La Bancarella (Piombino): Biblioteca di storia
La piccola isola del cavaliere. Agosto 1943: La prigionia di Mussolini a La Maddalena
Giovanni Cerri
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2018
pagine: 120
La Maddalena come Sant'Elena. Il mare smeraldino dell'arcipelago non suscita l'angoscia del grigio oceano di laggiù. Il clima mediterraneo non è mefitico quanto quello subequatoriale. Soprattutto, la Maddalena non è così sperduta, irraggiungibile come Sant'Elena. L'unico comune denominatore che potrebbe ravvicinare le due isole è la serie di avvenimenti per le quali sono state raggiunte, in epoche diverse, dai due illustri reclusi. Nella mente del creatore del fascismo in arrivo a Padule risiede ferma la convinzione che, anche nel suo caso, sia stato un tradimento a consegnarlo ad una simile sorte. Mussolini riferisce dell'"attenzione accorata" con la quale, nella sala proiezioni di Villa Torlonia, aveva seguito poche settimane prima il film "Sant'Elena, piccola isola", testimonianza dell'estremo esilio napoleonico ben gestita dagli sceneggiatori e ben recitata sul grande schermo di quella prima parte del 1943. L'equazione si propone nei seguenti termini: il Cavalier Benito Mussolini, deposto capo del Fascismo, sta all'isola di La Maddalena come il generale Bonaparte, non più imperatore, sta a Sant'Elena.
Verso nuovi orizzonti
Albert Bencic
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2018
pagine: 380
Questo ultimo libro di Bencic è un vero e proprio inno alla vita con le sue gioie e i suoi dolori e la speranza di un mondo migliore; quel mondo per cui Bencic ha combattuto nel vero senso del termine attraverso rivolte partigiane, guerre politiche che lo hanno portato nella terribile isola di Goli: uno dei frutti delle persecuzioni politiche di Tito, tradendo il mandato affidatogli da migliaia di giovani, che per la libertà, hanno sacrificato la loro vita contro il nazismo. Nel cuore di questi giovani tra cui Albert vi era un orizzonte chiaro e ben delineato, un mondo dove "l'ideale nostro alfin sarà l'internazionale, futura umanità." Qui Albert descrive in modo chiaro e crudo tutto il percorso di questa vita dalle difficili giornate di guerra tra i monti dell'Istria della Slovenia e Crozia fino alla vittoria e alla delusione del tradimento delle promesse del comunismo. Inoltre essendo Istriano di origine, abitante di Pola, ha pure dovuto subire anche l'esilio. Albert non si è mai arreso, nella sua lotta per un mondo con "nuovi orizzonti" e ancora oggi che ha più di novant'anni è sempre, capace di meravigliarsi dinanzi ad un fiore, ad un albero, o ad un panorama.
Storia di Piombino. Dalle origini ai giorni nostri
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2018
pagine: 512
Questa storia di Piombino nasce dalla constatazione della mancanza di una storia completa della città, a carattere divulgativo, che partisse dalle origini per arrivare ai giorni nostri. Un nucleo urbano che ha vissuto le vicende principali della Toscana tirrenica (e non solo) dall'anno 1000 fino a oggi. Piombino ha origine all'indomani della definitiva decadenza di Populonia. Le prime costruzioni, erano delle capanne intorno alla zona dei canali di Marina, accanto al famoso Monastero di San Giustiniano di Falesia, in un luogo non ancora sicuramente localizzato, a opera della famiglia della Gherardesca, e infine la Rocchetta. Pisa, già potenza marinara, quando nacque il borgo di Piombino si preoccupò di costruire qui un cassero e cercò di ottenere il possesso della città per ampliare i suoi commerci. Da questo momento inizia la storia plurisecolare della città di Piombino, che divenne poi capitale di un piccolo Stato autonomo (il Principato di Piombino) e solo nel 1815 fu annesso al resto della Toscana e che dalla fine dell'ottocento al novecento ha compiuto la grande avventura siderurgica e operaia, facendo di Piombino uno dei più importanti centri industriali d'Italia.
Le isole di Napoleone. Corsica, Elba, S. Elena e dintorni
Giovanni Cerri
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2016
pagine: 320
Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno cantava Manzoni nel suo famoso “Cinque Maggio”, riferendosi al genio militare e politico di Napoleone. E anche oltre verso le sterminate e fatali steppe della Russia. Poi però andiamo a vedere e non possiamo fare a meno di scoprire come le svolte cruciali della sua vita si siano svolte su tre isole, quanto di meno che di per sé sono appunto isolate, circoscritte. La Corsica ,Elba e Sant'Elena quasi uno scherzo del destino, quasi una vendetta finale verso chi aveva osato sfidare il suo destino isolano e veniva confinato di nuovo in due minuscole isole. Ecco che a Giovanni Cerri è venuta l'idea di scoprire le carte o meglio le isole, andare a vedere cosa resta di Napoleone perché in fondo la storia si fa con i piedi, ossia poiché i fatti storici avvengono in un determinato spazio. Questo libro è un invito a soddisfare la curiosità del turista che è sempre più proiettata verso luoghi storici, che abbiano una loro dimensione da raccontare, che ci mostrino un passato che ancora riesca a parlarci...
