Franco Angeli: Storia-Studi e ricerche
Studi storici sul colonialismo italiano. Bibliografia (2000-2024)
Nicola Labanca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 246
A livello internazionale, negli ultimi decenni - finito il colonialismo storico europeo che per mezzo millennio aveva imperato su tre Continenti e avviatosi un nuovo periodo diversamente ma non meno conflittuale nei rapporti fra l'Occidente e il resto del mondo - in tutti i Paesi europei il passato coloniale nazionale è stato studiato in modo nuovo, criticato, denunciato. Anche in Italia negli ultimi anni gli studi coloniali e la più recente critica postcoloniale hanno cambiato il modo di guardare al passato. Mancava però una guida, una carta geografica, una bibliografia che desse conto di questa nuova generazione di studi, di studiose e studiosi. Tale mancanza ha talvolta condotto anche storiche e storici fra i più avvertiti a non dare la giusta considerazione a questa grande innovazione storiografica. Con il suo ampio saggio introduttivo e interpretativo, e con la sua ricca bibliografia, il volume ambisce a presentare le caratteristiche e i risultati, le contraddizioni e la notevole portata di un sommovimento storiografico che ormai è anche italiano, che attraversa più discipline e che suggerisce modi nuovi di guardare ad una pagina del passato nazionale troppo spesso ignorata e sottovalutata - e alle sue conseguenze ancora operanti.
Una diversa narrazione del passato coloniale. Studi su Angelo del Boca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 178
Angelo Del Boca (1926-2021) è noto in Italia per aver riscritto la storia del colonialismo italiano. Già nel 1965, nel trentennale della Guerra d'Etiopia, aveva messo in crisi gran parte della propaganda che aveva circondato quella guerra fascista. Fra 1976 e 1988, in sei documentati volumi, ricostruì la storia della presenza coloniale degli italiani nel Corno d'Africa e in Libia. Nel 1996 tornò sul tema con "I gas di Mussolini", nel quale denunciava il ricorso da parte del regime agli aggressivi chimici nel 1935-1936 e non solo. Nel 2005 con "Italiani brava gente?" smontò un mito troppo caro agli italiani. Non poche sue opere furono tradotte all'estero. Nonostante la sua obiettiva rilevanza, l'opera di uno storico così importante non era stata sino in fondo esaminata storiograficamente. In questo volume studiose e studiosi di diversa collocazione disciplinare, generazione e orientamento interpretativo - con un serrato esame storiografico - rileggono le sue pagine e ne fanno emergere risultati conoscitivi, analisi e spunti di indagine ancora fecondi. Contro chi voleva ricordare solo benevolmente o assolvere pregiudizialmente la vicenda coloniale italiana, Del Boca ha insegnato a studiare approfonditamente e spassionatamente, sulle fonti, il passato nazionale: e (fra l'altro) a non negare i crimini che in esso hanno avuto luogo e che troppo a lungo sono stati rimossi dalla memoria del Paese.
