Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi
La genealogia della morale. Uno scritto polemico
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: XLI-170
"La genealogia della morale" è uno degli ultimi scritti di Nietzsche. La sua attualità è via via cresciuta nel tempo, tante sono le questioni cruciali con cui ci provoca, a cominciare dal fatto che Nietzsche toglie ogni rassicurante punto di appoggio a qualunque morale pretenda di valere per se stessa, fino alla grande scena del "risentimento ascetico" in cui domina quella volontà di nulla in cui noi, oggi, continuiamo a dibatterci. Questo nichilismo - ecco la sua amara e paradossale conclusione -è tutto ciò che abbiamo nelle mani: da esso paradossalmente ricaviamo quel poco di senso che ci salva dal baratro di un completo e insensato rifiuto della vita, del corpo e del desiderio. Dalla morale del "prete ascetico", risultato di un lunghissimo tragitto attraverso la cattiva coscienza e il senso di colpa (appunto, la genealogia), dobbiamo ripartire, e non possiamo girare pagina con una semplice impennata filosofica. Lo hanno capito in tanti nei decenni appena trascorsi, da Benjamin a Deleuze, a Foucault, a Sloterdijk. Si disegna qui la contraddizione del nostro presente, le sabbie mobili in cui siamo bloccati. Chi è il sano? Chi è il malato? Chi è il "vero" medico tra la folla dei falsi terapeuti? Nietzsche rilancia a noi la palla avvelenata, ed è perciò che questo libro dovrebbe essere letto, anzi "ruminato" da tutti, a cominciare dai giovani oggi cosi spaesati. E non c'è bisogno di essere addetti ai lavori per leggerlo e farne uso." (Pier Aldo Rovatti)
Il rifiuto degli dèi. Teoria delle belle arti industriali
Maurizio Vitta
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 199
Architettura, fotografia, design, cinema, televisione, arte elettronica e digitale: cosa lega campi culturali così diversi e compiutamente definiti nelle proprie modalità espressive, nelle rispettive funzioni, nei singoli ruoli disciplinari e sociali? Il volume traccia una mappa delle arti contemporanee, dei nuovi modelli espressivi e dei domini estetici generati dallo sviluppo della tecnologia, dalla crescente complessità della produzione delle opere e dal diverso atteggiamento dei destinatari. Tesi centrale del libro è che anche le arti marcatamente industrializzate e di massa, prodotte in vista di una funzione d'uso e di una strategia di mercato, possono essere luoghi di produzione di forme, sensazioni, sentimenti al pari delle arti tradizionali. A cambiare sono i modelli progettuali e la diffusione delle opere: la relazione sempre più organica con tecniche sofisticate, la figura dell'autore sempre più sfumata, un rapporto con un pubblico di massa fondato non solo sulla funzionalità del prodotto tecnico, nel quale il piacere della forma e il senso delle cose scaturiscono dall'uso quotidiano, ma anche sul puro piacere estetico, colto in un'esperienza ineffabile e irripetibile. Il testo inizia con una panoramica sulla nascita delle arti industriali in epoca moderna, analizza l'atteggiamento di rifiuto o accettazione della cultura ufficiale nei loro confronti, descrive il loro rapporto con la tecnologia, esamina la trasformazione della figura dell'autore in tale contesto...
Gadda
Mauro Bersani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 153
Carlo Emilio Gadda è considerato da molti il più grande scrittore italiano del Novecento. La sua forza sta nel rappresentare come nessun altro le contraddizioni dell'uomo moderno. La personalità di questo autore, intimamente conflittuale, è sempre stata segnata da feroci ambivalenze affettive: le persone e i luoghi che più Gadda ama sono quelli contro cui si accende il suo odio o il suo sarcasmo, tutto ciò che irride in realtà lo attira. Questo atteggiamento è alimentato dagli effetti specialissimi della sua scrittura, anch'essa ovviamente duplice, in grado di passare da una comicità irresistibile al delirio più caricato in senso tragico. Il volume di Bersani descrive le caratteristiche di questa scrittura facendo leva sul racconto della vita di Gadda, sui nodi irrisolti, sugli aspetti psicologici che stanno alla base della sua opera. Biografia ed esame dei testi si alternano e si intrecciano attraverso un montaggio fortemente narrativo che utilizza citazioni dalle opere e dalle lettere di Gadda. Un ritratto che restituisce un'immagine diretta e coinvolgente del tormentato scrittore.
