Smasher
Io, che sono carne che non mi basta
Salvatore W. Amenta
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 86
Sbocciata nelle viscere
Antonella Taravella
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 86
Dialoghi
Giuseppe Giunta
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 122
Dai primordi della sua esistenza, l'uomo non si è limitato a soddisfare le esigenze materiali del proprio corpo, ma rivolgendosi al sovrannaturale, ha disperatamente cercato di capire da quel principio dell'ordinamento dell'infinito, il mistero dell'esistenza. Può una vita consumarsi nell'ordinario senza che non ci sia ponga delle domande? Non di rado non si arriva a delle risposte. Tuttavia è doverosa la ricerca, agognare alla conoscenza.
Le ali della fenice
Benedetto Orti Tullo
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 46
Dei malnati fiori
Enzo Campi
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 128
La voce del singolo è defilata, ma evoca possibili scenari di compensazione: si dilegua e appare invece il tutto. È il senso di un trapasso, una migrazione dell'essere, eppure di una finitudine dolorosa. La soggettività si lascia appena svelare in un atto, erratico e dialettico ad un tempo, che allude proprio al trapassare e, in antitesi, al rafforzamento.
Quando negli ospedali fumavano
Enrico Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 342
Sembra che a sessant'anni i medici in genere, ma soprattutto quelli dalla carriera più brillante, siano presi da un bisogno irrefrenabile di scrivere. In genere scrivono memorie piene dei sacrifici fatti per arrivare in alto, piene di autocelebrazione e disprezzo per i colleghi, vili e ignoranti. Il primario invece scriveva lettere ai giornali e ai politici. Criticava tutto e tutti, a suo dire, con estrema ironia. Le sue lettere, però, non solo non erano neanche lette, ma erano certamente gettate nel cestino della posta indesiderata, ancor prima di essere aperte.
Oltre l'orizzonte
Annamaria Vargiù
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 252
Dove sarà finita Carmen? L'ultimo incontro con le amiche di una vita, Eleonora e Benedetta, si era svolto come sempre in un clima di goliardica armonia nel locale speciale dei loro meravigliosi amici gay, Claudio e Vincenzo. Durante il pranzo, la bella giornalista single si era lasciata scappare alcune frasi sibilline riguardo una prossima partenza per motivi misteriosi. Una sua telefonata ne annuncia l'improvvisa partenza e, da quel momento, il tentativo di svelare il mistero di questo allontanamento provocherà una serie di avvenimenti più o meno tragici, ma sarà anche lo spunto per le due amiche di riflettere sulle loro vite, apparentemente appagate, e di affrontarne il bilancio che genererà decisioni inaspettate. Sullo sfondo la Napoli vera, lontana da ogni stereotipo, una città come le altre con i suoi problemi, ma anche con la sua forza e con il suo fascino.
Circospette ombre. Discussione sulla fotografia
Giulia C. Fasolo
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 52
"A volte mi sembra di toccarla la vita, attraverso l'analisi dell'otturatore che mi permette di intravederne il senso. Poi sposto la fotocamera, diniego il mirino, spengo l'accensione, quindi il suo momento vitale. E la vita finisce la sua bellezza proprio in quel momento in cui pensavo di aver visto tutto, e poi di colpo più niente. In questa mia visione, la macchina fotografica assume le sembianze di una protesi di un arto amputato che non c'è più; protesi che talune volte non mi serve, anzi mi disturba, tanto che la uso solo quando voglio. Spesso lascio la macchina fotografica di proposito a casa, appoggiata su un ripiano qualsiasi, con la ricarica elettrica volontariamente a secco. Poi sembra che stia lì a chiamarmi, a chiedermi spazio, uno sprazzo di luce o di ombra. E così ci incontriamo. Io e lei, andando nel resto del mondo".
Our culture book
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 86
I 16 alunni che compongono la III B sono svegli, chiassosi ed entusiasti. Ciò ha comportato, per quanto concerne "Our culture book" tre mesi di lavoro fatto scrupolosamente, ordinato e preciso, con una suddivisione dei compiti a dir poco meticolosa, nel bel mezzo del caos generato dal loro entusiasmo. I ragazzi, rispondono sempre positivamente ad ogni sollecitazione didattica, e il fatto che non siano tranquilli è il bello della III B.
Inchiostri d'arance e di minuti persi
Monica Musolino
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 170
La prima verità su "Inchiostri d'arance e di minuti persi" è che si tratta del primo percorso poetico di Monica Musolino. Ma tale considerazione non diminuisce - tutt'altro! - la qualità dei versi. Questa raccolta poetica, senza voler forzare la lettura, può essere considerata in primo luogo un tragitto letterario appressato a quello intrapsichico e sviluppato nel corso degli ultimi diciassette anni. La seconda verità è che l'incremento della condotta poetica è naturale nella trasmutazione dello stile e dei temi trattati, ed emerge lungo il verbo di inchiostro di tutte le poesie.
Esilio di voce
Francesco Marotta
Libro: Copertina morbida
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 84
Esilio di voce è il titolo dell'ultimo lavoro in versi di Francesco Marotta. Si divide in tre sezioni, Imago, Speculum e Vulnus. Dall'inizio della prima sezione, Imago, trascrivo questi due versi in epigrafe: "Si inciampa in un grido / che si dissangua in luce". Sono i primi del volume, e ho la sensazione perturbante di avere già letto il libro, ho la percezione che tutto quanto leggerò tornerà inevitabilmente e circolarmente a questi due versi.
Dall'intramata tessitura
Enrico De Lea
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 86
La poesia è figlia della notte, ricordava Jabès. Dovrà usare la voce per uscire dall'oscurità. Si farà trasparente la parola poetica, e non invisibile; raccoglierà i brandelli di ciò che in altro modo non può essere detto. C'è una necessità nel dire poetico che sovverte l'alba e si fa saldo coro degli opposti. Per poter vedere quell'indistinto che preme alla soglia del giorno si dovrà muovere con cautela verso un lume, oppure lasciarsi vincere dalla caduta in un altrove. C'è un doppio monito nelle parole di Jabès: da una parte si deve stare in guardia da chi canta immobilizzato dalla sorpresa e dall'altra ci si deve far piegare dalla notte come da una confidente a cui tendere le mani. La notte conosce l'intramata tessitura della memoria, del sofferto e cogente desiderio che dalla terra passa al verso. La nuova silloge di Enrico De Lea si fa largo nell'indistinto e caotico fragore dell'oscurità per dire, una volta per tutte, che non si arriva al mondo da soli. Neri e gaudiosi lumi in valle è la sezione di apertura dell'intero volume e la dichiarazione di un impossibile spaesamento. De Lea sa bene infatti che non ci si espone se non in quel noi che presagisce il passo a venire.

