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Skira

Velázquez. Un segno grandioso

Velázquez. Un segno grandioso

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 120

Questo nuovo capitolo della serie “L’Ospite illustre” è dedicato a due straordinari dipinti realizzati da Diego Velázquez (1559-1660) per il monastero dei Carmelitani Calzati di Siviglia: San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos e l’Immacolata Concezione. Eseguiti intorno al 1618, i dipinti rappresentano due interessanti opere giovanili di Velázquez (tra i suoi primi lavori conosciuti), eseguiti dal pittore sivigliano a circa vent’anni. Entrambe le opere sono dipinte con la tipica vocazione di Velázquez al naturalismo, presumibilmente da modelli dal vivo. L’umanità osservata da vicino di entrambe le figure, evidente a prima vista, non poteva che aumentare l’utilità devozionale dei dipinti per i carmelitani che li contemplavano. I dipinti rimasero nel monastero almeno fino al 1800. Successivamente acquistati da Manuel López Cepero, decano della cattedrale di Siviglia, e dal diplomatico britannico Bartholomew Frere, rimasero nella collezione della famiglia Frere per quasi due secoli prima di essere acquisiti rispettivamente nel 1956 e nel 1974 dalla National Gallery, dove insieme esemplificano la precoce abilità pittorica del giovane Velázquez. In queste due opere Velázquez unì il suo talento nel cogliere il naturale in pittura con il suo apprezzamento per gli esempi di pittura caravaggesca italiana che ebbe modo di vedere a Siviglia. La sua Inmaculada, bella e austera, rischiarata da una luce al tempo stesso naturale e soprannaturale, è all’origine di un nuovo modo di dipingere questo soggetto, che in Spagna divenne immensamente importante e influente. Partendo da queste due opere appartenenti alla prima produzione sivigliana di Velázquez, il volume – pubblicato in occasione dell’esposizione alle Gallerie d’Italia – ripercorre gli echi del naturalismo caravaggesco nella città andalusa (mediati anche dal rapporto dell’aristocrazia locale con Napoli), documentando i soggiorni del pittore nella capitale del Viceregno, che vantava una tra le più importanti scuole d’arte spagnola dell’epoca.
22,00

Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul '600 nella collezione De Vito e in città

Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul '600 nella collezione De Vito e in città

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 192

Nel corso del Seicento Bergamo intrattiene strette relazioni con il Viceregno spagnolo in Italia meridionale soprattutto per il tramite di Venezia, dove numerosi bergamaschi commerciano e hanno rapporti con negozianti ivi residenti. È per tale via che nel 1682 giunge in città il Passaggio del mar Rosso di Luca Giordano, destinato a ornare la parete di fondo della basilica di Santa Maria Maggiore. Giordano non completa, come richiesto, la decorazione della navata centrale; al suo posto arriva nel 1693 l’allievo Nicola Malinconico, che nell’arco di quasi un anno realizza anche la pala principale per il duomo di Bergamo e alcune tele per chiese dei dintorni. Napoli a Bergamo indaga questo passaggio poco noto della storia dell’arte italiana alla luce di nuovi documenti e dipinti inediti, mappando con precisione le testimonianze napoletane nel territorio prima e dopo l’arrivo del grande telero giordanesco e situando gli episodi bergamaschi di Luca Giordano e della sua scuola all’interno di tutto lo svolgersi della pittura napoletana del Seicento, dagli inizi caravaggeschi alle esperienze barocche di fine secolo. Pubblicato in occasione dell’esposizione bergamasca, il volume offre uno sguardo sulla pittura partenopea del XVII secolo – tra naturalismo e barocco, eccessi e contraddizioni – attraverso oltre quaranta opere, alcune delle quali appositamente restaurate; all’importante nucleo di dipinti, provenienti dalla Fondazione De Vito vengono affiancate opere inedite dell’Accademia Carrara e tele in prestito da chiese cittadine e del territorio bergamasco. Un’occasione per ripercorrere il secolo d’oro della pittura napoletana attraverso una selezione di opere dei suoi principali protagonisti, dalle atmosfere caravaggesche di Battistello Caracciolo, precoce seguace napoletano di Caravaggio, al classicismo di Massimo Stanzione, dal tenebrismo di Jusepe de Ribera alla grandiosità della pittura barocca di Mattia Preti, Luca Giordano e del suo allievo Nicola Malinconico.
36,00

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Inferno. Ediz. italiana e inglese

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Inferno. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 96

