Guanda: Narratori della Fenice
La stagione che non c'era
Elvira Mujcic
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 256
Jugoslavia, 1990. L'aria è tesa, le voci dei nazionalisti si fanno sempre più insistenti. Ma c'è ancora tempo, c'è ancora spazio per scongiurare gli allarmi che arrivano dalle zone di confine. In questa atmosfera elettrica, due giovani fanno ritorno alla loro cittadina nella Bosnia orientale. Nene è un artista ossessionato dall'eventualità che il suo Paese possa d'improvviso non esistere più, che nessuno ricordi più cosa significa essere jugoslavi, e immagina di realizzare un'opera che testimoni il mondo in cui la sua generazione è cresciuta. Merima, l'amica degli anni della scuola, crede nella politica, nel sogno di «fratellanza e unità» dei popoli, e cerca di contrastare i venti burrascosi che soffiano nel Paese, sperando così anche di distrarsi da una ferita d'amore. E poi c'è Eliza, la figlia di Merima, una bambina di otto anni che sta pianificando un viaggio per raggiungere il padre che non ha mai conosciuto e di cui conserva solo un biglietto di auguri. Elvira Mujčić, che durante le guerre jugoslave era una bambina come Eliza, racconta i destini individuali attraverso cui si muove il destino di un Paese intero, animato dagli stessi sogni dei suoi protagonisti, che inevitabilmente si scontrano con la fine delle proprie utopie. La Jugoslavia diventa così il simbolo di ciò che accade quando il culto del passato si esaspera e si trasforma in violenza, teatro di paure e inquietudini così simili a quelle del nostro presente.
Tornare a quando
María Elena Morán
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 224
Più grandi sono le promesse, più cocenti sono le delusioni se non vengono mantenute. Nina lo sperimenta sulla propria pelle quando capisce che della rivoluzione per la quale ha combattuto non è rimasto che un mucchio di slogan. Nel 2018 i fallimenti del Venezuela sembrano coincidere con i suoi: il divorzio da Camilo, quell'ingrato idealista che l'ha lasciata sola con la figlia Elisa, la morte dell'amatissimo padre, l'inflazione alle stelle. L'unico modo per risollevare le sorti di questa famiglia in macerie, pensa Nina, è emigrare in Brasile, affidando Elisa alle cure di nonna Graciela, che però non si è ancora ripresa dalla perdita del marito. Mentre Nina è a Porto Alegre, la miseria si insinua sempre più nelle case di Maracaibo, fiaccando corpi e animi di tutti e avvelenando l'adolescenza di Elisa. A un tratto, dal nulla riappare Camilo, con una proposta inaspettata per sua figlia… Quello che per lui è un disperato tentativo di riavere indietro la sua famiglia, per Nina è una patetica manovra per applicare su scala personale quell'autoritarismo che ora domina il Paese e che lei non è più disposta ad accettare. Con una scrittura musicale e punteggiata da originali trovate espressive, "Tornare a quando" è un romanzo famigliare ambientato nel Venezuela post Chavez, in cui tre generazioni di donne lottano per sopravvivere. Ma è anche un racconto appassionato su come gli ideali possano distruggere legami e creare strappi che, però, vale sempre la pena di provare a ricucire.
Il miracolo
Lorenza Sabatino
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 256
Napoli, 1984. In un albergo di Chiaia a conduzione familiare è un giorno di festa, si celebra un battesimo. Il maltempo, la finestra sfondata, la bottiglia di spumante che cade senza rompersi (è di malaugurio, dicono alcuni) non sembrano disturbare i festeggiamenti. Così quando verso sera Annibale, il vecchio proprietario dell'albergo, si imbatte nel corpo senza vita del nipote di sette anni, in preda al panico lo porta nel vicino convento dei Lateranensi dove rimane l'intera notte. La mattina seguente fa ritorno all'albergo con il nipote, vivo e in salute. È un miracolo, dice: Tommaso era morto, e adesso è resuscitato. Presto la quotidianità della famiglia viene sconvolta e un'altra morte prende il posto di quella di Tommaso, che invece è rimasto esattamente uguale a prima, se non fosse per un insolito silenzio e una piccola incurvatura della fronte. A mano a mano che la voce si diffonde, gruppi di persone si presentano in cerca di una grazia dal bambino miracolato, riempiendo di fiori il cortile dell'albergo, riunendosi in preghiera nel tentativo di recuperare una reliquia, o forse qualcosa di più... È Domenica, la sorella allora quindicenne di Tommaso, a ricostruire anni dopo gli eventi che hanno segnato per sempre la sua famiglia, lei che di quella sera nasconde un segreto ed è tormentata da una domanda: chi è stato a vedere Tommaso vivo per l'ultima volta?