Dal municipio alla patria italiana. Lotte e culture politiche a Brescia (1792-1802)
Carlo Bazzani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 414
Nella primavera del 1796, mentre le armate di Bonaparte rendevano possibile il rapido tracollo dei secolari Stati della penisola, tramontava la dominazione veneziana sul territorio bresciano. All'interno di alcune dimore della città, una manciata di giovani uomini tesseva un complotto contro la Dominante, dopo che per anni si erano mostrati insofferenti verso il suo governo. Attraverso lo studio di una vasta documentazione finora inedita, il volume prende le mosse dal momento in cui queste figure palesarono il proprio dissenso, per comprendere a fondo le loro motivazioni e se le istanze di breve periodo, diffuse nel continente europeo dal vento della rivoluzione di Francia, fossero più ispiratrici delle risalenti tensioni politiche locali. Si getta così nuova luce sui reali obiettivi dei congiurati, nonché sulla loro cultura politica, sfatando la mitizzazione che, anche in sede storiografica, si è fatta di questa vicenda. Al contempo, il lavoro esamina l'apprendistato politico di coloro che fino a quel momento erano stati esclusi dalla vita pubblica, ora chiamati al difficoltoso compito di catechizzare la popolazione per avvicinarla ai principi democratici e repubblicani. L'analisi delle vite parallele di questi personaggi, così differenti da entrare spesso in conflitto, permette di seguire quel lento e travagliato processo che condusse ad abbandonare la "piccola patria" per abbracciare la "patria italiana". Carlo Bazzani ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia moderna presso l'Università di Genova e l'Université Grenoble Alpes e attualmente è assegnista di ricerca all'Università di Verona. Si occupa di storia politica, istituzionale e culturale, in particolare dell'epoca rivoluzionaria e napoleonica in Italia. Autore di diversi saggi che indagano la storia del giornalismo e l'ideologia municipale, ha curato l'edizione integrale delle gazzette redatte da Giovanni Labus (1797-1799).
Amore, onore e gelosia. Una storia intima del miracolo economico italiano
Niamh Cullen
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 244
Come sono cambiate le vite intime degli italiani durante il "miracolo economico" degli anni Cinquanta e Sessanta? L'emigrazione, l'urbanizzazione e la cultura di massa hanno trasformato il modo in cui le persone pensavano all'amore, al matrimonio e alla famiglia. Il nucleo centrale dell'indagine è costituito dall'analisi di quasi centocinquanta diari e memorie inediti, scritti da persone comuni diventate maggiorenni in quegli anni. Le testimonianze personali ci permettono di conoscere le esperienze, i pensieri e i sentimenti di chi è cresciuto sullo sfondo di un'Italia in rapida evoluzione. I film, le riviste e la musica dell'epoca, saturi di vecchie e nuove forme di sentimentalismo, incoraggiavano i giovani a dare priorità all'amore romantico e al desiderio individuale rispetto alla famiglia, contribuendo a modificare le aspettative sul matrimonio e creando tensioni familiari. Allo stesso tempo le storie d'amore popolari erano spesso intrise di gelosia e alludevano alle emozioni più oscure, spesso legate all'amore. Il controllo sulle donne e la violenza contro di loro erano legati al senso dell'onore, ma anche connessi alle ansie per il cambiamento della società italiana, che si manifestavano nella gelosia romantica. Attraverso l'esplorazione del corteggiamento, del matrimonio consensuale e forzato, del delitto d'onore, della gelosia e della rottura del matrimonio stesso, il libro racconta come le vite degli individui e della nazione nel suo complesso sono state plasmate dal cambiamento nel modo di concepire l'amore romantico e i suoi più oscuri compagni, l'onore e la gelosia. Niamh Cullen è docente di storia europea moderna presso la Queen's University di Belfast. Tra le sue pubblicazioni figuranoTorino di Piero Gobetti: Modernità, Mito e Memoria(Peter Lang: Oxford, 2011) e un capitolo sull'amore in The Routledge History of Emotions in the Modern World(2022). Il presente volume è stato pubblicato per la prima volta in inglese nel 2019 con la Oxford University Press nella serieHistory of Emotions.
