Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi
Il teatro inglese del Novecento
Paolo Bertinetti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 265
Il volume intende presentare un panorama ampio e approfondito della letteratura drammatica inglese del Novecento, e dare inoltre conto, in modo sintetico ma puntuale, di tutti quei fenomeni che, pur riguardando la storia dello spettacolo, le concezioni drammatiche, le sperimentazioni teatrali, hanno influenzato e, a volte, determinato le scelte degli autori del teatro inglese. La prima parte affronta gli autori e le correnti che si affermarono a partire dalla fine dell'Ottocento fino alla Seconda guerra mondiale. La seconda parte prende le mosse dall'opera del maggior drammaturgo della seconda metà del Novecento, Samuel Beckett, per poi seguire la straordinaria fioritura di questa drammaturgia.
L'ideologia. Origine dei pregiudizi
Raymond Boudon
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 323
Biblioteca spagnola. Dal Cantare del Cid al Beffatore di Siviglia
Francisco Rico
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 314
Primo Levi: un'antologia della critica
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 405
In mancanza di una monografia organica che inquadri criticamente il lavoro di Primo Levi, Ernesto Ferrero ha raccolto in questo volume i contributi più significativi apparsi finora. In testa a tutti, i saggi introduttivi ai tre volumi delle Opere, apparse nel 1987-90 nell'einaudiana "Biblioteca dell'Orsa", e firmati da Cesare Cases, Cesare Segre e Pier Vincenzo Mengaldo, che costituiscono altrettanti capisaldi della critica su Levi. Seguono altri interventi su temi specifici o su singole opere.
Per una teoria freudiana della letteratura
Francesco Orlando
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: VI-223
Il seriale. Un’indagine filosofica
Enrico Terrone
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 176
Dal serial killer alle serie televisive, dalla produzione in serie alla musica seriale, dalle serie geometriche ai numeri di serie, la nozione di serialità svolge un ruolo centrale nella scienza, nella tecnica, nella cultura e nell’arte, ed è stata opportunamente impiegata, con significati specifici, dagli studiosi di varie discipline. Ma, piuttosto incredibilmente, non è mai stata oggetto di un’analisi filosofica volta a stabilire se, a fondamento dei vari usi disciplinari, ci fosse un’unica essenza del seriale. Questo volume colma la lacuna con un’indagine che attinge alla chiarezza e alla precisione proprie della filosofia per fare luce sul concetto di serie e sulle sue molteplici implicazioni. Ogni capitolo prende spunto da casi esemplari per comprendere, tramite argomentazioni filosofiche, che cos’è il seriale e qual è il suo posto nella nostra immagine del mondo. Il primo e il secondo capitolo si avvalgono rispettivamente del serial killer e della serialità televisiva per analizzare il concetto di serie; il terzo esamina il ruolo del seriale nella produzione industriale e, mediante esempi presi in prestito da pittura, letteratura e cinema, nella creazione artistica; il quarto studia le metamorfosi del seriale in epoca digitale; il quinto fa leva sull’analogia tra meme e gene per estendere il seriale dalla cultura alla natura; il sesto propone infine una metafisica della serialità che, a partire dai casi studiati nei capitoli precedenti, estende il dominio delle serie fino ai suoi confini estremi e valuta l’ipotesi per cui la realtà potrebbe essere seriale nel suo complesso.
Il Seminario. Libro XV. L’atto psicoanalitico (1967-1968)
Jacques Lacan
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 304
Come si diventa psicoanalista? Già dai tempi di Freud era diventato evidente che per poter analizzare occorre che colui che si dedica a questo compito sia stato egli stesso analizzato da uno psicoanalista. Ma chi decide che il lavoro di analisi si sia concluso in modo adeguato? Nelle società psicoanalitiche ci si attiene in generale al giudizio dell’analista e alla cooptazione di altri associati. Lacan considera che tutto ciò non sia sufficiente. Perché una fine di analisi sia tale occorre che il fine dell’esperienza analitica sia raggiunto per via di un attraversamento che Lacan aveva già delineato nel “Seminario” precedente, “La logica del fantasma”. Uno psicoanalista è il risultato della propria esperienza analitica portata al suo termine logico. Per questo motivo Lacan può definire l’atto analitico «come il momento elettivo del passaggio dello psicoanalizzante a psicoanalista», atto che in linea di principio «è a portata di ogni entrata in analisi», come scrive nel “Resoconto del Seminario” redatto per l’«Annuaire» dell’École pratique des hautes études.
Femminismi. Un’antologia contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 352
Patriarcato. Sessismo. Intersezionalità. Liberazione sessuale. Violenza di genere. Termini come questi, oggi centrali nel dibattito pubblico, affondano le loro radici in quell’elaborazione fatta di pratiche e teorie che chiamiamo femminismi. Il plurale è d’obbligo, date la varietà e la complessità di quei percorsi. Questa antologia propone un itinerario attraverso i testi fondamentali dei femminismi dal secondo dopoguerra a oggi, offrendo una visione ricca e sfaccettata delle trasformazioni politiche, sociali e culturali che hanno segnato il pensiero e l’azione delle donne. Da Simone de Beauvoir fino al movimento Non una di meno, passando per autrici come Chandra Talpade Mohanty, Angela Davis, bell hooks, Donna Haraway, Judith Butler, Adrienne Rich, Nancy Fraser, Audre Lorde, Luce Irigaray, Carla Lonzi, Luisa Muraro, Lea Melandri e molte altre: più di cinquanta testi per ascoltare direttamente le voci delle protagoniste, cogliere come alcuni degli strumenti del pensiero che oggi usiamo per analizzare il mondo sono stati elaborati per la prima volta e il loro specifico significato. Una mappa critica per orientarsi in un campo in continua evoluzione, dedicata a chi voglia approfondire, interrogarsi – o prendere posizione.
Vita interactiva. Da Homo sapiens all’universo digitale
Pietro Montani
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 240
Il termine «interattività» si è imposto come una parola chiave dei nostri tempi grazie al crescente espandersi della rete e delle sue risorse nella nostra vita quotidiana. Ciò a cui fa riferimento, tuttavia, poggia su un’idea molto più generale e impegnativa: quella secondo cui la relazione interattiva in quanto tale esercita un primato rispetto agli elementi che vengono relazionati. Il modo in cui questo primato si fa valere, per di più, è sempre nuovo, le sue forme ci spiazzano, la sua creatività talvolta ci disorienta. Dei fondamenti dell’essere interattivo e delle sue tante varianti questo libro propone una ricognizione scandita in quattro movimenti. Il primo ne esamina le strategie di base: dagli espedienti che la vita biologica sa escogitare per conservarsi, evolvere e differenziarsi fino alle metamorfosi con cui l’interattività modella le dinamiche culturali tipiche degli esseri umani. Il secondo analizza la principale tra le tecnologie simboliche della nostra specie, il linguaggio verbale, e la sua capacità di generare prassi interattive che non sarebbero potute sorgere in sua assenza. Il terzo offre un’ampia rassegna della vocazione intimamente interattiva delle arti. Il quarto movimento, infine, prova a fare il punto sugli originali processi interattivi implementati dal digitale, aprendo un confronto spregiudicato tra le sue potenzialità liberatorie e le sue minacce regressive. Il quadro che ne deriva offre una motivazione coerente al fatto che il nostro tempo sembra più di altri destinato a rimodulare quella “vita activa”, che per Hannah Arendt qualificava, in generale, la «condizione umana», come “vita interactiva”.

