Biografie e storie vere
Martiri di Roma. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 544
I martiri di Roma sono quelli sul cui sangue è stata edificata la Chiesa: ricordati nel Canone romano della messa nonché in tante delle antiche basiliche ancora esistenti nella città. I tre volumi dedicati da Michael Lapidge a questi santi, taluni celeberrimi, contengono quaranta 'passiones' latine di donne e uomini martirizzati nei primissimi secoli, sino alla «Pace della Chiesa» del 312-313 e dopo. Questo primo volume ci presenta Felicita; Anastasia e Crisogono; Sebastiano; Cecilia; Papa Clemente; Sisto, Lorenzo e Ippolito; Papa Cornelio; Nereo e Achilleo. «Martire» vuol dire «testimone», e tutti i protagonisti dei tre volumi hanno presumibilmente dato testimonianza della loro fede sino alla morte. Poiché le 'passiones' sono state composte molto tempo dopo gli eventi che raccontano, la loro veridicità storica è tuttavia assai relativa. Nell'oscurità che l'avvolge, questa prima narrativa agiografica ci fa comunque intravedere squarci della vita e della società romane, di come il cristianesimo dei primi secoli si stesse diffondendo all'interno delle varie classi sociali, del modo in cui venivano condotti i processi e delle torture che essi comportavano, ma rivela anche la spesso commovente testimonianza di fede che l'ha originariamente dettata.
Autobiografia dei miei cani
Sandra Petrignani
Libro: Libro in brossura
editore: Gramma Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 208
Ogni autobiografia porta con sé una dose di coraggio. Ma raccontarsi attraverso i cani che hanno accompagnato un’esistenza aggiunge una “tenerezza del cuore al fascino di qualsiasi vita”, come avrebbe detto Jane Austen. Sandra Petrignani è scrittrice che viaggia da sempre su un crinale modernissimo; in quella terra di mezzo tra romanzo e biografia, tra racconto di quello che è stato e narrazione di vite eccellenti. Lo ha fatto con la Roma degli anni sessanta in "Addio a Roma", ripercorrendo la vita di Natalia Ginzburg nella "Corsara", indagando le stanze delle autrici più amate in "La scrittrice abita qui". Ora Petrignani parla di sé con la tenerezza del cuore che viene dai suoi cani, dai tanti che hanno fatto da contrappunto silenzioso alle sue storie di vita. E attraverso loro rievoca amori e compagni di strada di un’epoca perduta come lo sono tutte le epoche. Nel raccontare gli anni vivi dell’infanzia, della giovinezza e della maturità, Petrignani ritrova verità e conforto, sorriso e leggerezza, ispirazione e felicità della scrittura. Uno dopo l’altro, i cani si fanno testimoni di matrimoni e di separazioni, di lutti e di gioie, e diventano compagni silenziosi, oracoli per risposte impossibili. "Autobiografia dei miei cani" è un libro sulla passione e sull’amore per la letteratura, narrata soprattutto attraverso l’incontro con uno scrittore che, con le sue parole nitide e scarnificate, restituiva il silenzio e il mistero del mondo. Lo stesso mistero che traspare, e ammalia, negli occhi di un cane.
La vita s'impara
Corrado Augias
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 296
Arrivato alla soglia dei novant’anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: la vita s’impara, ci dice Augias – soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant’anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L’Italia di oggi – esclusi gli eterni vizi nazionali – assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l’infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l’incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L’invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla più recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d’intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s’è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino.
Autobiografia delle contraddizioni: Lettera aperta-Il filo di mezzogiorno-Io, Jean Gabin-L'università di Rebibbia-Le certezze del dubbio
Goliarda Sapienza
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 712
Cinque momenti della vicenda interiore politica e letteraria di Goliarda Sapienza, una scrittrice troppo in anticipo sui tempi. Se normalmente si intende l’autobiografi a come il racconto retrospettivo del proprio vissuto a partire da un punto d’osservazione nel presente, Goliarda Sapienza reinventa il genere, immaginando una scrittura che accompagna a intermittenza lo scorrere della vita. “Lettera aperta”, il romanzo d’esordio, e “Il filo di mezzogiorno” raccontano la turbolenta nascita di una scrittrice che ha fatto di tutto per non diventarlo: Goliarda è la bambina guerresca che non cammina mai perché corre sempre, ma è al contempo la donna adulta che la ricorda. In “Io, Jean Gabin” la protagonista è ancora Goliarda bambina, ma il filtro questa volta è l’identificazione con l’icona virile e anarchica del cinema francese. I due romanzi successivi, “L’università di Rebibbia” e “Le certezze del dubbio”, vedono un cambio di stile e di prospettiva: l’io autobiografico si mette in disparte prestando la sua voce alle donne incontrate a Rebibbia e poi nel «carcere fuori dal carcere» della metropoli romana, in cui vaga alla ricerca della sorellanza intuita e ormai perduta. A scorrere le pagine appassionanti di questa autobiografia sorge un sospetto: e se tutte le contraddizioni alla fine si rivelassero coerenza? Coerenza di verità e bellezza dell’insieme della sua opera.
