Jaca Book: Filosofia
Spinoza o la buona vita
Carlo Sini
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2022
pagine: 200
Dieci anni dopo “Spinoza o l’archivio del sapere” (2013, Vol. IV/1 delle Opere), Carlo Sini dedica un nuovo libro al filosofo olandese: «Da quando, più di trent’anni fa, mi sono imbattuto nella figura di Spinoza, qualcosa in me si è mosso e non mi ha più abbandonato, ispirando e continuando a suggerire letture, progetti, lavori, scritture di vario genere, talora anche oltre i confini del tradizionale lavoro filosofico. Ora da alcune fonti mi è pervenuta la richiesta di trascrivere quel materiale unitariamente raccolto, emendandolo dalle molte, inevitabili ripetizioni. Ho accettato l’invito, ma l’ho tradotto a mio modo, facendo di questa trascrizione un ulteriore confronto con la riflessione e la relazione di vita che mi ha incatenato al pensiero e alla biografia spinoziana. Ho riascoltato le mie parole come una provocazione a osservarmi, come uno specchio mobile in cui, con l’amore e la dedizione verso l’Altro, emergeva e tornava a emergere, differenziandosi via via nel corso del tempo, la mia immagine vivente di fedele scriba e adepto di ciò che si cela dietro il nome pubblico “Bento d’Espinoza”; quindi dentro la sua immensa tradizione, unitamente al racconto, perduto per sempre e tuttavia sempre rinato in migliaia e migliaia di altre vite, della sua esistenza; e tra queste, infima e nondimeno indubbia, anche la mia».
La voce e il fenomeno. Introduzione al problema del segno nella fenomenologia di Husserl
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 173
"Durante gli anni che seguirono, circa dal 1963 al 1968, cercai di dare forma - in particolare nei tre lavori pubblicati nel 1967 - a ciò che non doveva in alcun modo essere un sistema, ma una specie di dispositivo strategico aperto sul suo proprio abisso, un insieme non chiuso, non chiudibile e non totalmente formalizzabile di regole di lettura, d'interpretazione, di scrittura...". Così confessa Derrida; gli anni a cui egli si riferisce sono quelli dominati dallo strutturalismo e dalle indagini sulla natura del segno, sullo statuto del testo, sul rapporto tra linguaggio e potere. Con i tre volumi ricordati - La voce e il fenomeno, Della grammatologia) e La scrittura e la differenza) -, il filosofo intervenne in questo dibattito cercando di individuare, all'interno di un sistema che finisce sempre per concepirsi come chiuso e autosufficiente, le tracce di quelle contaminazioni che, più che distruggerlo, lo decostruiscono e così facendo anche lo aprono e lo sollecitano verso una scena - in verità la stessa all'interno della quale ogni esperienza umana fin da principio drammaticamente si muove - che non è mai stata e mai potrà essere concepita come una mera struttura. In queste pagine, attraverso un confronto serrato con la fenomenologia di Husserl, le ragioni di una simile sollecitazione sono individuate con un'originalità e un rigore tali da rendere ha voce e il fenomeno un classico della filosofia contemporanea. Prefazione di Carlo Sini. Postfazione di Vincenzo Costa.
Pensare al non vedere. Scritti sulle arti del visibile (1979-2004)
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 395
Delle arti – di ciò si tratta in questo libro. Delle arti, appunto, al plurale. O anche della problematicità di un singolare – l'«arte» –, che si rifrange ogni volta in una molteplicità lontanissima dall'essere omogenea. Jacques Derrida non si è mai sottratto alla sottile quanto inevitabile ingiunzione che le «arti del visibile», ossia il disegno, la pittura e la fotografia, ma anche il cinema, la videoarte e il teatro, suscitano per il solo fatto di esistere. Ed è vero – come il lettore potrà constatare – che la decostruzione trova nelle arti un'occasione assai feconda di esplicitare, mettere alla prova e sperimentare la portata dei suoi concetti. Per quanto concerne il visibile, infatti, si tratta sempre, anche se in modalità differenti nelle arti e rispetto alla scrittura, della traccia, del tratto, di spettri, e dunque di un «vedere senza vedere niente». Derrida non avrà pensato che a questo non vedere, come rivelano i testi qui raccolti (saggi, interventi, conferenze, interviste, scritti per cataloghi d'arte), apparsi lungo l'arco di venticinque anni di attività e pratica di scrittura, successivi alla pubblicazione di "La vérité en peinture" (1978) fino al 2004.
