Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi
L'impressionismo. Riflessi e percezioni
Meyer Schapiro
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XXX-406
Questo libro offre una visione inedita dell'impressionismo inquadrandolo nella cultura parigina di fine Ottocento ed esplorando il fitto intreccio di temi storico-artistici, economici, politici, filosofici, linguistici e letterari dell'epoca. Schapiro esplora i tratti comuni e le intenzioni radicali di una comunità artistica profondamente consapevole di se stessa. Monet, Manet, Pissarro, Degas, Bazille, Renoir, Sisley scelsero di esporre sotto la medesima sigla; si opposero all'arte tradizionale e pur sviluppando uno stile personale trovarono ognuno la propria ispirazione nell'opera degli altri. L'autore studia lo specifico modo impressionista di vedere "fisicamente" al fine di scoprire fondamentali peculiarità di questo movimento artistico: in tal modo, perfino le analisi di celebri capolavori riservano al lettore illuminanti intuizioni. Nella prospettiva di Schapiro, un singolo dipinto diventa il luogo di discussione della pennellata impressionista, della città in turbinosa espansione, dei nuovi caratteri della vita cittadina e del profondo influsso esercitato dalla fotografia. Intrecciando lo studio dei dettagli a quello di ampie tematiche storiche, risalendo alla storia dell'Ottocento e spingendosi fino all'espressionismo astratto, Schapiro offre un resoconto dell'impressionismo come punto di svolta della storia dell'arte.
La verità della poesia. «Il meridiano» e altre prose
Paul Celan
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XXXV-58
A Paul Celan, nel 1960, viene conferito il Premio Büchner. In quella occasione tiene un discorso dal titolo "II meridiano", qui raccolto insieme a tutti gli scritti in prosa. Celan si prova a dire il significato della poesia, e trova questa immagine: poesia non è alcun luogo concreto sulla carta geografica dell'immaginario e della mente dell'uomo. Essa è, piuttosto, come un meridiano: una linea ad un tempo verissima e inesistente che indica una direzione attraverso molti territori. Su questa linea a ciascuno è data la possibilità di tracciare il proprio cammino verso quel sapere e quel sentire che appaiono sempre più lontani da chi è assediato dalla civiltà del rumore e del fatuo, e in essa si perde.
Il linguaggio e la morte. Un seminario sul luogo della negatività
Giorgio Agamben
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: VIII-144
Un'indagine sulle strutture che costituiscono il fondamento della cultura occidentale. "Nella tradizione della filosofia occidentale, l'uomo appare come il mortale e, insieme, come il parlante. Egli è l'animale che ha la "facoltà" del linguaggio e l'animale che ha la "facoltà" della morte. Altrettanto essenziale è questo nesso nell'esperienza cristiana. La facoltà del linguaggio è la facoltà della morte: il nesso fra queste due "facoltà", sempre presupposte nell'uomo e, tuttavia, mai messe radicalmente in questione, può veramente restare impensato? E se l'uomo non fosse né il parlante, né il mortale, senza per questo cessare di morire e di parlare?"
Fotografia e società
Gisèle Freund
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XV-184
Da molti anni indisponibile per il pubblico italiano, "Fotografia e società" di Gisèle Freund costituisce uno dei principali riferimenti critici per la storia e la teoria della fotografia. Attraverso un'analisi della cultura fotografica francese dal XIX secolo agli anni 70 del XX secolo, l'autrice mette in luce l'interdipendenza tra espressioni artistiche e società, ricostruisce le fasi principali della radicale trasformazione della visione del mondo prodotta dalle tecniche dell'immagine fotografica, ed evidenzia la funzione che essa ha esercitato ai suoi esordi nell'evoluzione del ritratto individuale, e poi in quella del ritratto collettivo. Dedicando particolare attenzione al mondo borghese dell'Ottocento, la Freund analizza, nell'ottica di Walter Benjamin e della Scuola di Francoforte, il rapporto del sistema affettivo ed estetico con la produzione e la riproduzione meccanica, rispetto all'autentica venerazione per opere considerate uniche, in cui erano cresciute le generazioni precedenti.
