Biografie e storie vere
Il carteggio con Heinz Riedt
Primo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 472
Heinz Riedt era un tedesco molto diverso da quelli che Primo Levi conobbe ad Auschwitz: fu soldato nella Wehrmacht e poi partigiano nella Resistenza veneta; lavorò con Brecht e tradusse Goldoni, Calvino e Pinocchio; visse a Berlino Est e poi fuggì in Germania Ovest con la famiglia. E fu lui a tradurre in tedesco “Se questo è un uomo” e “Storie naturali”. Ai quesiti lessicali che Riedt gli pone, Levi risponde rievocando il gergo e le espressioni del Lager. La ricerca della parola più adatta costringe Levi a rituffarsi nella sua drammatica esperienza per riportarla nella lingua in cui l’ha vissuta: il tedesco. Ma le loro lettere non riguardano solo il lavoro tecnico della traduzione: a poco a poco diventano un dialogo fra amici che si scambiano opinioni sulla letteratura, sulla politica, sul mondo editoriale, e sulle rispettive vite. Questo con Heinz Riedt è il primo carteggio di Levi pubblicato in volume.
Lettere dall'Italia. 1874-1890
Pëtr Ilic Cajkovskij
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2024
pagine: 606
Il libro dei sogni. Ediz. deluxe
Federico Fellini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2024
pagine: 608
Il "Libro dei sogni" di Federico Fellini, la sua "autobiografia" più sincera, in una versione imperdibile: una scatola delle meraviglie, contenente anche una litografia numerata. "Così sognava Fellini, e questi straripanti, meravigliosi, avvincenti, divertentissimi ma anche disperatissimi sogni, per anni blindati nel caveau di una banca, vedono finalmente la luce... Il Libro è bellissimo, lo definirei una Divina Commedia onirica. " (Antonio D'Orrico). Nelle parole dell'amico e critico di cinema Tullio Kezich, il Libro dei sogni è un libro unico e imperdibile, "affascinante come le migliori pellicole del cineasta riminese". Ora viene riproposto in una versione preziosa, Deluxe, da collezionisti. Il libro dei sogni è un diario, tenuto da Federico Fellini dalla fine degli anni Sessanta fino all'agosto 1990, in cui il grande regista ha registrato fedelmente i suoi sogni e incubi notturni sotto forma di disegni, o nella sua stessa definizione, di "segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati". Coloratissimo viaggio negli sterminati territori della fantasia di un genio, questo libro ha aggiunto un fondamentale tassello allo studio dell'esperienza creativa del grande regista. L'opera è riproposta in un cofanetto che raccoglie in una versione in fac-simile i due volumi originali esposti al Museo Fellini di Rimini, un volume con le trascrizioni dei testi, i saggi critici e le testimonianze di Lina Wertmüller, Gian Piero Brunetta, Filippo Ceccarelli, Simona Argentieri, Milo Manara e dei curatori Sergio Toffetti, Felice Laudadio e Gian Luca Farinelli; e inoltre una litografia numerata di un disegno di Fellini.
Messalina. Leggenda e storia di una donna pericolosa
Francesca Cenerini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 192
“Meretrix Augusta”, ovvero prostituta imperiale. Con questo non invidiabile epiteto, il poeta satirico Giovenale tramandò nei secoli l’immagine di Messalina, moglie dell’imperatore Claudio e figura di grande rilievo nella Roma del I secolo. Che cosa si nasconde dietro la leggenda nera che ha infamato il ricordo di questa giovane aristocratica? Non solo Giovenale, infatti, ma molti storici romani – Tacito, Svetonio, Cassio Dione sono i più conosciuti – la descrivono impietosamente come una ninfomane dedita all’appropriazione indebita di tutto, uomini e cose. Quello che suscita sconcerto particolare è una sua supposta bigamia, un legame con il patrizio romano Caio Silio. Che cosa spinge la moglie dell’imperatore, madre di suo figlio Britannico, a comportarsi in questo modo? Questo libro intende fornire una chiave di lettura riguardo a cosa, in realtà, si nasconde dietro questa narrazione su Messalina. Era davvero una adultera e una donna inadatta a coprire il suo ruolo regale o è stata artefice del proprio destino, rendendosi protagonista di una vera e propria congiura politica volta a spodestare il marito?
