Interlinea: Studi storici
Trino e l'arte tipografica nel XVI secolo. Dal marchesato del Mediterraneo all'Europa al mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2014
pagine: 208
"Certamente enorme fu il contributo dato dai piemontesi all'arte tipografica ma, fra tutti, un posto speciale meritano i trinesi, che grazie alla loro intraprendenza e intelligenza resero famoso il nome di Trino in Italia e in Europa fino ad appartenere, oggi, al mondo intero. [...]". I trinesi si inserirono dunque nella storia dell'arte editoriale, certamente favoriti, agli inizi, da esempi stranieri. Dopo un'intensa produzione e un fiorente commercio di volumi di scienze e diritto, poi anche letterari, con la volontà di diffondere i testi antichi in patria, gli editori e mercanti trinesi si trasferirono principalmente a Venezia, insieme a Parigi e Napoli. Sebbene le notizie su di loro siano scarse, è certo che a Venezia gli editori trinesi divennero veri protagonisti della stampa e del commercio di libri.
Come nascevamo? Dalle comari levatrici alle ostetriche. Storia e storie dalle sponde del lago Maggiore
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2013
pagine: 208
In "Come nascevamo?" è stato illustrato l'evolversi del ruolo della levatrice e dell'ostetrica esercitato da donne depositarie di un sapere antico spesso tramandato di madre in figlia, poi riconosciuto anche formalmente dalle istituzioni. La donna afferma se stessa nella maternità, ma l'evento è sostenuto, assistito dalle mani forti e delicate un tempo dalle comari poi dalle levatrici e infine dalle ostetriche: con esse la medicina ha iniziato a esprimersi al femminile sulle sponde del lago Maggiore.
Margherita, Alberto e Isabella. Ingressi trionfali a Pavia nel 1599
Fabrizio Fiaschini
Libro
editore: Interlinea
anno edizione: 2012
pagine: 144
Sette e Ottocento a Pavia: le radici della modernità (1764-1815)
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2020
pagine: 356
Gli atti del convegno Sette e Ottocento a Pavia: le radici della modernità illustrano attraverso i protagonisti, scienziati e umanisti, scrittori e musicisti, il primato di Pavia e della sua Università come centro della cultura europea nei circa cinquant'anni che vanno dal 1764 (quando esce Dei delitti e delle pene) al 1815 (Restaurazione dell'Antico Regime). Dalle riforme degli Asburgo, che rinnovano con criteri moderni tutte le istituzioni scolastiche, alla ventata napoleonica e alla Repubblica Cisalpina, che danno inizio a una rivoluzione del pensiero sociale e politico creando un'intellettualità aperta alle correnti più avanzate, Pavia con la sua Università conosce una forte rinascita culturale e scientifica, affermandosi a livello nazionale ed europeo attraverso l'originale e innovativo contributo di ricercatori, artisti e scrittori, presto di prestigio internazionale. Con il ritorno dell'Austria e con le politiche repressive messe in atto si spegnerà il grande fervore di un eccezionale cinquantennio.
La città di Novara e il novarese nella prima guerra mondiale. Volume 2
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2018
Si presentano qui indagini storiche approfondite che hanno evidenziato il ruolo significativo delle istituzioni sul territorio, il valore dei provvedimenti emanati per affrontare le molteplici problematiche che in un periodo complesso hanno riguardato la popolazione, le attività produttive e l'assetto sociale tutto. In particolare, sono stati trattati quegli aspetti che più di altri hanno inciso sull'organizzazione sociale e civile: il ritorno degli emigrati, l'arrivo dei profughi dalle zone di combattimento, le requisizioni di beni di prima necessità, le limitazioni di movimento e di trasporti in un territorio dichiarato "zona di guerra". Dalle relazioni degli illustri storici e studiosi è emersa l'importanza dell'organizzazione sanitaria nell'assistenza medica ai militari, tra il fronte e nelle retrovie, e anche nel sostegno alle famiglie dei caduti e agli orfani. Apprezzabile e degno di nota lo studio dedicato all'apporto delle donne in ogni momento del conflitto: il loro ruolo, per la prima volta, passò da "angelo del focolare domestico" a membro attivo dell'economia e della società collettiva.
Memorie di un "ribelle". I partigiani dell'alto e basso Vergante
Leopoldo Bruno Carabelli
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2018
pagine: 160
«Fu un periodo di vita partigiana che ci crebbe e ci maturò tutti quanti interiormente», scrive Leopoldo Bruno Carabelli, il comandante "Mitra", nelle sue Memorie. Memorie sedimentate, frammenti di storia e di ricordi, rivisitati «con l'occhio interiore anche critico» dall'ex partigiano garibaldino, in una narrazione che ripercorre la storia della Resistenza nel Vergante a partire dalle comunità di Meina, Ghevio e Silvera. Tra passioni ed emozioni private, identità partigiane, rappresentazioni e memorie collettive, la testimonianza di Carabelli ci riporta a episodi e personaggi oggi dimenticati, rimossi o trascurati, a tante piccole storie nella storia che affiorano in un racconto corale in grado di trasmettere la drammaticità della guerra civile, della violenza, del fascismo: questioni quanto mai attuali. Una testimonianza di straordinaria importanza, scritta, a oltre quarant'anni dagli eventi narrati, come atto di resistenza di fronte ai pericoli dell'indifferenza e dei vuoti di memoria storica, nella consapevolezza che la Resistenza fu anzitutto una scelta etica, una «continua crescita morale», un «arricchimento spirituale».