Storia del jihad. Da Maometto ai giorni nostri
David Cook
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XXII-279
Cos'è il jihad e qual è il suo significato? Ma soprattutto in quale accezione e perché è stato evocato nel corso della millenaria storia dell'islam e continua a essere utilizzato anche oggi? David Cook risponde a queste domande ripercorrendo storicamente i testi fondamentali che da Maometto a al-Qaeda menzionano il jihad, offrendo un'analisi unica per completezza di informazione, per numero di fonti considerate e per capacità di sintesi. Il libro ha tre grandi vantaggi sugli altri saggi apparsi sull'argomento soprattutto dopo l'11 settembre: la chiarezza che origina da un diretto riferimento alle fonti testuali e che "pesa" tendenze e divergenze fra interpretazioni sul tema tramite ciò che materialmente tali fonti riportano; la semplicità data da una linea interpretativa forte, esplicitata fin dall'inizio e che ha l'indubbio merito di accompagnare il lettore non specialista con mano ferma in complessi capitoli della storia musulmana; infine la completezza, determinata dalla scelta di affrontare oltre millequattrocento anni di storia, occupandosi del jihad dalle origini fino ai giorni nostri. Il jihad che emerge nell'indagine di Cook ha un significato soprattutto bellicoso, pur nella molteplicità delle interpretazioni che nel corso del tempo hanno cercato di darne un significato più spirituale o irenico, a testimonianza di una molteplicità e varietà di interpretazioni che accompagna tutta la storia dell'islam
Terminologia filosofica
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XXIV-524
Queste "lezioni", che Adorno tenne all'Università di Francoforte tra il 1962 e il 1963, si propongono in primo luogo di offrire un esame storico e tematico di alcuni concetti fondamentali della filosofia (universale e particolare, soggetto e oggetto, dialettica, essere, coscienza ecc.), poiché, come scrive lo stesso Adorno, "alla filosofia il suo linguaggio è essenziale, e i problemi filosofici sono in larga misura problemi di linguaggio". Questa introduzione alla terminologia diventa dunque una vera e propria introduzione alla filosofia, condotta al di fuori dei tradizionali schemi manualistici e sistematici, con un linguaggio accessibile che nulla sacrifica al rigore critico, e senza false semplificazioni. Adorno concentra la sua riflessione attorno a certi punti focali, nei modi storico-dialettici che gli sono propri. Procedendo per grandi "tagli", egli affronta i principali movimenti della storia del pensiero (idealismo e realismo, empirismo e razionalismo, spiritualismo e materialismo), dandoci una sorta di panorama della filosofia, in particolare di quella moderna, per temi e problemi, ricco di aperture, di spunti e di suggestioni.
Trattato teologico-politico
Baruch Spinoza
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XLI-513
Tra i vari, possibili discorsi introduttivi alla lettura del "Trattato teologico-politico" - testo insieme di critica biblica, filosofia della religione e filosofia politica - quello tendente a mettere in luce il significato della filosofia politica spinoziana e il nesso esistente tra filosofia politica e metafisica spinoziana è parso offrire il tipo di approccio al testo oggi più pertinente. Tale scelta esprime la convinzione che la problematica del Trattato trovi la sua unità e abbia il suo scopo nella discussione dei temi politici. L'abbattimento del pregiudizio teologico, perseguito attraverso l'analisi dei fondamenti della tradizione teologica e la riflessione sulla storia del popolo ebraico - che si conclude nella subordinazione del potere religioso al potere politico - è momento preliminare all'affermazione delle libertà civili, nella quale l'autore stesso definisce lo scopo dell'opera. Mostrare, poi, come anche la filosofia della religione, esposta nel Trattato, abbia a suo fondamento i principi della metafisica, già elaborati da Spinoza pur se non resi pubblici, serve d'altra parte a chiarire, mettendola in discussione, la proclamata reciproca indipendenza di filosofia e teologia. Il Trattato risulta cosi un testo unitario, le cui sezioni, teologica e politica, sono momenti di un solo discorso il cui tema centrale è quello della liberazione da ogni forma di pregiudizio e di oppressione. (Dalla prefazione di Emilia Giancotti Boscherini).
Il conflitto israelo-palestinese. Cent'anni di guerra
James L. Gelvin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: IX-362
Il conflitto tra israeliani e palestinesi, e rispettivi progenitori, dura da oltre cent'anni. James Gelvin ne offre una ricostruzione storica completa e aggiornata al 2006, partendo dalla metà dell'Ottocento, quando gli abitanti della Palestina ottomana e gli ebrei dell'Europa orientale cominciarono a definirsi come "comunità nazionali" e in breve diedero origine a due movimenti nazionalisti contrapposti, che rivendicano ancora oggi la proprietà di una stessa terra. Dalla nascita dello Stato d'Israele in poi, il susseguirsi di guerre, sommosse, occupazioni e attentati che hanno insanguinato quei territori ha polarizzato l'attenzione internazionale, conferendo alla vicenda un'impronta di unicità. Gelvin analizza le interazioni tra le due comunità che si contendono la Palestina: i reciproci miti nazionali, le logiche interne che hanno innescato il conflitto, le condizioni storiche e le pressioni esterne che ne hanno influenzato lo svolgimento, il coinvolgimento degli Stati arabi e delle altre potenze straniere, i negoziati di pace, fino al recente "disimpegno" da Gaza, in uno scenario da incubo di cui è difficile immaginare la fine.
