Jaca Book: Illustrati. Arte mondo
Le religioni e l'arte
Julien Ries, Michel Delahoutre, Jean Varenne, Jacqueline Lafontaine-Dosogne, Olivier Clément
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 216
Fin dall'epoca preistorica, l'esperienza artistica, con le sue costruzioni e le sue immagini, ha rivelato il cuore di ogni cultura. L'uomo è "homo simbolicus": nelle architetture come nei dipinti, siano essi grandi affreschi o piccole icone, si palesa il sacro, e l'arte diventa specchio dell'antropologia culturale e religiosa di una realtà storica. Il volume, grazie a testi di famosi studiosi e un corredo illustrativo affascinante e coerente, immerge il lettore in mondi artistici e religiosi che hanno segnato l'evoluzione dell'intera umanità. Al comune denominatore dell'"homo religiosus" fa da contrappunto la varietà di narrazioni mitiche e lo sfociare in diversità di immaginari estetici impressionanti, che possono essere messi in relazione proprio tramite la costante produzione di simboli che accomunano le culture. Un libro nel segno della pace e dell'interculturalità, l'esperienza estetica e l'esperienza religiosa colte in rapporto nella preistoria, nell'induismo, nel buddhismo e nel cristianesimo.
L'arte dei gesuiti. Nella storia e nel mondo
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 320
Il paradosso dell’arte dei gesuiti sta nella partenza pauperista della loro prima sede che si trasforma nel clangore della teatralità barocca, a Roma e in tutto il mondo. Per la prima volta vari studiosi, su richiesta di Jaca Book e de «La Civiltà Cattolica», hanno realizzato un itinerario nell’arte promossa dai gesuiti, dal Cinquecento ai nostri giorni. La prima opera che fa la storia dell’architettura dei gesuiti è il Collegio Romano, tanto imponente, quanto spoglio e rigoroso. Come si passa, nella stessa Roma, da quel sobrio rigore ai soffitti scenografici delle chiese del Gesù e di Sant’Ignazio? La risposta è in quanto avvenne fin da subito nella vita dello stesso Collegio, vale a dire l’insegnamento tramite il teatro. È proprio per insegnare che i gesuiti, da Roma a Città del Messico fino a Macao in Cina, saranno maestri nel creare la teatralità barocca, una teatralità che invase l’intera Europa, dalla Penisola iberica al Baltico. Facendosi poi duttile alle varie culture incontrate nei nuovi mondi delle Americhe e dell’Estremo Oriente. Se in Italia il grande maestro degli affreschi fu Andrea Pozzo, nei vari Paesi maestranze locali caratterizzarono la creatività della Compagnia di Gesù: la cromia delle chiese dell’altopiano del Messico con la memoria dei simboli e dei miti precolombiani è impensabile per chi ammira la facciata della Chiesa del Gesù di Roma.
Benedetto. L'eredità artistica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 456
Mentre è inconcepibile pensare alla storia della cultura e della religiosità europea senza il contributo dei benedettini, è meno ovvio riconoscere, nei 1.500 anni trascorsi da Benedetto, le numerose stagioni artistiche nelle quali il fattore culturale benedettino è stato fondamentale. Oggi non è più in uso la formula "arte benedettina", come se Benedetto fosse stato all'origine di un movimento artistico in senso proprio. È invece riconosciuto che nessun altro avvenimento ha influenzato le arti occidentali con tanta forza e in ondate successive come il fenomeno benedettino. Il volume tratta diverse stagioni artistiche, passi fondamentali, nella storia dell'arte occidentale. Con Benedetto, la scelta dello spazio monastico non racchiuso in se stesso diviene modello per il monachesimo occidentale. La riforma di Cluny segna l'esplosione dell'arte romanica europea. Poco dopo, a cavallo tra il romanico e il gotico, la riforma di Bernardo fa nascere l'arte cistercense. In età barocca, i benedettini danno la loro impronta monastica e artistica alla riforma cattolica, soprattutto in Europa centrale e in Brasile. Nel XIX secolo, alle arti sacre accade come all'esperienza monastica: sono respinte in una sorta di esilio nell'Europa liberale e borghese. Sul finire del secolo, tuttavia, la scuola artistica benedettina di Beuron getta ponti verso l'art nouveau e la modernità. Infine, l'età contemporanea vede nascere splendidi edifici, legati alla committenza di monasteri e spesso per opera di architetti benedettini.