Il mondo di Hegel
Jürgen Kaube
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 512
La vita e l'opera di uno dei massimi filosofi di ogni tempo, al centro di un'epoca in vertiginosa trasformazione storica, politica, scientifica, economica e culturale, in procinto di divenire il nostro mondo. Per Georg Wilhelm Friedrich Hegel, la filosofia era il proprio tempo appreso in concetti. Un progetto di così alte ambizioni che al cospetto dello spaesamento e delle polarizzazioni tipiche dell’età contemporanea non può non destare stupore e ammirazione.
Vuoi la verità? Filosofia del mio io dalle note di un diario senza maiuscole
Chiara Casadei
Libro: Libro in brossura
editore: Liberedizioni
anno edizione: 2024
pagine: 100
Carla Lonzi. Una filosofia della trasformazione
Annarosa Buttarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 112
“Da quel momento ho iniziato a essere una donna, ho iniziato ad amare questo nome che non sentivo pronunciare nelle aule dove si studiava storia della filosofia. Da allora, non ho mai smesso di essere grata a Carla Lonzi, non ho mai smesso di imparare da lei e dalla sua vita, dai suoi scritti.” Così Annarosa Buttarelli presenta l’effetto dirompente che la lettura degli scritti di Carla Lonzi ha prodotto su di lei, allora giovane filosofa in formazione, e introduce oggi a noi la figura più singolare all’origine del femminismo italiano della differenza. Carla Lonzi ha mostrato la forza di una donna che sa andare via da dove non si può stare, da dove non è dignitoso stare, da dove non è pensabile stare per una donna. Infatti, è andata via dal mondo della cultura maschile, via dalla coppia uomo-donna in cui spesso (ancora oggi) c’è abuso e violenza, via dall’università e dalla ribalta della critica d’arte. La sua vitalità è inesaurita, come lo è quella delle donne di genio che sono riuscite nell’impresa più difficile che esista: cambiare la storia umana e la cultura attraverso azioni e pensieri imprevisti destinati a diventare inaggirabili e imprescindibili. Recentemente riscoperti dopo anni di oblio, gli scritti di Carla Lonzi sono tornati a essere letti e discussi dalle nuove generazioni che potranno qui trovare il suo primo profilo biografico e intellettuale completo.
Gramsci. La biografia
Angelo D'Orsi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 800
Proseguendo in una ricerca sul più importante intellettuale italiano del Novecento, che dura ormai da decenni, Angelo d’Orsi rimette mano al materiale gramsciano componendo un grande affresco storico che ha l’ambizione di diventare per molto tempo a venire l’opera di riferimento su Antonio Gramsci. D’Orsi ricostruisce il tragitto di Gramsci: l’infanzia in Sardegna; la vita a Torino, Mosca e Vienna; la peregrinazione tra varie prigioni (Regina Coeli, San Vittore, Turi); il confino e il ricovero presso le due cliniche (Formia e Roma), nell’inesorabile decadenza del fisico, in un sovrumano sforzo volto ad analizzare il proprio tempo, a spiegare la vittoria del fascismo, e a disegnare un “ordine nuovo”. Intrecciando gli avvenimenti personali dell’uomo Gramsci con quelli italiani e internazionali, d’Orsi mostra l’origine del suo pensiero, seguendone la traiettoria, facendo luce sulle dispute politiche con i protagonisti della sinistra italiana e internazionale, da Turati a Togliatti e Bordiga, fino a Lenin, Trockij e Stalin. Ne stabilisce così il primato morale, definendo le categorie teoretiche da lui elaborate, nelle quali emerge il tentativo di superare i dogmatismi del “marxismo-leninismo”, e più in generale di elaborare un pensiero critico, di comprendere la modernità, schierandosi sempre dalla parte degli oppressi. Gramsci ci viene così finalmente restituito nella sua complessità di uomo tormentato, di intellettuale rigoroso e di politico dialettico. Arricchita da documenti inediti, a cui l’autore ha avuto accesso come membro dell’équipe dell’Edizione nazionale Gramsci, questa biografia umana, politica e intellettuale si propone, per l’approfondita analisi e l’ampiezza della ricostruzione dei contesti (geografici, sociali, culturali e politici), come una pietra miliare negli studi gramsciani e più in generale nella storiografia contemporanea.
