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Johan & Levi

Mezzo secolo di arte intera

Mezzo secolo di arte intera

Tommaso Trini

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 356

Se sappiamo quello che sappiamo sulla straordinaria rivoluzione artistica della seconda metà degli anni sessanta, di Arte Povera, Arte Concettuale, Arte Processuale e Land Art; se oggi riconosciamo in Boetti, Pistoletto e Zorio alcuni tra i più importanti esponenti della loro generazione; se conosciamo le ultime dichiarazioni di Lucio Fontana o avevamo già letto di figure recentemente riscoperte come quelle di Agnetti, Baruchello, Dadamaino, Mulas e Griffa, lo dobbiamo anche alle cronache, alle recensioni, ai saggi, all’opera editoriale e educativa di Tommaso Trini (Sanremo, 1937). Questa antologia colma una lacuna durata troppo a lungo e contribuisce a disegnare una mappa più accurata del panorama critico italiano, al di là di un consunto schema bipolare. Attraverso un’attenta opera di ricerca e di confronto condotta da Luca Cerizza in dialogo con l’autore, il volume raccoglie per la prima volta una selezione dell’ampia produzione critica di Trini: dai testi pionieristici dedicati ai futuri protagonisti dell’Arte Povera, alla serie di approfondite letture di altre figure cardine del dopoguerra, fino alle cronache e le analisi che – tra le prime a livello internazionale – definiscono in tempo reale le caratteristiche dei movimenti artistici postminimalisti che agitavano la seconda metà degli anni sessanta. Attraverso questi scritti, Trini si rivela rapido testimone e allo stesso tempo acuto lettore di molta dell’arte migliore di questo mezzo secolo. Un libro che restituisce agli appassionati d’arte e non solo una brillante scrittura critica, sostenuta da un ritmo e un’intelligenza incalzanti, in cui la partecipazione “militante” non sfocia mai in posizioni settarie e ideologiche.
16,00

Clement Greenberg. L'avventura del modernismo. Antologia critica

Clement Greenberg. L'avventura del modernismo. Antologia critica

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 448

Questo volume offre la più ampia raccolta italiana di scritti di Clement Greenberg (1909-1994), autore indispensabile per chiunque si interessi all’epoca carica di rivoluzioni formali che dalla fine dell’Ottocento in poi vede il rapido succedersi delle avanguardie artistiche. Figura fra le più influenti e controverse della critica d’arte americana del Novecento, Greenberg assiste al declino dell’illusionismo tridimensionale della pittura da cavalletto e testimonia il progressivo affermarsi dell’astrattismo, fino al traguardo della piattezza radicale che è per lui cifra del modernismo. Tra i primi a intuire il valore dirompente della pittura di Jackson Pollock e degli espressionisti astratti americani, egli sdogana successivamente gli esponenti della Post-painterly Abstraction, tra cui Morris Louis e Kenneth Noland. Con un corpus di oltre trecento scritti, il magistero critico militante di Greenberg attraversa più di quarant’anni di nuova arte americana, contribuendo in modo decisivo a spostare il baricentro dell’arte mondiale da Parigi a New York. La selezione dei testi qui proposti è volta a sottolineare l’impronta europea del pensiero critico di Greenberg. La matrice kantiana, quella trotskista, ma anche quella italiana proveniente da Benedetto Croce e Lionello Venturi, delineano il profilo di un critico che ha saputo scandagliare in modo esemplare le vicende del modernismo nelle arti visive rivendicandone i valori di oggettività. A un’acuta analisi socio-culturale del fenomeno della massificazione della cultura e delle sue conseguenze sociali, Greenberg accosta questioni a lungo dibattute come quelle del bello e della qualità, dei valori oggettivi in arte, mosso dal bisogno impellente di opporre un fronte di resistenza al degrado del kitsch e dell’accademismo. Tuttora oggetto di diatribe e indiscusso promotore dell’arte americana, Greenberg rimane un interprete di primo piano del modernismo. A più di quindici anni dalla morte, il suo lascito è imprescindibile per orientarsi nel complesso panorama artistico della seconda metà del XX secolo.
20,00

