Editori Riuniti: STORIA
Canti politici italiani 1793-1945
Lamberto Mercuri, Carlo Tuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 394
La prima edizione di questi Canti popolari è stata pubblicata nel 1962 all'"indomani" del centenario dell'Unità d'Italia. In quella edizione non fu inserita Bella ciao e non ne conosciamo gli esatti motivi per cui fu operata quella scelta dai curatori. È probabile che già allora fossero sorte "polemiche" circa l'origine e la diffusione tra i partigiani o no. In questa edizione è stata invece inserita perché pur consci delle polemiche che l'accompagnano riteniamo non si possa non definire Bella ciao un canto politico/popolare e poco importa se fu poco o per nulla cantata dai partigiani durante la Resistenza perché comunque oggi Bella ciao è cantata in tutto il mondo dai movimenti di Resistenza (come le comunità zapatiste in Chiapas e gli indipendentisti curdi turchi, iracheni e siriani nella guerra civile siriana) e di emancipazione sociale. In questa occasione ci piace ricordare ciò che scrisse Gramsci (Quaderno 5, § 156, a cura di V. Gerratana, Einaudi, pp. 679-680): «... ciò che contraddistingue il canto popolare, nel quadro di una nazione e della sua cultura, non è il fatto artistico, né l'origine storica, ma il suo modo di concepire il mondo e la vita in contrasto con la società ufficiale». Prefazione di Ferruccio Parri.
La Germania. Testo latino a fronte
Publio Cornelio Tacito
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 128
"La Germania" è la più interessante delle opere "minori" di Tacito, quella ove più è adombrata la fosca temperie degli Annales. Essa è la prima monografia etnografica delle lettere latine: in essa si scontrano senza mai comporsi orrore e ammirazione per le bellicose tribù germaniche. Orrore per taluni loro culti barbarici, ma soprattutto per la prospettiva di un loro conflitto decisivo con la civiltà romana, oltre che con gli eserciti imperiali. Ammirazione per le virtù primigenie di quei popoli dalle energie morali e guerriere ancora intatte, al confronto del fatiscente costume romano che contaminava e corrodeva le basi stesse dell'Impero. Sapere se Tacito abbia scritto questa breve opera per stimolare le residue forze dello spirito latino, o per assecondare la propria bramosia di purezza primeva, o per documentare la sua solerzia di funzionari dello Stato sovrano in terra di conquista (mai avvenuta), o per glorificare l'imperatore Traiano allora in vittoriosa missione in territorio germanico, è difficile e forse superfluo. Resta il fascino difficilmente commisurabile di questa opera unica, fondamento indiscusso della filologia germanica.
Avversi al regime. Una famiglia comunista negli anni del fascismo
Paolo Corsini, Gianfranco Porta
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2018
pagine: 360
La cronaca familiare dell'operaio Luigi Abbiati e della sua compagna Antonia Oscar, ambedue giovani socialisti poi aderenti al PCd'I, perseguitati coi loro figli negli anni del regime fascista, fuori e dentro il carcere e al confino, fino alla morte di lui durante la Resistenza, impegna i due storici autori di questo libro a delineare aspetti, tratti caratteristici ai un'esperienza umana e politica che accosta, senza confondere, il cammino percorso da molte famiglie di comunisti. La storiografia relativa al partito comunista, come del resto ad altri partiti, ha di solito privilegiato un'ottica rivolta alle vicende dei gruppi dirigenti, alle forme organizzative, alla tradizione ideologica, mentre esigua attenzione ha riservato ai percorsi individuali, generazionali, alle motivazioni personali e familiari o di gruppo, alla mentalità, al costume, alla sedimentazione di una cultura spesso preesistente alle stesse scelte di partito. Si che, qualche volta, i vuoti lasciati da simili trattazioni restano incolmabili e finiscono per rendere inspiegabili perfino considerevoli segmenti di una storia più corale. La ricerca qui esposta basata su una vastissima documentazione - fonti d'archivio pubbliche e private, testimonianze orali, memorie, materiali a stampa, spesso minori e di difficile reperimento - ricostruisce le tessere di un mosaico dedicato a una storia sociale della militanza sottratta alle deformazioni di giudizi ideologici, alla retorica, ai vincoli soggettivi dell'autobiografia e agli interessi contingenti della politica. Un impegno fuori tempo e fuori luogo? Un rifugio nel privato? Al contrario: la sostanziale trasformazione di natura e di identità dei partiti che si richiamano alla tradizione socialista e comunista, una trasformazione che inizia ben prima del famoso 1989, pone in sede storica una serie complessa di domande circa un passato che non si rimuove con la pratica dell'esorcismo e della condanna o della agiografia a rischio di non comprendere più l'intera vicenda italiana e il percorso volontario di ciascuno. Prefazione di Carlo Smuraglia. Postfazione di paolo Ciofi.