Manet
Fred Licht
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 208
Fred Licht esamina in questo volume l'opera di Edouard Manet, l'artista più complesso di tutto l'Ottocento e per l'autore «forse il più grande tra gli artisti del XIX secolo che hanno raggiunto potenza e profondità espressiva sempre maggiori attraverso il loro instancabile sforzo di cogliere l'autentico significato della vita contemporanea, mettendo infatti il presente in aperto conflitto con gli ideali del passato». Gli artisti del secolo XIX erano consapevoli delle condizioni di vita che la loro epoca imponeva. Il loro ideale consisteva nella riconciliazione di un conflitto, sentito profondamente in prima persona, tra passato e presente. Manet è un borghese ma non è un "impressionista", pur avendo aiutato e difeso il movimento di cui però non poteva condividere la fiduciosa serenità e neutralità morale, valori, questi, che ne hanno fatto lo stile ideale di una borghesia che cerca di evitare con tutti i mezzi ogni cosa che le ricordi le contraddizioni, le trappole e le tragedie dell'esistenza moderna.
Pontormo
Alessandro Conti
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 184
«L'estenuato stilismo del Pontormo è fuori discussione; non così il suo carattere di pittore manierista. A più di un lettore potrà apparire sorprendente che si metta in discussione l'appartenenza alla cultura manierista di uno dei suoi rappresentanti generalmente considerati più tipici; ma la ricerca storiografica ha elaborato concetti talmente sofisticati rispetto ai quali le complicazioni del più capzioso artista della Maniera sono uno scherzo. Penso che sia opportuno tornare al buonsenso, sia concettuale sía linguistico di Giuliano Briganti, nel suo volume sulla Maniera italiana. Qualunque sia la sua vicenda, è chiaro che col Pontormo, col Rosso Fiorentino, col senese Domenico Beccafumi, ha inizio un modo diverso di porsi nel rapporto fra arte e realtà. Il Manierismo non è tanto uno stile, quanto un modo di porsi nel rapporto fra realtà e mondo dell'arte». Partendo dalla fonte più ricca dí notizie biografiche e possiamo dire più critica — circa il Pontormo, e cioè le Le vite de' più eccellenti pittori; scultori e architettori di Giorgio Vasari, l'autore ne contesta il ritratto in chiaroscuro, secondo il quale l'artista toscano, considerato agli inizi un giovane prodigio, avrebbe abbandonato via via i buoni modelli della pittura per concedersi innovazioni eccessive e bizzarre, forse troppo in anticipo sui tempi. Al contrario, secondo Alessandro Conti, fu proprio la capacità di Pontormo di saper fondere tra loro modelli artistici precedenti — su tutti quelli di Michelangelo e Leonardo — con una profonda curiosità per il nuovo, a dare alla sua produzione artistica una nobiltà ed espressività riconoscibilissima e unica.