Donare la morte
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 209
Testimonianza, amicizia, responsabilità, perdono, segreto: sono i termini che hanno permesso a Derrida di mettere a fuoco, in modo sempre più radicale, la realtà di generazione dell'io. In Donare la morte è il rapporto tra il segreto e la responsabilità che muove il lavoro del filosofo francese, che di questa coppia di termini rintraccia le strutture costitutive fino agli estremi limiti: al termine di una serrata analisi si scoprirà che il segreto non è semplicemente il nascosto, l'inaccessibile, ma il rapporto fra l'io e la sua origine, e che la responsabilità è il nome proprio dell'inappropriabile costituzione dell'io. Un terzo termine però spiazza ed inquieta il rapporto tra segreto e responsabilità: la morte, che viene pensata non tanto come mancanza e limite di un io che si suppone padrone di sé, ma come riconoscimento di un dono che è il movimento generativo dell'io che viene prima del suo esistere e del suo sapersi. Attraverso una lettura dei Saggi eretici di Patocka e delle discussioni sul rapporto fra il bene e il segreto in Platone e nel linguaggio cristiano, la morte viene indicata come il luogo senza luogo della verità dell'io. E ancora, nel racconto biblico di Abramo e del prospettato sacrificio di Isacco viene ulteriormente rilanciata la questione del segreto in rapporto alla responsabilità: rilancio che approda all'impossibilità di un'etica del dono che non si lasci misurare da un segreto abissale ed insieme generativo dell'umano. Delle risorse di questo segreto sembra vivere sia la questione della fede ebraico-cristiana, che apre la pensabilità di un segreto di Dio, sia la questione, come tale, del sapere.
Geschlecht III. Sesso, razza, nazione, umanità
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 176
“Geschlecht”: questa parola tedesca, che ha dato il titolo generico a una serie di quattro studi di Jacques Derrida dedicati all’opera di Martin Heidegger, è assolutamente intraducibile in italiano perché la parola è correlata al tempo stesso con “sesso”, “razza”, “nazione”, “umanità”. Ebbene, sono proprio queste le categorie che Derrida intende esplorare nell’opera di Heidegger. Nel presente volume, al cuore della ricerca sono innanzitutto la dimensione politico-sessuale e la nozione di patria. È questa l’occasione, per Derrida, di pensare una sessualità più radicale di quella binaria, ed è anche l’occasione per denunciare un nazionalismo dal carattere preoccupante in Heidegger, un approccio quantomeno ambiguo se rapportato a quello avuto con il nazismo dal quale pretende di smarcarsi. Questa edizione presenta uno studio che sembrava perduto per sempre. Il gruppo di ricercatori che ne ha stabilito il testo ha realizzato dunque una notevole opera intellettuale ed editoriale.
Antonin Artaud: il corpo esploso
Florinda Cambria
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 368
«… vedrete il mio corpo attuale / esplodere / e rapprendersi / in diecimila forme / manifeste / un corpo nuovo / dove non potrete / mai più / dimenticarmi». Così Antonin Artaud (1896-1948) congedava la sua sterminata opera teatrale, poetica, intellettuale, affidando il proprio corpo a un destino di disseminazione in germinazioni imprevedibili. Scrivere di Artaud è testimoniare in quali forme quel corpo viva muoia e rinasca moltiplicato, come un reiterato sussulto nel cuore della civiltà occidentale. “Moltiplicazioni” raccoglie gli itinerari svolti dall’autrice attraverso la materia grafica di Antonin Artaud, spaziando dai testi surrealisti ai manifesti del Teatro della Crudeltà, dai «messaggi rivoluzionari» messicani alla scrittura sinestetica degli ultimi anni di vita. Le due sezioni che compongono il volume (Lectio e Ruminatio) scandiscono così un esercizio di meditazione ventennale, nel quale il corpus artaudiano si frantuma e si rapprende in plurivoche figure di senso: traiettorie d’azione conoscitiva sulla scena limite di un corpo esploso, la scena cangiante e metamorfica di Antonin Artaud, «uomo-teatro». In Appendice, le traduzioni inedite di alcuni suoi scritti giovanili.