La vita offesa. Storia e memoria dei lager nazisti nei racconti di duecento sopravvissuti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 440
"Raccontare poco non era giusto, raccontare il vero non si era creduti. Allora ho evitato di raccontare. Sono stato prigioniero e bon - dicevo". Il cammino percorso dalla memoria dei Lager è in gran parte indicato da questa oscillazione tra il bisogno di verità e la difficoltà ad affermarla, tra lo sforzo di contrastare l'indifferenza del mondo e il silenzio come protesta; ma anche tra la spinta soggettiva a ricordare e quella opposta a dimenticare. Ostacoli esterni e interni non hanno interrotto questo cammino, facendo arrivare fino a noi un grande e inespresso patrimonio di esperienze. A quarant'anni di distanza, la raccolta delle storie di vita degli ex deportati promossa dall'Aned in Piemonte, l'ha trasformato in racconto dando voce a tutti, in particolare a coloro - e sono la stragrande maggioranza - che non avevano mai trovato ascolto al di fuori della famiglia e del piccolo gruppo degli amici. Dalla stessa volontà nasce questo libro in cui parlano 200 sopravvissuti, in un montaggio di più di 900 brani tratti dalle 10.000 pagine di trascrizione delle loro testimonianze. È un accumulo enorme di notizie, episodi, giudizi, riflessioni ed emozioni; un coro che nasce dall'incontro di voci diverse, un primo abbozzo di memoria collettiva. E insieme, uno spaccato della deportazione italiana, con la sua fisionomia complessa e con i suoi tanti e diversi protagonisti: giovani partigiani e partigiane, intere famiglie ebree, antifascisti di vecchia data, militanti operai, soldati renitenti ai bandi, gente presa a caso nei rastrellamenti. Dalle loro voci - perché di voci si tratta in questa ricerca di storia orale - lo studio dei campi di sterminio può trarre moltissimi spunti capaci di allargarne radicalmente la conoscenza e di rimettere in discussioni valutazioni consolidate. Ma oggi, in un panorama culturale e politico che inventa un volto umano al fascismo e tollera di convivere con prospettive di distruzione irreversibile, queste testimonianze hanno anche il valore di una denuncia e di un ammonimento.
La Saras. Lo sviluppo di un gruppo petrolifero tra storia d’industria, storia d'impresa e storia del lavoro
William Mazzaferro
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 174
Nel maggio del 1962 venne costituita a Cagliari la Saras S.p.a. (Società per Azioni Raffinerie Sarde), un’azienda che nei decenni successivi sarebbe stata in grado di superare gli ostacoli posti dal contesto nazionale ed internazionale, gestendo quella che col tempo divenne una delle più grandi raffinerie europee. Il volume si pone come case study incentrato sulle vicende di un’impresa strettamente legata alla famiglia del suo fondatore, Angelo Moratti, e sulle scelte manageriali che hanno reso la Saras un caso di successo. Quali percorsi ha intrapreso la Saras in un contesto petrolifero internazionale caratterizzato, almeno fino agli anni Ottanta-Novanta, dall’integrazione e dalla diversificazione, e, in seguito, da processi di refocusing? Quali rapporti sono intercorsi nei decenni tra il gruppo e la sfera pubblica? Quali scelte sono state adottate in merito al tema dell’innovazione tecnologica? Quale l’atteggiamento aziendale nei confronti della forza-lavoro? L’analisi, che copre un arco di tempo quasi quarantennale, permette di individuare una sostanziale continuità tra le scelte del fondatore e quelle delle successive generazioni di amministratori. La costante tendenza all’innovazione tecnologica, l’integrazione verticale mai sfociata nel controllo delle fonti di approvvigionamento, il ricorso alle agevolazioni statali e il paternalismo nei confronti dei lavoratori emergono come caratteristiche fondamentali del percorso storico della Saras.