Beato Angelico
Liana Castelfranchi Vegas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 240
La figura dell'Angelico, pur con le attente rivalutazioni critiche di studiosi contemporanei (da Argan a Pope-Hennessy), appare ancora in parte da riscoprire nel suo effettivo ruolo all'interno delle vicende pittoriche fiorentine successive alla morte di Masaccio, dagli anni Trenta sino alla metà del XV secolo. Nuova luce sulla posizione che l'Angelico ricoprì nel panorama artistico dell'epoca può derivare dall'esame dei rapporti profondi che in quegli anni intercorsero fra cultura umanistica e ambienti religiosi, contemporaneamente al manifestarsi a Firenze di un deciso orientamento estetico verso una classica eleganza formale, retta da una precisa ed elaborata precettistica che ha il suo fulcro nelle personalità di Lorenzo Ghiberti e Leon Battista Alberti. In particolare, nel percorso artistico dell'Angelico, è il periodo che va dal Tabernacolo dei Linaioli agli anni romani a presentarsi come il più esemplare dell'influenza che la cultura umanistica ebbe su di lui, come sul generale svolgersi dell'arte rinascimentale.
L'arte rinascimentale in Europa
Liana Castelfranchi Vegas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 248
Mentre buona parte dell'Europa prolunga sul piano artistico il già lungo Medioevo, si crea un asse che mette in relazione l'Italia, attraverso la Francia, alle Fiandre. È questo l'asse tra Masaccio e Van Eyck attraverso Barthélemy D'Aix in Francia e Campin in Belgio. Prospettiva, natura, figura umana, classicità, luce, compiono una rivoluzione che non avrà pari nella storia dell'arte occidentale. Città, signorie, borghesie, botteghe di artisti, mercato, banche e viaggi danno contesto e consistenza alla rivoluzione artistica, rendendola irreversibile e preparandone la diffusione in tutto l'Occidente europeo. Pur innervata ancora nella cultura dell'ultimo Medioevo e nella sua iconografia, l'arte del'400 ha un cambio di forme che si cala nella tradizione della classicità. Non scivola nella "maniera". Artisti come Masaccio, Piero e Angelico, pensatori quali Pico della Mirandola o Erasmo rinnovano senza compiere una frattura.
L'opera d'arte nell'epoca dell'Intelligenza Artificiale
Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il titolo di questo libro parafrasa quello del famoso testo di Walter Benjamin "L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica" pubblicato quasi un secolo fa, nel 1936. Nelle pagine del suo illuminante saggio Benjamin sosteneva come l’invenzione e la diffusione di nuovi dispositivi tecnici, quali la fotografia e il cinema, stessero cambiando profondamente le modalità di fruizione artistica e in parte anche quelle di produzione. Negli ultimi anni un nuovo “dispositivo tecnico”, quello dell’Intelligenza Artificiale, ha visto un rapido sviluppo e una vastissima diffusione − con complesse implicazioni culturali, sociali, economiche e politiche − tanto da potersi riferire alla contemporaneità come all’«epoca dell’Intelligenza Artificiale». Anche il mondo dell’arte è coinvolto appieno in ogni suo ambito (musei, valutazione, catalogazione, conservazione, ecc.). Sempre più artisti si confrontano con l’Intelligenza Artificiale e ne usano le tecnologie per creare opere d’arte e progetti artistici collaborativi. Il volume "L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale" trae origine dall’omonima mostra, la prima collettiva di artisti italiani sia pionieri dell’AI Art che sperimentatori di nuova generazione. Per ogni artista viene presentata e analizzata un’opera fra le più significative della sua estetica. Emerge così un panorama molto diversificato, di grande fascino e interesse, in cui temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e trasformati attraverso l’impiego degli algoritmi, del-le AI Generative, delle GAN (Reti Generative Avversarie) e delle molte forme espressive dell’era digitale.