Ferrovie e tramvie a Roma e dintorni. Note e ricordi dell'autore
Adriano Betti Carboncini
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2016
pagine: 110
Il presente libro non costituisce un saggio, bensì una raccolta di notizie e di ricordi personali, che talvolta sembrano uscire dal filo conduttore degli argomenti trattati; compresi negli anni del secondo conflitto mondiale e in quelli immediatamente successivi. Chiaramente, non pretendo di voler esaurire argomenti così vasti e complessi sui quali dispongo di insufficienti testimonianze fotografiche. Il presente libro si articola in più parti, tra di loro non congiunte né in sequenza, in considerazione che esso tratta principalmente di un insieme di ricordi personali su argomenti tra di loro differenti.
La ferrovia Campiglia Marittima Piombino, Piombino e l'industria siderurgica piombinese
Adriano Betti Carboncini
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2016
pagine: 92
La ferrovia Campiglia Marittima - Piombino fu aperta all'esercizio nel maggio 1892. La sua realizzazione fu promossa e sostenuta dalle insistenti richieste delle popolazioni dell'isola d'Elba a dell'Alta Maremma, nonché da interessamenti delle società metallurgiche piombinesi. La storia di questa linea è strettamente legata alle vicende dei citati stabilimenti, che sorsero negli anni 1865-1866. Pertanto, riteniamo opportuno che nel presente libro le argomentazioni relative alla ferrovia e agli stabilimenti vengano trattate congiuntamente e in sequenza. La ferrovia in questione è lunga poco più di 13 km; ma fin dalla sua attivazione ha rivestito un ruolo fondamentale che va ben oltre l'assolvimento delle tradizionali relazioni di traffico. In particolare, essa costituisce una via di comunicazione tra il continente e l'isola d'Elba e, in tempi più recenti, anche con la Sardegna e la Corsica: ciò senza parlare delle industrie siderurgiche piombinesi.
Nostra Russia
Albert Bencic
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2016
pagine: 188
Questa storia della Russia scritta da un novantenne, con il suo linguaggio scevro da correzioni o aggiunte di sorta, è anche una sorta di critica alla civiltà dello "Homo sapiens" che sin dalla preistoria non ha saputo comprendere qual è il vero cammino da percorrere per poter costruire un mondo a vera misura d'uomo. Vien qui descritto il nomadismo le migrazioni, l'eterna lotta tra i ricchi e poveri, tra il capitale e il proletariato tra la giustizia e l'ingiustizia e le teorie politiche che hanno cercato di prendere il sopravvento l'una sull'altra. Tra tutte queste, Bencic giudica più affine ad un mondo giusto quella Socialista e Marxista, di cui la Russia è stata l'antesignana e l'esempio e la speranza da seguire per milioni di uomini e che, nonostante il suo avvicinamento al modo occidentale, ha ancora un ruolo di speranza per il nostro mondo.
Una manifestazione operaia contro il fascismo, Rosignano Solvay 27 luglio 1943
Matteo Caponi
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2015
pagine: 140
"Il saggio di Matteo Caponi si occupa di una pagina di storia locale, il 25 luglio 1943 a Rosignano e i giorni successivi alla caduta del fascismo o meglio alla crisi del Gran Consiglio con il seguente arresto di Mussolini. Furono giornate nelle quali, in numerose piazze d'Italia, si ebbero manifestazioni di giubilo [...] La fine purtroppo del fascismo si sarebbe avuta solo due anni più tardi con l'esperienza della Repubblica sociale e attraverso una lunga scia di sangue versato e di sacrifici immani. Prende corpo sotto i nostri occhi la problematicità dello schieramento antifascista, della sua divisione interna, talvolta della sua immaturità, seppur giustificata da oltre vent'anni di regime. Ma emerge anche riconfermata la maggiore opposizione che contro quel regime la classe operaia era in grado, più di altri soggetti sociali, di mettere in campo. Anche se alla Solvay di Rosignano il controllo delle maestranze era sempre stato molto pressante e non si erano verificate adesioni di nessun tipo, neppure in ritardo, alle mobilitazioni del marzo '43, comunque era certo che anche lì serpeggiava un malumore sotterraneo contro il regime e le sue vessazioni..." (Catia Sonetti)
Le brigate d'oltremare
Albert Bencic
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2015
pagine: 92
Pochi, conoscono la storia di quel particolare corpo delle Brigate d'Oltremare che, dal 1944 fino alla fine della guerra ha agito in Istria e in Jugoslavia. Un corpo, dapprima malvoluto, anche dalle forze alleate che li armarono, con vecchie divise inglesi e moschetti della prima guerra mondiale, i famosi 91. E tutto ciò per paura, dell'ideologia socialista e comunista, propagatasi in Russia sin da prima della I guerra mondiale e che in quel periodo aveva preso campo nei partigiani Jugoslavi. I russi erano alleati, ma pur sempre comunisti, e tutto ciò disturbava le potenze occidentali, tanto da non fidarsi neppure di questi giovani delle brigate che, pur sempre orbitavano in quell'influenza politica. La storia, di questi giovani, viene narrata in prima persona da Albert, in quanto, anche lui, era in quelle brigate e, ne ha vissuto le gioie i dolori, le fatiche, gli orrori della guerra di liberazione, finita poi in maniera diversa dall'aspettative.