Leonesse. Le guerriere del Rinascimento
David Salomoni
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 248
Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555. Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra. Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
La metà del mio tempo
Javier Marías
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 416
«La metà che ci ha formati, quella che ci orienta, che ci accompagna, che ci conferisce un’identità, la metà del nostro tempo che ci permette di intuire quello che siamo, o piuttosto quello che a poco a poco stiamo diventando». Il viaggio negli Stati Uniti da neonato, un’avventurosa fuga giovanile, l’ascesa al trono dell’affascinante Regno di Redonda, gli avvenimenti, gli incontri, i libri: qui Javier Marías ripercorre gli anni dell’infanzia, evoca i ricordi familiari, celebra i suoi maestri, riflette sulle sue passioni e le sue inquietudini. “La metà del mio tempo” raccoglie le pagine più intime e personali di Javier Marías. Quelle del romanzo della sua vita. «Si può supporre, se mio fratello terrà fede alle sue idee con la coerenza che gli è propria, che non scriverà mai un’autobiografia. Pertanto gli appassionati del genere e coloro che nutrono curiosità sulle vite degli scrittori – di questi tempi meno avventurose che in passato – sono avvertiti: questo libro è quanto di più vicino a un libro di memorie di Javier Marías – indirette, involontarie e frammentarie, sebbene autorizzate – che mai avranno modo di leggere», afferma profeticamente nella prefazione a questo volume Miguel Marías, fratello maggiore del grande scrittore spagnolo scomparso nel 2022. Questa raccolta, che oltre ai testi più personali comprende una lunga intervista pubblicata da «The Paris Review» nel 2006, diventa dunque un’importante testimonianza della traiettoria umana e letteraria di Javier Marías, e ne restituisce un ritratto inedito. Un «falso diario» rivelatore, la storia dello zio Jesús, la «pecora più nera» della famiglia, un’avventurosa «fuga da romanzo» a Parigi nell’estate del 1969, il ricordo commovente dei genitori e della loro coraggiosa generazione, una dedica profonda e sincera al suo maestro Juan Benet e alle guide letterarie che ha avuto l’onore di conoscere, l’ascesa al trono dell’affascinante Regno di Redonda, gli aneddoti legati alla sua reggenza e al rapporto con i «sudditi», fantasmi e spie, e poi i libri, quelli scritti e quelli amati, che lo hanno sempre accompagnato. La metà del mio tempo è un’autobiografia a tutti gli effetti, dalla forma insolita ma non per questo meno autentica: in queste pagine, in momenti diversi, Javier Marías si confida con i suoi lettori e li porta sulle strade che ha percorso da scrittore – e prima di diventarlo –, conducendoli nel meraviglioso universo dei suoi indimenticabili capolavori.
Come nascono le storie. Il mio viaggio nell’arte di raccontare
Pablo Trincia
Libro: Libro in brossura
editore: ROI edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 192
Come nascono le storie? Prima di tutto c’è uno sguardo, quello di un narratore capace di cogliere gli intrecci di vite, sentimenti e misteri che si celano dietro ogni persona, luogo geografico o, persino, in un semplice albero. Poi c’è l’istinto del cacciatore, il lavoro meticoloso di ricerca delle fonti, quelle che svelano i segreti di una vicenda e le emozioni dei protagonisti. Infine, c’è la voce, il mestiere, la capacità di dare ritmo, colore e di rendere la storia interessante per chi legge, guarda, ascolta. Pablo Trincia ha rivoluzionato e fatto esplodere il fenomeno dei podcast in Italia ed è entrato nella mente e nei cuori del pubblico come uno dei più iconici storyteller di oggi. Ma stavolta, dopo aver raccontato tante storie degli altri, gira per la prima volta lo sguardo su di sé, apre alcuni cassetti della sua vita chiusi da troppo tempo e fa i conti con alcuni traumi irrisolti del passato. Un viaggio intimo nell’arte di raccontare che passa da Lipsia, Milano, Londra e Teheran.
Il giovane meraviglioso. Vita di Pico della Mirandola
Raphael Ebgi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 104
Ciò che muoverà Pico per tutta la sua breve vita non è desiderio di fama e di stupire. O non solo. È una forza senza nome, che spinge tutti gli uomini, con maggiore o minore intensità, a seguire un proprio cammino. In lui, questa forza si presenta come nostalgia per ciò che nella natura e nelle creazioni dello spirito, o al di là di esse, vi è di infinito. Il suo sapere non si limitò dunque a conoscere sempre più cose, ma a trovare in esse ciò che le rende vive, nuove, e inafferrabili. Nell'autunno del 1961, la grande famiglia dei paperi Disney si arricchì di un nuovo personaggio: Ludwig von Drake, anziano cattedratico iperlaureato e pressoché onnisciente. Con una finezza e un'arguzia di cui abbiamo parecchia nostalgia, gli editori italiani lo ribattezzarono Pico de Paperis... Perché è questo che, del Giovanni Pico della Mirandola autentico e originale, un po' ci si ricorda tutti: un rinascimentale dalla memoria prodigiosa. Forse professore di qualcosa; quasi sicuramente barbosissimo addormentatore di folle (come del resto il papero suo erede). Neanche a dirlo, la realtà che emerge dalle pagine di questa breve biografia - che ha il ritmo serrato e avvincente di un docufilm - è del tutto diversa. Talmente diversa da riguardarci ancora oggi, anzitutto affascinandoci. Che era poi la caratteristica dominante di Giovanni. Bellissimo in un'epoca che aveva fatto del bello il proprio credo e la propria scienza, viziato, testardo, catastrofico rapitore di avvenenti malmaritate, imprudente patrocinatore di tesi pericolose nella Roma papale, fuggiasco curioso, collezionista di lingue arcane, lettore onnivoro e scrittore stupefacente e prolifico. Il tutto nel ristretto espace di trentun anni spremuti fino all'ultima goccia, da eterno e fedele innamorato di una cosa su tutte: il sapere. Uno "scavezzacollo culturale", insomma, un forever young amato dagli dèi e sedotto dall'idea grandiosa di una possibile concordia e pace universale tra religioni e scienze umane. Armonia complessa (perché il bello è divino, ma non semplice) di cui non ebbe il tempo di lasciarci la compiuta chiave, che tanto ci farebbe comodo in questo nostro sempre più brutto mondo, riempiendoci però di indizi sul come e dove andarla a cercare. E così quando la vita di Pico, e con lei il libro, finiscono, dispiace davvero. Ci si ritrova un po' trafelati ma anche parecchio galvanizzati. Desiderosi di saperne di più, soprattutto.
