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Jaca Book: Filosofia

Addio a Emmanuel Lévinas

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 208

«... si potrà certo dire che il risuonare del pensiero di Lévinas ha cambiato il corso della riflessione filosofica del nostro tempo, e della riflessione sulla filosofia, su ciò che la rapporta all’etica, a un altro pensiero dell’etica, della responsabilità, della giustizia, dello Stato, ecc., a un altro pensiero dell’altro, a un pensiero più nuovo di tante altre novità perché si rapporta all’anteriorità assoluta del volto d’altri». Jacques Derrida Questo libro costituisce la terza principale tappa della lettura derridiana dell’opera di Lévinas. Sviluppatosi lungo un arco di tempo di più di trent’anni, il confronto di Derrida con il pensiero lévinassiano ha avuto un suo primo momento di sintesi nel 1964 con la pubblicazione dell’importante saggio Violence et métaphysique, è proseguito nel 1980 con la pubblicazione dell’articolo En ce moment même dans cet ouvrage me voici, giungendo così nel 1997 ai due contributi raccolti nel presente volume. Queste tre date – che separano intervalli di anni quasi simmetrici, anni durante i quali il rinvio di Derrida al pensiero di Lévinas è stato costante e sempre più profondo – ritmano un confronto intellettuale tra i più fecondi nel panorama filosofico contemporaneo. Attraverso una lettura di Totalità e Infinito e della tematica dell’ospitalità in esso trattata, tutto il testo di Derrida si muove attorno alla seguente affermazione di Lévinas: «Essa [l’intenzionalità, la coscienza di] è attenzione alla parola o accoglienza del volto, ospitalità e non tematizzazione».
16,00

Chora

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 112

La prima versione di Chora apparve in Francia nel 1987, seguita nel ’93 da una seconda che comprendeva anche altri due saggi. In un foglio volante Derrida scriveva che «si è giudicato opportuno pubblicare simultaneamente Passions, Sauf le nom e Khôra perché li attraversa il filo di una identica tematica». «Essi formano una sorta di saggio sul nome, in tre capitoli o tre tempi. Anche in tre fictions. Sulla scia dei segni che in silenzio i personaggi di tali fictions si indirizzano l’un l’altro, si può sentir risuonare la questione del nome, là dove essa esita sul bordo di un appello, di una domanda o di una promessa, prima o dopo di una risposta». Il nome: che cosa si chiama così? Che cosa si comprende sotto il nome del nome? E che cosa succede quando si dà il nome? Tale questione si articola con le questioni del segreto, del conferimento del senso e dell’eredità. Jaca Book ripubblica singolarmente i tre volumi di questa Trilogia, momento centrale del pensiero derridiano, corredandoli del testo originale a fronte e di una Prefazione all’intera tematica.
16,00

Ogni volta unica, la fine del mondo

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 384

Nuova edizione con una Prefazione di Massimo Recalcati. «L’addio a chi non è più con noi rivela l’insostituibilità di chi non c’è più, ma, insieme a essa, rivela la grazia di un incontro che, al di là della morte, può non smettere di ripetersi». Massimo Recalcati La morte dell'altro, non soltanto ma soprattutto se lo si ama, non annuncia una assenza, una scomparsa, la fine di questa o quella vita. La morte dichiara ogni volta la fine del mondo nella sua totalità, la fine di ogni mondo possibile, e ogni volta la fine del mondo come totalità unica dunque infinita. Così Derrida ci porta di fronte alla fine del mondo in figure come: Roland Barthes, Paul de Man, Louis Althusser, Edmond Jabès, Gilles Deleuze, Emmanuel Lévinas, Jean-François Lyotard, Maurice Blanchot, e altri scrittori, filosofi, letterati, uomini di scienza con i quali si è accompagnato, ha dibattuto, ha vissuto. Il testo di Derrida sul lutto e sulla perdita viene qui introdotto da Massimo Recalcati, uno dei maggiori psicanalisti del nostro tempo, che a questo tema si è dedicato, nella sua pratica clinica e nella sua riflessione.
34,00

