Guida: Autentici falsi d'autore
Tommaso Campanella. La repubblica di Bananab. Una critica secentesca all'Italia del duemila
Antimo Cesaro
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2011
pagine: 75
Un antico manoscritto risalente alla prima metà del XVII secolo, fortunosamente ritrovato, riporta alla luce un'ipotetica trascrizione di un breve scritto campanelliano perduto.
Confucio. Sulla buona vita, sul buon governo e su me stesso. Il diario ritrovato del grande filosofo cinese
Luca Grecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2011
pagine: 54
Confucio (551-479 circa) è considerato il più grande filosofo cinese di ogni tempo. Questo testo rappresenta una sorta di "diario inedito" tenuto da Confucio durante tutta la sua vita. Esso si sviluppa in una cinquantina di pensieri, che ruotano intorno alle tre tematiche principali della sua opera: la riflessione sulla buona vita, sul buon governo e su se stesso. Il testo è preceduto da una introduzione, che svolge una sintesi della filosofia confuciana, effettuando paralleli con la antica filosofia greca, con la antica filosofia cinese e con la realtà contemporanea.
Giacomo Leopardi. Lettera a Roberto Benigni. Un'operetta cinematografica
Perle Abbrugiati
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 53
Giacomo Leopardi, che di noia si intendeva, forse s'annoia lì dov'è. Ciò spiegherebbe perché egli scriva epistole, mandandole attraverso canali improbabili. Quella ritrovata da Perle Abbrugiati si rivolge a Roberto Benigni, che Leopardi considera qui come il suo doppio. Si tratta di convincere l'attore-regista a girare un film filosofico. Possibilmente con la più strepitosa ironia che il comico toscano sia in grado di sfoggiare. Ed ecco un'operetta che a Cinecittà potrebbe diventare una superproduzione. Ma chi l'avrebbe detto che il recanatese avesse una cultura cinematografica così estesa? e nel pensier si fingesse sceneggiature hollywoodiane?
Orson Welles. Riccardo III. Una sceneggiatura ritrovata
Gianfranco Bettetini
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 77
George Orson Welles (Kenosha, 1915 - Hollywood, 1985) è stato un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. È considerato uno degli artisti più poliedrici del Novecento in ambito teatrale, radiofonico e cinematografico, tutti campi in cui raggiunse risultati di eccellenza. La storia raccontata in questo libro inizia dalla morte del genio e segue le vicende di due giovani cinefili, che trovano quasi per caso un reperto di grande valore: il progetto della sceneggiatura di un film mai realizzato, tratto dal "Riccardo III" di Shakespeare; dalla busta che contiene la sceneggiatura emergono anche alcune lettere scritte da Welles, durante le travagliate riprese di "Otello", e inviate a J. L. Mankiewicz, che lo aveva già aiutato nella costruzione del suo straordinario film di esordio, "Citizen Kane". A questo punto, sembra che la storia del progetto wellesiano si intrecci con quella dei due giovani ricercatori: la pestifera atmosfera di morte che soffoca persone e ambienti dell'Inghilterra caratterizzata dalla guerra delle due rose si estende a colpire ancora una volta, mietendo vittime non tanto fra nobili e regnanti, ma fra borghesi innamorati del cinema di un maestro.
Joseph Rudyard Kipling. Lettere corsare da Napoli. Napoli raccontata da un premio Nobel
Ugo Cundari
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 67
Kipling ha scritto su Napoli. O meglio, ne ha dettato le impressioni di viaggio a una medium che, a sua volta, ha trasmesso questo tesoro di letteratura a un gruppo di spiritisti, attendibili in quanto docenti universitari. Risultato: una sorta di diario napoletano a firma del Premio Nobel per la letteratura nel 1907. In questo testo, unico nel suo genere, Kipling riporta le impressioni sulla città, visitata in un periodo molto vicino ai giorni nostri, e gli inevitabili aneddoti e incontri con uomini straordinari che un viaggiatore scaltro come lui ha potuto vivere. Con il suo solito stile ironico, ci narra episodi esilaranti, come quello di una elefantessa in giro per Santa Lucia, e riesce a cogliere l'immagine di una città assurda quanto si vuole, ma la cui particolarità rimane comunque un punto di forza in un mondo sempre più piatto e privo di identità.
