Kaplan: Orizzonti
Videoestetiche dell'emergenza. L'immagine della crisi nella sperimentazione audiovisiva
Elena Marcheschi
Libro: Libro rilegato
editore: Kaplan
anno edizione: 2015
pagine: 160
Quarantotti Gambini e il cinema. Trasfigurazioni di una poetica
Luciano De Giusti
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2015
pagine: 124
Storia patria tra letteratura e cinema. «Senso» e «Vanina Vanini»
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2014
Videoarte. Storia, autori, linguaggi
Alessandro Amaducci
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2014
pagine: 214
America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2014
pagine: 334
Realismo e tecnologia. Caratteri del cinema contemporaneo
Luca Malavasi
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2013
Leggeri come in una gabbia. L'idea comica nel cinema italiano (1930-1944)
Alessandro Faccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2011
pagine: 256
Play the movie. Il dvd e le nuove forme dell'esperienza asuiovisiva
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2010
pagine: 192
Il processo della verità. Le radici del film politico-indiziario italiano
Anton Giulio Mancino
Libro
editore: Kaplan
anno edizione: 2008
pagine: 328
Questo libro non è sul cinema italiano cosiddetto "politico", ma sui film italiani qui definiti "politico-indiziari", nei quali l'autore cinematografico trasferisce allo spettatore dubbi o perplessità sulle verità politiche ufficiali e istituzionalizzate. Verità controverse, sottratte, dal secondo dopoguerra a oggi, alla conoscenza di tutti, a partire da La terra trema, uno dei massimi capolavori del neorealismo, che sarebbe dovuto essere un film sulla strage del primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra, il primo di una lunga serie. Creando una relazione proficua tra cinema e diritto, il film politico-indiziario invita lo spettatore accorto a spingersi oltre l'evidenza per smascherare l'occultamento istituzionalizzato della matrice politica dei fatti e far emergere la verità. Perché, come affermava Carnelutti, noto giurista e avvocato, «soltanto la verità può operare il miracolo di salvare la libertà del cineasta e, insieme, la libertà dello spettatore».