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Stampa 2009

Paternalia

Paternalia

Stefano Bortolussi

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 28

«Vero è ciò che resta», ci dice Stefano Bortolussi in questo suo poemetto sulla figura paterna, realizzando un percorso-omaggio per tappe che ha un doppio pregio: la creazione di un personaggio e la presenza dello stesso come protagonista involontario in un'epoca che tante situazioni e figure note riescono a renderci ancora ben presente. Bortolussi racconta in versi, o meglio in venti capitoli a distanza di vent'anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2000, di un padre nato negli anni Venti. E ce ne offre i pensieri e i movimenti nei suoi miti del grande varietà novecentesco, con i film e gli attori come James Dean, tra Chaplin e Tex Willer, nei tempi della nuova radio di Arbore e Boncompagni, fino ai calciatori come Weah e Van Basten. Vari, dunque, sono i sentieri di un cammino a ritroso che ci propone Bortolussi stralciando dalla propria memoria, come da un album di foto tenuto con devozione e affetto, creando con sensibile, pastosa concretezza nelle cose, con dire pacato e insieme commosso, una sorta di libero romanzo poetico quanto mai denso in virtù degli umani colori e umori di un mezzo secolo della nostra storia.
6,00

Il re dei bugiardi

Il re dei bugiardi

Alessandro Pancotti

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 28

In questi nuovi testi l'energia netta e onesta della poesia dell'autore emerge ancora di più. Qui si muove dentro una realtà quotidiana vista e sentita con forti vibrazioni del sentimento, con una sensibile attenzione al dettaglio dell'esperienza, con evidenza di personaggi tratti dalle figure parentali e dell'ambiente, un ambiente di umana semplicità proposto nella maturità di un linguaggio che rasenta sempre la prosa o che alla prosa poetica stessa si affida. Narrando in brevi strofe senza andare a capo, magari anche seguendo l'esempio di un grande poeta francese del primo Ottocento come Aloysius Bertrand, l'autore di "Gaspard de la nuit", opera amata da Baudelaire. Ma in Pancotti sorprende positivamente la capacità di utilizzare con equilibrio un linguaggio basso parlato estratto, appunto, dal reale ruvido e opaco in cui il poeta si sente pienamente coinvolto.
6,00

Sincrasi

Sincrasi

Giovanni Ingino

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 28

È questo un piccolo, garbatissimo canzoniere d'amore e dolore, dove l'amore prevale, ne è la forza, pur nelle continue screziature del male. Giovanni Ingino, in questa sua seconda uscita, fa fruttare al meglio la sua vena lirica, che pure serpeggiava in "Il marchio del tempo", il libro d'esordio di due anni fa. E lo fa in virtù di due elementi di fondo: la verità del cuore e la sottile eleganza della scrittura, alimentata da un senso vivo della parola e del verso, dove la prima risulta al tempo stesso energica e discreta, mentre il verso si incide materico sulla pagina, pur nella sua brevità, proprio in virtù della fitta densità interna della parola poetica stessa. A questo si aggiunga la chiarezza comunicativa di un testo che arriva subito al lettore senza alcun artificio, senza tratti di maniera, con asciutta raffinatezza, affrontando temi così difficili, nella loro normalità, con il controllo minuzioso di chi non può permettersi, moralmente, di "poetizzare" l'autenticità del sentimento.
6,00

Voci, fiamme, salti nel buio

Voci, fiamme, salti nel buio

Giancarlo Pontiggia

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 28

Giancarlo Pontiggia ci regala un testo in doppia direzione, nel quale è bello lasciarsi andare in piena adesione empatica con il soggetto. Il camion e la notte è un poemetto che si articola sull'idea di possibile avventura, che parte da un semplice cortile, dalla povertà estrema di chi vi si rannicchia inerme. Di umana, quotidiana avventura si tratta, il concreto realizzarsi di un rapporto diretto e insieme onirico col reale. E in sogno il protagonista, stupito, compie un viaggio, attratto dalle presenze del mondo e dalla gioia inquieta d'esserci e d'esserne parte. Pur nella notte che si insinua ovunque insieme alla meraviglia, viaggiando «nell'inerzia delle cose», Pontiggia riesce a cogliere il senso di una vita in un irriducibile «fiotto di sensi». Ci sorprende poi con una seconda sezione, Animula, che si pone come l'apparente contrario per registro e forma rispetto al primo poemetto. Una sottile meditazione sull'esserci, tra immobilità e mutamento, che si compone nella trama aperta del testo in un classico "travaglio di pensieri" luziano. La duplicità, pur molto coerente, della proposta, è un carattere essenziale e un evidente pregio di "Voci, fiamme, salti nel buio".
6,00