Francesco Saraiva Borrelli. Antonino Di Pietro. Processo a Don Giovanni accusato di omicidio e tentato stupro nell'opera di L. Da Ponte e W. A. Mozart
Vittorio Caratozzolo
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 113
Il "Processo a Don Giovanni" è la ricostruzione in versione processuale del libretto di Lorenzo Da Ponte, scritto per l'immortale opera di Mozart. Personaggio controverso e discusso, amato-odiato da critica e pubblico, e persino dalle donne da lui incontrate, Don Giovanni è sempre stato "processato moralmente", prima e dopo Mozart, nei testi letterari, musicali o no. Spesso è stato condannato all'Inferno, ma ne è sempre ritornato, richiesto a gran voce da fans e detrattori. Roberto Marafante fa il regista, quando glielo permettono. Origine nobile hanno i suoi testi e le sue rappresentazioni teatrali, come il suo ultimo applaudito "Giulio Cesare" shakespeariano ai Fori Imperiali romani. Nicola Ulivieri è uno dei "Don Giovanni" lirici più talentuosi che abbiamo oggi in Italia. Ogni volta che interpreta il Libertino mozartiano, lo mandano regolarmente all'Inferno, ma... ritorna, sempre, per gli applausi e per nuove recite. Nicola Amore, notissimo avvocato e politico napoletano, è stato anche senatore del Regno d'Italia. Quando non insegna o non prepara le lezioni per i suoi commiserevoli alunni di Trento, Vittorio Caratozzolo elucubra trame su trame altrui, disseziona e ricuce testi, come un novello Frankenstein, musica famose poesie e articoli costituzionali, ricopia celebri liriche con grafia infantile e le illustra con corrispondente naivité, traduce teatro portoghese del '500, disserta su Buzzati.
Socrate. Discorso su Le nuvole di Aristofane: l'unico vero discorso tenuto da Socrate agli ateniesi
Luca Grecchi
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 56
Il testo presenta la trascrizione di un discorso pubblico, recentemente venuto alla luce, tenuto da Socrate nel 423 a. C. In esso il filosofo si difende dalle accuse di essere ateo, sofista e naturalista rivoltegli da Aristofane nella commedia intitolata Le nuvole, rappresentata alcuni giorni prima.
Manzoni. Storia dell'intelligenza infame. Storie quasi eterne di potenti, di violenti e di perdenti
Giampaolo Rugarli
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 52
Manzoni nel 1842 pubblica l'edizione definitiva dei "Promessi Sposi" recante in appendice la "Storia della Colonna Infame". Storia che tocca due temi di dolorosa attualità vale a dire la tortura e le unzioni. Le considerazioni fatte dal sommo scrittore oggi non smettono di rivivere nella società odierna, spingendo ancora una volta a riflettere come fa questo falso, in termini paradossali e grotteschi, di questi due argomenti.
Edmondo De Amicis. Il piccolo patriota siciliano. Le inedite pagine del libro «Cuore»
Antonio Talamo
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 56
Era sembrato strano che dopo la piccola vedetta lombarda, il tamburino sardo, il piccolo scrivano fiorentino, De Amicis avesse trascurato di completare l'immagine simbolica delle identità regionali nello stato unitario con un racconto che avesse per protagonista un piccolo siciliano. Il più meridionale dei personaggi del "Cuore" era lo scolaro calabrese accolto nella classe del maestro Perboni e consegnato all'affettuoso abbraccio dei compagni: "Vogliategli bene, in maniera che non si accorga di essere lontano dalla sua città; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta piede, vi trova dei fratelli!" Mancava, dunque, una storia che facesse riferimento alla Sicilia. Allora non è del tutto inverosimile che il racconto "II piccolo patriota siciliano" sia la parte conclusiva del libro "Cuore" che per qualche ragione era stata esclusa dalla stesura definitiva del libro e poi era andata persa. E ci piace pensare che a qualcuno resti il dubbio che si tratti di un falso: comunque sia è bello ed edificante vedere un caruso siciliano che si accompagna al tamburino, alla vedetta, allo scrivano, all'infermiere di Tata, al ragazzo di sangue romagnolo.
Boccaccio. La novella di Antonello da Palermo. Una novella che non potè entrare nel Decamerone
Andrea Camilleri
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2007
pagine: 64
È molto probabile che la novella sia stata portata al Nord dallo stesso Boccaccio, quando nel 1351 fu inviato in Tirolo come "ambaxiator solemnis" di Firenze, per farne dono propiziatorio a qualcuno. Qui Camilleri, oltre a raccontare come venne in possesso di una copia manoscritta dall'originale autografo, chiarisce anche le probabili ragioni che mossero Boccaccio a escludere questa novella, in origine forse destinata alla Giornata Terza del "Decamerone", dalla raccolta definitiva.