Scritti

Scritti

Lewis Baltz

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 176

Lucido protagonista della “nuova topografia” americana degli anni settanta, artista costantemente impegnato a decostruire la politica dei luoghi e delle rappresentazioni, sin dai suoi esordi Lewis Baltz ha accompagnato alla ricerca visiva una meditata attività di scrittura critica e autocritica. Le riflessioni raccolte in questo volume illuminano da prospettive differenti la sua opera ultraquarantennale e il contesto transatlantico nel quale si è sviluppata: interventi che hanno affiancato le opere topografiche del primo periodo, narrazioni incorporate nei lavori testo-immagine della fine degli anni ottanta, ma anche una corposa serie di saggi dedicati ad alcuni tra i più importanti fotografi e artisti del Novecento. In questi ultimi l’ascolto dell’enigmatica materialità delle opere si fonde con un ragionare secco e disincantato sulla loro adeguatezza culturale e, infine, politica. Rientrano in tale filone gli scritti dedicati a Walker Evans, Edward Weston, Robert Adams, Michael Schmidt, Allan Sekula, Thomas Ruff e Jeff Wall, che in modi diversi interrogano le possibilità e i limiti delle pratiche fotografiche di stampo modernista; in alcuni passi affiorano inoltre circostanziati apprezzamenti di artisti come Krzysztof Wodiczko, Félix González-Torres, Barry Le Va, Chris Burden, James Turrell, Robert Irwin, John McLaughlin e Alessandro Laita, con i quali Baltz ha condiviso aspetti cruciali della ricerca e, in diversi casi, della propria biografia. Il volume, tuttavia, contiene anche considerazioni su temi di portata più generale, per esempio sul paesaggio o sulle città «nell’epoca del nulla di speciale». Se il gelido silenzio dell’immaginario post-apocalittico di Baltz ha contribuito a depurare la fotografia degli ultimi trent’anni dalle opposte retoriche della denuncia e della rivelazione, la voce rauca e talvolta caustica di questi scritti continua a risuonare e a contaminare le presunte certezze su cui amano poggiare le istituzioni dell’arte e della fotografia.
12,00

Robert Rauschenberg. Fotografie 1949-1962

Robert Rauschenberg. Fotografie 1949-1962

Libro: Libro rilegato

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 208

Questo volume è il primo negli ultimi trent’anni dedicato esclusivamente all’opera fotografica di Robert Rauschenberg (1925-2008). Attraverso l’osservazione delle fotografie che abbracciano gli anni cruciali dal 1949 al 1962 Nicholas Cullinan ripercorre l’impresa dell’artista, riconsiderando tutta la sua produzione – comprendente pittura, collage, scultura, performance o tutti questi elementi messi insieme – in un’ottica essenzialmente fotografica. Rauschenberg iniziò a studiare e utilizzare la fotografia nei suoi lavori tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta al Black Mountain College, in North Carolina, e ne rimase così fortemente influenzato che per un certo periodo fu indeciso se dedicarsi alla pittura o alla fotografia. Alla fine scelse entrambe. La dimensione fotografica (tanto immagini prese dai mass media e fotografie trovate quanto scatti propri di paesaggi o istantanee personali e di famiglia) contraddistingue i combines, i transfer drawings e i silkscreen paintings, si sviluppa ulteriormente nelle serie Spreads e Scales fino a culminare nelle ultime opere della serie Runts. Oltre a trovare una collocazione come elementi delle opere, alcune delle fotografie di Rauschenberg hanno anche una forte valenza documentaria e riportano a noi sue opere andate perdute o in fase di trasformazione, configurazione e riconfigurazione, o i ritratti dei suoi colleghi artisti impegnati nell’atto creativo (Cy Twombly, Jasper Johns, Willem de Kooning, Merce Cunningham, John Cage). Come ha scritto Walter Hopps, storico curatore americano, Rauschenberg «si è servito a lungo della fotografia come meccanismo essenziale per mescolare immagini. […] essa resta per lui uno strumento vitale con cui esplorare, sotto il profilo estetico, i modi in cui gli individui percepiscono, selezionano e combinano informazioni visive. Senza la fotografia, gran parte della sua opera non esisterebbe neppure». E a Barbara Rose Rauschenberg stesso dichiarò «Non ho mai smesso di fare il fotografo».
24,00