Il volume presenta il testo integrale dell'Inferno della Divina Commedia splendidamente illustrato dalle tavole di Cecco Bonanotte, realizzate in una sofisticata tecnica mista che mette contemporaneamente a frutto gli strumenti della stampa e quelli del disegno. Tavole dalla struttura di un linguaggio formale semplificatissimo e di straordinaria eleganza, eppure di una forza espressiva perfettamente in grado di interpretare, a un livello di sorprendente aderenza, il significato profondo degli ardui contenuti danteschi. Nero e rosso sono i due colori dominanti dell'Inferno. La cantica si apre con una tavola introduttiva raffigurante il poeta di fronte alla visione della sfera infernale; Dante è raffigurato aderente all'iconografia tradizionale, con il lauro che gli cinge il capo, il consueto abito rosso e il caratteristico profilo, mentre contempla, quasi da spettatore, l'immensità del suo viaggio e del suo progetto poetico. Le straordinarie illustrazioni che accompagnano il percorso attraverso l'Inferno sono ricche di soluzioni compositive e spaziali nelle quali l'artista privilegia il senso della verticalità esplicitato attraverso un movimento accelerato verso gli abissi e le profondità della terra. Il sapiente, virtuosistico uso delle matite, della grafite, del carboncino, i rari accenti rosso sangue, sono all'origine di una lingua segnica incisiva, lacerata, nervosa. L'altissima qualità del disegno con cui Bonanotte raggiunge i neri più cupi e profondi e le trasparenze accecanti di una luce senza giorno è associata a una potente visione dello spazio, lacerata da linee di forza, fasci di luce, segni come tagli, che scompaginano l'insieme e lo ricompongono secondo un nuovo ordine.
35,00

Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore del Risorgimento

Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore del Risorgimento

Enrico Valseriati

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 152

Tito Speri sulle epigrafi, nella toponomastica, fiero su una basamento che indica le barricate verso il Castello di Brescia; Speri eroe delle Dieci giornate e martire orgoglioso sugli spalti di Belfiore; Tito giovane e irrequieto studente, scaltro antagonista degli austriaci, amante di molte donne e soprattutto della patria promessa. E così, la pistola del “leone di Brescia”, i miei guanti, il mio orologio, le mie pantofole, la mia grafia, la mia reliquie consegnate sul manifesto delle carceri di Mantova; Speri protagonista del discorso museologico sul Risorgimento bresciano e italiano; Tito e la sua volontà, morale e materiale, sono destinate a tutta la nuova generazione di patrioti. Di questo parlo in questo libro, è tutto dentro il libro uscito al Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia di Brescia. Non è possibile ricostruire la nota biografia di uno dei più celebri patrioti del Rinascimento, Tito Speri (Brescia, 2 agosto 1825 – Mantova, 3 marzo 1853), quanto a come riprodurre l'elaborazione della memoria del 'martire' bresciano, come gli appartiene il vizio degli oggetti e l'iconografia dedicata alla seconda metà degli Ottomani e ai nostri giorni. In primo luogo, la monografia nazionale proveniente dall'archivio interno del Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia di Brescia (avvento del gennaio 2023), Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore della Storia è un importante omaggio che segnala l'attenzione di un personaggio che, anche dopo la tragica morte (l'esecuzione sugli spalti di Belfiore nel 1853), continua a instillare nella popolazione bresciana valori e significativi Strettamente connessi alla ricerca della libertà, iniziata con i moti rivoluzionari del 1848-1849.
30,00

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Purgatorio. Ediz. italiana e inglese

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Purgatorio. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 96

Il volume presenta il testo integrale del Purgatorio della Divina Commedia splendidamente illustrato dalle tavole di Cecco Bonanotte, realizzate in una sofisticata tecnica mista che mette contemporaneamente a frutto gli strumenti della stampa e quelli del disegno. Tavole dalla struttura di un linguaggio formale semplificatissimo e di straordinaria eleganza, eppure di una forza espressiva perfettamente in grado di interpretare, a un livello di sorprendente aderenza, il significato profondo degli ardui contenuti danteschi. Grigio e argento sono i due colori dominanti del Purgatorio. La cantica si apre con una tavola introduttiva caratterizzata da una sinfonia di grigi con cui sono descritte le spirali ascensionali che caratterizzano il Purgatorio. L'immagine di Dante, sempre aderente all'iconografia tradizionale, è colta in contemplazione di questo regno in cui le anime si purificano e aspirano a raggiungere la pace del Paradiso. Nel ripercorrere ogni canto, i dolori e le fatiche che accompagnano questo luogo di espiazione, Bonanotte immagina uno specifico ritmo compositivo e un nuovo equilibrio cromatico e segnico. Potente è il confronto tra la luce e le tenebre, tra la consapevolezza del proprio destino e il peso dei propri errori o inadempienze. Un pathos narrativo che l'artista esprime accentuando i forti contrasti fra trasparenze e opacità: la gamma dei grigi tocca le profondità della notte o si accende di toni metallici, fino a raggiungere i riflessi dell'argento, con cui è impreziosita ogni tavola. Lo spazio si fa più rarefatto, a volte quasi privo di riferimenti fisici, accennati solo da segni, tratti, linee che accompagnano la salita verso l'empireo. Tanto è ancora profonda l'oscurità, quanto la luce si fa a volte accecante lasciando emergere il candore del foglio bianco, sul quale i personaggi, eteree silhouette, sono sospesi, avvolti in un'atmosfera che ancora li sovrasta.
35,00

