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Skira

125 volte FIAT. La modernità attraverso l'immaginario FIAT

125 volte FIAT. La modernità attraverso l'immaginario FIAT

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 320

L'11 luglio 1899 nasce a Torino Fia - Fabbrica italiana automobili. Pochi mesi dopo all'anonimo acronimo si aggiunge la T finale, per Torino, e diventa Fiat. Nata dalla passione per il progresso, Fiat ha saputo cogliere le opportunità della rivoluzione industriale e dell'unità nazionale italiana per imporsi come principale interprete privato della modernizzazione del paese nel secolo scorso e ha offerto a milioni di persone la libertà di spostarsi ovunque e di farlo con stile. Produzione industriale, tecnologia, innovazione, ma anche pubblicità, cinema, design e poi sport, filantropia, urbanistica, architettura e formazione. Non c'è ambito economico, sociale e culturale che non incroci le mille strade che Fiat ha percorso, in Italia e non solo, in oltre un secolo. Dietro l'immaginario ufficiale e un po' polveroso dell'ammiraglia nazionale dell'automotive si nasconde una storia sorprendente e mobile, la capacità che l'ha sempre contraddistinta di saper interpretare le tumultuose vicende storiche del Novecento per proiettarsi nel contemporaneo. Pubblicato in occasione dell'esposizione al MAUTO, il volume ripercorre i 125 anni di Fiat restituendo con originalità mille suggestioni di una straordinaria avventura imprenditoriale attraverso un caleidoscopio di immagini, un turbinio di oggetti, una miriade di tracce e documenti inattesi. Attingendo al grandissimo patrimonio visivo prodotto o ispirato da Fiat, 125 volte Fiat vuole raccontare il modello di modernità immaginato, progettato e promosso da Fiat dalla fine dell'Ottocento a oggi per rivelare lo spirito di un'azienda che con la sua intraprendenza ha influenzato in larga parte l'identità nazionale. Tra vetture iconiche, opere d'arte, bozzetti d'artista e manifesti pubblicitari, documenti d'archivio e materiali grafici e fotografici, il volume è il racconto di oltre un secolo di storia e sperimentazioni (non solo in campo automobilistico), offrendo uno sguardo approfondito sul modello imprenditoriale unico di un'azienda che ha rappresentato la via italiana alla modernità.
35,00

La banca immaginata. La memoria della pubblicità nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo

La banca immaginata. La memoria della pubblicità nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Anche una banca, come qualsiasi altra impresa, si serve della pubblicità per comunicare. La pubblicità è anche uno straordinario laboratorio linguistico e "sfogliandola" rivela, ieri come oggi, non soltanto la sua vitale esigenza di restare in contatto con i pubblici più variegati, ma anche la sua maestria a interpretare alcuni valori di una comunità sociale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è il risultato dell'accorpamento di oltre seicento istituti di varia natura - casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico, banche di interesse nazionale - sparsi in oltre 327 località italiane. Molte di queste realtà ci hanno lasciato una documentazione visiva del loro porsi nei confronti della clientela: per informarla di alcune novità, per rafforzare il brand, per creare l'idea di comunità, per dialogare con il territorio, per stabilire un patto di fiducia. Attraverso i materiali pubblicitari conservati nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo, i contributi di Stefano Lucchini, Michele Coppola, Cristina Buondonno, Aldo Grasso, Barbara Costa e l'intervista a Fabrizio Paschina, La Banca immaginata ripercorre la storia della Banca attraverso la sua comunicazione, fornendo anche uno spaccato della società e della vita quotidiana. Organizzati in sezioni tematiche (Bussola; Territorio; Concretezza; Fiducia; Bancario; Chiarezza; Giovani; Sport; Stranieri; Anziani; Tempo; Carta; Tecnologia; Telefono; Ironia), i materiali pubblicitari presentati nel volume forniscono un'originale storia della comunicazione bancaria, della sua evoluzione e delle diverse modalità utilizzate.
18,00

Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla Collezione Corsini

Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla Collezione Corsini

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Questo nuovo capitolo della serie "L'Ospite illustre" è dedicato a due capolavori della pittura del primo Seicento appartenenti alle raccolte di Palazzo Corsini a Roma: la Madonna col Bambino (1610 circa) di Orazio Gentileschi e la Madonna della paglia (1625-1627) di Antoon van Dyck. Le due opere rappresentano un vanto delle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica e fin dal Settecento facevano bella mostra di sé nella "Galleria nobile" di Palazzo Corsini; ancora oggi, le due tele sono esposte nella medesima sala in cui le aveva collocate il cardinale, all'interno dell'allestimento storico che caratterizza la Galleria Corsini, una delle due sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Introdotto da un ampio saggio storico sull'origine della collezione "di Quadri bellissimi" della famiglia Corsini e pubblicato in occasione della mostra torinese, il volume propone un'accurata lettura delle due opere e intende ridare impulso agli studi inerenti questi due capolavori. La Madonna della paglia emerge in modo peculiare all'interno della produzione religiosa di Van Dyck e si caratterizza per la mirabile fluidità della stesura pittorica e per gli effetti ottici, insieme delicati e incisivi, della paglia. Esempio di nuova pittura "dal naturale" di derivazione caravaggesca, la Madonna col Bambino di Orazio Gentileschi è un'opera straordinaria, tuttora oggetto di dibattito tra gli studiosi riguardo alla sua attribuzione che nei secoli è oscillata tra Caravaggio, Orazio e Artemisia Gentileschi. Entrambi gli artisti, Gentileschi e Van Dyck, sono maestri della stesura pittorica: compatta, lucente e tornita nel primo; leggerissima come filamentosa, eterea, quasi trasparente nel secondo.
22,00

Federico Barocci. La Madonna di san Simone

Federico Barocci. La Madonna di san Simone

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 104

Realizzata nel 1566-1567 dal maestro marchigiano Federico Barocci per la chiesa di San Francesco a Urbino, la Madonna di san Simone è un esempio significativo dell'arte del XVI secolo: la bellezza, la finezza del tratto, la grazia e la luminosità di questo dipinto colpiscono e coinvolgono lo spettatore come solo la grande arte sa fare. Quella che emerge nella tela di Barocci è l'espressione di una fede sincera e profonda che traspare nei gesti e nelle espressioni dei personaggi raffigurati. Al centro dell'opera è rappresentata una dolcissima Madonna che legge con in braccio il Bambino; dall'alto un angelo in volo scende a posare una deliziosa corona di fiori sul capo della Vergine. A destra e a sinistra sono rispettivamente raffigurati san Simone Zelota e san Giuda Taddeo con gli strumenti dei loro martiri. L'impostazione compositiva è riferibile a Raffaello, a Correggio e ai fratelli Zuccari e la scena si caratterizza per il sentimento intimistico dei protagonisti e per la poetica degli affetti. In particolare san Giuda, di bellezza e dolcezza di derivazione correggesca, volge lo sguardo in direzione dello spettatore, fissandolo con grande intensità e determinandone il profondo coinvolgimento. Sullo sfondo, l'accurata descrizione paesaggistica è resa con minuzia di stampo fiammingo e con una pittura sensibilissima alla luce. Influssi fiamminghi sono evidenti anche nell'intensità dei ritratti dei donatori, purtroppo non identificati, rappresentati in basso a destra. Pubblicato in occasione dell'esposizione del dipinto a Palazzo Marino, il volume ripercorre la storia dell'opera ed è arricchito dal confronto con alcuni disegni preparatori che aiuta a comprendere la genesi e il percorso creativo che hanno portato alla realizzazione di questo capolavoro.
25,00

