La Vita Felice: Varia
L'altalena del tempo. Laboratorio di scrittura
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 320
Il libro offre la narrazione di differenti frammenti di vita: a volte ilari, a volte dolorosi, meditabondi, avventurosi, trasgressivi, costruttivi... ognuno che racchiude un seme, destinato alla sua storia. Solo qualcuno è destinato a sbocciare.
Radici violate
Giuseppe Catalano
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 148
"Ho scritto questo libro per chi come me ha toccato il fondo, ne è riemerso, senza trovare radici a cui aggrapparsi. Quelle radici che sono la base della nostra esistenza, che vengono violate senza rendersene conto, con la semplicità con cui si calpesta un fiore."
Visibili. Invisibili. Reportage
Margherita Lazzati
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 176
"Guardare e non vedere [...] Solitamente indica una mancanza di comprensione, un'incapacità di cogliere il senso di qualcosa nel mondo intorno a noi." (Siri Hustvedt, "Appunti sul vedere" in "Vivere, pensare, guardare", Einaudi, 2014). Nasce da questo presupposto l'ispirazione di Margherita Lazzati, autrice delle fotografie in mostra, dal 28 febbraio al 1° aprile, alla Fondazione Ambrosianeum di via delle Ore 3 a Milano. Le immagini danno conto di questo sguardo particolare, presentando una Milano immortalata "strada facendo", attraverso scatti che sono il frutto di un vissuto quotidiano altrettanto quotidianamente rimosso da milanesi frettolosi e turisti di passaggio. Ecco allora le architetture note, dalla Scala al Duomo alla Galleria, viste però con occhio particolare; gli orizzonti mutati; gli angoli da scoprire. Per arrivare infine ai veri protagonisti inVisibili della rassegna, gli homeless, definiti da Margherita Lazzati "grovigli umani, sguardi smarriti che interpellano le nostre coscienze". Ecco il perché del termine "reportage" affiancato al titolo della rassegna.
Leggi tu! Che leggo anche io!
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 180
Età di lettura: da 6 anni.
Laevia manzoniana. Aneddoti su don Lisander
Giulio Cesare Maggi
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 68
Scritto sotto la forca
Julius Fucik
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 152
Il racconto dell'ultimo anno di vita di Julius Fucik, che lui definì reportage e testimonianza, dedicandoli ai compagni che gli sarebbero sopravvissuti, è stato scritto nel carcere praghese di Pankràc in mano agli occupanti tedeschi, fra quotidiane torture e con la certezza di una fine prossima e atroce. Il coraggio di alcuni carcerieri che fornirono carta e matite e consegnarono i fogli scritti in mani sicure, consentirono alla moglie, Gusta, anche lei detenuta, di raccoglierli, al ritorno dal campo di sterminio di Ravensbrück. "Scritto sotto la forca" fu pubblicato in Italia nei primi anni Cinquanta e diventò oggetto di culto per centinaia di giovani comunisti. Un esempio unico nella letteratura resistenziale, scritto dal solo uomo che "al cospetto della morte, già crudelmente lacerato dalle torture... sia riuscito a esprimerci la sua esperienza di moribondo per pagine e pagine... e a dichiararci la fiducia che lo sostiene in maniera così diffusa e circostanziata da cancellare l'ombra della morte e lasciarci l'immagine di una vitalità appassionata e trionfante." (dalla postfazione di Bianca Bracci Torsi) Presentazione di Franco Calamandrei. Postfazione di Gusta Fuciková.
Architetture per la città. Il moderno a Milano
Graziella Tonon
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 96
Chiudendo gli occhi. Antologia sul sogno
Duccio Demetrio, Barbara Rossi
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 232
Creta rossa
Giuseppe Colangelo
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 216
Un carabiniere in pensione, cinefilo e un po' gourmet, torna per la prima volta dopo molti anni nei luoghi di origine. Da perfetto sconosciuto riscopre, passo dopo passo, le atmosfere di un mondo perduto in grado di stupirlo e di coinvolgerlo suo malgrado in oscuri misfatti dai risvolti imprevedibili. Con una trama a incastro e un linguaggio ornato da efficaci battute dialettali, il romanzo descrive con sottile ironia drammi, illusioni, speranze tradite di un microcosmo dell'entroterra materano, paradigma di un'intera area geografica sconvolta dagli anni cruciali del boom economico. Dopo "La Freccia di Mezzanotte" l'autore si sofferma ancora sugli stessi luoghi, tratteggiando una galleria di personaggi reali quanto immaginari che fra riti, pettegolezzo, violenza e generosità, popola la commedia umana.
