Le Lettere
La riforma della dialettica hegeliana
Giovanni Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: XLVI-266
Serie di scritti compresi tra il 1904 e il 1912, raccolti dal suo autore nel 1913. È la fase in cui nasce l’attualismo, espressione formulata nel 1911, a ridosso della stesura della «memoria», in contiguità con la Teoria generale dello spirito come atto puro, che è del 1916. Un testo decisivo: nasceva una nuova filosofia che intendeva liberare tutta la potenza del pensiero come creazione del mondo, identificando logica ed etica, e che in questa luce immaginava di inaugurare l’epoca che aveva chiuso, e in modo definitivo, con la vecchia metafisica.
Tell Afis (Syria). The 2005-2010 Excavations on the Acropolis edited
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 644
La famiglia Gentile. Lettere e fotografie 1900-1945
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 1238
Della famiglia Gentile e soprattutto del filosofo Giovanni Gentile, si è scritto molto nell’ambito degli studi filosofici, della storia e delle scelte e vicende politiche, e molto c’è ancora da studiare, ma della sua vita personale, del suo essere padre, marito e nonno, è trapelato ben poco. Dopo la pubblicazione, nel 2018, delle Lettere alla fidanzata, che raccoglie la corrispondenza fra Erminia e Giovanni prima del loro matrimonio e in cui si possono rintracciare le speranze e il progetto di vita in comune che i due giovani desiderano realizzare, resta la curiosità di sapere cosa ne è stato di quel progetto e di quelle speranze, di quell’impegno a fondare una famiglia che dovesse rispecchiare le loro aspettative e i loro ideali. Questa cronaca della vita della famiglia Gentile la troviamo in questa nuova raccolta di lettere familiari che va dal 1900 al 1945. La corrispondenza dal 1900 al 1919 viene riassunta e citata nel prologo di questo volume: la nascita dei bambini, le nomine professionali, i trasferimenti sulle cattedre liceali e poi universitarie, le notizie agli amici, le malattie infettive, gli acquisti e i traslochi, le frequenze scolastiche. La prima bicicletta di Federico e il pianoforte di Teresina. I giochi avventurosi nel giardino di Villa Amato a Palermo dove i “grandi” proteggono e i “piccoli” seguono come una piccola truppa. Le vacanze al mare e le piccole gite; in breve, la vita quotidiana di una famiglia che cresce. La fittissima corrispondenza fra i genitori e i figli che va dal 1920 al 1944, invece, è stata qui trascritta senza censure né omissioni. Si tratta della testimonianza di un legame fortissimo fra i membri della famiglia, un dialogo costante che ha attraversato tutti i passaggi delle loro vite, da quelli felici a quelli difficili. Le lettere che i genitori e i sei figli si sono scambiati a partire dagli anni Venti, e che sono state amorosamente conservate e fatte circolare fra i figli da Erminia Gentile, moglie del filosofo, sono infatti lo specchio di un ventennio di cambiamenti e di fervore politico in Italia, a cui fa da contrappunto un ventennio di vicende familiari: il lavoro, gli studi, le vacanze, le raccomandazioni, le amicizie e gli amori, le espressioni di affetto e vicinanza. Scritte su tutte le carte intestate di casa, lettere, cartoline e biglietti diventano così il filo conduttore che collega i membri della famiglia nei vari passaggi delle loro vite attraversando i confini geografici, tenendo uniti genitori e figli e mostrando l’affetto e la grande solidarietà reciproca che li ha sempre uniti, nonostante le distanze. Vengono alla luce, così, le caratteristiche di tutti i membri della famiglia: la mamma Erminia, che dipinge dettagli di vita quotidiana pieni di colore e che si preoccupa di tenere tutti al corrente di quel che succede in casa; Giovanni sr., instancabile nel lavoro e nell’organizzazione culturale ma mai indifferente e anzi pieno di attenzioni e di consigli nei confronti di ciascun figlio; e poi i figli: Teresina, Federico, Gaetano e Giovannino, Benedetto, e Fortunato: ognuno preso prima dai propri studi, poi dal lavoro e infine dalla costruzione delle proprie famiglie e dalla guerra. La corrispondenza familiare è quasi un rifugio emotivo: le lettere diventano un modo di condividere le difficoltà e di sostenersi a vicenda attraverso le parole, di sentire le voci più care anche quando non è possibile essere vicini. La raccolta si conclude con gli anni Quaranta, quando le lettere diventano cronache di tempi difficili: la guerra mette a rischio molta parte delle certezze di tutti e in particolare Federico Gentile scrive prima dal fronte e poi da prigioniero. Ma mentre i timbri postali testimoniano la distanza tra i fronti di guerra e le mura domestiche, le parole scritte mantengono viva la speranza e la vicinanza e la certezza di poter trovare nella famiglia quel porto sicuro in cui ricevere sempre conforto e sostegno.