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Paradiso. Ediz. italiana e inglese

Cecco Bonanotte. La Divina Commedia. Paradiso. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 96

Il volume presenta il testo integrale del Paradiso della Divina Commedia splendidamente illustrato dalle tavole di Cecco Bonanotte, realizzate in una sofisticata tecnica mista che mette contemporaneamente a frutto gli strumenti della stampa e quelli del disegno. Tavole dalla struttura di un linguaggio formale semplificatissimo e di straordinaria eleganza, eppure di una forza espressiva perfettamente in grado di interpretare, a un livello di sorprendente aderenza, il significato profondo degli ardui contenuti danteschi. Avorio e oro sono i due colori dominanti del Paradiso. La tavola di apertura è accesa dalla luce giallo-oro dell'Empireo, che investe anche il volto del Dante, il quale contempla, con lo sguardo verso l'alto, la composizione dei cieli che conducono al Bene ultimo e supremo. La luce è il filo conduttore della terza cantica e la grande sfida, tecnica ed espressiva, che Bonanotte deve affrontare. Tramite l'uso della grafite l'artista esplora una sublime gamma di trasparenze, cogliendo ogni sfumatura di grigio, fino a stemperarlo nel bianco del foglio di supporto. L'uso dell'oro accende, con discrezione, ogni tavola e sottolinea la natura spirituale e soprannaturale di quella luce. Lo spazio risponde a un ordine che non attiene più a ciò che è terreno, conosciuto o conoscibile. La perfezione del cerchio è la forma scelta dall'artista per scandire il passaggio tra i cieli. Cornice simbolica e ideale che custodisce e protegge il Poeta, accompagnato dall'amata Beatrice, nella sua ascesa verso le sfere più alte dell'Empireo, il cui accesso non è mai stato consentito ad alcuno nel corso di una vita terrena. Nel viaggio all'interno di questo universo poetico e spirituale, Bonanotte affronta ogni singola illustrazione con assoluta autonomia e originalità, fedele al suo linguaggio, consapevole dei suoi strumenti tecnici, sicuro nelle sue capacità espressive e compositive.
35,00

Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia. 1912-1930

Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia. 1912-1930

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 424

La presenza del vetro muranese alla Biennale di Venezia risale ai primi del Novecento quando, seppure in maniera episodica, alcuni preziosi e fragili manufatti cominciarono ad essere esposti alla manifestazione. È però dagli anni dieci che il vetro inizia a figurare con continuità, come oggetto "autonomo", nel padiglione centrale che dal 1912 al 1930 accoglierà opere in vetro muranese nelle sue sale. Solo dal 1932, con la costruzione del padiglione Venezia, il vetro e le arti decorative avranno una sede dedicata all'interno dei Giardini. Il volume prende in esame questo importante periodo durante il quale il vetro muranese trova progressivamente spazio all'interno della mostra veneziana prima attraverso gli artisti che scelsero di impiegare questo materiale per le loro opere, poi con le vetrerie che, in alcuni casi, si avvalsero della creatività di pittori e scultori. Frutto di una approfondita ricerca bibliografica e documentaria nell'Archivio Storico della Biennale e in archivi pubblici e privati, il catalogo illustra con foto d'epoca, disegni e documenti, spesso inediti, quanto venne esposto nelle varie edizioni. Tale produzione viene esemplificata, inoltre, attraverso una accurata selezione di oltre 130 opere di artisti e vetrerie protagonisti di un momento storico che segna l'ingresso di un'arte cosiddetta minore nel mondo delle arti maggiori: dai vetri di Hans St. Lerche, a quelli di Vittorio Toso Borella e di Teodoro Wolf Ferrari e Vittorio Zecchin, dai connubi di ferro e vetro di Umberto Bellotto ai vetri incisi di Guido Balsamo Stella e, ancora, dai vetri della V.S.M. Cappellin Venini e C., della M.V.M. Cappellin e C., su disegno di Vittorio Zecchin, a quelli della V.S.M. Venini e C., su disegno di Napoleone Martinuzzi, e a quelli della Vetreria Artistica Barovier.
75,00

