Franco Muzzio Editore: Cucine regionali
Dolci di Siena e della Toscana
Giovanni Righi Parenti
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1991
pagine: 212
La cucina delle Murge. Curiosità e tradizioni
Maria Ferrante Pignatelli
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1991
pagine: 290
La cucina della terra di Bari
Luigi Sada
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1991
pagine: 170
La cucina reggiana
Maria Alessandra Iori Galluzzi, Narsete Iori
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1987
pagine: 160
I funghi nella cucina veneta
Giovanni Capnist
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1984
pagine: 168
La cucina ampezzana
Rachele Padovan
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1981
pagine: 122
La cucina della Lunigiana
Salvatore Marchese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2014
pagine: 322
Dal porto di Luni (città fondata nel 177 a. C.) partivano i preziosi "marmi lunensi" che fecero grande la Roma imperiale di Augusto; e lì arrivavano il garum (salsa di pesce fermentato) e le merci di tutto il Mediterraneo dando il via a una direttrice di traffico che poi avrebbe avuto in Lerici e Portovenere (e La Spezia ancora più tardi) i punti di riferimento. E con la storia di Luni inizia anche la storia della gente di Lunigiana. Il cibo - i testaroli, le castagne, le torte - è parte integrante e insostituibile. Quasi che fosse stato idealmente affidato alla gente di Lunigiana il compito di perpetuarne la testimonianza attraverso i secoli.
Cucina sabina
M. Giuseppina Truini Palomba
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2010
pagine: 400
Cucina e salute con le erbe di Lunigiana
G. Battista Martinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2007
pagine: 254
Circa 200 ricette e preparazioni in uso in un arco "grande" di Lunigiana, quella che si allarga alla Val di Vara, trascorre il Golfo e si allunga verso Massa. Se qualcuno oltre a preparare i propri cibi, tisane e liquori, volesse anche raccogliere le proprie erbe e i loro fiori, non ha che da consultare le tavole dell'erbario, dove sono rappresentati con dettagliati disegni a colori e relative schede 44 piante e i loro fiori.
Cucina di Romagna
Graziano Pozzetto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2005
pagine: 576
Il libro di Graziano Pozzetto ha voluto far ritrovare o scoprire le arti, gli ingredienti e le ricette della Romagna. Un'opera di 600 pagine, la più completa finora mai pubblicata, che Piero Meldini, storico, consulente dell'opera, definisce "Treccani" definitiva, alla quale per decenni nulla si potrà aggiungere d'importante.
Cucina e vini del Garda
Carlo G. Valli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2004
pagine: 182
Ogni cibo è un derivato del rapporto terra-territorio-colture (P. Camporesi). Ogni ricetta è una frase di questo linguaggio e leggere questi messaggi è un approccio alla conoscenza dell'uomo, dell'ambiente che lo circonda, del suo faticoso e lento rapportarsi con esso, del manifestarsi del suo destino. L'alimentazione, come si è venuta sviluppando nel Garda porta certamente il timbro impresso dalla natura e dai conseguenti condizionamenti indotti dalla geografia, dalla storia, dalla "dimensione antropologica" dei suoi abitatori.
Cucina di Lucchesia e Versilia
Emiliana Lucchesi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 2004
pagine: 237
L'autore ci conduce negli angoli più riposti della cultura alimentare di quest'area che spazia dai monti della Garfagnana alle spiagge di Viareggio; e ci introduce ad autentiche meraviglie come la garmugia e l'incavolata, la torta "coi becchi" o il biroldo, i tacconi e la pasta intordellata, la rosticciana o le cée, la pasimata e la vinata. A questo punto verrebbe naturale un richiamo alla riscoperta della cucina povera e delle sue bellezze, ma il libro è di brusco realismo e ci ricorda che, se esiste, una cucina povera, o meglio "dei poveri", ne esiste anche da riscoprire, a Lucca come in qualunque altra area culturale, una "dei ricchi", che per derivare da innesti francesi non era meno interessante.