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Stampa 2009

Passaporto

Passaporto

Vito Plumari

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2021

pagine: 28

Vito Plumari ci offre in questi suoi nuovi versi, e nella costruzione coerente, organica, che riesce a realizzarne, il momento più persuasivo e originale della sua ricerca poetica. Ci troviamo di fronte a un fitto svolgersi di micro eventi con personaggi e paesaggi diversi, attraverso i quali Plumari esprime il senso di un suo contatto diretto autentico con il reale, cercando di «respirare la misura della vita nella monotonia dei desideri». Una scrittura, la sua, densa e prosastica, ricca di spunti sottilmente umorali e briciole d'esperienza, brulicanti in tessiture di porosa sostanza cangiante, attraversate da un pensiero, mosso tra «enigmi» e «consolazioni». Tutto questo nelle sparse tracce di una quotidianità «di nuda trasparenza», ma esplorata più a fondo, nei suoi minimi recessi capaci di produrre un senso spesso inatteso. E in questi rivoli complessi si rivela a tratti l'io narrante, invitandoci, con felice cautela antiretorica, ad abitare i suoi versi, un invito che il lettore può utilmente cogliere, tornando a volte sui propri (e dell'autore) passi, per trarne ulteriori elementi di adesione.
6,00

Malinconica mania

Malinconica mania

Mauro Bonini

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2021

pagine: 28

Una vocazione alimentata e custodita in silenzio per anni, per decenni e ora finalmente espressa in un organismo testuale, insieme complesso e nitido, che rivela una interessante figura poetica. E interessante per l'apertura tematica che ci offre e per la varietà delle scelte stilistiche e formali attraverso le quali si esprime. Mauro Bonini affronta i grandi temi, ma riesce a coglierne la presenza anche nei dettagli di una concreta realtà feriale, ed è in questo che si rafforza l'autenticità della sua visione delle cose, la quale nasce e si manifesta sempre a partire dal vissuto, che si tratti di amore e morte, di una sua idea dell'esserci o della poesia stessa. Il valore espressivo della sua scrittura si realizza nella capacità che Bonini dimostra - nella necessità, dovremmo dire - di passare con naturalezza e in modi sciolti dalla brevità del verso al più ampio fiato della prosa poetica, sempre condotta nel rispetto della sintesi che deve distinguere la composizione poetica. Insomma, "Malinconica mania" è un'opera prima di evidente qualità e la felice scoperta di un autore al quale è giusto augurare un altrettanto persuasivo futuro.
6,00

Dal deserto rosso

Dal deserto rosso

Maria Borio

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2021

pagine: 28

Partendo dal titolo di un memorabile film di Michelangelo Antonioni del '64, appunto "Deserto rosso", dove è al centro una figura femminile inquieta e tormentata, Maria Borio compone un testo in due parti di intensa coerenza interna. La protagonista, rivolgendosi a un interlocutore reale o immaginario, scrive a partire a sua volta da una situazione di profondo disagio e insieme di sensibile apertura viva al reale che la circonda, in cui è anzi immersa. Una realtà anche naturale, talvolta vissuta come un sogno o un'allucinazione carica di tracce e presenze varie, in cerca sempre della parola autentica, «in questa cosa laica che è il mondo». La compattezza materica del suo tessuto espressivo si offre con singolare densità, tutta minuziosamente da esplorare, in una straordinaria serie in felice accumulo di sensazioni e circostanze. Ma poi il "rosso deserto" di Maria Borio si sviluppa articolandosi in movimenti strofici, conservando la densa energia nei rivoli molteplici dell'osservazione di sé e del mondo e nella riflessione sull'identità e il senso del nostro esserci. Un capitolo molto significativo di una delle nostre giovani voci di più solida personalità.
6,00

Io sono stato legno sanza vela e sanza governo. Dante a Sant'Egidio

Io sono stato legno sanza vela e sanza governo. Dante a Sant'Egidio

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2021

pagine: 72

Come appare dai versi che danno titolo al libro, anche Dante ha avuto esperienza diretta di esilio, mancanza di pace, povertà. Da qui l'idea di proporre agli studenti stranieri immigrati della Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant'Egidio a Milano di leggere Dante nell'ottica della propria vicenda e, in tal modo, anche di fare propria la cultura italiana attraverso la lettura di uno dei suoi massimi esponenti. Ne sono risultati racconti/riflessioni e componimenti poetici, legati a una scelta di versi dalla "Divina Commedia", che narrano le esperienze o esprimono gli stati d'animo e le speranze di questi "nuovi italiani". A questi si affiancano tre lezioni sui temi appunto dell'"esilio", della "pace" e della "povertà" in Dante della Professoressa Giuliana Nuvoli, curatrice de volume e, da sempre, appassionata dantista. L'integrazione o, meglio, il sentirsi parte di una società, non si ferma al lato economico, ma, per completarsi, deve passare dalla cultura e dalla conoscenza della lingua del Paese. Solo così, «il legno sanza vela e sanza governo» potrà finalmente approdare a un porto sicuro.
9,00

Il condominio s.i.m.