Georgia O'Keeffe-John Loengard. Dipinti e fotografie

Georgia O'Keeffe-John Loengard. Dipinti e fotografie

Libro: Libro rilegato

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 80

Il fotografo John Loengard era ancora un giovane trentenne quando fu inviato dalla rivista Life nel secco deserto del New Mexico nel 1966 e nel 1967. Il suo compito era di scattare una serie di fotografie per l’ottantesimo compleanno di Georgia O’Keeffe. La magnifica signora della pittura statunitense aveva vissuto vent’anni da sola nella tenuta di Ghost Ranch nei pressi di Abiquiu. Dopo la morte del marito Alfred Stieglitz nel 1946, la O’Keeffe, già nota al mondo intero, aveva deciso di lasciare il cuore della civilizzazione che era New York per ritirarsi nell’incontaminata natura di una riserva di nativi americani. Sarebbe morta vent’anni dopo, nel 1986, a Santa Fé, poco dopo aver festeggiato il suo novantanovesimo compleanno. Questo volume offre una selezione di fotografie scattate da Loengard alla meravigliosa e solitaria signora del deserto, affiancate a dipinti della stessa O’Keeffe. Il confronto rivela in modo sorprendente come il paesaggio del deserto e la vita quotidiana dell’artista siano riflessi nei motivi che scelse di rappresentare nei suoi dipinti. E mostra in quale misura l’immaginario artistico di Georgia O’Keeffe sia stato alimentato dalla cruda realtà del suo eremitaggio ascetico nel deserto del New Mexico.
16,00

Intelligenza artificiale e mercato dell’arte

Intelligenza artificiale e mercato dell’arte

Jo Lawson-Tancred

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 100

Nonostante la sua tradizionale resistenza alle novità tecnologiche, il mondo dell’arte non è immune agli sconvolgimenti causati dall’intelligenza artificiale: il suo impatto e la sua presenza crescente, nelle dinamiche di vendita come in quelle creative, sono sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, dai più scettici ai più entusiasti. Questo volume offre una panoramica sulle possibili applicazioni dell’IA nell’ambito di pratiche comuni del mercato dell’arte – come l’autenticazione, l’attribuzione e la valutazione delle opere – per le quali funge da assistente in grado di potenziare le abilità umane. Oltre a favorire trasparenza e obiettività in un mondo notoriamente opaco e poco regolamentato, le tecnologie emergenti si rivelano strumenti preziosi nelle mani di galleristi, curatori, artisti che vogliono promuovere i loro lavori attraverso emozionanti esperienze immersive. L’ascesa dell’arte prodotta con l’IA e la comparsa di una nuova categoria di collezionisti interessati ai mercati online e agli NFT sono alcuni dei temi di grande attualità trattati dall’autrice, che non trascura, infine, le implicazioni etiche e le sfide legislative poste dall’intelligenza artificiale in merito ai diritti degli artisti. Attraverso le testimonianze di professionisti del settore attenti a queste trasformazioni epocali, Jo Lawson-Tancred ci invita a riflettere su un presente – e su un futuro – in continua evoluzione, in cui l’interazione tra arte e tecnologia non solo è inevitabile, ma forse perfino auspicabile.
15,00