Mauro Prampolini. L'arte della meccanica, con Ferrari e Bizzarrini

Mauro Prampolini. L'arte della meccanica, con Ferrari e Bizzarrini

Marco Genovesi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 132

La storia di Mauro Prampolini, artigiano meccanico, protagonista al fianco di Enzo Ferrari e Giotto Bizzarrini dell'epoca d'oro dell'automobilismo italiano, diventa un libro. La voce narrante è quella di Marco Genovesi, imprenditore nel settore dell'automotive e restauro auto d'epoca, e collezionista, che ha ereditato la passione per i motori proprio grazie a Mauro, che gli ha trasmesso non solo la tecnica, ma anche il rispetto per la tradizione. La passione di Mauro Prampolini per i motori era iniziata presto, quando da bambino si appostava sul ciglio della strada, in fondo al rettilineo tra Maranello e Formigine, per assistere al passaggio dei prototipi del cavallino. È stato poi assunto nel Reparto Esperienze Ferrari, diretto dall'ingegnere Giotto Bizzarrini, suo maestro e mentore. Insieme hanno fabbricato la mitica "Papera", da cui è nata la Ferrari GTO. In seguito, Prampolini ha seguito Bizzarrini nel suo atelier di meccanica a Livorno e insieme hanno scritto pagine fondamentali della storia dell'automobilismo. Hanno creato la Iso Grifo A3, i prototipi da corsa della Asa 1000 e della Ferrari Breadvan, il motore dodici cilindri Lamborghini e la Bizzarrini 5300 GT, una delle macchine sportive più amate e desiderate degli anni sessanta. Una vita di corsa, al fianco di piloti come Manuel Fangio, Stirling Moss, Willy Mairesse e tanti altri. Pura arte della meccanica, che oggi torna a vivere. Marco Genovesi e Mauro Prampolini lavorano infatti insieme. Si dedicano al restauro di auto classiche di valore inestimabile. Vetture che Mauro Prampolini ha costruito e che oggi riporta al loro autentico splendore.
30,00

Inspiring cities

Inspiring cities

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 288

Inspiring Cities è un affascinante volume curato da Fulvio Irace, che esplora il tema della città. Attraverso l'evoluzione di Milano negli ultimi 50 anni, il volume riflette sui modelli di sviluppo per il futuro. Le straordinarie fotografie di Gabriele Basilico degli anni settanta, ottanta e novanta dialogano con un lavoro appositamente commissionato al grande fotografo internazionale Iwan Baan che ritrae la città oggi. Questo apparato iconografico arricchisce il libro, offrendo una prospettiva visiva potente ed evocativa delle trasformazioni urbane. La pubblicazione celebra i 50 anni di storia dell'azienda COIMA, delineata attraverso le parole dei protagonisti che hanno contribuito al suo successo. Il libro include trenta interviste a grandi architetti internazionali, che raccontano i loro progetti su Milano e offrono profonde riflessioni sulla città del futuro. Questi dialoghi mettono in luce le sfide e le opportunità del sviluppo urbano, proponendo visioni innovative per le metropoli del domani. Tra gli intervistati vi sono figure di spicco dell'architettura mondiale, le cui idee contribuiscono a delineare un modello di città sostenibile e all'avanguardia. Inspiring Cities non è solo un viaggio visivo, ma un dialogo aperto sul significato e il destino delle metropoli moderne. Le immagini di Basilico e Baan catturano l'essenza delle trasformazioni di Milano, rendendo il libro una testimonianza visiva e intellettuale del potere dell'architettura e dell'urbanistica. Attraverso queste pagine, il lettore è invitato a immaginare nuove possibilità per la crescita urbana, riflettendo su come le città possano evolversi per rispondere alle esigenze future, mantenendo al contempo un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.
75,00

Penone. Impronte di luce. Ediz. italiana e inglese

Penone. Impronte di luce. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 168