Kazen. Cecco Bonanotte museum. Ediz. italiana, inglese e giapponese

Kazen. Cecco Bonanotte museum. Ediz. italiana, inglese e giapponese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 268

Sono pochi gli artisti ad avere la fortuna e il privilegio di ideare, progettare, realizzare e allestire un museo dedicato alla propria attività. Un’occasione unica per raccontare i sogni, le visioni, il coraggio, le sfide, le idee che hanno guidato i loro passi, forgiato il loro stile, dato corpo alla loro poesia. Le opere d’arte di un solo artista, raccolte in uno stesso spazio, sono come perle e pietre preziose, ognuna con la sua caratteristica, simili per natura eppure uniche nella loro bellezza. Inanellate l’una dopo l’altra, disegnano l’intera vita di un artista. Cecco Bonanotte ha il raro onore e al tempo stesso l’immensa responsabilità di affrontare questa splendida sfida; un onore e una responsabilità resi ancor più affascinanti perché la realizzazione di un museo interamente dedicato alla sua produzione artistica è stata possibile grazie all’omaggio e al riconoscimento offerto da alcuni illustri rappresentanti della sua terra di elezione: il Giappone. In questo prezioso volume, che testimonia l’importanza di questo straordinario progetto museale, ogni singola scultura è commentata dallo sguardo rigoroso e raffinato dell’obiettivo di Alessandra Maria Bonanotte, figlia dell’artista. Attraverso l’utilizzo di un originale linguaggio artistico che combina ciò che Pascal definiva “spirito di geometria” con lo “spirito di finezza”, Cecco Bonanotte crea con le sue sculture un ricco mondo espressivo traboccante di una raffinata, libera e a volte misteriosa atmosfera. Come è stato spesso rilevato, l’arte di Bonanotte si colloca nella scia della “tradizione italiana”, che va da Donatello e Michelangelo fino a Manzù e Fazzini; andando ancora più a ritroso nel tempo, possiamo persino scorgervi le tracce di forme dei più svariati tipi dell’antico mondo mediterraneo.
50,00

100 vasi di design italiano. Ediz. italiana e inglese

100 vasi di design italiano. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 160

Cosa distingue - se lo distingue - un vaso "italiano" nell'infinita produzione di vasi? Il vaso è un oggetto domestico, e al contempo un oggetto che si presta alle interpretazioni più varie, dove i designer italiani si sono distinti per originalità e riconoscibilità (per tacere dell'originaria "sostenibilità" dell'oggetto-vaso, solitamente realizzato nei materiali più ecologici, come la terra o la silice del vetro). "100 vasi di design italiano" intende analizzare e dare una risposta possibile al concetto di "stile" italiano, cimentandosi con una delle tipologie più comuni e longeve. Materiali, forme, tradizione e invenzione si dipanano di fronte al lettore pagina dopo pagina, accompagnandolo a cercare un senso alla sfida insita nel titolo: la scelta comprende vasi - tendenzialmente tutti entrati in produzione, anche in piccola e piccolissima serie - degli ultimi cento anni, da Galileo Chini a Fabio Novembre, passando per la grande stagione che va dagli anni trenta ai settanta del secolo scorso: Tobia e Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Enzo Mari.
35,00