La città di Novara e il novarese nella prima guerra mondiale. Volume 1
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2017
pagine: 176
Un lavoro di ricerca meticoloso sul ruolo che le istituzioni ebbero in un preciso periodo storico, importante quanto tragico, che aprì il XX secolo e sul contributo dato dalla popolazione. La mostra e il volume "Le istituzioni del Novarese e la Prima Guerra Mondiale" hanno avuto il merito di far conoscere ai novaresi un importante capitolo della storia del nostro paese. La Prima Guerra Mondiale determinò infatti ripercussioni di tipo organizzativo non solo sul piano strettamente militare e dell'attività al fronte, ma anche di gestione della vita civile. Il volume su "La città di Novara e il Novarese nella Prima Guerra Mondiale. Le istituzioni e i personaggi" ha inoltre un secondo merito, ovvero quello di riportare alla luce storie nella storia. Parliamo di uomini che, con il proprio sacrificio, hanno contribuito a scrivere le vicende salienti del nostro paese. Insieme con i garibaldini vengono infatti ricordati anche personaggi novaresi come Mario Cattaneo e Michele Burlotto, facendo scoprire aspetti delle loro biografie che meritano evidenza e che ne decretano l'esemplarità.
«Novara resterà indimenticabile per ciascuno di noi». La battaglia del 23 marzo 1849 vissuta tra le linee austriache. Memorie lettere e prese
Stefano Apostolo
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2016
pagine: 200
Nella storiografia italiana relativa agli avvenimenti bellici del Risorgimento le fonti del "nemico" non sono mai state prese in seria considerazione. Le notizie che vengono "dall'altra parte", invece, sono molto interessanti, perché completano le informazioni già a nostra disposizione Queste ultime considerazioni valgono particolarmente per la memorialistica e le lettere, di cui proprio si occupa in questo volume il giovane studioso Stefano Apostolo. La perfetta conoscenza della lingua, propria di un germanista, insieme a solide nozioni storiche, gli hanno consentito di affrontare con ottimi risultati la non facile impresa di tradurre per la prima volta in italiano testi sovente scritti nel tedesco di oltre centocinquant'anni fa. Il tutto sapendo trasmettere perfettamente nella nostra lingua sensazioni, emozioni, carattere e soluzioni espressive dei diversi autori. Le introduzioni di Apostolo ai brani e i commenti sui contenuti sono sempre esaurienti ed equilibrate, senza mancare di qualche opportuno tocco di benevola ironia, segno di affetto per i soggetti delle sue analisi e di vera passione per la materia storica. Presentazione di Paolo Cirri.
I templari nel territorio novarese
Salvatore Fiori
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2015
pagine: 104
Franca e il lume della Cevola. La vita, la guerra, i partigiani
Giuliana Borelli, Lorenzo Borelli
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2015
pagine: 180
Giulia e Lorenzo Borelli ci regalano un appassionato dialogo tra generazioni diverse indagando nella memoria della nonna e mamma Lanfranca Barbaglia, una donna semplice, generosa e coraggiosa, vissuta in cascina Cevola a Invorio dal 1926 al 1946, una donna che con il suo "lume" ha accolto i partigiani che cercavano rifugio ed è stata "lume" come catechista e come delegata della gioventù femminile dell'Azione Cattolica. Quest'opera arricchisce il patrimonio librario riguardante il fascismo e la Resistenza nei territori del Vergante, evidenziando svariati aspetti: il ruolo della donna nella Resistenza; uno spaccato di vita e delle tradizioni contadine; la scuola-educazione durante il fascismo; la descrizione della cascina Cevola e dei suoi tesori; i documenti e le testimonianze riguardanti la Resistenza invoriese con particolare attenzione all'eccidio di San Marcello del 28 marzo 1945.
Don Giuseppe Rossi. Un prete martire per la sua gente
Mario Perotti
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2013
pagine: 64
Titaniocromia (e altre cose)
Pietro Pedeferri
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2013
pagine: 176
Come si sa, solo due metalli sono di per sé colorati, l'oro e il rame; gli altri, una sessantina, hanno tonalità fra il grigio e il bianco. Ma a volte le loro superfici appaiono colorate, magari per l'interferenza della luce su patine o strati superficiali sottili. Pedeferri (1938-2008, ingegnere chimico e docente al Politecnico di Milano) in questo conturbante libro spiega come si colora il titanio. La strada maestra è quella di ossidarlo per via elettrochimica. Lo si ricopre di una pellicola di ossido e qui comincia la suspense... Per parte nostra postilliamo che tale stato d'animo dello scienziato richiama quello dello scrittore e del regista. Si crea tra fenomeno naturale e condizione dello spirito umano una sorta di comunanza; e all'uomo rimane un ricordo indelebile di ciò che è accaduto, anche perché resta accaduto per sempre: i colori che assume il titanio sottoposto a ossidazione elettrochimica e ai riflessi della luce congiungono l'attimo all'eternità in quanto resistono agli agenti atmosferici e sono fissati oltre il tempo, come l'opera d'arte" (dalla nota di Maria Corti).