In Transiberiana. Con Han, Kidane, Bemnet, Bashir viaggio del 1978
Angelo Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 163
"In Transiberiana" non è un reportage, né il frutto di corrispondenze poi rilegate in volume. Si tratta di un vero e proprio libro di viaggio. "In Transiberiana" racconta il mio viaggio, con Goliarda Sapienza, in treno da Roma a Mosca, e da Mosca a Pechino e Shanghai con la Transiberiana. Ritorno, sempre in treno, attraverso la Mongolia e il Gobi. Trentamila chilometri. Il viaggio risale al 1978. Il Muro di Berlino cadrà soltanto nel 1989. Non era facile a quel tempo scrivere dell'URSS e della Cina maoista con sguardo autonomo, com'è dovere -non solo piacere - di ogni buon viaggiatore "letterario". Prefazione di Giorgio Cusatelli.
Cara vita ti scrivo. Cambio solo il finale
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 200
Carcere di Opera, ottobre 2012 - luglio 2013. Mesi di scrittura autobiografica appassionati, preceduti e intervallati da altri incontri di scrittura creativa e poetica, che ormai in questo luogo del dolore, ma anche della resistenza umana, sono emblema di vitalità del pensiero, di una sensibilità che non intende arrendersi, del desiderio di riscatto. A propri occhi innanzitutto. Condotti da Silvana, da Barbara, suggeriti da me, ora questi momenti dove più che lo stile, la "bella scrittura", hanno contato le parole di sé come "cose", sono diventate pagine che potranno essere condivise con altri. Tanti fogli dei nostri giorni insieme. In questo nostro tragitto si è andata costituendo una piccola comunità di scrittori irriducibili, tenaci, decisi. Indisponibili, soprattutto, ad avvalersi della scrittura come gesto consolatorio. Nessuna richiesta di commiserazione, forse comprensione, molte verità personali esposte talvolta senza pudore. Senza veli e filtri di sorta. La scrittura autobiografica è stata paragonata ad un bisturi, ad un gesto coraggioso alla ricerca delle proprie storie mai raccontate, all'insegna di un incontro con se stessi. Dove è la penna, ad insaputa di chi la tiene tra le dita (dei tasti docili al suo servizio come il famoso genio della lampada) a insegnarti a lavorare sulla tua storia quasi tu fossi l'artigiano di te stesso. In un crescendo anche di eccitazioni e modulazioni, spesso in una vertigine, sempre più approfondite, indagatrici, autoanalitiche.
Terremoto ti scrivo. Un ponte di solidarietà da L'Aquila all'Emilia
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 266
Quelle che seguono sono lettere fatte di angoscia, di dolore, di paura ma anche di coraggio, di tenerezza, del darsi una mano, tra donne e uomini, coinvolti da questo e altri terremoti. Donne e uomini de L'Aquila scambiano pensieri e parole con gli emiliani. Quello che ne esce, giudicate voi, è pura poesia, quella poesia che rappresenta "un canto d'emergenza dei pensieri, nato da un sentimento" (Paul Celan), un canto o un grido d'emergenza, per parlare di amore, vita, solidarietà, valori, tenerezza, sorpresa, sofferenza, libertà, e tanto altro. Un canto bisbigliato però, che occorre ascoltare con attenzione. L'Aquila del dopoterremoto ci manda un messaggio importante: ciò che aiuta veramente a superare un ciclone come il terremoto è l'affetto, il sostenerci reciprocamente, il condividere con le parole il proprio sentire. Per questo abbiamo invitato uomini e donne a scrivere, a comunicare la propria esperienza di terremoto, perché trovare le parole per dirlo è già un primo passo per rialzarci, per alzare lo sguardo e per condividere una sofferenza comune, per aiutare chi le parole non le trova a sentirsi parte di una comunità dove nessuno è lasciato solo. È un'esperienza già sperimentata e condivisa a L'Aquila dopo il loro terremoto e pubblicata in due piccole raccolte di scritti, ma anche nel carcere di Milano-Opera, all'interno del progetto Leggere Libera-mente, dove il terremoto è divenuto metafora di grande risonanza emotiva e motivo di condivisione con le donne aquilane...