Fedro. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 278
Celebre tra i dialoghi per la bellezza dei suoi discorsi e la potenza delle immagini, il "Fedro" contiene mirabilmente riuniti in sé i temi più importanti del pensiero di Platone. La discussione su eros, su cosa sia amore e cosa significhi amare, conduce infatti alla scoperta del desiderio, e l'analisi del desiderio permette poi di comprendere la natura profonda degli uomini che si realizza nell'amore del bene, del bello e della conoscenza. È in questo contesto che si chiarisce allora l'importanza delle dottrine dell'anima e delle idee, nonché della loro indissolubile relazione. Ed è sempre in questo contesto che si comprende la centralità della filosofia nella vita degli uomini. Perché è solo la filosofia, l'arte dialettica di condurre le anime verso la conoscenza, che ci può aiutare a completare il cammino di riscoperta di noi stessi. Un cammino impegnativo, sempre esposto al rischio del fallimento, che può essere felicemente concluso solo se si saprà evitare di cedere alle lusinghe di discorsi tanto allettanti quanto fuorvianti, riscoprendo l'unica guida davvero capace: la verità.
Il seminario. Libro XX. Ancora 1972-1973
Jacques Lacan
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 152
Il godimento femminile è il tema di questo Seminario. Un'assoluta novità nel campo psicoanalitico. Per Freud il godimento, comunque interdetto, si incentra tutto, per chiunque, sulla funzione fallica. Per Lacan il godimento, sebbene strutturalmente non sia permesso all'essere parlante, può essere detto tra le righe. È quel godimento di cui tutti e ognuno sanno dire qualcosa: parlare d'amore è già un godimento. L'amore infatti viene a supplire, e può arrivare a supplirvi egregiamente, al fatto che qualcosa nell'inconscio fa sì che anche quando l'uomo e la donna fanno l'amore ognuno resta dalla propria parte. Che Lacan sintetizza nell'aforisma "non c'è rapporto sessuale". Ma, colpo di scena, in questo Seminario Lacan apre un capitolo nuovo risolvendo una vecchia questione: il godimento fallico, rispetto al quale una donna si situa come non-tutta, ossia non-tutta lì, non esaurisce il godimento, poiché c'è un godimento altro, che è, rispetto al godimento fallico, supplementare. Ci sono persone che lo provano, ma che non sanno dirne nulla, come capita ad alcune donne o a dei mistici.
Il progetto della bellezza. Il design fra arte e tecnica dal 1851 a oggi
Maurizio Vitta
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: XIV-389
A dieci anni di distanza dalla sua prima apparizione, questa storia del design viene riproposta in una versione riveduta e arricchita, che dà conto dei più recenti sviluppi registrati in questo campo. Da quando nel 1851 la Great Exhibition di Londra raccolse per la prima volta, sotto le modernissime volte in vetro e ferro del Crystal Palace, i «prodotti dell'industria di tutte le nazioni», la sterminata famiglia degli oggetti d'uso è entrata nella storia della nostra cultura, reclamando un progetto formale -il design - che ha finito col dare vita a un campo culturale ben strutturato, a una disciplina universitaria e a una professione perfettamente definita. Progettare la figura di un oggetto d'uso quotidiano costituisce infatti un'operazione complessa, nella quale la forma deve confrontarsi con la funzione, la creatività deve sfidare i vincoli tecnici, e il principio etico, formulato fin dall'inizio, di "portare la bellezza in tutte le case" deve affrontare le ragioni della produzione e del mercato. Questo libro racconta quindi la storia del design come storia di un laborioso equilibrio ogni volta raggiunto fra le componenti artistiche e quelle tecniche del progetto. Al suo centro, però, resta sempre l'oggetto d'uso, strumento indispensabile per il vivere quotidiano, portatore di significati sempre più ampi, con le luci e le ombre che lo hanno accompagnato nella sua lunga vicenda.
Una teoria della libertà. Scritti politici e federalisti
Carlo Cattaneo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 251
Pensatore di matrice democratica, Carlo Cattaneo pervenne a formulare una decisa opzione per la struttura federale di un eventuale Stato italiano, ragionandone in termini storico-critici fin dagli inizi degli anni Quaranta dell'Ottocento. Riflettendo sulla particolare vicenda italiana, di cui coglieva gli elementi di frammentarietà e pluralità, Cattaneo teorizzò che la migliore soluzione per una Italia unita sarebbe stata quella dove le autonomie locali non fossero mortificate da una vincolante struttura centrale. La storia gli diede torto. Vinse la monarchia, vinsero i Savoia e il Piemonte esportò in Italia il suo modello accentrato. Solo la costituzione del 1948 avrebbe assicurato un regime repubblicano e un nuovo valore alle autonomie locali, lasciando tuttavia incerta e tuttora incompiuta una riforma in senso federale della struttura statuale. Di là dalle contingenze politiche, la voce di Cattaneo è una importante testimonianza dela solidità e della molteplicità dei dibattiti agli albori del Risorgimento italiano. Una voce non priva di effettiva attualità.
