Marsilio Arte
Asti ebraica. Ghetto, sinagoga, museo e cimitero
Maria Luisa Giribaldi Sardi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 80
Un’agile ma dettagliata guida che ti porta a conoscere un luogo particolare della città di Asti: la sinagoga di Asti e l’annesso Museo ebraico, un edificio del XVIII secolo situato in via Ottolenghi, già contrada di San Bernardino. Se la sinagoga di Asti è certo inferiore artisticamente a quelle di Torino, Alessandria e Casale Monferrato, mantiene un originale impronta stilistica. Nei locali che un tempo furono del tempietto invernale, si può visitare un piccolo ma importante museo, in cui sono esposti oggetti liturgici, rituali e varie testimonianze della presenza ebraica in Asti.
Fabio Mauri. Opere dell'Apocalisse
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 168
Fabio Mauri (Roma, 1926-2009) è stato, con le sue installazioni, le sue performance e suoi scritti, uno dei più importanti esponenti dell’Avanguardia del secondo dopoguerra. La produzione di dipinti e di opere su carta è quella meno conosciuta al grande pubblico, benché Mauri abbia sempre dipinto e disegnato, esponendo solo una minima parte e in rari casi, queste opere, che rappresentano una sua dimensione più personale e intima. La mostra "Opere dall’Apocalisse" - il progetto espositivo della galleria Viasaterna, curato da Francesca Alfano Miglietti e organizzato in collaborazione con lo Studio Fabio Mauri e Hauser & Wirth - è stata l’occasione di ammirare per la prima volta una selezione delle opere su carta di Mauri in particolare quelle della serie cosiddetta dell’Apocalisse. Un tema che per Mauri svela e rivela i misteri del Mondo e che è centrale in molti dipinti e disegni dal forte cromatismo, realizzati a tecnica mista. Ritornano in questa selezione lunghe trombe suonate da angeli, lampi tuonanti, cieli con nuvole elettrostatiche e paesaggi naturali scossi dal vento. E grandi e solitari fiori, a volte piccoli elementi riconducibili all’umano: una coppia, una nave, un aereo-nuvola, un faro, una casa e un campo coltivato e un campo recintato o un campo di concentramento. Un insieme unitario e coerente di opere, una serie appunto, la maggior parte firmate e datate 1983. A questa si aggiunge il gruppo degli Scorticati, dalle squillanti tinte fluo, e alcune opere che hanno come suggestione la forma del Dramophone. Il volume "Opere dall’Apocalisse" documenta l’itinerario unitario e coerente di questa mostra composta da 51 opere e rivela, come afferma Francesca Alfano Miglietti nella sua introduzione, quanto Mauri sia "un amante della conoscenza, che sceglie la dispersione di un pensiero originario che crea sempre il ri-pensare, un metodo forse ancora più fecondo del pensiero originario".
Margherita di Savoia regina d'Italia
Maria Paola Ruffino
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 296
Margherita di Savoia, la «bionda regina» andata in sposa al cugino Umberto I di Savoia, icona di stile e donna di profonda cultura che seppe conquistare il cuore degli italiani, viene celebrata dal presente volume e dall’omonima mostra (Torino, Palazzo Madama, 13 ottobre 2022 – 30 gennaio 2023). Il catalogo, attraverso il contributo di numerosi studiosi che analizzano il mito della regina Margherita, indagandone lo stile, le collezioni e le scelte politiche, ne offre un ritratto affascinante e a tutto tondo, delineando al contempo un grande affresco della storia dell’Italia dei primi decenni del Novecento.
Osvaldo Licini. Gli «Angeli ribelli» e i dipinti nascosti
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 96
La Pinacoteca di Brera continua il suo ciclo di "dialoghi", dedicando il decimo appuntamento al confronto tra l’Angelo ribelle con luna bianca di Osvaldo Licini, recentemente restaurato, e un dipinto di analogo soggetto conservato alla Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno. Entrambe le opere nascondono sotto la superficie pittorica un dipinto precedente, probabilmente risalente agli anni Venti del Novecento, che grazie a indagini riflettografiche è stato identificato con un ritratto. Le due opere in dialogo appartengono a una fase matura dell’artista, quando ha ormai abbandonato la produzione astratta e realizza dipinti con rappresentazioni antropomorfe fantastiche. Licini ripropone il tema dell’angelo in versioni sempre monocromatiche distinte e in posa libera su sfondi paesaggistici fantasiosi: l’angelo diventa la rappresentazione degli stati d’animo dell’artista e della sua più libera espressione creativa. Questo volume accompagna il lettore nell’approfondimento dell’esperienza visiva vissuta in Pinacoteca, svelando nel dettaglio le vicende dei due dipinti messi a confronto. I saggi che lo compongono, scritti da Luca Massimo Barbero, Andrea Carini, Marina Gargiulo, Stefano Papetti, Mattia Patti e Christian Tortato, sono supportati da un ricco apparato iconografico e da una galleria di particolari a piena pagina delle due opere protagoniste di questo intenso dialogo artistico.
