memoria, per così dire riscaldandone la portata antropologica: dopo approfonditi studi e un apprendistato da artigiano Alessandro Pacini ha imparato e coltiva l’arte di riprodurre gli oggetti in metallo, utilizzando con scrupolo filologico le tecniche antiche. In queste pagine, ragionate e amorevolmente arricchite di immagini, dettagli, fonti bibliografiche, si dipana il racconto delle procedure adottate per realizzare riproduzioni di pregio, delle soluzioni ideate per superare le difficoltà pratiche, ma traspare anche una interessante riflessione sul rapporto che abbiamo con ciò che i nostri lontani antenati hanno lasciato, e su come dovremmo interpretarlo. Nella prospettiva di chi lavora con le mani, la conoscenza passa imprescindibilmente per l’esecuzione: un “imparare facendo” che rende il ruolo dell’artigiano persino più rilevante di quello dello studioso, nel momento in cui la replica di un manufatto non ha più solo lo scopo di fornire dati scientifici su come esso sia stato creato, ma quello di inseguire il significato del gesto, la contemplazione, l’avvicinamento alle logiche della natura, elementi che sono rimasti immutati nei millenni. Leggere le parole di Pacini, insomma, è come ascoltare la Storia da qualcuno che ci è stato. “La storia dell’umanità, l’idea stessa di umanità sono astrazioni. Molto meglio limitarsi a tentare di conoscere, anche solo in parte, singole manifestazioni dell’attività umana del passato, i frammenti di quello che fu il loro ciclo vitale”.
Sorprese di Natale
Maria Messina, Giovanni Dozzini
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 48
Dodicesimo della collana, questo volumetto affianca due racconti collegati al tema del Natale, uno appartenente alla letteratura del passato e uno, invece, contemporaneo e inedito. Siamo all’inizio del Novecento: un dicembre di guerra e di malinconia, nel quale il Bambino non può occuparsi di portare doni ai poveri, impegnato – mente Elia alla sorellina – a consegnare coperte di lana ai soldati in trincea. Ma sulla Terra rimangono gli uomini, i bambini specialmente: la loro capacità di desiderare la gioia, nonostante tutto, scavalca la Storia, la diffidenza e la solitudine per creare nuovi legami. In capo a un secolo eccoci invece di fronte a un’umanità agiata e sfiorita, priva di una direzione comune. Gente schiacciata dal peso monetario delle cose, infastidita dallo scarto, pervasa dal senso di un qualcosa che cade sprecato, calpestato. Eppure, al di sotto di questa patina greve, brilla un istinto che non si può del tutto spegnere: quello di portare insieme un carico; di condividere, almeno per un istante, un significato. L’accostamento fra ieri e oggi stempera e rimarca insieme le contraddizioni della festa, portatrice di “un gelo / più caldo del calore di giugno, di una bellezza / più bella di quanto il mondo possa mostrare”, come recita la poesia di Christina Rossetti in apertura.