Lartigue. L'album di una vita 1894-1986

Lartigue. L'album di una vita 1894-1986

Libro: Libro rilegato

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 400

A soli otto anni Jacques Henri Lartigue (Courbevoie, 1894 - Nizza, 1986) prese in mano il suo primo apparecchio fotografico e da allora non smise più di raccogliere le immagini di una vita libera e spensierata: dai giochi d’infanzia, ai picnic, dalle donne eleganti al Bois de Boulogne, alle gite con gli amici, dalle corse automobilistiche ai primi aeroplani. Gli album messi insieme nell’arco di un’esistenza sono la cronaca accurata e minuziosa di una storia familiare e di un intero secolo. Lartigue si è impossessato della modernità come pochi hanno saputo fare, la sua opera ormai appartiene alla storia. Testi di Clément Chéroux, Maryse Cordesse e Kevin Moore.
25,00

Perché non parli? Come raccontare il patrimonio culturale

Perché non parli? Come raccontare il patrimonio culturale

Giovanni Carrada

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 206

Il patrimonio storico e artistico italiano ha un problema tanto ingombrante e ovvio che finiamo per non notarlo neppure: non parla a chi lo visita. Salvo fortunate eccezioni, i nostri musei non aiutano a far capire e a far godere le loro collezioni, i parchi archeologici le loro rovine, i monumenti il nostro passato. Per i sette italiani su dieci che non ci mettono mai piede, l’arte e il passato sono solo noia. Mentre gli altri, che affollano soprattutto i luoghi più famosi, tornano spesso a casa con una meraviglia generica ed effimera, senza che nulla di nuovo sia nato dentro di loro. Il motivo per cui il nostro patrimonio culturale non ci parla, come il Mosè di Michelangelo nella leggenda, è semplice: quasi mai può farlo da solo. E fino a ieri non ci siamo preoccupati di dargli voce. Così oggi siamo fra i più bravi nello studio, nella tutela e nel restauro, ma non abbiamo ancora imparato a “interpretare”, e quindi a regalare al pubblico nuove conoscenze, curiosità, emozioni. Ad accendere la sua immaginazione. A far venire voglia di vedere e sapere di più. Giovanni Carrada propone di partire da questo libro per cominciare a costruire una nuova competenza, essenziale a chi opera nel mondo dei beni culturali, se non addirittura una nuova professione. Perché la valorizzazione – quella vera – non si misura in euro o in biglietti staccati, ma nel numero di persone arricchite dall’esperienza che hanno vissuto. Prefazione di James M. Bradburne.
21,00

Pierre Paulin

Pierre Paulin

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 168

Pierre Paulin (1927-2009) è il designer che ha saputo meglio interpretare lo spirito degli anni sessanta, settanta e ottanta, con poltrone dalle forme scultoree e organiche dai colori vivaci – come Tongue, Ribbon e Groovy – diventate vere e proprie icone pop. È stato il primo a portare la modernità all’Eliseo, realizzando l’arredo per gli appartamenti privati del presidente Georges Pompidou (1971) e per gli uffici presidenziali di François Mitterrand (1983). Molti dei suoi pezzi scultorei di fattura artigianale sono stati prodotti anche in serie per il grande pubblico, mentre i suoi mobili componibili sono considerati esemplari da collezione. Nel corso di mezzo secolo ha esplorato tutte le declinazioni del design e ha instaurato una proficua collaborazione con varie aziende, fra cui l’olandese Artifort, che ancora oggi continuano a produrre molte delle sue intramontabili creazioni. Con testi di Anne Bony e Anne-Marie Fèvre.
20,00