Il giorno di Pasqua nell’arte. Gli incontri del Risorto
François Bœspflug
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 180
Che cosa è accaduto il giorno di Pasqua? Un attento studio dei racconti dei quattro Vangeli rivela cinque fasi principali, dall'alba al tramonto, che sono in realtà cinque incontri che François Boespflug presenta attraverso una selezione di opere d'arte che li raccontano. Il libro non racconta la resurrezione di Cristo con le immagini tradizionali della discesa agli inferi o dell'uscita dalla tomba, ma, attraverso una sessantina di opere d'arte, rievoca l'esperienza di coloro che passarono dalla tristezza profonda per la morte di Cristo alla gioia dell'incontro con il Risorto. La giornata si apre con la scoperta della tomba vuota, la mattina presto, da parte delle donne e di Maria Maddalena, recatesi con degli aromi per onorare il defunto: qui incontrano uno o più angeli, forieri di un annuncio sconvolgente. Il secondo momento è ancora più inedito perché il Risorto stesso appare ad alcune donne o, secondo altri racconti, solo a Maria Maddalena che, riconosciutolo, prova ad abbracciarlo, bloccata dal celebre Noli me tangere. Questo incontro travolgente la porta – terzo momento/incontro – a correre ad annunciare la notizia agli apostoli, un annuncio che attiva Pietro e Giovanni nel verificare a loro volta quanto accaduto, scoprendo il sepolcro vuoto. Il quarto incontro è l'esperienza eccezionale dei discepoli di Emmaus, che conversavano lungo la strada di tutti questi strani eventi e si ritrovarono a parlare e cenare con Gesù. La lunga e movimentata giornata si conclude con l'apparizione del Risorto, a tarda notte, agli undici Apostoli rinchiusi nel Cenacolo per paura delle autorità ebraiche.
La casa in pietra. L'eredità romanica
Santino Langé
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 280
La pietra, materia e simbolo dell’abitare umano, è una delle basi portanti della civiltà europea. Il lavoro del grande architetto e storico dell’urbanismo Santino Langé coglie il rapporto che l'uomo istituisce con la natura attraverso l’atto del costruire la casa o il villaggio, traendo da una materia primordiale, la pietra, la "misura" dell’abitare. Si tratta di un lungo viaggio in Europa, dalle Isole Britanniche, lungo la costa atlantica fino alle Alpi, giù verso l'Italia, verso le coste mediterranee, arrivando sino in Grecia. La forma e le caratteristiche delle case in pietra sono messe in relazione con le strutture aggregative della società (la famiglia, la comunità locale e le formazioni sociali popolari), in modo da poter leggere, in termini non solamente geografici, la logica sottesa alla costruzione dei villaggi. Ne emerge un quadro in cui la valenza simbolica della casa in pietra e del villaggio è la rappresentazione di una cultura permeata da una solidarietà che permane nel tempo a definire il paesaggio europeo, erede della civiltà romanica. Un viaggio nell'Europa profonda, accompagnati da bellissime fotografie e mappe realizzate dall'autore durante I suoi viaggi di ricerca.
Venezia dall'alto
Armando Dal Fabbro, M. Giulia Montessori, Riccarda Cantarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 288
Immaginando di volare su Venezia, una campagna fotografica inedita da elicottero ci fa immergere nel fascino di questa città unica al mondo. La storia di Venezia parte dalla straordinaria orografia della laguna, un paesaggio unico in cui gli uomini si abituarono a vivere fin dal periodo tardo antico. Venezia dall'elicottero mostra non solo la sua forma unica, i canali, le fondamenta, i grandi quartieri, i palazzi monumentali, le chiese, il teatro urbano, ma anche i luoghi più segreti in città e nelle isole. Le viste dal cielo permettono una lettura della fisicità urbana tramite l'individuazione di margini e bordi; nel caso di Venezia, anziché evidenziare emergenze monumentali e grandi volumi, rendono immediata la percezione dei vuoti, delle geometrie immaginarie che li separano e avvicinano, degli infiniti rimandi fra essi. Immaginando di volare su Venezia da direzioni diverse – dalla terraferma o dal mare – sette itinerari ci suggeriscono percorsi da scoprire nelle immagini in sequenza, individuando monumenti e spazi-luoghi senza mai perdere di vista la forma della città. Ai capolavori medievali e ai colori attuali della laguna fa da contrasto la Venezia monumentale, dove poco resta del medioevo ma risplendono rinascimento e barocco.