Le donne dietro la porta
Roddy Doyle
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 288
A sessantasei anni, Paula Spencer, madre, nonna, vedova, è finalmente indipendente e desidera vivere appieno gli anni che ha davanti a sé. Ha un lavoro che le piace in una lavanderia, delle amiche che adora e un fidanzato rispettabile. I suoi quattro figli hanno trovato un loro equilibrio e vivono una serena quotidianità che Paula in passato avrebbe solo potuto sognarsi. Nonostante ogni tanto si trovi ancora a parlare con Charlo, il marito defunto, e a ripensare alle sofferenze che le ha fatto passare, Paula ha iniziato a mettere da parte i suoi demoni. Tutto questo fino a quando, un giorno, la primogenita Nicola si presenta alla sua porta. Nicola è la figlia perfetta, la donna che Paula non è mai stata: sicura di sé, benestante, moglie e madre amorevole. Ma adesso è fuggita dalla sua famiglia e sembra voler mettere tutto in discussione. Piano piano, Nicola confida a Paula il segreto che si cela dietro a questa crisi, e madre e figlia si aprono a ricordi dolorosi, vecchi traumi e nuove rivelazioni, per confrontarsi sul loro rapporto e scoprire chi davvero desiderano essere.
Occhi di bambina
Marco Vichi
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 240
Arianna ha sette anni quando la nonna le fa una domanda che potrebbe cambiare la vita di tutte e due: «Vuoi andare dalla mamma o vuoi stare qui?» Con i nonni Arianna sta bene, ha tantissimi giochi, può mangiare tutto quello che vuole e la notte può dormire in mezzo a loro nel lettone. Ma la mamma le manca... Siamo nel 1985, e inizia così l'avventura di una bambina che non sa ancora quale sarà la sua odissea. Si scontrerà con il mondo dei grandi e con i loro litigi, anche se riuscirà a vivere quel che una bambina dovrebbe sempre vivere: giochi, amicizie, scuola, stupore e scoperta. Ma sullo sfondo rimane la sensazione costante di essere provvisori, di non poter mettere radici da nessuna parte, di dover restare sempre all'erta, pronti a fuggire. Chissà perché poi... Cosa avrà fatto la mamma di così sbagliato, si chiede Arianna, per dover vivere con questa paura addosso? E chi è che la sta cercando? Un'incredibile storia vera raccontata con candore attraverso i ricordi di una bambina con un passato fuori dall'ordinario, un passato anche drammatico, che però non è riuscito ad avvelenarle l'anima. Un romanzo di rara intensità che esplora le fragilità e il coraggio dei più piccoli di fronte alle situazioni della vita, e la loro sorprendente capacità di trovare la luce nel buio.
L'anno ha perso la sua primavera
Edgar Morin
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 320
Un pomeriggio di giugno del 1931 a Parigi, un ragazzino di dieci anni esce allegramente da scuola. È sorpreso nel vedere che ad attenderlo c'è lo zio ma, lontano dal sospettare qualcosa, passa qualche giorno spensierato a casa sua fino al ritorno del padre, vestito di nero. Inizia così la storia di Albert Mercier, che è in parte anche quella dell'autore. Una storia segnata dal dolore per la perdita della madre e per le bugie degli adulti, che gli hanno impedito di dirle addio. Albert si chiude in se stesso e la sua adolescenza trascorre solitaria, nutrita unicamente da film e romanzi. Finalmente arriva il liceo, Albert si fa nuovi amici, trova una seconda famiglia nei compagni e nei professori, prova le prime attrazioni amorose. Sono gli anni che seguono l'ascesa di Hitler al potere: la politica irrompe nella scuola, gli studenti si schierano e si contrappongono, e Albert comincia a interessarsi agli avvenimenti internazionali. L'anno del diploma è anche quello in cui la Germania invade la Polonia e quando la Francia viene occupata per Albert giunge il momento di decidere davvero da che parte stare. Dopo essersi rifugiato a Tolosa, si unisce alla Resistenza appena ventenne. Edgar Morin racconta gli anni di passaggio all'età adulta di un giovane parigino che lui stesso definisce suo alter ego, in un periodo cruciale per la storia d'Europa. Un romanzo autobiografico scritto nel 1946 e rimasto inedito fino a oggi, che fa luce sulla formazione psicologica, intellettuale e politica di uno dei più grandi pensatori del nostro tempo.