Curata da Francesco Guzzetti, Ruggero Penone, Jonas Storsve e realizzata in collaborazione con l'artista, la monografia riunisce oltre cento opere, dando forma a un racconto visivo della ricca produzione artistica di Giuseppe Penone (1947) che si estende dagli anni Sessanta sino a oggi. Filo rosso è il tema dell'impronta, soggetto privilegiato nella ricerca dell'artista, che si ritrova in tutto l'arco temporale della sua produzione: dall'opera Alpi Marittime del 1968, prima sperimentazione del contatto diretto tra corpo e bosco, fino alla serie Impronte di luce (2022-2023). Pubblicata in occasione dell'esposizione alla Fondazione Ferrero, la monografia approfondisce questo tema spaziando dalla pittura e dal disegno alla fotografia, dalla modellazione all'intaglio in un compendio accurato della vasta selezione di generi e tecniche affrontati dall'artista. Il motivo dell'impronta diviene nella visione di Giuseppe Penone sinonimo di contatto tra superfici differenti e trova una propria manifestazione ideale nella natura, intesa come ecosistema globale di cui ogni elemento è parte integrante, dall'essere umano alle foglie, dagli alberi alla terra. Giuseppe Penone è il più giovane degli artisti italiani, o residenti in Italia, ricondotti all'"Arte Povera" dal curatore e critico d'arte Germano Celant. Nella sua arte, il processo di attuazione è parte integrante dell'opera e sono le azioni compiute dall'artista in rapporto dialettico con quelle naturali che danno forma alla materia. L'albero, "idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura", è un elemento centrale nel suo lavoro. Focalizzato sul tema dell'impronta, questo originale racconto visivo dedicato alla ricerca artistica di Giuseppe Penone è corredato dei testi di Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Francesco Guzzetti, Carlo Ossola, Jonas Storsve e presenta il catalogo delle opere in mostra suddivise in otto sezioni tematiche (La memoria del contatto; Oggettività dell'impronta; Il colore del gesto; Sensibilità della pelle; Gesti su carta; Negativo e positivo; Impronte di luce; Gesti vegetali).
35,00

William Hamilton

William Hamilton

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 272

39,00

Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552

Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 344

A Brescia, Moretto, Romanino e Savoldo sono i protagonisti di una stagione pittorica che ebbe nella fedele rappresentazione della realtà la sua cifra caratteristica. Volendo però guardare oltre il dato di stile, di quale "spirito" sono portatrici le loro opere? Quali vicende, quali passioni, quali personalità animavano la città che vide fiorire, nella prima metà del Cinquecento, questi eccezionali talenti? Per raccontare tutto ciò, questo libro delinea un grande affresco intorno alla figura di Fortunato Martinengo, il malinconico gentiluomo raffigurato in un enigmatico ritratto di Moretto oggi conservato alla National Gallery di Londra. Poeta, amico di letterati, patrono di circoli e accademie, protagonista e ispiratore di libri, aristocratico raffinato e tormentato pensatore, Fortunato diviene - attraverso le vicende della sua biografia, la rete delle sue relazioni, le tracce dei suoi pensieri - la guida e la lente con le quali ricostruire e guardare un'epoca straordinaria. Nei quarant'anni che coincisero con la sua vita, dal 1512 al 1552, Brescia subì un tragico e violento Sacco a opera dell'esercito francese, coltivò e assimilò profonde inquietudini religiose, elaborò ideali di evasione e modelli di virtù, in una sorta di grande laboratorio di dottrine, aspirazioni, incertezze e visioni. Un fervore di idee che ha lasciato un segno importante nella cultura del Rinascimento, ben al di fuori dai confini della città, e che trova nei capolavori della pittura (e non solo) uno specchio capace di intrecciare racconti e significati. Pubblicato in occasione della mostra bresciana, il volume intende restituire la complessità e la ricchezza di Brescia nella prima metà del XVI secolo, un periodo di straordinario fermento che viene analizzato da un punto di vista non solo storico-artistico, ma anche culturale, letterario, devozionale, economico e sociale, ponendo a confronto le personalità che tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento hanno portato le espressioni culturali e artistiche locali a livelli di assoluta eccellenza.
39,00

