Il Mulino: Pubblicazioni dell'istituto per le scienze religiose - Bologna
Il diavolo col cilindro. La Turchia di Franz von Papen, ambasciatore e battistrada di Hitler
Stefano Trinchese
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 416
Penultimo cancelliere della repubblica di Weimar, vicecancelliere del regime di Hitler, plenipotenziario tedesco a Vienna fino all'Anschluss, ambasciatore straordinario del III Reich ad Ankara durante quasi tutta la Seconda guerra mondiale, Franz von Papen (1879-1969) ha attraversato la vicenda storica tedesca da cattolico, soldato, cancelliere, diplomatico in una carriera le cui tappe fra il 1932 e il 1944 coincidono pesantemente con quelle del regime. Assolto a Norimberga ma condannato nel 1947 a otto anni di lavori forzati da un tribunale bavarese per la denazificazione - pena detentiva poi cancellata - l'ex ambasciatore rappresenta una delle figure più sfaccettate e complesse del Novecento tedesco. Stefano Trinchese ricostruisce in questo volume la sua attività durante gli anni in cui fu ambasciatore ad Ankara con la missione, fallita, di tenere la Turchia e il Medioriente lontani dal conflitto; una pagina fra le più complicate e dense di conseguenze nella storia europea.
Yves Congar 1904-1995. Una vita
Ètienne Fouilloux
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 328
Con Henri de Lubac, Marie-Dominique Chenu, Yves de Montcheuil e alcuni altri, il domenicano Yves Congar (1904-1995) fu uno dei maggiori teologi dell'epoca, che con i suoi lavori ha preparato e ispirato il concilio Vaticano II, evento chiave del nostro tempo. In questa biografia di riferimento, Étienne Fouilloux narra le quattro vocazioni di questo pensatore fecondo: sacerdotale, domenicana, ecclesiologica ed ecumenica. Segnata dai drammi del XX secolo, le due guerre e la prigionia, la vita di padre Congar colpisce innanzitutto per il suo immenso lavoro e la sua creatività teologica, illustrati in particolare dalle sue pubblicazioni sull'unità dei cristiani, la vocazione della chiesa, il posto dei laici e quello dello Spirito Santo. Ma questo ricco percorso è anche attraversato, anzi ferito, da tensioni interne: l'opera del domenicano soffrì di forti sospetti e censure negli anni precedenti il concilio. Fino alla fine, padre Congar restò tuttavia un teologo appassionato e sensibile, libero da ideologie e da estreme tentazioni. Al di là del suo personale destino, è tutto un pezzo di storia contemporanea del cattolicesimo che qui ci si svela, fra crisi e rinnovamenti, scosse e segni di speranza.
Ut turris. Il cardinale Nasalli Rocca tra le due guerre
Simone Marchesani, Riccardo Pane
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 352
In occasione del centenario dell'arrivo a Bologna (1922) e del settantesimo della morte, l'Archivio arcivescovile di Bologna si fa promotore di un volume sulla figura del cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano (1872-1952) e sul suo operato, considerata anche la non comune lunghezza del suo episcopato felsineo e il periodo storico ricco di implicazioni in cui ebbe a vivere. I saggi qui presentati si avvalgono per la prima volta di documentazione in larga parte inedita, conservata soprattutto nello stesso Archivio arcivescovile. Tracciando un ricco ritratto del cardinale, mostrano la complessità del suo inserirsi nella chiesa e nella società italiana e dischiudono ulteriori possibilità di approfondimento e ricerca.
Il cardinale e la città. Studi su Giacomo Lercaro e la chiesa di Bologna
Giuseppe Battelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 680
Giacomo Lercaro, il Cardinale per molti che assistettero alle vicende che lo videro come protagonista, è stato arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968. Arrivò nella diocesi petroniana dopo una lunga esperienza genovese e un breve mandato episcopale a Ravenna. Incarnò per circa un decennio l'energico ruolo di difensore del cattolicesimo locale in un contesto che aveva visto a Bologna e in genere nella regione emiliano-romagnola l'affermazione postbellica dei partiti di massa legati al pensiero e alla tradizione politica social-comunista. Fu uno scontro dai caratteri talvolta estremi. Ne derivò l'immagine di un vescovo portatore di una forte progettualità pastorale, soprattutto liturgica, e nel medesimo tempo di una ferrea volontà di resistenza anche ideo- logica contro le istituzioni e le figure del percepito antagonista. La sua partecipazione eccezionale al concilio Vaticano II ne confermò la caratura straordinaria, mentre la pur breve stagione postconciliare da lui vissuta come vescovo attenuò significativamente i tratti dello scontro ideologico degli anni Cinquanta, facendo di Lercaro, da ultimo, il "profetaµ di una pace internazionale che la fase più dura della guerra in Vietnam rese peraltro sostanzialmente utopistica.