La vita la morte. Seminario (1975-1976)
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 352
La pubblicazione del seminario “La vie la mort”, tenuto da Jacques Derrida tra il 1975 e il 1976, potrebbe segnare in maniera decisiva l’interpretazione dell’intera opera del filosofo franco-algerino. Derrida vi affronta la decostruzione dell’opposizione tra la vita e la morte quale matrice che orienta e struttura la tradizione del pensiero Occidentale in chiave metafisica. È infatti in questa prospettiva che si muove, fin dal titolo, in cui, tra “la vita” e “la morte”, non vi è alcun segno di congiunzione, o di altra articolazione, che potrebbe implicitamente ratificare la distinzione e quindi l’opposizione tra due termini presupposti come di per sé autonomi e l’uno dall’altro indipendenti. Tuttavia, Derrida non si limita a decostruire la tradizione della cosiddetta «filosofia della vita», fino ad affrontare la questione del cosiddetto «biologismo» di Nietzsche, attraverso la lettura di Heidegger; in questo seminario, Derrida si confronta per la prima e unica volta con il discorso scientifico e in particolare con “La logica del vivente” (1970) di François Jacob.
Del viver bene
Carlo Sini
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 171
“La Favola delle api” di Mandeville è il punto di partenza del percorso del libro, un percorso che affronta i problemi posti dalla rivoluzione industriale, dal capitalismo moderno e dalla economia del mercato globalizzato. L’indagine va alle radici della formazione dell’individuo sociale, disegnandone la genealogia attraverso le strutture del sacrificio, del dono e dello scambio, in base alla relazione tra denaro, sapere e scrittura e alla conseguente, fatale, mercificazione dei rapporti umani. Il senso del «viver bene» (il buen vivir degli Indios) pone altresì una domanda urgente su possibili economie e politiche alternative o correttive rispetto all’oggi prevalente via del neoliberismo capitalistico: una correzione di rotta che si proponga la salvaguardia della biodiversità e delle differenti tradizioni culturali del pianeta, e soprattutto e in generale l’affermazione dei diritti della vita «della nostra Madre Terra, la quale ne sustenta et governa».
Difficile libertà
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 396
I saggi che compongono questo libro, selezionati dallo stesso autore, si insinuano nel cuore di quell'insistita domanda sulla propria origine e sul senso di un possibile dialogo con il mondo che le principali confessioni dell'Occidente continuano – talvolta drammaticamente – a modulare. Composti a partire dagli anni '50 fino all'inizio degli anni '70, si accordano con sorprendente precisione all'insieme di movimenti, rivoluzioni, promesse di cambiamento e delusioni che hanno attraversato il ventennio europeo uscito dalla guerra. Lévinas prende parte al dibattito con l'autorevolezza della plurimillenaria tradizione di cui è stato uno dei più felici e discreti interpreti: i maestri della tradizione talmudica insieme ad alcune grandi voci della contemporaneità filosofica come quella di Rosenzweig vengono interrogati su questioni di rovente attualità – l'uscita da Auschwitz e il dialogo interreligioso con il cristianesimo e l'islam; il rapporto con il comunismo e la conquista della luna; la polemica con gli autori cristiani e il futuro del giudaismo –, senza censure e senza illusioni sulla complessità che le sostiene e che reclama analisi altrettanto complesse.
