GBM: Cammei
Avvocati a Messina. Giuristi tra foro e cattedra nell'età della codificazione
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2017
pagine: 256
"I saggi qui raccolti rappresentano l’avvocatura a Messina nel corso di un secolo, dall’unità d’Italia al secondo dopoguerra, e costituiscono un tentativo emblematico di offrire una descrizione dei ruoli che i giuristi vi hanno ricoperto. Vi si trova infatti raffigurato il clima culturale, politico e istituzionale radicatosi in un significativo arco di tempo, durato quasi 150 anni, in una città nota per essere aperta e libera, di confine ma non anonima, perché contrassegnata da forti tradizioni. Grazie a queste profonde radici e al vigore spirituale la collettività e il suo ceto dominante riuscirono a sopravvivere eroicamente al terribile cataclisma che sfigurò la conformazione originaria della città senza tuttavia domarne la vitalità e senza fiaccare la nobiltà dei valori che essa incarnava. [...] È all’insegna della continuità e della contiguità che si succedono questi contributi: continuità e contiguità che consentirono di ricostruire l’ambiente reale attraverso le vestigia del passato e di trarne alimento e sprone per il futuro". (dalla prefazione di Guido Alpa)
Un'isola per nove chef. Interpretazioni contemporanee della cucina tradizionale siciliana
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2012
pagine: 180
Il gusto della Sicilia nei menu di Cristhian Busca, Sandro Cicero, Nuccia, Pina, Nina, Pinuccia, Alberto Rizzo, Claudio Ruta, Andreas Zangerl.
Il grade libro della cucina siciliana
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2011
pagine: 544
Cecè e Casimiro. Vita quotidiana e storia nelle lettere tra un domestico e il suo barone
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2010
pagine: 224
Corredato d'immagini e documenti dell'epoca, il volume riporta ampia parte della copiosa corrispondenza tra Vincenzo Di Benedetto, Cecè, domestico tuttofare, e il nobile Casimiro Di Maria, Barone di Alleri. Grazie alla cura attenta e discreta di Laura Ryolo - pronipote del Barone e scrupolosa custode dell'archivio di famiglia da cui le ha tratte trascrivendole personalmente esse ci offrono l'inconsueta testimonianza diretta di un'epoca, i frammenti di una Storia a cavallo tra Ottocento e Novecento che attraversa e ferisce i luoghi in cui si svolge e le vite quotidiane di chi la subisce. Cecè e Casimiro è il racconto epistolare di uno straordinario dialogo a distanza, di un'amicizia bizzarra il cui linguaggio - nel dialetto del domestico che mima ingenuamente il parlar forbito del 'suo' barone - insieme a pagine esilaranti, a situazioni ordinarie, talvolta paradossali o drammatiche, ci consegna il ritratto naif di un 'mondo di ieri' che ben potrebbe esser fonte di un romanzo sulla Sicilia schiacciata tra la crisi di fine secolo e l'avvento del fascismo.
La facoltà di giurisprudenza della Regia università degli studi di Messina (1908-1946)
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2009
pagine: 288
Il volume indaga uno dei periodi più drammatici e fecondi della storia della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Messina. La prima metà del Novecento rappresenta infatti per la Facoltà un periodo davvero cruciale: si apre con il terribile terremoto del 1908 che distrugge Messina e pone in dubbio la sopravvivenza della città e della sua Università; è attraversato da due Guerre mondiali, specie la seconda, che decimano il corpo docente; conosce una legislazione universitaria che relega l'istituzione peloritana a un ruolo secondario. Eppure, nonostante tale contesto fortemente avverso, a Giurisprudenza vide la luce e si affermò, grazie soprattutto alla statura scientifica e all'opera di Salvatore Pugliatti, la famosa Scuola giuridica messinese. Le ricerche contenute in questi saggi, grazie anche allo studio di una importante e in gran parte inedita documentazione archivistica, vogliono offrire un contributo alla conoscenza di tali vicende, fondamentali per la storia dell'Università e della scienza giuridica italiana.
La grande diaspora. 28 dicembre 1908. La politica dei soccorsi tra carità e bilanci
Luciana Caminiti
Libro: Libro rilegato
editore: GBM
anno edizione: 2009
pagine: 256
"Il disastro è immenso e molto più grande di quanto si possa immaginare." Con queste parole Vittorio Emanuele III descriveva a Giolitti, la vastità della catastrofe provocata sulle sponde dello Stretto dal sisma del 28 dicembre 1908. L'assoluta impraticabilità dei luoghi, già provati da un lungo secolo di scosse telluriche e dall'incuria dello stato liberale, impose l'allontanamento dei sopravvissuti, dando vita per la prima volta nella storia nazionale a una "grande diaspora". I profughi divennero una potente onda d'urto che investì l'intero paese. Gli aiuti si svilupparono sul modello d'intervento inaugurato nel 1905 in occasione dei soccorsi ai terremotati calabresi, e offrirono a Stato e imprenditoria nazionale l'opportunità di mettere a punto forme nuove di collaborazione per la gestione del territorio, improntate a efficientismo e tecnicismo di stampo industrialista, ma poco attente alle reali esigenze del precario equilibrio dell'ambiente meridionale. Il saggio ricostruisce, con materiale d'archivio, logiche e metodi sottesi ai soccorsi, "disvelandoci" un'Italia avviata allo sviluppo economico e a dinamiche sociali di massa, piena di cuore, ma profondamente attraversata da pregiudizi di classe e inquinata dai germi dell'antimeridionalismo.
Avvocati a Messina. Giuristi tra foro e cattedra nell'età della codificazione
Libro
editore: GBM
anno edizione: 2007
pagine: 256
I saggi qui raccolti rappresentano l'Avvocatura a Messina nel corso di un secolo, dall'unità d'Italia al secondo dopoguerra, e costituiscono un tentativo emblematico di offrire una descrizione raffinata (e complessa) dei ruoli che i giuristi vi hanno ricoperto. Vi si trova infatti raffigurato il clima culturale, politico e istituzionale radicatosi in un significativo arco di tempo, durato quasi 150 anni, in una città nota per essere aperta e libera, di confine ma non anonima, perché contrassegnata da forti tradizioni. Grazie a queste profonde radici e al vigore spirituale la collettività e il suo ceto dominante riuscirono a sopravvivere eroicamente al terribile cataclisma che sfigurò la conformazione originaria della città senza tuttavia domarne la vitalità e senza fiaccare la nobiltà dei valori che essa incarnava. [...] È all'insegna della continuità e della contiguità che si succedono questi contributi: continuità tra la storia della metà dell'Ottocento, la cesura del terremoto, la ricostruzione, la dittatura, gli eventi bellici, la liberazione e la seconda riedificazione; continuità tra i valori fondativi della nuova Patria e i valori del diritto (civile e penale) così come impersonati dai grandi accademici e dai principi del foro; contiguità tra professione forense e attività accademica, tra Avvocatura e istituzioni, tra società civile e armature del diritto, ma anche tra l'ambiente reale e l'ambiente ideale; continuità e contiguità che consentirono di ricostruire l'ambiente reale.