Nodi di una giustizia. Problemi aperti del diritto canonico
Giuseppe Sciacca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 304
La relazione tra Spirito e istituzione, ministero pastorale e disciplina ecclesiastica, giustizia e misericordia ha alimentato e ancora tiene viva una discussione che attraversa l'intera storia della chiesa. Che cosa sono la pietas o la compassione se non un sinonimo della misericordia? Cos'è l'aequitas se non la giustizia «dulcore misericordiae temperata»? I saggi qui raccolti invitano a una riflessione profonda sul significato e sui limiti del diritto nella chiesa, su alcuni nodi di una giustizia che deve misurarsi con il delicato equilibrio fra la chiesa della legge e la chiesa dell'amore. L'esperienza giuridica della chiesa deve da un lato contemplare il principio di legalità, dall'altro garantirne un'osservanza equa e giusta per raggiungere lo scopo ultimo della sua funzione: la salvezza delle anime. Solo coniugando legittimità e legalità e nel rigoroso rispetto delle garanzie, l'ordinamento canonico può restare fedele alla sua natura giuridica e alle sue peculiarità, che rispondono a quella realtà umano-divina che è la chiesa.
Battesimo, eucaristia, ministero. Genesi e destino di un documento ecumenico
Luca Ferracci
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 408
Professare nel battesimo la stessa fede, condividere lo stesso calice, accettare reciprocamente i ministri. Le tre condizioni indispensabili perché le chiese potessero vivere in comunione le une con le altre e in continuità con gli insegnamenti della chiesa universale furono finalmente poste nel documento di convergenza Battesimo, Eucaristia, Ministero (BEM), approvato da Faith and Order il 12 gennaio 1982. Ci erano voluti quasi vent'anni di lavoro e di preparazione perché nella sala conferenze dell'Oasis de los Santos Apóstoles si compisse il "miracolo di Limaµ, un vero e proprio kairos ecumenico: così si mostrò agli occhi dei presenti. La punta più avanzata di una generazione di professionisti nel campo del dialogo ecumenico offriva dunque a tutte le realtà ecclesiali del World Council of Churches la possibilità di dimostrare che il tempo della negoziazione era finito e che il consenso teologico era ormai maturo per differire sul piano ecclesiale il compito di realizzare l'unità. Che fosse convinzione o illusione, di fatto le resistenze, i grippaggi e i ripiegamenti identitari fecero del BEM in poco tempo il frutto maturo di un raccolto mancato. A quasi quarant'anni di distanza questo volume prova a spiegare come un successo così lungamente pianificato da Faith and Order sia potuto arrivare troppo presto, o troppo tardi, ma in ogni caso fuori fase, rispetto al ciclo delle stagioni ecumeniche delle chiese, finendo suo malgrado nella collezione di fossili del movimento ecumenico.
Giacomo Lercaro. Vescovo dei poveri, uomo di pace
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 304
I sedici anni dell'episcopato bolognese di Giacomo Lercaro, dal 1952 al 1968, lo ascrivono a pieno titolo fra i protagonisti della storia del cattolicesimo del Novecento, oltre che per la sua attività pastorale, per il posto che ricoprì durante il concilio Vaticano II. Sotto tale profilo, la vita e gli scritti del cardinale offrono allo studioso un interessante oggetto di indagine. Questa singolare chiave di volta di un periodo storico complesso, in equilibrio tra movimento liturgico ed ecclesiologia eucaristica, tra istanze di conservazione e di riforma, rivela di aver giocato un ruolo che è ancora, per molti tratti, da esplorare, soprattutto nello snodo cruciale del passaggio dal pontificato di Pio XII a quello di Giovanni XXIII, che lo consacra davvero, per parafrasare Bernardo di Chiaravalle, come figura "ante e retro oculata" della vita della chiesa. Il volume raccoglie i contributi alla giornata di studi sulla persona e sulla memoria di Lercaro promosso in occasione del 40° anniversario della sua morte, su invito del cardinale Matteo Zuppi e con la Fondazione per le scienze religiose di Bologna e la Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna.