Il condominio s.i.m.

Alessandro Canzian

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 108

La quotidianità nella sua essenza non ha tempo, non appartiene a un contesto storico. Alessandro Canzian ci mostra, in questo suo excursus tra vicini di casa, che l'anonima condizione delle innumerevoli figure umane si ripete nel tempo, mutando d'abito più che di sostanza. Ma il poeta è pure bene attento ai dettagli epocali, al rinnovato muoversi della superficie nelle vite ordinarie e ci propone una serie di figure, che possono rimandare al grande esempio di Pagliarani, della sua "Ragazza Carla". Figure femminili o maschili delle quali ci narra con affabile parola, insieme partecipe e critica. Personaggi che vivono la loro condizione tra routine, dolori anche forti e adesione implicita alla comune varietà delle loro vicende. C'è chi urla, soffre, e non sa che forse «ogni passo è una caduta» o che il tempo dato agli esistenti «non coincide con la vita». Giovani o anziani, nativi o immigrati appartengono a un microcosmo dove riescono anche a emergere tracce di elementare saggezza del vivere. Canzian ne rappresenta l'insieme in veloci tratti, in formelle discrete e di limpida nettezza comunicativa, testimonianza lirica capace di ricondurci al complesso intreccio in cui viviamo.
14,00

Chiedi a ogni goccia il mare

Chiedi a ogni goccia il mare

Antonella Sbuelz

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 120

C'è una evidente felice coerenza e continuità nell'attenzione al reale e nei modi del racconto, tra la narrativa di Antonella Sbuelz e la sua lirica. Se ne renderà conto subito, di fronte a queste sue nuove poesie, chi abbia potuto apprezzare il suo recente "La ragazza di Chagall". Insomma, la parola in prosa o in verso di questa scrittrice conserva una precisa fisionomia, che si coglie in una decisa intenzione, che ne diviene il carattere. Si tratta della insistita, penetrante ricerca di senso che ne muove i passi, ed è una ricerca, condotta con naturalezza, del senso autentico nella realtà anche minima del nostro esserci, nell'orgoglio della sua fragilità, elogiata con delicatezza, con fiducia nella meraviglia del possibile. In questi percorsi lirici si incontra la presenza degli affetti, elaborati o attraversati dalla storia e dagli ambienti. Si avverte la piccola avventura quotidiana dell'umana pazienza, il sapiente, umile racimolo delle forze da impegnare nell'esistere, ma con lo sguardo pronto a cogliere i segnali che ci vengono dall'esterno. "Chiedi a ogni goccia il mare" è un titolo che già si pone come un umanissimo progetto che arriva subito alla sensibilità del lettore.
14,00

«Questo e altro» storia di una rivista e di un editore

«Questo e altro» storia di una rivista e di un editore

Arrigo Lampugnani Nigri

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 208

«Questo e altro», pubblicata a Milano per otto numeri fra il 1962 e il 1964 è nata da un'idea di Giovanni Raboni e dell'editore Arrigo Lampugnani Nigri e, materialmente, fondata da un gruppo di intellettuali e scrittori molto diversi fra loro, ma anche molto empatici come Niccolò Gallo, Dante Isella, Geno Pampaloni e Vittorio Sereni. Si può giustamente farla rientrare nel gruppo di riviste - «Politecnico», «Belfagor», «Menabò», «il verri» ecc. - che, dal secondo dopoguerra fino alla contestazione del '68, ha rappresentato il "luogo" ideale per i vivaci dibattiti letterari, ma anche culturali e "politici" del periodo. I maggiori intellettuali del tempo sulle sue pagine hanno espresso le loro opinioni, talvolta contrastanti, rivelando un fermento culturale che non ci si aspetterebbe nell'Italia del boom economico. Questo libro non è puramente un'antologia dei testi pubblicati allora, ma è anche la testimonianza in prima persona dell'editore che ha contribuito a sostenere concretamente lo scambio e scontro di idee dei principali protagonisti del mondo culturale dell'epoca.
23,00

Società italiana spiriti

Società italiana spiriti

Antonio Di Mauro

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 108

La poesia di Antonio Di Mauro mostra alcuni pregi evidenti. Partendo da solidi fondamenti culturali, propone testi di densa materialità, fatta di situazioni e pensiero, di cose e memoria, all'interno di un percorso insieme articolato e compatto. Il titolo, "Società Italiana Spiriti", ha una doppia valenza. Sarebbe la ragione sociale di una azienda del nord Italia in rapporti con una distilleria siciliana, ma è chiaro che quell'espressione può sottendere (con garbata ironia) un senso ulteriore. Appare quindi l'allusione a un'immaginaria «congregazione ultraterrena di mutuo soccorso». Di Mauro si muove nel ricordo di una realtà di lavoro, umanissima, a volte nera, popolata di personaggi come l'«avvocato del diavolo», ma anche il «vecchio saggio». Una realtà per lui ineludibile che chiama in causa un passato remoto e al quale egli si rivolge con un sentimento di quasi religiosa devozione e con una tensione emotiva controllata, che lo porta a una interna venatura lirica, a una meditazione che talvolta riesce a manifestarsi in modo più verticale e netto, ma sempre con una misura stilistica rigorosa che coinvolge il lettore nella sua dimensione moralissima e di sicuro valore estetico.
14,00