Saffo, la ragazza di Lesbo
Silvia Romani
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 208
Un «viaggio sottopelle» verso la prima e la più grande poetessa della letteratura occidentale e ciò che di lei non muore. Lei che credeva non ci fosse niente di più bello di ciò «che si ama». Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del vii secolo a. C. Poi ha dichiarato di non voler piú vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente del barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. È stata omosessuale, bisessuale, persino un'icona LGBT. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e ha alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche.
Saletta con tavolo e sedie
Danila Biglino
Libro: Libro in brossura
editore: Liberedizioni
anno edizione: 2024
pagine: 118
Quattro testimonianze di detenute, biografie spezzate ma profondamente umane. In appendice alcune lettere delle protagoniste.
Il capitano. Emilio Lussu: il Carso, l'Altopiano e il Piave che non ha mai raccontato
Stefano Aluisini, Ruggero Dal Molin
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2024
pagine: 464
Un classico della Grande Guerra, compagno sui banchi di scuola per tanti studenti soprattutto delle passate generazioni, un libro indimenticabile di quella "letteratura con le stellette" nata in Italia nel primo dopoguerra. "Un anno sull'Altopiano", scritto a vent'anni di distanza dagli eventi che rievoca, rivela solo parzialmente il reale vissuto di Lussu tra i "Dimonios" della gloriosa Brigata "Sassari" nel 1915-18. Ne è un esempio la profonda amicizia tra lo scrittore e Teresa Nardini, l'amatissima "Madrina" volutamente mai nominata nel libro, una figura ancor più celata di quella fanciulla sconosciuta e del suo amore che invece compaiono tra le pagine più toccanti, segnando la sottile traccia di un sentimento destinato a morire con uno dei migliori amici dello scrittore. Attraverso le testimonianze di quanti condivisero con Lussu glorie e miserie della guerra, questo libro ricostruisce un'immagine dello scrittore sardo, e della sua Brigata Sassari, poco nota se non del tutto sconosciuta. Grazie a un vasto apparato fotografico, in buona parte raro ed inedito, ripercorreremo inoltre tutti i campi di battaglia nei quali egli fu protagonista, riscoprendo i volti di chi allora gli fu vicino e rileggendo attraverso le immagini i suoi tre anni e mezzo di guerra, dal Carso all'Altopiano, dalla Bainsizza a Caporetto, dai "Tre Monti" al Piave. Lussu era destinato a diventare una vera figura iconica della Storia d'Italia: ufficiale pluridecorato nella Grande Guerra, eroe della Resistenza, membro della Costituente e Ministro della Repubblica. Un uomo deciso a non rinunciare mai e in nessun caso, sul campo di battaglia come in politica, a quanto il cuore e la coscienza gli dettavano, così come a quel codice d'onore che lo rese l'eterno "Capitano" svelato da queste pagine.
Dietrich Bonhoeffer. Esserci per il mondo
Ludwig Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 208
Chi è stato Dietrich Bonhoeffer? Un teologo, un credente e un uomo impegnato fino all’estremo sacrificio nella pratica di un cristianesimo vivente, che ha incarnato la propria fede con libertà e alto senso di responsabilità in tempi difficili. Nel corso della sua breve e intensa esistenza Bonhoeffer non si è limitato a gettare le basi teoriche di un’etica cristiana, ma si è confrontato con scelte concrete e drammatiche, fino alla sofferta decisione del colpo di stato e dell’attentato a Hitler. Nello spirito di quella teologia biografica che Bonhoeffer ha messo in pratica, Ludwig Monti ci consegna un profilo non solo teologico, non solo filosofico e non solo biografico di uno dei più grandi teologi del XX secolo, ma lo fa parlare con le sue vive parole e ce ne dona l’alta testimonianza. Nella convinzione che, dopo la riflessione di Bonhoeffer, la visione del cristianesimo non può più essere la stessa. È una vita vera quella che Bonhoeffer ha vissuto e che ci ha lasciato in eredità nei suoi scritti così densi di realtà: quella “realtà” che “è Cristo”.

