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Giorgio Pozzi Editore: Studi e testi di cultura letteraria

Giosue Carducci. Raduni a Polenta di Dante 2016-2024

Giosue Carducci. Raduni a Polenta di Dante 2016-2024

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 216

Il volume raccoglie i testi delle conferenze carducciane che ogni anno si svolgono in questa piccola località romagnola.
17,00

Un trittico leopardiano (con giunta) più due occasioni

Un trittico leopardiano (con giunta) più due occasioni

Pantaleo Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2024

pagine: 168

Il volume raccoglie sette saggi: i primi tre sono dedicati a Leopardi: un Leopardi "libero come l'aria", che a Bologna in nove giorni contrae più amicizie che a Roma in cinque mesi, conquista una pienezza di vita personale e intellettuale e vive un momento favorevole del suo contraddittorio destino (I); un Leopardi pronto a scrivere una apologia degli ebrei, che Napoleone aveva emancipato e papa Leone XII aveva richiuso nei ghetti (II); un Leopardi che arriva nella grande Napoli di Ferdinando II attratto dalla dolcezza del clima e dalla indole benevola degli abitanti; male accolto dall'intellettualità progressista, a Napoli compone alcuni dei suoi canti più nuovi e più belli e a Napoli muore (III). Il quarto saggio riguarda l'intimità fraterna fra il torinese Thovez e Leopardi. Gli ultimi tre sono di area romagnola: Carducci, Serra e la biblioteca comunale Saffi. Tutti sono stati scritti ignorando l'idea crociana che il poeta è nient'altro che la sua poesia, e tenendo presente invece l'insieme biografia-storia-pensiero-poesia.
20,00

Carlo Dossi e il disagio dell'élite postunitaria fra scrittura e governo

Carlo Dossi e il disagio dell'élite postunitaria fra scrittura e governo

Luca Vaccaro

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2024

pagine: 116

«Dossi è una rara moneta aurea ma da gabinetto numismatico; utile allo studio, inutile al commercio». Con la nota azzurra 4580, Carlo Dossi definiva la sua «arte d'eccezione», volutamente destinata a un pubblico ristretto di lettori. L'arte, che per lui «è tutta pazzie», coincide con la vita: è «madreperlacea, illusoria, pericolante», fatta a «cancellature» e a «scritte pitture», a volte umoristica, altre «vaporosa» o a «macchie», come un quadro di un ritrattista scapigliato dell'ultimo romanticismo lombardo e toscano. C'è però nell'orizzonte del pensiero dossiano un'idea di teatralità che emerge dall'intima essenza dello scrittore. In essa si riflettono, come in un gioco di specchi, i frammenti delle letture di Hogarth, Stern, Swift, Richter, Hoffmann, Dickens, Poe e i segni delle spiccate inclinazioni del Dossi poligrafo: ora animatore, con i più bei nomi dell'epoca, della «cronaca bizantina» di Sommaruga, ora funzionario apicale, dal 1887, per il governo crispino.
15,00

I tempi del «Fanciullino» e altri saggi pascoliani

I tempi del «Fanciullino» e altri saggi pascoliani

Giorgio Marcon

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 464

I saggi qui selezionati sono il risultato di un trentennale percorso di ricerca che ruota intorno ai punti nevralgici della tradizione poetica di Giovanni Pascoli, a partire dal nucleo centrale del "Fanciullino". Lungo questa direttrice Giorgio Marcon cerca di cogliere l'essenziale del pensiero poetante di Pascoli, portando in superficie i rapporti che sussistono tra storia e poesia, in particolare nel contesto della cultura bolognese medievale, da cui provengono "Le canzoni di re Enzio" e "La canzone del paradiso". Accanto a questi testi fondativi Marcon analizza quelle prose, confluite nei "Pensieri e discorsi" o negli "Scritti danteschi", che ritiene interessanti perché provenienti da molteplici esperienze di scrittura, per poi esplorare la gamma eterogenea della poesia pascoliana con i "Canti di Castelvecchio", il "Diario autunnale", "Myricae", i "Primi poemetti", i "Poemi conviviali" e infine i "Poemi italici".
30,00

Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa

Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa

Gandolfo Cascio

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 196

Il volume raccoglie scritti dedicati alla prosa intesa nel suo significato più ampio, per cui, oltre al romanzo e al racconto, si ritrovano interventi dedicati alla forma del diario, ad alcuni carteggi, alla critica. A una prospettiva così estesa corrisponde una serie di voci tra di loro distanti, sovente contrastanti sia per le tematiche sia per lo stile; e se l'attenzione maggiore è riservata agli italiani, non pochi sono gli esempi forestieri: scelta che senz'altro agevola la comprensione dello spazio letterario circostante. Ciò che unisce questi saggi è lo sguardo del loro autore e il metodo di lavoro, ovvero quella «persuasione» del titolo che indica che il compito (o il «mestiere») del saggista e del critico è prima di tutto quello di esporre con la massima chiarezza com'è giunto alle sue conclusioni e al proprio giudizio. Per farlo, il modo più sicuro e conveniente rimane quello di porre il testo al centro di ogni discorso.
15,00