Notte a Parigi. Testo spagnolo a fronte
Antonio Jiménez Millán
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 196
In “Notte a Parigi”, Antonio Jiménez Millán ci guida attraverso un viaggio intimo e riflessivo, dai vicoli di Montmartre all’Opéra Garnier, dal Pont-Neuf all’Hôtel de Ville, con versi, haiku, sonetti e poesie in prosa in cui s’intrecciano riferimenti all’arte, al cinema, alla musica e alla letteratura. In un’opera che si contraddistingue per la varietà formale e tematica, oltre che per la transmedialità dei suoi referenti intertestuali, il poeta, in costante movimento nel tempo e nello spazio, rilegge il proprio vissuto alla luce del contesto collettivo, alla ricerca di un’identità poliedrica e mutevole, per conoscere, riconoscersi e diffondere ciò che ha appreso: «la poesia non cambierà il mondo, ma aiuta a situarsi in esso, a porsi sempre lo stesso quesito: come spiegare adesso questo disordine». Un raffinato esempio di intreccio di memoria personale e storia collettiva, un viaggio emozionale, una riflessione sulla dissoluzione della città e, con lei, della memoria e dell’identità.
Europa ed estremo oriente. Relazioni, incontri e conflitti nella prima età moderna. Atti del Convegno internazionale di studi (Firenze, 6-7 marzo 2024). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 220
Il volume raccoglie gli atti del terzo convegno internazionale organizzato dall’International Studies Institute (noto anche come ISI Florence, consorzio universitario australiano, giapponese e statunitense con sede nel centro di Firenze a Palazzo Rucellai e Palazzo Bargagli) e l’università di Kanazawa. I saggi – in inglese e in italiano – riguardano molteplici aspetti dei rapporti Occidente- Oriente fra il tardo Medioevo e il Settecento, con un’appendice ottocentesca dedicata alle pionieristiche fotografie di Felice Beato in Giappone. Fra i temi trattati figurano l’arte, l’architettura, la filosofia, la religione, il pensiero politico, le attività dei missionari (soprattutto gesuiti) in Estremo Oriente, il commercio, la tecnologia militare e la presenza di corsari e pirati fra Cina, Filippine e le isole del Sol Levante.
Figure e istituzioni della spiritualità e della cultura alle origini della Certosa di Galluzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 310
Il presente volume raccoglie gli atti del secondo convegno internazionale di studi presso la Certosa del Galluzzo (alle porte di Firenze), organizzato dalla Comunità di San Leolino, dal consorzio universitario ISI Florence e dagli atenei statunitensi di Fordham, Gonzaga e Vanderbilt. Gli undici saggi affrontano, da varie prospettive, la Certosa, il suo fondatore (il ricco mercante fiorentino Niccolò Acciaiuoli, Gran Siniscalco del Regno di Napoli), le più importanti personalità a lui vicine e il contesto - storico, religioso, artistico - in cui operarono i monaci certosini che vissero in questo edificio sacro fra il tardo Medioevo e il pieno Rinascimento. Gli autori dei contributi indagano temi connessi a discipline quali storia, spiritualità, politica, arte e letteratura, con l’intento di precisare il ruolo di crocevia culturale a lungo svolto dalla Certosa del Galluzzo.