Sulphur War. I Borbone, l'Europa e l'imperialismo mediterraneo 1734-1850
Sebastiano Angelo Granata
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 200
È il 1838 quando la monarchia borbonica sigla un contratto con i francesi Taix e Aycard, attribuendo alla Compagnie des soufres de Sicile la gestione quasi monopolistica del minerale presente sull'isola. L'accordo suscita le ire della Gran Bretagna, trascinando Napoli e Londra alle soglie di un conflitto armato. Solo nel 1840, in seguito alla mediazione di Parigi, la vertenza sarà ricomposta, al prezzo di una débâcle della dinastia partenopea, costretta a sciogliere l'accordo e a risarcire gli interessi agli imprenditori inglesi e alla stessa compagnia transalpina. Dipinto spesso come la sfortunata ribellione del Regno delle Due Sicilie alla "dittatura" delle grandi potenze, l'episodio è in realtà la spia di una crisi di portata generale, che lambisce Napoli al pari di tutti gli altri attori internazionali: Ferdinando II sperimenta un crescente isolamento diplomatico e l'acuirsi dell'ostilità dei siciliani; l'imperialismo di Palmerston, in patria, si scontra con le opposizioni trasversali del Parlamento; Luigi Filippo d'Orléans e Metternich assistono impotenti alla drastica ridefinizione della geopolitica europea. Attraverso il racconto della querelle zolfifera, il volume ricostruisce il declino degli assetti sanciti dal Congresso di Vienna e la rinnovata centralità del Mediterraneo, sulle cui acque si tessono e si rimodulano alleanze, si misurano ambizioni ed egemonie, maturano progetti politici e diplomatici di portata globale.
Diesel: jeans, comunicazione, cultura. Storia di un'impresa italiana globale
Mattia Bertocco
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 330
Un vestito, dal più sofisticato al più semplice, racchiude al suo interno una serie di elementi che lo mettono in dialogo con la società, la cultura e il contesto di appartenenza divenendo un atto di comunicazione non verbale a molteplici livelli. Nel 1978 nacque Diesel che in meno di dieci anni è stata in grado di affermarsi come una impresa globale. Diesel incarna una storia di successo italiano che ha saputo imporsi attraverso una reinterpretazione del contesto moda e culturale dando voce alla singolarità, alla volontà di contraddistinguersi per essere fedeli a sé stessi. Con un amplio storytelling che ha saputo conquistare il vasto pubblico, Diesel è stata in grado di sancire una nuova metodologia comunicativa su cui ha fondato il proprio successo. Attraverso gli archivi aziendali e una ricognizione della storia dell'azienda dalle sue origini ad oggi, viene ricostruito un importante lasso di tempo che pone in dialogo da un lato la storia del denim e del rapporto con il pubblico giovanile nelle varie decadi, e dall'altro l'evoluzione della comunicazione che ha saputo determinare il successo di Diesel. La ricostruzione puntuale delle attività comunicative tra pubblicità, cataloghi, progetti di sponsorizzazione, restituisce un quadro complesso fatto di collegamenti tra la realtà imprenditoriale italiana del distretto industriale veneto, e il successo globale che il brand ha saputo costruire.
I masnadieri maurini. Bande armate, criminalità e ordine pubblico in Sicilia dopo l'Unità
Sebastiano Angelo Granata
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 322
Implacabile nemico dei briganti siciliani, nel 1878 il magistrato Giuseppe Di Menza dà alle stampe l'opuscolo "I Masnadieri maurini", in cui racconta la storia della feroce banda proveniente dal borgo di San Mauro Castelverde. Il giudice-reporter ne ricostruisce origini, ascesa e declino, seguendone le vicende fino alla morte dei due capi, Vincenzo Rocca e Angelo Rinaldi, e all'arresto dei loro compagni, a cui egli stesso muove accusa in tribunale. Attraverso la rilettura del suo pamphlet, riedito qui in versione integrale con il commento di storici e giuristi, questo volume propone una riflessione a più voci sul brigantaggio isolano, sulle sue molteplici rappresentazioni, sulla percezione del fenomeno, spesso controversa: la storia delle bande armate si intreccia a quella della criminalità organizzata, alla competizione fra élite per la gestione del potere e, in ultima analisi, al ruolo dello Stato nel difficile controllo dell'ordine pubblico. Ne emerge una vicenda intricata e avvincente, sfrondata da stereotipi e luoghi comuni e in grado di gettare luce sui processi politici e giuridici che animano il contesto italiano fra periodo liberale ed età repubblicana.