Il problema della genesi nella filosofia di Husserl

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 292

Quest’opera, scritta nel 1953-54, quando Derrida era studente di Filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi, propone una lettura dell’opera di Husserl che assume come filo conduttore il tema della genesi. Si trattava allora di analizzare le difficoltà e i rimaneggiamenti provocati nel pensiero del fondatore della fenomenologia dalla presa in considerazione del tempo, del divenire e della storia, tanto nella costituzione del soggetto trascendentale quanto nella produzione intenzionale del senso dei suoi oggetti, e in particolare degli oggetti scientifici. Oltre a permetterci di ricostruire aspetti filosofici e persino filosofico-politici della Francia del tempo, quest’opera annuncia anche la problematica e lo stile delle questioni «decostruttrici» che il filosofo svilupperà nelle sue numerose opere tra il 1962 e il 1990. La prima opera fondamentale di Derrida in una nuova edizione.
25,00

Toccare

Federico Capitoni

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 112

Il senso del tatto ha, nella filosofia, un ruolo piuttosto marginale. Così come il corpo, cui i filosofi hanno generalmente riservato scarsa considerazione speculativa. Invece il corpo è il formidabile dispositivo di riconoscimento che si serve primariamente del tatto per entrare in relazione con il mondo e a partire dal quale tutto il conoscere, e quindi il vivere, ha inizio. Così imparare a toccare significa imparare a stare al mondo. Articolato in cinque parti (come le cinque dita) e un rintocco finale (un’autorecensione, un ritoccarsi), questo libro affronta la questione del toccare in vari modi: una collocazione del senso del tatto nella storia della filosofia con un’indagine di natura estetica; una fenomenologia del tatto a partire dai suoi mezzi principali (la pelle, tatto passivo; la mano, tatto attivo; il gesto, tatto visivo); osservazioni sul contatto socio-tecnologico; una antropologia del toccare; infine una metafisica del tocco come manifestazione dell’essere in movimento che ha inevitabili risvolti etici.
14,00

Lo specchio di Dioniso. Quando un corpo può dirsi umano

Lo specchio di Dioniso. Quando un corpo può dirsi umano

Carlo Sini, Carlo Alberto Redi

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 112

«Siamo di fronte a una grande sfida, che sembra richiedere una profonda revisione dei nostri concetti e dei nostri parametri fondamentali relativi alle nozioni di individuo umano e di umanità». (Carlo Sini) Il nostro è il secolo della biologia, perché la biologia, come potrebbe dire Husserl, è la scienza delle decisioni ultime ed è insieme il luogo ambiguo dell’umano e della sua verità. Le straordinarie scoperte delle scienze biologiche, gli orizzonti inusitati della biologia sintetica ripropongono oggi, in veste nuova, la domanda kantiana: che è uomo? I nuovi confini della sociobiologia, l’introduzione rivoluzionaria di nuovi concetti come quello di con-dividuo si pongono qui al centro di un appassionato dialogo nel quale un biologo e un filosofo affrontano costruttivamente la sfida principale del sapere contemporaneo. L’immagine dello specchio di Dioniso, metafora della unità della vita e della sua infinita frammentazione, suggerisce che il divenire umano dei corpi biologici è un cammino di conoscenza e di civiltà e non un presupposto dogmatico.
14,00

La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione

La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione

Paul Ricoeur

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 456

Esistono, accanto ai linguaggi che constatano, descrivono, ordinano dei fatti, altri linguaggi − come quelli poetici, simbolici, religiosi − che ricorrono soprattutto alla metafora e sono linguaggi di ridescrizione e di metamorfosi della realtà. Una tradizione consolidata, quella retorica, considera tali linguaggi come esclusivamente rivolti alla persuasione, privi di valore informativo, di referenza alla realtà. È possibile superare questa lettura retorica della metafora e giungere a una lettura poetica, cioè considerare la metafora come strategia linguistica capace di dare conto della creazione di un nuovo significato, come linguaggio di rivelazione? Questo volume mostra che i linguaggi metaforici non sono carenti di un vero rapporto con la realtà, anzi sono portatori di una sovrabbondanza di senso. Tentare di mostrarne la legittimità vuol dire aprire al linguaggio umano, e all’uomo, altre vie che non sono quelle della dominazione: dominazione delle cose, dei segni ridotti alla loro funzione strumentale. L’esperienza metaforica rovescia il mio rapporto abituale con il linguaggio e con la realtà: non sono più io a dominare l’universo dei segni, è la parola che mi reclama e mi interpella.
32,00