Oscar Niemeyer

Oscar Niemeyer

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2025

pagine: 168

Pochi architetti hanno avuto il privilegio di dare forma a una città, per giunta una capitale, sfida che Oscar Niemeyer (1907-2012) ha portato avanti con audacia nella futuristica Brasilia, città dalle forme ondulate e sensuali. Da Rio de Janeiro, passando per Parigi e Milano, nel corso della sua lunga carriera questo maestro del cemento ha realizzato edifici che hanno imposto il suo stile, fatto di cupole, colonne sospese e colori primari, innestando la sua idea di Modernismo leggero e “tropicale” anche in mobili e oggetti di design. Architetto d’eccellenza corteggiato da illustri mecenati, è sempre rimasto fedele al pensiero comunista, nella piena convinzione che il suo lavoro fosse solo un pretesto: ciò che conta davvero è la vita, l’essere umano, con la sua anima, i suoi sentimenti e la sua perenne fame di giustizia e bellezza. Con un testo di Philippe Trétiack.
20,00

Condensare l'infinito-Condenser l'infini-Condensing the infinite

Condensare l'infinito-Condenser l'infini-Condensing the infinite

Michele Ciacciofera

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 208

La mostra “Condensare l’Infinito” di Michele Ciacciofera, ospitata presso i musei MA*GA di Gallarate, Passerelle Centre d’Art Contemporain di Brest e la galleria Building di Milano, evoca i viaggi dell’artista che dal Mediterraneo giunge in Bretagna e infine in Scozia, attraversando l’arco prealpino e alpino. Il catalogo approfondisce il percorso di ricerca dell’autore e si configura come un atlante geografico puntellato di rimandi teorici e visuali, con l’obiettivo di raccontare in maniera inedita la storia, o meglio le storie, della nascita della relazione tra l’uomo e lo spazio. Michele Ciacciofera, utilizzando una varietà di tecniche artistiche, tra cui installazione, scultura, pittura, disegno, performance teatrali, video e suoni, combina liberamente media e metodi di esplorazione della natura, della storia, della mitologia e dell’umanità. Questa eterogeneità è restituita nel volume attraverso cinque sezioni dedicate ad altrettanti archetipi della produzione dell’artista. Gli autori Alessandro Castiglioni, curatore del volume, Melissa Bianca Amore, Angelo Crespi e Loïc Le Gall, ciascuno secondo la propria prospettiva, interrogano i concetti di tempo e di spazio, delineando i cammini possibili tramite i quali l’uomo marca il suo passaggio e ne lascia traccia.
32,00

Ugo Mulas. Vitalità del negativo. Documenting the seminal exhibition of the Italian Avant-garde. Ediz. inglese

Ugo Mulas. Vitalità del negativo. Documenting the seminal exhibition of the Italian Avant-garde. Ediz. inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 208

“Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960-70” fu la prima mostra organizzata da Incontri Internazionali d’Arte (associazione fondata da Graziella Lonardi Buontempo a Roma) e diede avvio a un’importante attività di promozione dell’arte contemporanea, italiana ed estera. La mostra riunì 33 artisti che sono oggi l’emblema dell’arte italiana degli anni sessanta e settanta: Vincenzo Agnetti, Carlo Alfano, Getulio Alviani, Franco Angeli, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Luciano Fabro, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Piero Manzoni, Gino Marotta, Manfredo Massironi, Fabio Mauri, Mario Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Piero Sartogo, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini, Gilberto Zorio. A dare testimonianza dell’evento fu chiamato Ugo Mulas, il più attento fotografo della scena artistica internazionale dell’epoca, che eseguì il reportage dell’evento con il suo stile inconfondibile. A distanza di quarant’anni, il volume si incentra proprio su questo reportage, rimasto largamente inedito per la precoce scomparsa del fotografo: le circa 130 immagini offrono un viaggio tra gli artisti, le istallazioni e i visitatori, e una lettura fotografica lucidissima di una mostra cruciale per l’arte contemporanea italiana. Il libro è anche un utile strumento di storia della fotografia che approfondisce la ricerca personale del fotografo e il suo dialogo con gli artisti: durante l’inaugurazione di “Vitalità del negativo” Ugo Mulas realizzò una delle prime immagini della serie “Verifiche” che, per il rigore formale e l’analisi del medium, è considerata tra le opere più importanti della fotografia dell’epoca.
27,00

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