Giulio Romano. La forza delle cose
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 208
Attraverso un approccio di ricerca originale, il catalogo, pubblicato in occasione dell’omonima mostra (Mantova, Palazzo Te, 8 ottobre 2022 - 8 gennaio 2023) intende restituire la complessità celata dai preziosi oggetti ideati da Giulio Romano. Come osserva nella sua introduzione Stefano Baia Curioni (Giulio Romano. La forza delle cose), la rassegna e il volume tentano di individuare un nuovo angolo di lettura, studiando Giulio come progettista di “cose”: piatti, vasi, saliere, alzate, pinze, bicchieri, bottiglie, destinati alla corte, pensati per popolare anche Palazzo Te. In queste vere e proprie opere d’arte è fondamentale riconoscere l’intenzione genuinamente poetica, la stessa che percorre i suoi affreschi, le sue decorazioni e le sue architetture. Si tratta di oggetti il cui forte valore simbolico giocava un ruolo cruciale nelle dinamiche di corte, spiega Barbara Furlotti nel suo saggio Tra splendore e oculatezza: le cose a corte. La preziosità dei materiali e le forme ricercate, al pari dei soggetti rappresentati, non solo permettevano di mettere in valore lo status sociale dei committenti, ma anche di diffonderne il programma politico-culturale: la forza delle cose, dunque. L’importanza assunta da tali oggetti nel Cinquecento era tale che la loro realizzazione venisse discussa in fitti scambi tra i committenti, i grandi artisti incaricati dei progetti e le maestranze predisposti a metterli in esecuzione. Si tratta di vere e proprie negoziazioni attestate pure dai disegni, che consentono talvolta di seguire l’iter creativo degli artisti, sottolinea Jasmine Clark (Disegni per argenteria: forme e funzioni). Quest’ultimi, da parte loro, miravano a stupire i committenti, immaginando forme sempre più originali e fantasiose. Davide Gasparotto (Il fascino dei vasi antichi, da Mantegna a Michelangelo: fonti letterarie, modelli, forme, materiali) racconta come il repertorio decorativo si rinnovasse e ampliasse e, complici le tante scoperte archeologiche, si nutrisse di modelli antichi, continuamente rielaborati e attualizzati. I tanti progetti grafici di Giulio Romano – per i più svariati oggetti, con una predilezione per l’argenteria da tavola – ne dimostrano le raffinate ed eccezionali qualità di designer.
La Fondazione Giorgio Cini. Settant’anni di storia
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 288
Settant’anni di storia di una delle istituzioni culturali più importanti di Venezia, un inestimabile scrigno di tesori letterari, artistici, musicali e archivistici, un punto di incontro di culture e di idee. Il volume ripercorre le tappe storiche della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, soffermandosi in particolare sui cambiamenti di questo importante ente culturale. L’insieme dei contributi è stato suddiviso in due unità: Un nuovo paesaggio e Resoconti e testimonianze. Nella prima si descrivono, a più voci, gli interventi sul piano architettonico e artistico della Fondazione negli ultimi vent’anni. Nella seconda si riflette sulle esperienze e attività di vita culturale e di ricerca, sulla ricchezza dei fondi, collezioni e patrimoni artistici della Fondazione. In conclusione vengono presentati gli eventi e le pubblicazioni nell’arco degli ultimi due decenni. Visto nella sua interezza, questo libro vuole essere un omaggio e una visita a San Giorgio Maggiore, un frammento e una testimonianza di un luogo straordinario.