Sé come un altro

Sé come un altro

Paul Ricoeur

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 496

La serie di questi studi è attraversata da tre prospettive filosofiche. Nella prima, viene ricercato per il sé uno statuto che sfugga alle alternanze della esaltazione e della decadenza, che affettano le filosofie del soggetto alla prima persona: dire sé non è dire io. Ritenuto il riflessivo di tutte le persone grammaticali − come nell’espressione “la cura di sé” −, il sé postula la deviazione attraverso analisi che portino ad articolare in modo diverso la questione chi? Chi è il parlante del discorso? Chi è l’agente o il paziente dell’azione? Chi è il personaggio del racconto? A chi viene imputata l’azione posta sotto l’egida dei predicati “buono” od “obbligatorio”? Indagini essenzialmente improntate alla cosiddetta filosofia analitica, con la quale l’ermeneutica del sé entra in un dibattito molto serrato. Seconda prospettiva: l’identità suggerita dal termine “même” va scomposta in due principali significazioni: l’identità-idem di cose che permangono immutate nel tempo, e l’identità-ipse di colui che mantiene sé stesso soltanto sul modo di una promessa mantenuta. Infine l’antica dialettica del Medesimo e dell’Altro deve essere rinnovata se l’altro da sé si dice in molti modi: il “come” dell’espressione “sé come un altro” può significare, allora, un legame più stretto rispetto a qualsiasi comparazione: sé in quanto altro.
34,00

La vita dei filosofi

La vita dei filosofi

Carlo Sini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 176

Anche la conoscenza, disse Nietzsche, ha una vita e una storia. Non una successione astratta di dottrine e di scritti isolati dal mondo, ma un confronto con le vite reali e immaginarie degli autori e dei loro compagni di umanità, posti di fronte alla sempre imminente esperienza della morte che assedia ogni impresa umana. Di qui la vicenda filosofica rivisitata con altro sguardo e nuova consapevolezza, come una esemplarità di tappe emblematiche del nostro destino futuro: Marco Aurelio nella sua tenda e Diogene Laerzio nel suo millenario mistero; la morte di Cartesio nel paese degli orsi; Nietzsche e Wagner a Basilea; Husserl sul Lago di Como, a Vienna e a Praga; Cassirer e Heidegger ad Amburgo e a Davos; James e Santayana ad Harvard; Wittgenstein e Russell a Cambridge. Passioni, propositi, contese che travalicano il fatto biografico accidentale per divenire parte della nostra stessa vita di «buoni Europei», come disse Husserl, usciti dalla devastazione delle guerre mondiali e faticosamente rinati a un progetto di umanità futura. La proposta concreta di un nuovo racconto della nostra storia morale ed esistenziale e di un modo nuovo di praticare la filosofia.
18,00

Fenomenologia della testimonianza

Fenomenologia della testimonianza

Vittorio Perego

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 144

La testimonianza è ciò che oggi dà alla filosofia e al vivere la possibilità di contrastare il tragico equivoco di un individualismo che concepisce la libertà come scioglimento da qualsiasi legame. Nell’epoca della diffidenza nei confronti di ogni mediazione istituzionale, culturale, antropologica, in ambito filosofico, paradossalmente, la figura della testimonianza gode di un indiscusso credito. Il libro cerca di interrogarsi su questa centralità dell’atto testimoniale e della figura del testimone all’interno di un contesto in cui l’accesso alla verità è garantito dall’immediatezza digitale. Questa interrogazione porta alla luce un tema centrale per la filosofia, vale a dire il legame tra testimonianza e verità, che il libro sviluppa facendo riferimento alla tradizione fenomenologica. In particolare vengono messe in gioco le riflessioni di Ricoeur, Lévinas e Derrida, ma anche Heidegger, autori in cui il tema della testimonianza occupa un posto significativo. All’interno di questo percorso inevitabilmente vengono chiamate in causa alcune dimensioni dell’umano quali la promessa, la fiducia, la responsabilità, la singolarità, che sono implicate in ogni atto testimoniale e che dimostrano l’irriducibilità di questa possibilità dell’esistenza anche per il nostro presente. La testimonianza è un evento pacificante e dirompente che vale per la dimensione pubblica, sociale e personale.
18,00