Le lingue di Dante. Nuovi strumenti lessicografici. Il VD e il VDL. Atti del convegno internazionale (Firenze, 13-14 novembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 444
Sono raccolti in questo volume gli Atti del Convegno internazionale “Le lingue di Dante. Nuovi strumenti lessicografici: il VD e il VDL”, tenutosi a Firenze il 13 e il 14 novembre 2023 presso le sedi delle due Istituzioni organizzatrici, la Società Dantesca Italiana e l’Accademia della Crusca, nel quale sono stati presentati i primi e più significativi risultati delle due imprese lessicografiche collegate del Vocabolario Dantesco bilingue. A un anno dall’evento, i contributi, qui pubblicati in un assetto bipartito corrispondente al programma dei lavori (“L’ officina latina di Dante” e “Percorsi nel lessico dantesco fra latino e volgare”, con la specifica sezione “Parole allo specchio”), presentano alla comunità scientifica le analisi e le riflessioni degli specialisti che hanno svelato aspetti nuovi e documentati delle lingue letterarie di Dante nel corso delle due giornate fiorentine, ivi inclusa la proficua discussione che ne è scaturita, e anche bilanci di metodo, applicazioni e prospettive dei due Vocabolari. I saggi, a firma di affermati studiosi e giovani ricercatori, mettono in evidenza la circolarità lessicale e l’intertestualità tra latino e volgare in tutte le opere di Dante e si concentrano sulle peculiarità del suo bilinguismo letterario e del plurilinguismo della Commedia, e in specie sui latinismi. Studiano in maniera sistematica e documentata i diversi lessici intellettuali e i linguaggi settoriali che caratterizzano le opere volgari e latine di Dante, tracciando per la prima volta un bilancio della lingua poetica latina dantesca e della terminologia metalinguistica, della prosa epistolare, del lessico della logica e della Scolastica e anche dell’onomastica dantesca, settori ancora privi di studi linguistici adeguati. Particolare attenzione è stata rivolta alle innovazioni: sia allo studio dei neologismi volgari e latini sia alle modalità con cui si realizza l’onomaturgia dantesca nelle due lingue letterarie in uso nello scrittoio autoriale. Con questo volume di Atti si inaugura la nuova Collana “Studi Linguistici Danteschi” Contributi di: G. Albanese, S. Arcidiacono, R. Bruscagli, P. Chiesa, M. Ciccuto, R. Coluccia, P. D’Achille, F. De Cianni, B. Fanini, F. Favero, L. Leonardi, P. Manni, C. Marazzini, R. Mosti, F. Papi, S. Pelizzari, P. Pontari, F. Spinelli, P. Squillacioti, A. Tabarroni, M. Tavoni, E. Vagnoni, Z. Verlato, C. Villa “Studi Linguistici Danteschi”.
L'orecchio del cuore. In ascolto delle voci ispiratrici della Comunità mondiale per la meditazione cristiana
Giovanni Giambalvo Dal Ben
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 136
Questo volume raccoglie tre contributi relativi ad autori che hanno esercitato una decisiva influenza sulla tradizione meditativa cristiana. Il primo riguarda John Main (1926- 1982), monaco benedettino irlandese, ispiratore della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, costituitasi ufficialmente nel 1991. A seguire due saggi, uno su Giovanni Cassiano (IV-V secolo), l’altro su “La nube della non conoscenza” e il suo anonimo autore (XIV secolo): due figure che hanno a loro volta fortemente influenzato il cammino interiore di John Main, il quale trovò in loro le fondamenta storiche e dottrinali su cui basare la propria forma di preghiera. Da Cassiano a John Main, passando per l’autore de “La Nube”, intercorrono circa 1500 anni: un arco di tempo considerevole, che pure non incide sulla profonda risonanza di cuore riscontrabile tra i tre autori. Un libro conciso ma denso, rivolto a chiunque sia in ricerca, meditanti e non, per approfondire la conoscenza della ricca tradizione contemplativa cristiana in cui la meditazione è radicata. Prefazione di Laurence Freeman osb. Postfazione di Bernardo Gianni osb.
Cutusìu
Nino De Vita
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 378
Cutusìu si ripubblica adesso, completamente rivisto nei testi e nella traduzione, con l’aggiunta di venti inediti e accompagnato dalla prefazione originale di Vincenzo Consolo. Uscito la prima volta nel 1994, in un’edizione privata a limitatissima tiratura, può considerarsi un libro nuovo. Alla sua prima apparizione, di Cutusìo si accorse quasi per caso la Giuria del Premio Moravia appena istituito. A quell’opera fuori commercio e senza marchio editoriale, «stampata alla macchia» come ebbe a dire Enzo Siciliano, i giurati assegnarono il “Premio Alberto Moravia”. La storia di Cutusìo racconta i primi tredici anni di vita dell’autore in una piccolissima contrada del marsalese. Cutusìo è il borgo e insieme le sue creature e il suo rustico idioma; è scenario e protagonista del poema, che si raccoglie intorno alle esperienze di “colui che dice io” dal giorno della nascita, l’8 giugno 1950, al congedo dall’infanzia, nell’estate del 1963. Il libro restituisce dunque la biografia di un fanciullo e di quel suo straordinario universo di volti, suoni e colori che egli impara a conoscere nelle forme ogni volta rinnovate della rivelazione. Una rassegna intima e nostalgica di povere cose, uomini, piante e animali anima il libro, rendendolo lo straordinario testimone di una vita e di un tempo ormai perduti per sempre.