Gli anni della pazienza. Bea, l'ecumenismo e il Sant'Uffizio di Pio XII
Saretta Marotta
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 768
Quando, nel giugno 1960, Giovanni XXIII nominò il cardinale Augustin Bea a capo del Segretariato per l'unità dei cristiani, molti, come il domenicano Yves Congar, restarono sbalorditi da quella che ritenevano una singolare scelta. Cosa aveva a che fare un porporato settantanovenne, esegeta conservatore tra i più fidati collaboratori di Pio XII e suo confessore personale, con la primavera ecumenica che dal Vaticano II, e proprio da quel Segretariato, ci si attendeva? Eppure il gesuita tedesco si sarebbe in breve tempo rivelato uno dei protagonisti più autorevoli del rinnovamento conciliare e tra gli interpreti più fedeli dell'eredità roncalliana. Cosa si cela dunque dietro quella che agli occhi di molti apparve come un'improvvisa conversione? Proprio tale interrogativo, che la storiografia ha indicato come "l'enigma Bea", è al centro dell'indagine del volume, che, sulla base della documentazione degli archivi privati (tra cui l'inedito carteggio con il vescovo di Paderborn Lorenz Jaeger pubblicato integralmente in appendice), ricostruisce l'attività del gesuita nel decennio precedente al concilio, quando, dal 1949, era consultore del Sant'Uffizio. Quello che emerge è un originale profilo del futuro cardinale, divenuto progressivamente avvocato e intercessore dell'ecumenismo cattolico, in particolare tedesco, durante l'ultimo periodo del pontificato pacelliano. Fu proprio in quegli "anni di pazienza" che Augustin Bea maturò gradualmente le competenze e i contatti in ambito ecumenico che nel 1960 lo avrebbero reso tra i più stimati collaboratori di Giovanni XXIII e paladino di quell'ecumenismo destinato a rivoluzionare la chiesa cattolica durante il Vaticano II.
Exodos. Storia antica di un vocabolo emblematico
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 217
Il libro indaga i diversi usi del vocabolo exodos, a partire dalla letteratura greca antica fino alla letteratura cristiana dei primi secoli, attraverso un percorso unitario e sistematico. Sono tre le domande principali che costituiscono il filo conduttore della riflessione: perché la partenza degli israeliti dall'Egitto viene chiamata exodos? la storia di tale sostantivo nella letteratura di lingua greca può spiegare questa scelta terminologica? fino a che punto tale scelta ha influenzato la ricezione dell'idea dell'esodo? Nella ricerca storica, filologica e biblica questa tematica non era stata finora affrontata in maniera sistematica ed esaustiva. Utilizzando un approccio lessicale, filologico e storico, il volume intende colmare una lacuna importante nella conoscenza di un termine che ha segnato la nostra storia sin dall'antichità.
Testimoni dell'eschaton. Monaci siro-orientali in un’età di torbidi
Paolo Bettiolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 420
Il VII secolo è nel Vicino Oriente un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altopiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi che le pone la nuova dominazione arabo-islamica. I sedimentati benché precari rapporti con il potere — un potere sempre "pagano" — devono essere ripensati, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano tali tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale che allora proponeva alla comunità cristiana dinanzi all'eretico e al "pagano" la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. Di questi ambienti la figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca.
Tempus visitationis. L'intercomunione inaccaduta fra Roma e Costantinopoli
Alberto Melloni
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 382
Nel giugno 1970 un quartetto di teologi incaricati dal patriarcato di Costantinopoli e dal papa di Roma completava la stesura di un rapporto sulla possibile concelebrazione eucaristica fra Athenagoras e Paolo VI. Quella liturgia era l'atto che avrebbe trasformato la levata delle scomuniche fra Roma e Costantinopoli, sancita negli ultimi giorni del concilio Vaticano II, in una comunione piena ed effettiva. L'argomento offerto al termine di una lunga serie di contatti - che videro attivi padre Duprey, monsignor Willebrands, il metropolita Meliton e i due stessi titolari dei troni di Pietro e di Andrea - era lineare: se fra le due chiese non c'è sufficiente unità di fede, allora la condivisione del calice sarebbe un atto spericolato, ma se fra le due chiese c'è unità di fede, allora non comunicare alla stessa mensa sarebbe un peccato. Quell'atto, che il vecchio patriarca Athenagoras sognava, sarebbe sfumato: cautele, timori, contraccolpi ne fecero sospendere la preparazione; e alla fine, con la sua morte, tutto svanì, lasciando traccia solo in una serie di documenti della fine degli anni Sessanta, inediti nella loro interezza e poco compresi nella loro portata: emergendo dal chiuso degli archivi illuminano il momento drammatico in cui per i capi delle chiese il sogno trainante dell'unità visibile è diventato il pezzo di una diplomazia religiosa.
Rimozioni. Lercaro 1968
Alberto Melloni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 446
«Rimozione». Così nel 1986, con la pignoleria del canonista Giuseppe Dossetti qualificava pubblicamente ciò che era accaduto a Bologna all’inizio del 1968, quando una successione episcopale già scritta – da quattro mesi Antonio Poma era coadiutore con diritto di successione del cardinale arcivescovo Giacomo Lercaro – conobbe un’accelerazione violenta, che segnò il destino del postconcilio su scala universale, il ruolo delle chiese locali nella ricezione del Vaticano II, il clima della chiesa italiana. Un dossier inedito di carte private, gli archivi della Cia e del Quirinale, documenti politici ed ecclesiastici scoperchiano i contorni di quella vicenda: e alla fine resta l’obbedienza di un uomo demolito dal potere e reso libero dalla verità.