Poesia da camera (Kammerpoesie)

Poesia da camera (Kammerpoesie)

Carmelo Pistillo

Libro: Libro rilegato

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 120

Carmelo Pistillo è anche uomo di teatro e narratore, in grado di spaziare in varie direzioni utilizzando linguaggi e forme diversi. Nella sua poesia, pur nell'attenzione che riserva al verso, alla scansione della frase, al lettore sembra invariabilmente di udire una voce che rimanda a un'espressività orale, o a movimenti musicali. In forte evidenza il tema d'amore, della "camera" d'amore appunto, in cui la sua voce risuona netta e bene impostata. Amore in un «miraggio d'intimità», ma anche ininterrotto viaggio, per oltrepassare «la stretta del giorno». Interessante è assistere ai mutamenti di registro verso una dizione più asciutta, pur nell'esposizione narrativa di figure e situazioni concrete. In tal senso Pistillo prosegue con il racconto dell'"uomo nella nebbia" capace di offrirci una sua centrale meditazione: «Sento che devo voltare / le spalle a qualunque liturgia e pietà, seguire l'oltranza / che dilaga tra le preghiere più dimesse e stolte. / Sulle spalle ho il peso / di una notte incompiuta». Qui si innesta l'osservazione della complessità, che diviene il motivo esistenziale di fondo, anche nella ripresa di toni più aperti negli ultimi movimenti di questa raccolta.
14,00

Paternalia

Paternalia

Stefano Bortolussi

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 28

«Vero è ciò che resta», ci dice Stefano Bortolussi in questo suo poemetto sulla figura paterna, realizzando un percorso-omaggio per tappe che ha un doppio pregio: la creazione di un personaggio e la presenza dello stesso come protagonista involontario in un'epoca che tante situazioni e figure note riescono a renderci ancora ben presente. Bortolussi racconta in versi, o meglio in venti capitoli a distanza di vent'anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2000, di un padre nato negli anni Venti. E ce ne offre i pensieri e i movimenti nei suoi miti del grande varietà novecentesco, con i film e gli attori come James Dean, tra Chaplin e Tex Willer, nei tempi della nuova radio di Arbore e Boncompagni, fino ai calciatori come Weah e Van Basten. Vari, dunque, sono i sentieri di un cammino a ritroso che ci propone Bortolussi stralciando dalla propria memoria, come da un album di foto tenuto con devozione e affetto, creando con sensibile, pastosa concretezza nelle cose, con dire pacato e insieme commosso, una sorta di libero romanzo poetico quanto mai denso in virtù degli umani colori e umori di un mezzo secolo della nostra storia.
6,00

Il re dei bugiardi

Il re dei bugiardi

Alessandro Pancotti

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2020

pagine: 28

In questi nuovi testi l'energia netta e onesta della poesia dell'autore emerge ancora di più. Qui si muove dentro una realtà quotidiana vista e sentita con forti vibrazioni del sentimento, con una sensibile attenzione al dettaglio dell'esperienza, con evidenza di personaggi tratti dalle figure parentali e dell'ambiente, un ambiente di umana semplicità proposto nella maturità di un linguaggio che rasenta sempre la prosa o che alla prosa poetica stessa si affida. Narrando in brevi strofe senza andare a capo, magari anche seguendo l'esempio di un grande poeta francese del primo Ottocento come Aloysius Bertrand, l'autore di "Gaspard de la nuit", opera amata da Baudelaire. Ma in Pancotti sorprende positivamente la capacità di utilizzare con equilibrio un linguaggio basso parlato estratto, appunto, dal reale ruvido e opaco in cui il poeta si sente pienamente coinvolto.
6,00

Sincrasi

Sincrasi

Giovanni Ingino

Libro

editore: Stampa 2009

anno edizione: 2019

pagine: 28

È questo un piccolo, garbatissimo canzoniere d'amore e dolore, dove l'amore prevale, ne è la forza, pur nelle continue screziature del male. Giovanni Ingino, in questa sua seconda uscita, fa fruttare al meglio la sua vena lirica, che pure serpeggiava in "Il marchio del tempo", il libro d'esordio di due anni fa. E lo fa in virtù di due elementi di fondo: la verità del cuore e la sottile eleganza della scrittura, alimentata da un senso vivo della parola e del verso, dove la prima risulta al tempo stesso energica e discreta, mentre il verso si incide materico sulla pagina, pur nella sua brevità, proprio in virtù della fitta densità interna della parola poetica stessa. A questo si aggiunga la chiarezza comunicativa di un testo che arriva subito al lettore senza alcun artificio, senza tratti di maniera, con asciutta raffinatezza, affrontando temi così difficili, nella loro normalità, con il controllo minuzioso di chi non può permettersi, moralmente, di "poetizzare" l'autenticità del sentimento.
6,00

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