I sonnambuli. Storia delle concezioni dell'universo
Arthur Koestler
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 568
I sonnambuli sono i grandi facitori della rivoluzione scientifica – Copernico, Keplero, Brahe, Galileo – per opera dei quali in poco più di un secolo la concezione della scienza e il suo rapporto col sapere umano furono trasformati radicalmente. Collegando l’indagine scientifica con la vita, i caratteri, le passioni, le debolezze di ognuno, Koestler mostra che essi non furono infallibili macchine pensanti, ma procedettero per territori incerti e nebbiosi con una faticosa ricerca a tastoni, piena di cadute e di ritorni indietro. La precedente esperienza dell’umanità, cui è dedicata la prima parte del volume, era fondata su una visione unitaria dell’universo, dove la religione aveva contribuito al progredire dell’umano conoscere. Ora non solo si impone la separazione tra religione e scienza, ma il sapere stesso si frantuma: si sviluppano in modo isolato diversi rami di conoscenza e di comportamento che guidano ognuno a rigide ortodossie, a specializzazioni unilaterali, a ossessioni collettive. Nello stesso tempo – ed è la grandezza non ultima dei sonnambuli – si assiste a «riconciliazioni impreviste, a nuove sintesi nate da una frammentazione apparentemente senza speranza». Arricchiscono il volume un testo di Giulio Giorello e la nuova Introduzione di Carlo Sini.
Idioma. La cura del discorso
Carlo Sini
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 264
C’è un luogo comune e universale che ha dato vita all’umanità e in cui ogni essere umano continua a nascere. Questo luogo è il discorso, il sermo, direbbe Orazio: liquido amniotico dello spirito che ci traghetta dalla natura alla cultura, dalla vita istintiva alla vita sociale. Questa semplice evidenza reca però con sé tutti i problemi e i paradossi delle nostre credenze e dei nostri saperi, quindi i limiti delle nostre pretese verità e l’ambiguità di una presunta idea di realtà che da molto tempo ci accompagna. Il libro ne attraversa esemplarmente numerose figure emblematiche: dall’idioma dell’antico mondo della poesia cinese alla riflessione greca sui nomi, ai dialetti e alle lingue del medio evo e del mondo romanzo, alla formazione della nostra lingua volgare, sino ai lessici paradossali delle moderne scienze della natura e alla evoluzione darwiniana delle forme di vita. Da questi e da ancora altri percorsi emerge la proposta di una nuova etica del discorso, che ne curi le cecità e le superstizioni: estremo dono della filosofia al senso dell’uomo planetario in cammino.
Il momento Malebranche. Lettere 1920-1936
Étienne Gilson, Henri Gouhier
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 336
Quella qui presentata per la prima volta in traduzione italiana è l’edizione commentata della straordinaria corrispondenza (1920-1936) intrattenuta da Étienne Gilson (1884-1978) col suo discepolo Henri Gouhier (1898-1994), con un saggio (1904-1907) del giovane Gilson, studente alla Sorbona, su Malebranche e la Scolastica, corredato dalle osservazioni di Victor Delbos (1862-1916), suo professore. Malebranche è il filo conduttore di quest’opera, che documenta la genesi di due avvenimenti cruciali della storiografia filosofica novecentesca: il riconoscimento di una vera cittadinanza accademica a Malebranche in storia della filosofia, che si deve alla tesi dottorale sull’oratoriano che Gilson suggerì al suo discepolo; le ricerche sui rapporti fra Scolastica e filosofia moderna, cui un impulso decisivo fu dato, come noto, dall’Index scolastico-cartésien, pubblicato da Gilson nel 1913, ma la cui intuizione di fondo Il Momento Malebranche ravvisa già nel saggio giovanile su Malebranche. Questa edizione italiana vede la luce in un frangente di rinnovato interesse, in ambito internazionale, nei confronti dell’opera di Gilson: nel 2019, è apparso presso Vrin il primo volume delle OEuvres complètes, cui fa seguito il Nouvel Index scolastico-cartésien di Igor Agostini.