Franco Basaglia
Mario Colucci, Pierangelo Di Vittorio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 224
Avvicinarsi all’esperienza di Franco Basaglia non è un’impresa facile. Bisogna fare i conti con la sua irriducibile complessità. La formazione scientifica e il pathos filosofico, l’attenzione ai saperi critici e l’impegno pratico e politico formano una fitta trama che non trova immediato riscontro in una cultura caratterizzata dallo specialismo e dal pragmatismo. Tuttavia, proprio qui risiede l’interesse di trasmettere oggi Basaglia: il suo percorso, sebbene radicato nel campo specifico della psichiatria, consente di affacciarsi su un orizzonte problematico molto più variegato, e ciò lo rende uno strumento fecondo non solo per gli addetti ai lavori. Crocevia di incontri tra voci, linguaggi e saperi diversi, l’esperienza di Basaglia ha fatto sì che la follia e l’esclusione di cui soffrivano le persone internate nei manicomi cessassero di essere un affare da specialisti, per diventare un problema che riguardava tutti, personalmente e collettivamente. A distanza di oltre quarant’anni dall’approvazione della legge 180 del 1978 e dalla scomparsa del suo ispiratore, Mario Colucci e Pierangelo Di Vittorio, già autori della prima monografia su Basaglia, tornano a riflettere su di lui cercando di collegarne il lascito con la nuova ricezione sviluppatasi in Italia e nel mondo. Con una duplice funzione: da un lato farne emergere con maggior forza la dimensione “universale”, dall’altro fornire una sintesi ragionata della sua risonanza teorica e pratica. L’“inattualità” di Basaglia può essere oggi una salutare scossa per continuare a costruire quell’incontro con la condizione umana della follia da lui perseguito per tutta la vita. Che cosa rappresentano oggi Franco Basaglia e la storia della deistituzionalizzazione in Italia e nel mondo? Qual è lo stato attuale della ricezione del suo pensiero e dell’esperienza di trasformazione da lui promossa? Quali riflessi evidenti o misconosciuti sono rintracciabili nella cultura critica dei nostri giorni nel campo della salute mentale e, soprattutto, al di fuori di questo?
Il poeta pescatore
Ferdinando Scala
Libro: Libro in brossura
editore: Graphot
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nicola è un pescatore di laguna divenuto capitano d'un peschereccio d'alto mare. Il suo mondo sono le acque di Marano e i fiumi prossimi alla città di Aquileia. Sono luoghi che sente suoi e li descrive amabilmente nei racconti agli amici dopo il ritorno dalla pesca fuori dal cason, la sua abitazione di lavoro, fatta di canna palustre. Nella sua vita s'intrecciano drammaticamente i fatti delle due guerre mondiali e le disgrazie del peschereccio, che mandano in miseria la famiglia, riscattata dalla decisione della moglie Lavinia di tornare a fare la pescivendola come da bambina. Quando, prossimo alla vecchiaia, ritorna ai mestieri della laguna, faticosi e gratificanti, Nicola ritrova la serenità nella compagnia degli amici, che un venerdì di Pasqua lo osservano allontanarsi in barca verso casa, finché scompare nella foschia della sera. Prefazione di Roberta Portelli. Introduzione di Aurelio Zentilin.
Tra sapere scientifico e potere politico. Storia di un grande scienziato e di un Premio Nobel non dato
Giorgio Cosmacini
Libro: Libro in brossura
editore: Pantarei
anno edizione: 2024
pagine: 124
Questo libro arricchisce, e in un certo modo completa, il precedente "Una dinastia di medici. La saga dei Cavacciuti-Moruzzi", dove si ripercorrono le vicende di una famiglia nella quale spicca la figura di Giuseppe Moruzzi, "fisiologo tra i più grandi nel mondo". Ricordi diretti e familiari, testimonianze, documenti, ci restituiscono l'immagine di uno scienziato-umanista, "filosofo spontaneo", la cui passione per la letteratura è quasi pari a quella per la ricerca. A Chicago nel 1949, in collaborazione con Horace Magoun, avviene la scoperta "epocale": la dimostrazione dei meccanismi fondamentali della regolazione del sonno. La scoperta di Moruzzi e di Magoun meritava il Premio Nobel, scrive Cosmacini. Questa biografia di un Nobel mancato è un omaggio a un grande scienziato e, in fondo, anche alle migliaia di ricercatori e studiosi che, fuori dai riflettori, fanno progredire la scienza e spesso hanno aperto la via al successo di altri.