«Fatevi portatori di storie». Alessandro Perissinotto fra giallo e romanzo sociale

«Fatevi portatori di storie». Alessandro Perissinotto fra giallo e romanzo sociale

Angelo Castagnino

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2018

pagine: 174

Questo studio affronta i cinque nuclei tematici fondamentali per la comprensione critica della narrativa di Alessandro Perissinotto, uno dei romanzieri più prolifici dell'attuale panorama letterario italiano: il giallo e le tecniche del romanzo poliziesco; la costruzione dell'identità individuale e collettiva; la questione della giustizia, soprattutto in rapporto alla ricerca della verità; il romanzo a scopo sociale, legato a quella parte della sua produzione incentrata sugli anni di piombo, sul fascismo e sulla loro influenza nell'Italia odierna; e infine gli aspetti più tecnico-stilistici della sua narrativa, con particolare attenzione ai temi dell'intertestualità e della metanarrativa. Il volume si conclude con un'intervista allo scrittore. Un libro destinato non solo agli studiosi di letteratura contemporanea, ma anche a quanti vogliano ampliare la conoscenza dei romanzi di Perissinotto con un approccio critico e un'analisi dei suoi strumenti narrativi.
15,00

Svevo, Zeno e oltre. Saggi

Svevo, Zeno e oltre. Saggi

Giovanni Palmieri

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2016

pagine: 279

Il volume contiene diciannove saggi scritti nell'arco di vent'anni (1995-2016) e interamente dedicati a Italo Svevo. La raccolta è costruita non come un insieme cronologico ma come un macrotesto unitario in grado di articolare un discorso di carattere generale, pur se non esaustivo, sul magistero letterario del grande scrittore triestino. Nella prima sezione, intitolata "Svevo e oltre", sono riuniti studi che mettono in rapporto Svevo al contesto letterario, culturale e storico che lo comprendeva e in un certo senso lo "oltrepassava". Nella seconda sezione, intitolata semplicemente "Zeno", sono invece raccolti saggi riferiti alla "Coscienza di Zeno", mentre nella terza, "Zeno e oltre", vengono presentati studi dedicati alla narrativa sveviana successiva alla "Coscienza di Zeno" (1923). Conclude il volume un saggio finale, del tutto inedito, a cui l'autore ha affidato il compito di riassumere la sua interpretazione complessiva della narrativa di Svevo. All'unitarietà macrotestuale del libro contribuisce inoltre un preciso sistema di rimandi da uno studio all'altro, attraverso il quale il lettore interessato può approfondire un tema o un motivo, centrale in un saggio, ma solo marginalmente trattato in un altro.
17,00

La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859. Osservazioni comparative

La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859. Osservazioni comparative

Alessandro Manzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2016

pagine: XXXVII-314

Delle tante leggende ingiustificate che circolano intorno alla vita e all'opera di Alessandro Manzoni, una delle più pertinaci è quella che vuole l'autore dei "Promessi sposi" abbandonare la letteratura dopo la conclusione del grande romanzo. Il che farebbe di Manzoni un autore in silenzio per oltre trent'anni, fino alla sua morte, che giunse nel 1873. Al contrario, egli continuò a lavorare malgrado l'età e la salute, in particolar modo a questo saggio: un immenso tentativo di raccontare in modo originale la storia della Rivoluzione francese, confrontandola con ciò che allora si chiamava la Rivoluzione italiana, ossia con l'impresa del Risorgimento. Fin quasi ai suoi ultimi giorni portò avanti questo sforzo con accanita lucidità e grande indipendenza di vedute, scostandosi dai racconti celebrativi e dalle propagandistiche condanne di nostalgici dell'Ancien Regime. Mettendo a frutto la sua profondissima conoscenza dei fatti, attingendo a un gran novero di memorie, testimonianze e atti parlamentari, il Manzoni racconta in maniera personale e appassionante, da romanziere, da linguista e da giurista, la vicenda forse mai letta, certo mai scritta così, dei primi cruciali mesi del 1789, in cui a suo giudizio è già implicito tutto ciò che poi sarebbe venuto, fino a Napoleone e oltre.
20,00

