Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Johan & Levi: Il punto

Il segreto di Goya

Il segreto di Goya

Marco Belpoliti

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2013

pagine: 56

Marco Belpoliti penetra nella vita e nelle opere di un altro grande artista, Francisco Goya. Analizzando una serie di disegni, ritratti e autoritratti, l'autore ripercorre le tappe della carriera e della vita di Goya ritrovando le tracce del suo "segreto", quella progressiva sordità che lo colpisce trentenne e che dal 1792, a circa metà della sua vita, lo separa del tutto dal mondo che lo circonda. La menomazione sarà fondamentale per far emergere nelle sue opere il senso di disperazione e angoscia cui darà la forma di elementi fantastici e mostri partoriti nell'isolamento.
8,00

Kiefer e Feldmann. Eroi e antieroi nell'arte tedesca contemporanea

Kiefer e Feldmann. Eroi e antieroi nell'arte tedesca contemporanea

Massimo Minini

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2013

pagine: 66

"In questo senso potremmo affermare che Feldmann è un manierista, mentre Kiefer è il muscoloso Buonarroti dei nostri tempi. Medardo Rosso contro Rodin. Monsieur Hulot contro Schwarzenegger. E naturalmente anche una vecchia storia: Davide e Golia..."
9,00

L'insieme vuoto. Per una pragmatica dell'immagine

L'insieme vuoto. Per una pragmatica dell'immagine

Federico Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2013

pagine: 72

Che cos'è un'immagine? Perché le immagini hanno assunto un'importanza così grande nelle nostre vite? Cosa significa avere uno sguardo? Federico Ferrari riflette sulla società delle immagini e sul rapporto ritmico tra immagine e parola, ritmo che forgia il nostro orizzonte, concentrandosi sull'uso delle immagini e sul mondo che esse creano, sulla disseminazione dello sguardo nell'impossibilità di una sola visione del mondo, di una sola misura. L'immagine contemporanea infatti impone oggi una nuova definizione del guardare, che parta dalla singolarità di ogni visione ma sia anche capace di abbracciarne la pluralità. Ed essendo le visioni possibili, per definizione, infinite, ciò che davvero conta è ciò che sottende ed è quindi comune a tutte. Detto con i termini della teoria degli insiemi, è un insieme vuoto che si presenta come un nulla ma che è anche qualcosa: lo sguardo, ciò che ci precede e che resta aperto al di là di ogni visione possibile, di ogni immagine data. L'insieme vuoto dello sguardo è la potenza del vedere.
9,00

Camera straniera. Alberto Giacometti e lo spazio

Camera straniera. Alberto Giacometti e lo spazio

Marco Belpoliti

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2012

pagine: 59

Alberto Giacometti é uno dei principali artisti del Novecento e le sue opere hanno raggiunto le vette delle quotazioni internazionali. I temi del suo lavoro sono molteplici e le modalità espressive quasi tutte quelle contemplate dalle arti visive (disegno, dipinto, scultura). In questa varietà Marco Belpoliti sceglie di concentrarsi su un aspetto trasversale e molto forte, ossia lo spazio. Dallo spazio circoscritto all'interno degli ambienti a quello che circonda le sculture, soprattutto le creazioni di grandi dimensioni concepite per gli spazi pubblici, Belpoliti ci guida in un percorso tra scritti e opere, dichiarazioni e interpretazioni, rapporti famigliari e amicizie, per ritrovare non solo lo spazio fisico ma anche lo spazio emotivo del grande artista.
8,90

L'immagine come punto interrogativo o il valore estatico del documento surrealista

L'immagine come punto interrogativo o il valore estatico del documento surrealista

Clément Chéroux

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2012

pagine: 48

Il breve saggio approfondisce l'utilizzo delle immagini fotografiche tipico dell'attività dei Surrealisti tra la fine del XIX e inizio del XX secolo. Peculiarità surrealista è la forte preferenza per le immagini funzionali, utilizzate ai fini di documentazione o d'informazione, che venivano utilizzate in arte, decontestualizzandole, con un valore anti-artistico, legato alla capacità di suscitare domande e perplessità. L'uso di queste immagini diventa un gesto surrealista in sé, uno stimolo all'immaginazione e una forma poetica per creare la sorpresa, o l'estasi tanto cara ai Surrealisti. In questo modo queste immagini subiscono una conversione del loro significato acquisendo una forza e una connotazione artistica e contemporaneamente non-artistica.
8,90

Andy Warhol superstar. Schermi e specchi di un artista-opera

Andy Warhol superstar. Schermi e specchi di un artista-opera

Luca Scarlini

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2012

pagine: 54

"Andy Warhol superstar" ripercorre le tappe dell'attività "su schermo" di Andy Warhol, dai film, alla pubblicità fino alle apparizioni televisive. Un percorso che ne ha sancito lo status di divo acclamato dalle folle, preso ad esempio ma anche odiato a tal punto da attentare alla sua vita, un excursus attraverso le varie esperienze e le figure che lo hanno accompagnato e che sono diventate parte integrante dell'immaginario warholiano, prima tra tutte l'attrice e sua musa Edie Segwick. Con sguardo esperto sul mondo del teatro, Luca Scarlini scandaglia i mille volti di Warhol: fobie, contraddizioni e aspirazioni in relazione alla sua immagine e alla produzione di opere per il piccolo e grande schermo. Sullo sfondo del mondo pop e "camp", quello scenario degli anni sessanta e settanta in cui il kitsch regnava sovrano.
8,90

Arte programmata cinquant'anni dopo

Arte programmata cinquant'anni dopo

Marco Meneguzzo

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2012

pagine: 54

A cinquant'anni dalla prima mostra di Arte Programmata (Milano, 1962), l'autore propone una riflessione su ciò che resta di un esperimento di neoavanguardia che ha tentato di coniugare teoria della percezione e produzione industriale. Voluta da Bruno Munari, presentata da Umberto Eco, sponsorizzata dalla Olivetti, l'Arte Programmata non è solo un movimento italiano riconducibile al più vasto mondo dell'arte cinetica, ma un vero e proprio tentativo di definizione del campo dell'arte, ai tempi della società industriale e cittadina, che muove dal nuovissimo concetto - per allora - di "programmazione", attorno a cui ruotava tutto il dibattito interno agli intellettuali vicini alla Olivetti, che proprio in quegli anni era all'avanguardia nel campo dei piccoli processori elettronici. Superato un lungo periodo di oblio e di silenzio, oggi l'Arte Programmata gode di nuovo favore, e di un rinnovato interesse critico, storico e di mercato: perché sta avvenendo ciò? Cosa rende ancora attuale quel movimento? Quale movimento di nostalgia e di "revival" riesce a innescare tutt'oggi?
8,90

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.