Pomeriggio di uno scrittore
Peter Handke
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 112
Uno scrittore, reduce da un periodo di crisi, s'incammina per la città dopo un pomeriggio di lavoro. Attraversa strade e piazze, giunge alla periferia e rientra a casa quando l'oscurità è già calata. Che accada poco, in queste pagine, è pura apparenza: si tratta del resoconto di un viaggio attraverso il mondo intero. Lo scrittore racconta del suo scrivere e del prezzo che per questo deve pagare, della sua vita e del poco tempo che gli rimane dopo i momenti di più intenso lavoro: una leggera pigrizia, il piacere di girovagare, la distaccata percezione delle cose quotidiane e dei particolari più insignificanti. E tutto rientra nello scrivere: assieme a un dubbio costante, nei confronti di se stesso e degli altri. Sotto il sole pomeridiano, alla luce del crepuscolo e poi dell'oscurità notturna, Peter Handke percorre una lunga strada attraverso la città e attraverso se stesso, offrendo al lettore una profonda riflessione su una letteratura che si alimenta nel concreto rapporto con la realtà.
Feh. Che schifo la vita
Shalom Auslander
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 368
Che cosa accade quando un uomo di mezza età si accorge che la propria storia può essere letta attraverso quella della Bibbia e del suo Dio onnipotente e vendicativo? Shalom Auslander è nato e cresciuto in una rigida famiglia disfunzionale di ebrei ortodossi di Monsey, New York. Figlio di un padre alcolizzato e di una madre divorata dai sensi di colpa, ha vissuto da sempre sotto il giudizio implacabile di Dio. Oggi, però, ha finalmente capito che è stata proprio quella storia, impiantatagli dai rabbini in tenera età, ad avergli fatto credere di essere disgustoso, spregevole, fallito. Una storia che viene spietatamente raccontata da migliaia di anni. Una storia che gli ha insegnato che tutto e tutti, lui compreso, sono semplicemente feh, una espressione di disapprovazione che in yiddish significa più o meno uno schifo. Adesso che ha toccato il fondo, Shalom desidera solo riscrivere quella storia, per non trascinare con sé i suoi figli e possibilmente non avvelenare l'unica relazione sana della sua vita, quella con la donna che ama. Nel suo viaggio di trasformazione incontrerà Philip Seymour Hoffman, Schopenhauer e Kafka, Giobbe e Geremia, gli angeli Gabriele ed Elia. Dovrà affrontare sconfitte e delusioni, e metterà a rischio la vita, ma quando tutto sembrerà perduto sarà proprio in se stesso, dopo anni passati a criticarsi e disprezzarsi, che troverà la forza per ripartire. Un memoir irriverente e provocatorio, il miglior Auslander alle prese con una storia di famiglia raccontata senza filtri e senza tabù per mostrarci come in fondo è sempre possibile esorcizzare i nostri demoni e riscattare anche la più disonorevole delle esistenze.
Il mio traditore
Sorj Chalandon
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 192
A partire dalla sua vera amicizia con Denis Donaldson, leader dell'IRA e dello Sinn Féin, Sorj Chalandon racconta di Antoine, un giovane liutaio parigino con una passione per la musica tradizionale irlandese, che arriva per la prima volta a Belfast nel 1975 con in mente le parole di un amico: se non conosci il Nord non conosci l'Irlanda. Qui l'immagine patinata che aveva del paese lascia il posto a una terra di scontri, di morte, ma anche di amicizia. Antoine conosce il movimento repubblicano e la sua lotta contro l'impero britannico, incontra uomini e donne che combattono per la libertà. E incontra Tyrone Meehan, carismatico leader dell'IRA, di quelli celebrati nelle canzoni, che diventa per lui un punto di riferimento. Nel corso degli anni – quelli di Bobby Sands, degli scioperi della fame, delle marce e delle bombe – Antoine vede i suoi compagni vivere, soffrire, resistere, e si identifica sempre più nella loro causa: «Ero diverso. Avevo un altro mondo, un'altra vita, altre speranze. Avevo un gusto di mattoni, un gusto di guerra, un gusto di tristezza e anche di rabbia. Ho smesso con le musiche inutili per suonare soltanto quelle del mio nuovo paese». Antoine continua a dividersi fra Parigi e Belfast, finché un mattino d'inverno del 2006 i giornali riportano una notizia a cui fatica a credere: Tyrone è un informatore dei servizi segreti britannici sin dai primi anni Ottanta. Cosa significa essere traditi da un mentore, da un padre? Questa domanda ha tormentato per anni Sorj Chalandon dando corpo a un romanzo intenso e struggente che attraversa trent'anni di storia irlandese, e ci conduce in uno degli angoli più intimi della sua vita.