La filosofia del Daodejing
Hans-Georg Moeller
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 182
Uno dei testi più celebri e misteriosi della tradizione filosofica mondiale viene indagato e spiegato da Hans-Georg Moeller in modo semplice ed efficace. L'autore prende in esame le immagini e gli insegnamenti principali del Daodejing (o Laozi, com'era originariamente chiamato, dal nome del suo presunto autore) fornendo al lettore gli strumenti per la comprensione di questo antico classico. Da un lato, attraverso una ricontestualizzazione storica del Daodejing, Moeller chiarisce gli aspetti più oscuri di una filosofia che si discosta dai principi ermeneutici della nostra tradizione; dall'altro, seguendo un approccio "contrastivo", mette in luce parallelismi e differenze tra la visione del mondo e della vita contenuta nel Daodejing e la prospettiva umanistica della filosofia occidentale. A partire dall'analisi di concetti cruciali come Yin e Yang, Qi, Dao e De, Moeller offre interessanti spunti di riflessione su questioni centrali per l'uomo - le emozioni, la sessualità, la morale, il tempo, la morte e la guerra -' rendendo accessibile anche ai profani un testo proverbialmente ermetico.
L'immaginario
Jean-Paul Sartre
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 294
Concepito assieme a "L'immaginazione", l'altro saggio dedicato all'immagine, costituisce una pietra miliare nel panorama della fenomenologia del xx secolo e, più estesamente, delle teorie contemporanee dell'immaginario. Sulla scorta delle indagini degli anni universitari e degli approfondimenti della fenomenologia compiuti durante un soggiorno a Berlino, Sartre riprende autonomamente i cardini del pensiero di Husserl e imbocca un cammino che lo porta a una nuova definizione della coscienza nei suoi rapporti con l'immagine. La tesi radicale di questo saggio denso e meditato è quella dell'incommensurabilità di percezione e immaginazione, nodo teorico che permette a Sartre di ridefinire la natura della coscienza immaginativa e dell'immagine quale oggetto irreale. Andando oltre Husserl, Sartre conferisce così alla coscienza immaginativa uno statuto nuovo e più originario rispetto alla percezione. Questo gesto filosofico è gravido di conseguenze: da una parte viene aperta la strada a una considerazione della vita immaginaria fin nelle sue molteplici manifestazioni (dal sogno all'opera d'arte), attraverso il territorio oscuro dei rapporti tra l'immagine e il pensiero; dall'altra vengono poste le basi di una teoria della libertà dell'immaginario e di un'estetica sui generis che si realizzeranno compiutamente negli scritti filosofici e letterari caratterizzanti, nel secondo dopoguerra, la grande stagione dell'esistenzialismo francese.
Il linguaggio. Introduzione alla linguistica
Edward Sapir
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 228
Ritorna a distanza di molti anni, e con una nuova introduzione a cura di Paolo Ramat, il libro di uno dei maggiori linguisti e antropologi del Novecento. Il manuale di Sapir si distingue infatti per l'equilibrata fusione di tre elementi: una solida base costituita dalla communis opinio scientifica, uno stile seriamente divulgativo e brillante, una forte dose di originalità, sia propriamente scientifica, sia per quanto riguarda l'approccio culturale generale.
L'arte del Medioevo
Julius von Schlosser
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: XXXIV-125
Comparsa neI 1923, "L'arte del Medioevo" è un classico della storiografia artistica del nostro secolo, e un testo fondamentale per la comprensione del Medioevo. Nella prefazione all'edizione italiana Otto Kurz lo definisce un contributo eminente alla storia del linguaggio artistico, e sottolinea il gusto e la sensibilità di cui dà prova lo studioso austriaco, fino a costituire qualcosa di più complesso di una monografia su un'epoca storica. Per Schlosser non basta accettare e ammirare il complesso mondo delle forme del Medioevo: occorre capirne spirito e modi, isolandone gli atteggiamenti tipici e peculiari. Di qui le analisi e i suggerimenti interpretativi su cosa significhi paesaggio o ritratto nel Medioevo, sull'atteggiamento dell'artista.