Giochi di sponda. Una collezione di vetro contemporaneo-Double act. A contemporary glass collection
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 336
Questo libro racconta di una collezione costituita tra il 1990 e il 2020 che a tutt’oggi è unica in Italia nel documentare il movimento artistico International Studio Glass. La raccolta testimonia il lavoro di 54 artisti internazionali con 146 opere realizzate in vetro dagli anni Cinquanta a oggi a Venezia, così come nelle accademie e fornaci della Boemia, nei centri di ricerca europei, nelle fornaci-studi di artisti americani, canadesi e australiani. Tuttavia la collezione rispecchia soprattutto l’amicizia tra una gallerista e una collezionista che per trent’anni hanno coltivato la comune passione per il vetro nell’arte. Una passione nata, oltre che dall’amore per la città di Venezia, dall’esigenza di confermare una ricerca e una pratica che si fondano sull’interazione tra la libera espressione creativa e le tenaci regole di un antico mestiere.
Futurismo 1910-1915. La nascita dell’avanguardia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 248
Tra il 1910 e il 1915 il panorama culturale italiano è scosso dalla nascita del Futurismo, movimento d’avanguardia destinato a scardinare le vecchie logiche artistiche in favore di una nuova tendenza figurativa. I cosiddetti “anni eroici” – durante i quali il Futurismo viene affermandosi – sono qui raccontati per la prima volta, nel tentativo di mettere in luce i presupposti della svolta anti figurativa propria degli anni postbellici. Simultaneità di visione, velocità, sintesi della percezione visiva e mentale, spettatore al centro del quadro: sono questi i punti cardine delle opere di Boccioni, Balla, Russolo, Severini, solo alcuni dei protagonisti dell’esposizione e del volume. I contributi critici di Fabio Benzi, Francesco Leone e Fernando Mazzocca riflettono non solo sulle origini del Futurismo, ma anche sul rapporto con le correnti coeve del Simbolismo, del Divisionismo e dello Spiritualismo; la cronologia a cura di Elena Lissoni riassume efficacemente l’evoluzione stessa del movimento, consentendo al lettore di ricostruire quanto accaduto nel periodo compreso tra il 1909 e il 1916. Il nutrito catalogo delle opere in mostra contribuisce a chiarire questo quadro complesso di influenze e debiti reciproci: se la tecnica del colore diviso è il fondamentale punto d’avvio del nuovo linguaggio pittorico, la predilezione per una lettura psicologica dell’arte si deve invece al Simbolismo; al tempo stesso, l’avanguardia futurista si apre alle potenzialità dell’esoterismo e dello spiritualismo, mentre esalta la bellezza della velocità e del movimento aggressivo. Di qui il fascino per la modernità, il desiderio – espresso nel Manifesto – di «rendere e magnificare la vita odierna, incessantemente e tumultuosamente trasformata dalla scienza vittoriosa», l’attrazione per la guerra: la pratica suddivisione delle opere in sezioni distinte chiarisce queste tematiche, rendendole immediatamente fruibili.
Un invito a Venezia
Servane Giol
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 304
Come si vive nella città più incredibile del mondo, quotidianamente a contatto con lo straordinario? La città di Venezia affascina da sempre, ma i suoi abitanti rimangono un mistero, così come la loro way of life e le loro case, palazzi storici che raccontano tanto la vita familiare dei loro inquilini quanto la storia della Serenissima. Servane Giol, che vive a Venezia da più di vent’anni, ci svela tutto questo, raccontando con passione la sua città d’adozione, aprendo le porte di meravigliosi palazzi storici finora mai visti, tutti rigorosamente vissuti e abitati, scrigni di oggetti che svelano aneddoti di famiglie celebri e di personaggi come Wagner e Warhol. «Grazie alle ricerche condotte negli archivi Arrivabene e Frigerio Zeno – osserva Servane Giol – è possibile oggi svelare, almeno in parte, il modus vivendi di coloro che abitarono questi meravigliosi palazzi nel Novecento, la loro raffinata arte del ricevere, tanto legata all’artigianato e a tutte le eccellenze cittadine. Un’arte del ricevere che è ancora viva, come si può vedere nelle tavole apparecchiate con magnificenza solo per noi quando i proprietari ci aprono le porte».
