Filema: Ritagli
Gli amanti che non lo furono mai
Samuele Scettri
Libro
editore: Filema
anno edizione: 1998
pagine: 161
In questo primo romanzo di Samuele Scettri, lo pseudomino con cui si firma un giovane regista napoletano, la narrazione corre da una stazione ferroviaria ad un molo, da Vladimiro, un giovane regista alla ricerca del materiale da filmare, a Marco che cerca di ricostruire errori e fratture di un percorso sentimentale, a Barbara che frugando rende ancora più difficile la propria ricerca e getta tutto all'aria aprendo alla fine un cassetto pieno di passato.
Tutto esaurito
Vieri Niccoli
Libro
editore: Filema
anno edizione: 1997
pagine: 152
L'autore, capo ufficio stampa della Paramount per vent'anni, ripercorre la storia del cinema svelando i retroscena, i drammi, gli amori, le paure di tanti personaggi famosi del grande schermo. Una carrellata di ricordi, di volti familiari, come Anna Magnani, Sofia Loren, William Holden, Jerry Lewis e tanti altri, compone questo libro tra piccoli segreti e grandi eventi che hanno segnato l'approccio al cinema di intere generazioni.
Amore differenza mondo. Un'educazione sentimentale
Giuseppe Ferraro, Simona Marino
Libro
editore: Filema
anno edizione: 1996
pagine: 128
Ondina. La ninfa che divenne donna per amore
Friedrich de La Motte Fouqué, Ingeborg Bachmann
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2004
pagine: 147
Il libro raccoglie la favola romantica, scritta nel 1811 dal barone La Motte-Fouqué e "Ondina se ne va" di Ingeborg Bachmann, contenuta nella raccolta Il trentesimo anno e pubblicata su licenza dell'Adelphi, nonché una riflessione di Lea Melandri su queste due figure dell'amore femminile, la ninfa emersa dai flutti, a cui il cavaliere Hildebrando dà un'anima e la Ondina moderna, dalla lucida coscienza di donna che lancia un'invettiva tenera e rabbiosa contro la falsità degli uomini. La loro prossimità sta forse in quel nodo che stringe insieme estasi e gelo, gioia e lacrime, amore e morte, consegnando la favola amorosa ad un'invarianza, che sfida le lucide acquisizioni della coscienza storica per restituirci la figura della Madre amante, l'originaria sembianza di una felicità assoluta, quella singolare unità a due della coppia madre-figlio, dove si condensa l'illusoria speranza che sia l'amore ad aprire un'oasi di innocenza e di accoglimento reciproco tra i sessi. Ma l'isola, su cui Bachmann vorrebbe far crescere generazioni di figli svincolati dall'eredità dei padri, non esiste, così come l'amore totale che lega Ondina a Hildebrando, non tollera abbandoni o tradimenti, pena la morte di entrambi gli amanti.