Piombino città murata
Mauro Carrara
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2014
pagine: 196
Dopo aver delineato la vicenda della cerchia muraria presa nel suo insieme, Carrara procede ad una minuziosa analisi diacronica dei singoli nuclei di fortificazione eretti in corrispondenza dei vertici del quadrilatero romboidale che racchiudeva la città: il Rivellino, il Castello, la Rocchetta e Cittadella. L'autore ci accompagna lungo l'intero percorso del recinto difensivo medievale, soffermandosi sia su ciò che di esso è rimasto ancora integro, sia su ciò che nel tempo è mutato, sia su quelle parti che gli interventi di demolizione del passato hanno sottratto alla nostra percezione visiva. Oltre che per il rigore scientifico, il dettaglio analitico e il respiro di lungo periodo, "Piombino città murata" si fa poi apprezzare per il suo approccio, per così dire, di storia globale, nel senso che la vicenda delle mura piombinesi non si esaurisce nella loro dimensione di oggetto costruito, di segno architettonico, ma viene ricondotta alla storia più generale della città, facendone cioè emergere la fitta trama di relazioni con la dimensione politica e istituzionale, con quella dinastica e militare, con quella economica e sociale.
L'Istria che non c'è
Albert Bencic
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2014
pagine: 118
Questa lunga testimonianza di Albert sull'Istria, non poteva che essere collocata nella nostra collana di storia perché più che un racconto, è memoria, e documento di un particolare periodo di storia ancora poco conosciuto, o marginalmente conosciuto per ragioni politiche di parte. Albert qui narra il vissuto, i ricordi personali e azzarda anche dei giudizi politici e storici ma non per fare una lezione di storia ma una lezione di vita. Ci narra della sua patria l'Istria questa sconosciuta e che Albert dice pure che non c'è, perché per varie vicende la sua anima e la sua popolazione sono state quasi azzerate. Aveva resistito per secoli e unica fra le "nazioni" aveva trovato nei secoli il miglior modo di convivere tra lingue e popoli diversi senza che l'uno sopraffacesse l'altro. Ma poi dopo la prima guerra mondiale il nazional-socialismo ha dapprima tentato di italianizzarla, non riuscendovi, e poi la seconda guerra mondiale che doveva liberarla, l'ha fatta quasi scomparire, provocando l'esodo di migliaia di istriani in Italia e nel mondo, a causa del nazionalismo sciovinista jugoslavo croato...
Il giardiniere di Napoleone. Vita e avventure di Claude Hollard
Tiziano Arrigoni
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2014
pagine: 72
Nel 1854 il giovane Henri Drummond Wolff (1830-1908), destinato ad una brillante carriera nella diplomazia britannica, fino a divenire uno dei maggiori esperti nelle questioni riguardanti il Medio Oriente, sbarcava all'isola d'Elba, mettendosi sulle tracce di Napoleone. Proprio in un angolo appartato dell'isola, in una casa di campagna vicina a Portoferraio, Wolff doveva trovare quella che considerava la testimonianza vivente dell'imperatore all'Elba. La strada ventosa, che portava alla casa, era ornata da piante di giglio e aiuole di gerani rossi, che testimoniavano la cura verso gli spazi verdi. La casa si trovava su un declivio di fronte al mare, dal quale era separata da un giardino terrazzato, ornato da ombrosi boschetti di quercia nana. Un tempo, l'abitazione era appartenuta al signor Lapi, uno dei notabili dell'isola, poi era stata venduta alla famiglia inglese dei Knapp, adesso era di proprietà del potente principe Anatoli Demidoff. Nel giardino c'era anche un antico geranio, che era cresciuto smisuratamente, con il tronco simile a quello di un alberello. Un vecchissimo geranio che doveva avere l'età dell'abitante della casa: Claude Hollard, il giardiniere di Napoleone...