Ayrton Senna. Forever

Ayrton Senna. Forever

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 192

Ayrton Senna è stato uno dei più grandi campioni automobilistici di tutti i tempi. Pilota eccezionale divenuto intramontabile soprattutto dopo la sua tragica fine il primo maggio del 1994, sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. Pubblicato in collaborazione con il MAUTO (Museo Nazionale dell'Automobile) in occasione della grande mostra a trent'anni dalla morte del pilota brasiliano, il volume propone una rilettura monografica di ampia visione della straordinaria figura di Ayrton Senna attraverso una grande varietà di materiali e documenti storici. "Ayrton Senna." Forever intende approfondire due aspetti: la storia sportiva del campione e quella privata di un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo. Attraverso i contributi di Carlo Cavicchi, Emiliano Tozzi, Angelo Orsi e Paolo d'Alessio, il volume ripercorre la carriera di Senna dalle esperienze sui kart fino alle monoposto di Formula 1, dalla prima Formula Ford all'ultima Williams affiancando documenti storici e rare memorabilia. E poi l'uomo Senna che ha sempre accompagnato il pilota Senna. L'accurata galleria di immagini scelte tra migliaia di scatti negli archivi dei più grandi e celebrati fotografi dell'epoca, molti dei quali erano cari amici di Ayrton, non fa soltanto cronaca, ma scava nell'anima e negli sguardi del campione. Dietro le istantanee di maestri come Bernard Asset, Ercole Colombo, Martyn Elford, Angelo Orsi, Rainer W. Schlegelmilch, Keith e Mark Sutton, Steven Tee e i fotografi di LAT Images, c'è pura emozione. Ayrton Senna Forever è una straordinaria monografia illustrata, un palinsesto narrativo emozionante e rigoroso dedicato a un campione che è divenuto leggenda.
39,00

Lena Herzog

Lena Herzog

Silvia Burini, Giuseppe Barbieri

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 240

Questa prima monografia completa sull'opera di Lena Herzog è una panoramica esaustiva di tre decenni di attività, puntualmente descritta nei saggi di Silvia Burini e Giuseppe Barbieri dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Lo sguardo impavido e coinvolgente di Lena Herzog supera confini e abissi tra diversi livelli di vita, tempo e memoria. Il suo lavoro indaga il mistero universale dell'essere umano, dalle Wunderkammer (le camere delle meraviglie e delle curiosità del XVIII e XIX secolo) alle formazioni rocciose scavate in cima ai tepui in Amazzonia, dai profondi rituali dell'Occidente al vuoto delle terre senza nome dell'Estremo Oriente. I vari portfolio, qui disposti trasversalmente, forniscono un'affascinante cartografia del nostro tempo e della nostra storia. Attraverso una sperimentazione innovativa, Lena Herzog fonde le pratiche incisorie del Rinascimento, le prime tecniche di sviluppo e stampa di immagini fotografiche e le più avanzate tecnologie di realtà virtuale e immersiva. Nei suoi ultimi progetti affronta e denuncia l'estinzione di migliaia di lingue e preannuncia il possibile e definitivo collasso del pianeta. Sono immagini tra ombra e luce che, come in Goya, inseguono la verità delle cose, dei gesti e dei volti, e in cui ritroviamo gli echi dei suoi fantasmi infantili ai piedi degli Urali.
50,00

Atelier Kempe Thill, Soziale Fassade e Atrium Collettivo. Per un razionalismo antagonista europeo

Atelier Kempe Thill, Soziale Fassade e Atrium Collettivo. Per un razionalismo antagonista europeo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 248

Nei primi decenni del XXI secolo, l'opera dell'Atelier Kempe Thill, fondato nel 2000 da André Kempe e Oliver Thill, definisce un sistema di certezze nel quadro di ricerche tese a riflettere sull'identità dell'architettura europea. Di questa identità, l'Atelier Kempe Thill è indiscusso protagonista per la capacità, dimostrata nel corso dei decenni, nel declinare le ragioni tecniche, i principi teorici e i valori sociali del progetto. La strategia culturale dell'Atelier Kempe Thill per un'architettura europea di orientamento sociale si delinea nel momento storico che precede la dissoluzione della Deutsche Demokratische Republik e anticipa di pochi anni la comparsa sulla scena di altri gruppi della Generation Europa. Del sistema sovietico, Kempe e Thill hanno il merito di aver salvaguardato, nella loro ormai vasta produzione, l'essenza sociale del progetto di architettura. Involucro, cortile, atrio e pianta flessibile, liberata come un loft dai sistemi distributivi dei tipi edilizi, divengono i termini fondamentali della loro architettura. Nel traversare varie fasi dell'architettura, la struttura della loro architettura si è fatta ossatura civica che Kempe e Thill esibiscono non tanto per affermare le ragioni tecniche del progetto, quanto piuttosto per eleggerla a simbolo della speranza nella creazione di un'architettura che continui a essere lo sfondo neutro e permanente di vite domestiche, di momenti ricreativi e culturali, di attività produttive. Le varie opere dell'Atelier Kempe Thill restituiscono il profilo di un'architettura europea dove la legge dell'economia, che guida sempre le linee essenziali dei loro edifici, assicura dei dispositivi sociali e costruttivi fondati sui concetti di permanenza e transitorietà nel tempo, per una sostenibilità complessa, al tempo stesso economica, tecnica e alla portata di tutti.
30,00

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