La memoria delle stazioni. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 240
«La memoria delle stazioni […] – osserva Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e curatrice del volume – riassume bene le linee guida che hanno improntato il mio progetto culturale per Cinecittà, a partire dal ruolo centrale che riveste l’Archivio Luce, un patrimonio inestimabile di immagini e filmati che deve essere divulgato, valorizzato, arricchito e soprattutto messo in dialogo con altri archivi e altre espressioni artistiche, fedele al principio secondo il quale una ricchezza inattiva è una verità inerte.» Il volume, edito in occasione dell’omonima mostra (16 settembre - 1 novembre 2022, Auditorium Parco della Musica di Roma) è una straordinaria raccolta di scatti delle nostre stazioni riletta attraverso lo sguardo d’autore della fotografa Anna Di Prospero. Si tratta di documenti eccezionali conservati nell’Archivio Storico dell’Istituto Luce o nel Fondo della Fototeca Centrale Ferrovie dello Stato, che ripercorrono la storia delle nostre principali città: viaggiatori in partenza, in attesa e in arrivo, personaggi straordinari, tra i quali il mahatma Gandhi visto al di là del finestrino aperto del treno, Alfred Hitchcock, Anita Ekberg, Luchino Visconti, Sean Connery, scorci di tunnel, gallerie, binari, piazzali. Ad accompagnare le fotografie i testi di grandi scrittrici e scrittori contemporanei, che a ogni città dedicano un racconto: Enrico Brizzi per Bologna, Mauro Covacich per Trieste, Gaia Manzini per Milano, Melania Gaia Mazzucco per Roma, Valeria Parrella per Napoli, Tiziano Scarpa per Venezia, Nadia Terranova per Messina e Sandro Veronesi per Firenze.
Paris Bordon. Pittore divino 1500-1571
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 176
Già nel 1665 il grande storiografo veneziano Marco Boschini aveva definito Paris Bordon “Divin Pitor”, termine che ha usato solo per Raffaello e Tiziano. Treviso ha celebrato il suo più illustre cittadino, proveniente dal mondo delle arti, con una esposizione monografica e relativo catalogo, nel lontano 1984. Allora l’intento era quello di mettere a fuoco, per la prima volta, l’intero percorso della sua attività. Ora questo volume ci porta finalmente a scoprire, attraverso i suoi capolavori, la grandezza di questo protagonista del Cinquecento. Formatosi sui modelli dei principali attori della pittura veneziana, come Palma il Vecchio e, soprattutto, Tiziano, Paris Bordon ha messo subito a punto uno stile molto personale tra grazia naturalistica e artificio manieristico, che trova immediato riscontro in una committenza diversificata, dispiegata in molti centri della penisola, da Venezia a Bari, a Milano, e d’Europa, da Augusta a Parigi. L’organizzazione tematica fa risaltare i soggetti che l’hanno reso famoso (in particolare le straordinarie allegorie profane), agli occhi di una committenza sofisticata, personificata dai numerosi ritratti raccolti per l’occasione. Per Paris Bordon è venuto il tempo del riscatto, e lo dimostra questa selezione così ricca e numerosa dei suoi capolavori.
Antonio Canova nel Veneto. Itinerari
Elena Catra, Vittorio Pajusco
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Antonio Canova fu un protagonista assoluto dell’arte mondiale a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Definito dai contemporanei il «novello Fidia», incarna oggi l’essenza del Neoclassicismo; le sue opere si trovavano nelle maggiori collezioni del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. In occasione delle celebrazioni dei 200 anni dalla morte dell’artista, avvenuta a Venezia nel 1822, si è pensato a un itinerario per guidare il visitatore alla scoperta delle molteplici testimonianze artistiche lasciate dallo scultore, pittore e architetto nella sua regione: il Veneto, a cui rimase sempre legato. Possagno, Bassano del Grappa, Vicenza, Padova, Verona e Venezia sono ricche di opere conservate nei musei, nei palazzi e nelle chiese del territorio. Il Tempio di Possagno fu regalato dall’artista al suo paese natale mentre, per volere del fratello Giovanni Battista Sartori, dopo la morte di Antonio, gran parte delle opere dall’atelier romano vennero trasferite a Possagno e a Bassano del Grappa. Per ammirare la maggior parte delle sue sculture in marmo bisogna fare il giro del mondo, ma basterà recarsi a Possagno per ammirare in un unico luogo oltre trecento opere (sculture, disegni, incisioni e dipinti) dell’artista; la più grande esposizione permanente di Antonio Canova al mondo. Il volume offre un percorso di visita permanente alla scoperta del territorio veneto, infatti, oltre alle opere, si è invitati a scoprire i “luoghi canoviani” particolarmente significativi nella vita dell’artista.