Conoscersi. Filosofia e psicologia

Conoscersi. Filosofia e psicologia

Carlo Sini, Enrico Bassani

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 112

Dopo i dialoghi riguardanti biologia, evoluzione, urbanistica e teatro, un nuovo affascinante dialogo del filosofo Carlo Sini. Conoscere, conoscersi. Nella dialettica tra queste due parole si gioca la partita decisiva tanto della Filosofia (conoscere), quanto della Psicologia (conoscersi). Socrate, a suo modo, indica la strada della conoscenza al giovane Cherefonte, intimorito dalla possibilità di parlare a Gorgia, il più grande dei sofisti: «Chiedigli chi è». Vittorio Guidano, rivoluzionario psicoterapeuta novecentesco, gli fa eco 2400 anni più tardi: «Vivere è, alla lettera, conoscere». In ogni forma di conoscenza è in gioco la vita, e, contemporaneamente, la vita non può che darsi in una forma di conoscenza. In questo dialogo schietto e senza sconti, Carlo Sini, filosofo, incalza Enrico Bassani, psicologo e psicoterapeuta, circa il sapere della Psicologia e la legittimità della sua pratica teorica e clinica: che cosa sa il sapere sulla psiche? Quali sono i suoi fondamenti? E perché una teoria della mente dovrebbe essere “migliore”, o “preferibile”, rispetto a un’altra? Prende così forma un percorso inevitabilmente ed irriducibilmente autobiografico, in cui Sini smaschera i pregiudizi teorici e scende nel profondo biografico di ciò che muove le argomentazioni di Bassani. Un procedere sempre più stringente, fino alla domanda delle domande: “Che cosa significa conoscere?”. Qui il filosofo si troverà egli stesso interrogato dal proprio domandare, com’è tradizione nella più autentica pratica filosofica, e dovrà dar conto del proprio stesso dire.
16,00

Filosofia dell'ombra

Filosofia dell'ombra

Massimo Carboni

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 256

Il primo libro in cui si tenta una sorta di "circumnavigazione" del tema dell'ombra, che attraversa e incrocia la totalità della cultura umana: esperienza quotidiana e riflessione filosofica, scienza e letteratura, arte e psicologia del profondo, simbologia e spiritualità. L’itinerario qui disegnato dal filosofo dell'estetica Massimo Carboni conduce il lettore attraverso le molteplici declinazioni dell’ombra. Illusiva ed insostanziale apparenza nella caverna platonica, figura del male risalente a tradizioni mitologiche e spirituali diventate senso comune, erratico doppio dall’aura sinistra e minacciosa nel grande cinema espressionista, presenza che mobilita istanze psichiche profonde. Ma anche strumento e oggetto di scienza, “dispositivo” filosofico, motivo centrale nella “religione estetica” dell’Estremo Oriente. E se la scienza moderno-contemporanea implica l’impossibilità di intuire, raffigurare, verbalizzare il multiverso della fisica relativistica e quantistica, se è un ragionare rigorosamente attorno all’irrappresentabile dei quark e degli adroni, allora non è forse questa un’ombra che quel multiverso ed il linguaggio che dovrebbe esprimerlo proiettano l’uno sull’altro? Ma l’ombra non è soltanto questo. Essa è anche l’agente propulsore di una straordinaria tessitura metaforica che si dipana in contiguità con alcuni nessi decisivi del pensiero di Husserl e di Bergson che qui vengono attentamente seguiti. Da ultimo, un interrogativo consapevolmente paradossale: se l’ombra è sempre l’ombra di qualcosa che ha una forma, e se, come narra Luca nell’episodio dell’Annunciazione, Maria diventa madre perché l’Altissimo la «coprirà con la sua ombra», non potremmo forse chiederci come è fatta l’Ombra di Dio?
19,00

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