Casanova. L'eroe libertino e il teatro dell'autobiografia

Casanova. L'eroe libertino e il teatro dell'autobiografia

Piero Pieri

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 164

Lontano dall'interesse divulgativo per il Casanova seduttore, Pieri analizza il ruolo dell'intellettuale inserendolo nel gran teatro della modernità pre-illuminista e illuminista. Nella sua opera Casanova spesso ordisce una trama fitta di eclettismi disciplinari conformi ai gusti arditi dell'epoca, come in "Histoire de ma vie", metafora testuale di un mito personale che l'avventuriero della penna elaborò in accordo col canone settecentesco dell'autobiografia. Discutendo la funzione ideologica dell'amour-propre, con cui Casanova autorizza la lettura delle sue memorie come un'avventura limpidamente cinica dello spirito libertino, lo studio discute la ricorrente contrapposizione all'opera di Rousseau e Voltaire, e l'adesione a un'idea moderna di autobiografia, in quegli anni ripresa anche da Alfieri. Adottando una tecnica del racconto che mescola confessione autentica, narrazione romanzesca e scena teatrale, Casanova finisce per conseguire una scrittura personalissima e impudente, spesso incline alla dichiarazione mendace, come risulta dall'analisi dei quattro dialoghi con Caterina di Russia presenti nell'"Histoire de ma vie", dei quali Pieri, confutando le precedenti interpretazioni, fornisce le prove di una scrittura propensa al gusto della bugia meravigliosa. Non manca uno studio sul D'Annunzio del "Piacere", che individua frequenti calchi presi dall'autobiografia casanoviana.
15,00

Il senso del tempo in Giacomo Leopardi

Il senso del tempo in Giacomo Leopardi

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 132

Nonostante la sterminata bibliografia sull'opera e sul pensiero di Giacomo Leopardi, non molto è stato scritto su un tema tanto specifico quanto cruciale della sua riflessione, quello del tempo. Anche se lo "Zibaldone" definisce il tempo "uno accidente delle cose", un puro nome che non ha un'esistenza indipendente se non nel nostro intelletto, in Leopardi il senso del tempo s'intreccia alla riflessione storica, filosofica e linguistica su presente e passato, ai motivi poetici ed esistenziali della memoria, della rimembranza, della morte, del vago e dell'infinito, intessendo del proprio filo la complessa trama di tutta l'opera del grande poeta recanatese. La miscellanea vede la partecipazione di studiosi di varia provenienza e formazione, presentandosi come una riflessione interculturale tra Danimarca e Italia, affrontata nelle sue varie declinazioni, con punti di vista e approcci disciplinari diversi. Saggi di Hanne Jansen, Steen Jansen, Ole Jorn, Paola Polito e Antonio Zollino.
12,00

«Nel ghiaccio e nella tenebra». Paesaggio, corpo e identità nella narrativa di Beppe Fenoglio

«Nel ghiaccio e nella tenebra». Paesaggio, corpo e identità nella narrativa di Beppe Fenoglio

Veronica Pesce

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 256

Da Omero a Steinbeck, dall'"Orlando furioso" al "Paradise Lost", dalla poesia visionaria di Hopkins ai racconti di Maupassant fino al western: Beppe Fenoglio, lettore onnivoro, appassionato frequentatore del cinematografo, osserva la tecnica diegetica del grande schermo, divora romanzi, opere teatrali e poetiche, talvolta le traduce. E come in un puzzle ricompone un nuovo e originale disegno, fatto di una lingua speciale, di un paesaggio non inventato eppure straordinario e inedito nella nostra letteratura, che restituisce una nuova identità partigiana, che garantisce e fissa un ordine differente da quello reale, o meglio da quello perduto nella tragica contingenza del momento storico. L'autrice guarda all'opera fenogliana nel suo complesso, affrontandola da diversi punti di vista: tematico, strutturale, linguistico, intertestuale, procedendo al raffronto dei testi pure nelle loro successive evoluzioni stilistiche e semantiche. L'analisi si rivolge in modo particolare al trattamento del paesaggio - sempre chiamato in causa dalla critica, ma raramente oggetto di specifici studi: la sua dimensione epica, la sua funzione narratologica ed ermeneutica, il suo imprescindibile concorso, insieme con la rappresentazione del corpo, del passo, della cinestesi, alla definizione di un'identità di partigiano e di uomo nuovo.
17,00

La fuga e il pellegrinaggio. Carlo Emilio Gadda e i viaggi

La fuga e il pellegrinaggio. Carlo Emilio Gadda e i viaggi

Giovanni Palmieri

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 322

Nell'opera di Carlo Emilio Gadda il viaggio rivela sempre una tendenza di fuga dal (suo) mondo, dal (suo) tempo, dal (suo) spazio e da ciò che lo scrittore avverte come il proprio destino. Contemporaneamente, però, è anche un pellegrinaggio "religioso" verso terre sconosciute, e appare come la verifica gnoseologica della realtà del mondo e della sua costituzione storica e materiale. Ai viaggi "sognanti" e lirici corrisponde una tendenza alla fuga dal mondo, mentre ai viaggi "etici" corrisponde un pellegrinaggio volto a certificare e a testimoniare la realtà dell'opera umana. Dopo aver ripercorso l'affascinante storia del moderno reportage di viaggio, la presente ricerca che si avvale di numerosi inediti gaddiani provenienti dagli archivi di Milano, Firenze e Pavia - giunge alla conclusione che in tutto il Gadda odeporico il viaggio lirico sarà dominante, mentre il viaggio etico, subordinato a questo, sarà sempre il risultato d'una repressione cosciente e artistica della primigenia pulsione: quella legata al sogno lirico e libero da qualsiasi implicazione morale.
17,00

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