Il verso della Commedia: la terzina di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 154
Il metro del poema di Dante è uno degli aspetti più qualificanti e innovativi della sua opera. Nella sterminata bibliografia sulla “Commedia” questo tema è sempre curiosamente rimasto un po’ appartato rispetto ad altri, forse protetto dalla sua specificità e tecnicità. Vari fra i contributi più rilevanti sull’argomento sono ancora costituiti da studi giustamente famosi ma ormai lontani nel tempo, e comunque meritevoli di approfondimento e rinnovamento. Gli interventi raccolti in queste pagine intendono portare un contributo in questa direzione. Si affrontano problemi di vario ordine: riferimenti allo sviluppo storico del dibattito sul metro di Dante, precisazioni sulla complessa terminologia da lui impiegata, sulla configurazione dell’endecasillabo in rapporto alla tradizione antica, sul posizionamento delle rime nel canto e sul loro influsso sul processo ideativo e compositivo, sui significati simbolici inerenti o attribuiti alla terzina.
Stranieri in terra straniera. Dal Romanticismo a Nietzsche
Mario Bosincu
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 388
In una pagina dei “Parerga e Paralipomena” (1851) Schopenhauer vagheggia «una storia della letteratura tragica» che racconti il «martirio» patito dai «veri illuminatori dell’umanità», incompresi ed emarginati dai loro contemporanei. Una storia della letteratura sub specie alieni, dunque. Il libro che il lettore tiene fra le mani vorrebbe essere il semplice abbozzo di questo progetto colossale e intende far luce su alcune figure esemplari di alterità comparse in ambito filosofico-letterario fra la fine del Settecento e la Seconda Guerra Mondiale. Novalis, Chateaubriand, Coleridge, Byron, Carlyle, Thoreau, Schopenhauer, Nietzsche e Friedrich Georg Jünger: questi alcuni degli outsider analizzati, le cui fisionomie, allucinate e fraterne, mostrano il volto della forma antropologica che, sin dal Romanticismo, si aggira, solitaria e chiaroveggente, per le strade della nostra civiltà «senza volto e meraviglia» (Kerouac): lo straniero antimoderno. Questi vive in esilio in una terra che gli appare estranea ed inquietante. Si sente contemporaneo di spiriti scomparsi, fratello di sodali ormai estinti e di casa in un mondo tramontato. Su di lui spira il soffio gelido di una solitudine così estrema da risultare inconcepibile per gli uomini del suo tempo. È la voce che ricorda una saggezza del passato nell’epoca del suo oblio e della degenerazione dell’umano. Ex alieno salus.
Il «Giornale critico della filosofia italiana». Storia di una rivista (1920-1946)
Emanuele Agazzani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 390
Il «Giornale critico della filosofia italiana» è la rivista di filosofia fondata da Giovanni Gentile nel 1920 e diretta fino al numero triennale 1944-1946, uscito dopo la tragica uccisione del filosofo. Essa costituisce un autentico patrimonio della nostra cultura nazionale. In questo volume viene ricostruita una storia delle prime due ‘serie’ della rivista (1920-1946) attraverso un lavoro storiografico che tiene insieme questioni teorico-filosofiche e vicende politico-culturali, restituendo uno spaccato del Novecento filosofico italiano esaminato attraverso lo sguardo peculiare del «Giornale critico». Il volume si compone di due parti. La prima è dedicata alla ricostruzione della genesi ideale e materiale del «Giornale critico» e ricostruisce quelle tappe fondamentali tratte dalla biografia intellettuale di Gentile che lo portarono alla decisione di fondare la sua personale rivista. Nella seconda parte viene svolta una storia filosofica della rivista atta a determinare alcuni importanti filoni tematici – non certo gli unici che era possibile individuare, perché svolgere la storia di una rivista, fonte e miniera inesauribile di temi e spunti di analisi, è un lavoro che si espone sempre a nuovi sviluppi e ulteriori approfondimenti – che hanno attraversato e contraddistinto il venticinquennio della direzione Gentile: l’itinerario intellettuale e filosofico del direttore; la crisi interna al fronte dell’idealismo attuale attraverso le figure di Armando Carlini, Ugo Spirito e Guido Calogero; il complesso rapporto di Gentile e il «Giornale critico» con il pensiero e l’opera di Benedetto Croce e la sua rivista «La Critica».