Porto e città. L'economia del mare ad Ancona dall'Unità al Duemila
Roberto Giulianelli
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 540
Il mare come chiave interpretativa di un territorio. È quanto propone questo libro, prendendo in esame Ancona e il suo rapporto con l'Adriatico in età contemporanea. Scambi mercantili, pesca e navalmeccanica sono i tre settori cardine di un'economia che, sin dal medioevo, per un verso ha forgiato la comunità locale e, per un altro, della stessa comunità ha costituito l'espressione più fedele e identitaria. Ricostruire i percorsi seguiti da questi settori e misurarne il peso sia nel panorama italiano, sia nello scenario internazionale, rappresentano gli obiettivi di un'indagine che abbraccia un secolo e mezzo di storia, facendo leva su una larga ricognizione bibliografica e un profondo scavo archivistico.
Le spire della vipera. Le aderenze viscontee fra Tre e Quattrocento
Francesco Bozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 402
Nella seconda metà del Trecento fecero la loro comparsa, in maniera più o meno diffusa in larga parte della penisola, i trattati di aderenza. Legami elastici e flessibili, le adherentie coordinavano fra di loro due poteri asimmetrici, solitamente una "potenza grossa" (come Milano, Venezia, Firenze, e così via) e realtà minori, come signorie o comunità. Le adherentie avevano, di per sé, schiette connotazioni militari: per mezzo di esse il principalis riceveva sostegno militare e logistico, mentre l'adherens otteneva protezione e differenti forme di legittimazione. Nota ma non ancora indagata a fondo, l'aderenza è un osservatorio privilegiato per esaminare le pratiche politiche bassomedievali in tutta la loro complessità. I Visconti, come e più di altre potenze, fra Tre e Quattrocento fecero costante ricorso a tale forma pattizia per gestire tanto i processi di costruzione statale che li videro impegnati, quanto le relazioni interstatali (pacifiche o conflittuali che fossero) con le altre potenze della penisola. Lo studio sull'aderenza nella sua "forma viscontea" permette così, da una parte, di apprezzare le caratteristiche e le peculiarità impresse al legame dai signori (e poi dai duchi) di Milano, mentre dall'altra consente di analizzare, sotto nuovi punti di vista, temi ampi e nodali come quelli inerenti ai processi di costruzione statale, alla nascita e allo sviluppo delle relazioni interstatali, allo scoppio dei conflitti, ai processi di pace, e molto altro ancora. Tematiche che, ancora oggi, continuano a dimostrare tutta la loro rilevanza.
«Il più grande male dell'umanità». Alexander von Humboldt nell'abolizionismo francese dei primi dell'800
Paolo Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Per oltre venti anni Alexander von Humboldt fu impegnato nella redazione dei numerosi volumi del suo monumentale Voyage aux régions équinotiales, opera nella quale narrò del leggendario viaggio compiuto fra 1799 e 1804 nei territori americani. Tuttavia, quel racconto non riguardò solo la ricostruzione delle avventure trascorse oltreatlantico, né si limitò a fornire i seppur importanti risultati scientifici dei suoi studi, ma fu sensibilmente condizionato dall'evoluzione dello scenario politico internazionale del primo quarto di secolo e, soprattutto, si concentrò non poco sull'analisi delle condizioni sociali delle popolazioni dei territori visitati. Ricostruendo le vicende editoriali di tale fatica ed il contesto politico in cui prese corpo non tanto il viaggio, ma appunto la sua ricostruzione, questo lavoro illustra la centralità della questione della schiavitù negli interessi dell'intellettuale prussiano. Attraverso i suoi scritti, infatti, egli operò con grande coerenza - seppur non senza contraddizioni - per suggerire, in sintonia con gli ambienti dell'abolizionismo francese nei quali era pienamente inserito, una concreta soluzione per la fine dell'orrore della schiavitù. Una battaglia, questa, sulla quale sarebbe non a caso ritornato addirittura nel 1856, pochi anni prima della morte.