Mitch Epstein

Mitch Epstein

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 160

39,00

Francesco Bertos. La caduta degli angeli ribelli

Francesco Bertos. La caduta degli angeli ribelli

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 208

La Caduta degli angeli ribelli offre una ricca esplorazione della vita e delle opere di Francesco Bertos, con un focus particolare sulla sua celebre scultura La Caduta degli angeli ribelli. Attraverso una serie di saggi, il libro analizza diversi aspetti dell'arte di Bertos e il contesto culturale e storico in cui operava. Monica De Vincenti apre con due approfonditi studi sulla vicenda artistica di Francesco Bertos scultore e bronzista che offrono un dettagliato profilo biografico dell'artista e una panoramica della sua vita, delle sue opere principali e delle influenze che hanno caratterizzato la sua carriera. Enrico Lucchese esamina la formazione degli artisti veneziani del primo Settecento, in particolare di pittori, scultori e incisori nella Scuola del nudo di Giambattista Tiepolo, offrendo una prospettiva sulle interazioni artistiche e le influenze reciproche tra diverse forme d'arte. Vincenzo Mancini si concentra sui nobili Trento, committenti della Caduta degli angeli ribelli, svelando il ruolo del mecenatismo e l'importanza delle committenze nobiliari nell'evoluzione artistica di Bertos. Fernando Mazzocca fornisce quindi un'analisi dettagliata dell'iconografia della Caduta degli angeli ribelli, tracciandone le radici a partire dal Medioevo e illustrando come questo tema sia stato rappresentato e reinterpretato nel corso dei secoli. Seguono le schede delle opere suddivise in sezioni tematiche: La committenza; La pittura; Fonti d'ispirazione; Creazione di un genere; La tecnica, la bottega; La fortuna; L'iconografia. Pubblicato in occasione dell'esposizione alle Gallerie d'Italia - Vicenza, il volume rappresenta uno strumento imprescindibile per lo studio della scultura veneziana, fornendo una comprensione approfondita del contributo di Bertos all'arte del suo tempo e dell'impatto duraturo delle sue opere. Una monografia che celebra l'abilità artistica di questo straordinario scultore e il suo ruolo significativo nella storia dell'arte.
35,00

Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo=sperimentazione. Artopoli. Ediz. italiana e inglese

Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo=sperimentazione. Artopoli. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 368

Pubblicato in collaborazione con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il volume propone un approfondimento - anche con materiali inediti - sulla collaborazione creativa tra lo studioso basilese Gilbert Clavel e il futurista roveretano Fortunato Depero, attraverso l'analisi del loro fondamentale apporto intellettuale all'interno del circolo artistico formatosi a Capri, noto come "Artopoli". Il volume presenta le opere di Fortunato Depero (1892-1960), uno dei protagonisti della storia delle arti visive del Novecento, firmatario con Balla del manifesto Ricostruzione futurista dell'universo, e gli scritti di Gilbert Clavel (1883-1927), studioso il cui contributo nell'ambito della "rivoluzione artistica" di Depero si rivela fondamentale, come si evince da opere quali la novella Un istituto per suicidi (1917) e la realizzazione dei Balli plastici (1918). Nel 1917 Depero soggiorna sull'idilliaca isola di Capri, poi è ospite di Clavel a Villa La Saida e successivamente a Positano alla Torre di Fornillo, luogo di arte, poesia e sperimentazione. Segnato profondamente dal periodo caprese e dalla collaborazione con Gilbert Clavel, il genio futurista Depero riproporrà influssi derivanti da questo periodo per tutta la sua carriera. Attraverso documenti d'archivio, fotografie, disegni, dipinti, schizzi, scambi epistolari e documenti, molti dei quali inediti, il volume ripercorre il complesso rapporto fra le due personalità. I saggi in catalogo sono di Luigi Sansone (storico dell'arte, già direttore del PAC di Milano), Gabriella Belli (storica dell'arte, già direttrice del Mart e dei Musei Civici di Venezia), Francesco Casetti (storico e critico del cinema, Sterling Professor of Humanities and Film and Media presso la Yale University), Federico Zanoner (responsabile del Museo Depero, Rovereto), Ruedi Ankli (studioso di letteratura e arte, grande conoscitore dell'opera di Gilbert Clavel), Nicoletta Ossanna Cavadini (storica dell'architettura e dell'arte, direttrice di m.a.x. museo e Spazio Officina, Chiasso). Il volume è completato da un ricco apparato iconografico di tavole e documenti trascritti dagli originali.
36,00

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