Le parole semplici

Le parole semplici

Fabrizio Bernini

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 28

Fedele a se stesso e allo spirito che aveva animato un suo libro importante come Il comune salario, Fabrizio Bernini si apre ulteriormente con poesie che sono in effetti veri microracconti in prosa, dove la normale, quieta umiltà umana, autentica e perduta, è nell'anonima identità dell'io narrante, Celeste. Ma il suo realismo ha spesso una connotazione di forte evidenza lirica, che gli dà respiro e ne nobilita il passo, come quando il personaggio viene a trovarsi, a definirsi, in «un angolo infinito di pace e appartenenza». Ed è questo un personaggio che nelle sue parole semplici sa aprirsi al mondo e agli altri, fossero anche i suoi pochi amici. Una condizione, la sua, tanto naturale e in fondo primitiva da non escludere la crudeltà, che nei campi regolava la vita come il ritmo indifferente delle stagioni. Ma pian piano Celeste si sente affievolire nei gesti di questa sua povera umanità antica e sente che la «mano perde la sua forza e si abbandona in un dolcissimo tremore di fanciullo». C'è una saggezza insolita in queste pagine, al tempo stesso ispide e affabilissime.
6,00

Ogni vigilia è disarmata. (Poesie 2016-2018)

Ogni vigilia è disarmata. (Poesie 2016-2018)

Giorgio Mannacio

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 96

"Questo nuovo libro è il frutto della maturità vissuta con pacata saggezza, con una ininterrotta e tesa attenzione alla realtà. Mannacio osserva i minimi frammenti, tra luce e ombra, che gli appaiono dalla quotidiana esperienza, proposti e poi quasi sempre cancellati nel tempo che va. Un tempo che e a volte sembra invece sospendersi nell'attimo, compiendo il miracolo di realizzare una parentesi di autentico sollievo, di piccola gioia terrestre. Un tempo che si muove e una realtà che si articola e muta, perché «l'anima è nelle cose, / nel loro mutamento». In questo mutamento si agita anche l'inquieto andare degli umani nel mondo, poiché noi «siamo l'accampamento che cammina». Ma il percorso del poeta è attivo anche nel passato e in vari luoghi... E nella sana consapevolezza realistica che lo porta alla valida ipotesi che «esistere e resistere siano la stessa cosa»".
13,00

L'occasione e l'oblio

L'occasione e l'oblio

Giovanni Parrini

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 96

"Osservatore acutissimo del reale, di cui scorge tracce minimali di senso (e di non senso), Parrini è un filosofo poeta che passeggia nel mondo, cogliendo «l'umile commozione / che accosta sterpi e gigli, fango e nuvola.» Raffinato e moderatamente ironico, «tra il sorriso e la malinconia», ci racconta di esperienze invisibili agli occhi dei più, ma per fortuna registrate dalla sua mente. Frutto, insomma, di un corpo a corpo non violento, ma non sempre amichevole, con il quotidiano nostro esserci nel tempo storico. Parrini è attento alle trasformazioni in atto, agli equivoci dell'epoca, che agiscono subdolamente sulla labile tessitura del nostro sentire e scegliere. Ecco allora il suo sguardo analizzare la fauna da crociera o, con segno contrario, il personaggio ai margini del singolare capitolo "Particolari in cronaca". Questo libro - vivo di un equilibrio linguistico e stilistico dove il verso tende a sciogliersi orizzontalmente nella prosa - ha il pregio di un singolare percorso tra i dettagli del mondo e del confuso magma sociale, che porta poi a una lucida scelta di campo, nell'enunciata, piana e saggia spinta a «cambiare il trascendente in poche cose buone per stare qua»".
13,00

L'attesa

L'attesa

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 88

Seconda edizione ampliata con più racconti. L'attesa è fedele compagna del nostro cammino: precede la venuta al mondo e segna ogni istante, fino alla morte. L'attesa in carcere è tenue fiammella per alcuni e angoscia senza speranza per altri. Fuori è fiducia, smarrimento, frustrazione, sollievo. In questi racconti c'è questo e di più. Il libro nasce dal laboratorio di scrittura creativa "Il mondo è fatto di storie", tenuto nel 2018 nel carcere di Opera: studenti dell'Università degli Studi di Milano e reclusi trovatisi a parlare di racconti, di parole, indagando su cosa sia la bellezza e la capacità di emozionare. È stato subito chiaro che una bella scrittura è anche vera. Nessuna bugia: in ogni storia e personaggio c'è una loro parte scoperta. Evidente nei racconti dei detenuti, più celata in quelli degli studenti. Di sicuro il libro è lo specchio di un mondo che nel terzo millennio non sa che strada percorrere: il Mediterraneo che soffre e l'Italia che prova a rassettarsi; residui di vecchi linguaggi e aperture verso nuovi; sussulti arcaici e balbettii di ricerca. Su tutto, l'inestinguibile voglia di avere un e, in tutti, il bisogno di essere amati.
12,00