Il caso Ellen West
Ludwig Binswanger
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: LXVII-205
Il caso Ellen West è il resoconto della più celebre analisi di un caso clinico, narrato da Ludwig Binswanger. Si tratta di un documento prezioso sulla vita lacerata di una giovane donna straordinaria. Il saggio viene oggi riproposto nella versione italiana con un'introduzione che tiene conto di materiali inediti recentemente rinvenuti. Il lettore vi troverà non solo la possibilità di approfondire la conoscenza della psicoanalisi, della fenomenologia e dell'analisi heideggeriana della presenza, ma anche una storia umana alquanto inquietante, resa in forma quasi romanzesca da una delle menti di spicco della psichiatria del Novecento. Il discorso di Binswanger si articola sul piano antropoanalitico, psicoanalitico e più propriamente clinico-psicopatologico. I confini tra i vari piani sono rigorosamente tenuti distinti e ciascuno mostra la propria intrinseca specificità. Ma subito balza agli occhi che l'esistenza di Ellen West è qualcosa di radicalmente diverso dal caso clinico: è qualcosa di più che non l'insieme dei sintomi o dei disturbi sui quali può esercitarsi il sapere psichiatrico. Per i problemi che affronta - l'anoressia, il suicidio . "Il caso Ellen West" risulta essere di estrema attualità, dal momento che mette in luce i profondi ripensamenti che oggi investono la psicoanalisi e tutta la psichiatria.
Pittura, fotografia, film
Laszlo Moholy-Nagy
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: LXXX-149
"Pittura Fotografia Film" (1925) di Làszló Moholy-Nagy è insieme il manifesto teorico della fotografia moderna, una riflessione sull'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica scritta dieci anni prima del saggio di Benjamin, e un testo di teoria dei media e della cultura visuale che continua a stupirci per la sua attualità. Da un lato va considerato come uno dei documenti decisivi di quella straordinaria stagione di riflessione sul ruolo culturale della fotografia e del cinema che furono gli anni Venti e Trenta, in stretta relazione con gli scritti di registi e teorici come Vertov, Epstein, Benjamin e Kracauer, le sperimentazioni fotografiche di Man Ray e Rodcenko, i fotomontaggi dei costruttivisti russi e dei dadaisti berlinesi, il cinema astratto di Ruttmann, Eggeling e Richter. Dall'altro può essere letto come un testo che introduce per la prima volta alcuni dei temi ancora oggi al centro della teoria dei media e degli studi sulla cultura visuale: la capacità dei media di riorganizzare l'esperienza sensibile degli individui, il ruolo dell'arte nella sperimentazione di un uso umanistico-estetico della tecnologia, gli effetti epistemologici e sociali di quel primato del visivo che proprio allora cominciava a manifestarsi in piena evidenza.
Il seminario. Libro III. Le psicosi (1955-1956)
Jacques Lacan
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 400
In questo lavoro Lacan introduce il concetto fondamentale di una dottrina casuale delle psicosi, concepite come un effetto condizionato non dal fatto positivo di un accadere patogeno, ma dal fatto negativo di un non-accadere. Là dove Freud scopriva l'"accadere psichico", Lacan propone la scoperta di un corrispondente non-accadere psichico, ed elabora il concetto di preclusione di un significante-chiave dalla struttura del soggetto dell'inconscio. Nella scelta del materiale clinico di riferimento, Lacan privilegia sin dalle prime pagine quello della psicosi paranoica, e lo fa unendo all'esame della propria documentazione clinica un commento al libro del più celebre paranoico del secolo scorso, le Memorie di un malato di nervi del Presidente Schreber, in parallelo con il saggio che gli ha dedicato Freud. Di particolare interesse è il modo con cui Lacan, nel procedere della dimostrazione, mobilita l'intera teoria psicoanalitica concentrandola appunto sul tema delle psicosi.
Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari
Adriano Prosperi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: LI-708
La presenza della Chiesa nell'Italia moderna si è fatta sentire non solo, com'è ovvio, in termini di potere politico ma anche in termini di conquista delle coscienze. Spettò ai missionari collegare persuasione e repressione, dando così una base di massa all'egemonia cattolica.
La maschera di Socrate. L'immagine dell'intellettuale nell'arte antica
Paul Zanker
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 392
Cittadino esemplare o eroe dell'intelletto, rappresentante della tradizione o guida in mezzo alle nuove inquietudini spirituali: i modi in cui si presenta l'intellettuale antico sono caratterizzati da una varietà di volti e sfaccettature che trovano esatta corrispondenza nella molteplicità dei ruoli che di volta in volta egli è chiamato a svolgere. In un percorso che parte dall'Atene di età classica per approdare alle grandi trasformazioni occorse nella tarda antichità, Paul Zanker interroga le effigi di Omero e di Menandro, di Cicerone e di Marco Aurelio (ma anche di Cameade o di Cristo), trattandole a tutti gli effetti alla stregua di fonti storiche: non, quindi, come riproduzioni "fotografiche" atte a soddisfare la curiosità di vedere quale fosse la fisionomia dei grandi personaggi del passato, ma come visualizzazioni di valori e di ideali diffusi, testimonianze dell'evolversi del concetto di "cultura" a seconda delle epoche e dei contesti sociali.