C'e' molta speranza (ma nessuna per noi)
Nicola H. Cosentino
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 240
È H, il protagonista di questa storia. Uno che non ne può più del pessimismo che lo circonda, e nemmeno del proprio: approdato a Milano dalla provincia calabrese, ha dedicato gli ultimi anni a scrivere un saggio sulla fine del mondo, ma la Storia – tra guerre, pandemie e disastri vari – gli ha offerto troppo materiale, tanto da rendere il suo lavoro superato. Decide allora di cambiare rotta, e concentrarsi su tutt'altro: i desideri. Ambiziosi, timidi, comuni, impossibili, inconfessabili... Munito di taccuino e registratore, H pone ad amici, famigliari, alla compagna che vorrebbe sposare e a tutti quelli che incontra una domanda apparentemente semplice: «Cosa desidera più di tutto il tuo cuore?» È curioso di mappare le speranze del mondo, certo, ma anche di capire meglio se stesso; di scoprire se fra i sogni degli altri si annida pure il suo. (Perché com'è che si desidera? Dovremmo reimparare a farlo?) "C'è molta speranza (ma nessuna per noi)" è un romanzo che oscilla tra il personal essay, l'inchiesta e il pamphlet, e parla di tutti noi, di quello che vogliamo e di quanto i nostri desideri siano la sola cosa realmente capace di svelare chi siamo e la società in cui viviamo. Al centro c'è un giovane uomo che ambisce non tanto a concretizzare i propri obiettivi (trovare un lavoro stabile, una casa più grande, scrivere un buon libro...) quanto a poterseli permettere. Ma la vera protagonista, forse, è la letteratura, giacché l'unico modo per reimparare a desiderare – e per realizzare ciò che è materialmente irrealizzabile – è immaginare.
Tempo di ritorno. Una storia di clima e di fantasmi
Ferdinando Cotugno
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 272
In statistica, il tempo di ritorno è la probabilità che un evento estremo si verifichi. È il tempo che ci mettono a ripresentarsi i grandi traumi, gli amori, gli scudetti, gli attacchi di panico, i messaggi che disperatamente aspettiamo, le ondate di calore, le alluvioni. La crisi climatica, con le sue catastrofi a distanza sempre più ravvicinata, ci ha trasformato in una società post-traumatica di massa. In questo libro, il tempo di ritorno però è anche il viaggio a ritroso del protagonista nella storia della sua famiglia, che una volta è stata «una piccola nazione fondata sui combustibili fossili»: il nonno operaio all'Italsider, il padre camionista, la madre che passa dagli studi umanistici alla gestione di una ditta di trasporti. Una storia di carbone e gasolio che nasce e riannoda i suoi fili nella zona industriale di Napoli, e si fa parabola per raccontare l'Italia intera dal dopoguerra a oggi. Non è una storia di clima ma, come ogni storia, è anche una storia di clima. Due generazioni che si ritrovano: quella dei padri che hanno lottato per uscire dalla povertà e costruire un piccolo benessere, e quella dei figli che quel benessere lo hanno ereditato, assieme a un mondo sul punto di collassare. Solo se impariamo ad abitare questa contraddizione e riconosciamo di essere compromessi in prima persona con il processo che sta conducendo la Terra all'inabitabilità, possiamo provare a sovvertire quello che sembra un destino già tracciato. Perché «l'ecologia è l'amore di chi non ha alternative» e noi, specie umana, non abbiamo un altro posto dove andare.
Il cremulatore. Storia banale e perciò straordinaria di Pëtr Nesterenko
Saša Filipenko
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 256
Pëtr Nesterenko ha una certa familiarità con la morte. Come direttore del primo crematorio di Mosca durante l'era di Stalin, ha letteralmente «ridotto in cenere» dissidenti, presunte spie, ex eroi rivoluzionari vittime del terrore rosso e delle grandi purghe staliniane. Cremulatore: questa la sua professione – se avesse un nome – che poi coincide con il macchinario che si utilizza per polverizzare ciò che resta di un individuo dopo la cremazione. Tante volte Nesterenko è scampato alla morte per un soffio, fino a convincersi di esserne immune. Finché, nel 1941, il secondo giorno dell'invasione nazista in URSS, arriva il momento del suo arresto. Dovrà rispondere adesso dell'accusa di spionaggio, e delle giravolte della sua vita tumultuosa. Ufficiale dell'Armata bianca e poi di quella rossa, fuggito dai bolscevichi in Ucraina, sopravvissuto allo schianto del suo aereo, rifugiatosi a Istanbul e poi a Parigi… Riuscirà a cavarsela anche questa volta? Tra il commissario inquirente e Nesterenko inizia una caccia del gatto al topo in cui ben presto si confondono le acque tra carnefice e vittima, giustizia e menzogna, bene e male. Saša Filipenko intreccia con virtuosismo verità storiche e fiction, e a partire dai documenti di Memorial su un personaggio affascinante e controverso – il «Caronte di Mosca» – racconta la tragica storia sovietica con un'ironia agghiacciante, offrendoci una potente chiave di lettura per la Russia di oggi.