Il monte del ricordo

Il monte del ricordo

Michele Hide

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 84

"La poesia di Michele Hide, che si è rivelata in questi ultimissimi anni con poche notevoli uscite, ha un pregio evidente: l'immediata riconoscibilità. Ciò che caratterizza il nostro autore è - come si era visto nella plaquette d'esordio, "Il baule di Zollikön" del 2014 - la fedeltà strenua e naturale alle proprie radici, a un mondo ebraico di appartenenza e alle vicende personali, anche drammatiche. Questo risulta più significativo in un poeta ancora giovane (è del 1977), ma che ha già in sé la saggezza di chi sa che è impensabile guardare al futuro senza una piena, sebbene inquieta, consapevolezza delle proprie origini. Agisce in modo decisivo la memoria, che riporta a galla momenti, luoghi e figure dell'esperienza vissuta, i diversi colori della vita e la tenerezza negli affetti, in una inesausta ricerca identitaria. Ma se una precisa e ricca tematica è un punto di forza della sua poesia, appare non meno significativa la forma dei suoi testi, dove la medietà linguistica e di tono si realizza in un alternarsi di versi e prosa poetica che porta dalla pacatezza del recitativo a un canto sempre discreto e controllato, rendendo "Il monte del ricordo" un'opera molto convincente e matura".
12,00

L'inganno della superficie

L'inganno della superficie

Marco Pelliccioli

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 132

"Marco Pelliccioli è un giovane autore giunto a esiti di solida maturità espressiva, nel felice alternarsi di versi e prosa poetica. È un vero poeta narratore, che sa comporre il proprio articolato racconto attorno a personaggi che impariamo a conoscere nelle loro vicende di ordinaria umanità, carica di oggetti d'uso nei quali resta impressa la loro stessa storia. I protagonisti della sua narrazione sono molti e si muovono in un paesaggio che è un habitat semplice e umile, un ambiente di fatica e lavoro: «Prefabbricati, tubi, tralicci, autogrill schiacciano i filari, brandelli di campagna». La campagna, certo, ma anche, e molto, la città, la Milano di oggi, magari con la presenza equivoca dell'«uomo-capo», l'opposto negativo di chi si arrabatta a contatto col reale. Nelle brevi prose della sezione "Nuovi vocabolari", in cui Pelliccioli rappresenta la volgarità di molti aspetti del presente e certi orrori linguistici, abbiamo i segni netti di una poesia civile che può far pensare a Nelo Risi. Ma Pelliccioli sa spingersi oltre, trovando sane risorse di vita affabile oltre la superficie, sempre a caccia, pur in presenza del dolore, di quel più ampio «fiato che innesca l'universo»".
15,00

Le parole del ritorno. I giorni della terapia intensiva attraverso i ricordi dei pazienti

Le parole del ritorno. I giorni della terapia intensiva attraverso i ricordi dei pazienti

Isabella Bossi Fedrigotti, Maurizio Cucchi

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 104

Ci sono libri in cui la prefazione è ridondante: in questo caso, assolutamente no. È proprio qui che la psicologa psicoterapeuta Alessandra Boratti, curatrice dei percorsi narrativi tra medicina e psicologia di cui fa parte questo libro, ci spiega l'utilità universale dell'opera stessa. Le parole del ritorno ci permette di riflettere su cosa implica la "spersonalizzazione della persona" che avviene nei reparti di terapia intensiva, dove è necessario prendere in considerazione principalmente l'aspetto relativo al corpo malato, anche se privare il paziente della sua dimensione relazionale significa eliminare un aspetto importante per la cura della persona. Con le tredici storie raccolte, Isabella Bossi Fedrigotti e Maurizio Cucchi – già autori del libro "Quei giorni senza tempo. Storie di sepsi dalla terapia intensiva" – forniscono un supporto narrativo di grande forza coinvolgente, dal punto di vista emotivo, formativo e razionale.
12,00

L'attesa

L'attesa

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 88

L'attesa è fedele compagna del nostro cammino: precede la venuta al mondo e segna ogni istante, fino alla morte. L'attesa in carcere è tenue fiammella per alcuni e angoscia senza speranza per altri. Fuori è fiducia, smarrimento, frustrazione, sollievo. In questi racconti c'è questo e ancora di più. Il libro nasce dal laboratorio di scrittura creativa "Il mondo è fatto di storie", tenuto nel 2018 nel carcere di Opera: studenti dell'Università degli Studi di Milano e reclusi si sono trovati a parlare di racconti, di parole, indagando su cosa sia la bellezza e la capacità di emozionare. Da subito è stato chiaro che una bella scrittura è una scrittura vera. Nessuna bugia: in ogni storia e personaggio c'è una loro parte scoperta. Evidente nei racconti dei detenuti, più celata in quelli degli studenti. Di sicuro il libro è lo specchio di un mondo che nel terzo millennio non sa che strada percorrere: il Mediterraneo che soffre e l'Italia che prova a rassettarsi; residui di vecchi linguaggi e aperture verso nuovi; sussulti arcaici e balbettii di ricerca. Su tutto, l'inestinguibile voglia di avere un futuro per lasciarsi indietro le rabbie e le paure. E, in tutti, il bisogno di essere amati.
12,00

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