Cinema, televisione e radio
Ejzenstejn. Il cinema, le arti, il montaggio
Antonio Somaini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 446
Ejzenstejn non è solo il regista che ha saputo imporsi con film come La corazzata Potèmkin e Ivan il Terribile nel grande canone della storia del cinema mondiale, ma anche l'autore di un'ampia ricerca sul senso e sulle possibilità del montaggio che si sviluppa attraverso le sue regie, i suoi disegni e i suoi scritti teorici. Ripercorrendo tutta l'opera di Ejzenstejn, dagli spettacoli teatrali dei primi anni '20 fino agli ultimi progetti a cui lavora poco prima della morte nel 1948, questo libro si propone di riconsiderare la produzione del regista sovietico portando in primo piano scritti, progetti di film e disegni che solo negli ultimi anni sono venuti alla luce. Lungo questo percorso, emerge in tutta la sua ricchezza e complessità una ricerca che ha visto nel montaggio un metodo compositivo con cui realizzare delle opere efficaci, capaci di agire sul presente, e al tempo stesso uno strumento con cui confrontarsi con il passato, smontando e rimontando quella storia delle arti di cui il cinema è pensato come l'"erede" e la "sintesi". Considerata in quest'ottica, l'opera di Ejzenstejn può essere discussa in relazione a tutta quella riflessione sul montaggio che negli anni '20 e '30 coinvolge registi, artisti, storici, critici e filosofi come Vertov ed Epstein, Moholy-Nagy ed El Lisickij, Warburg e Bataille, Kracauer, Benjamin e Bloch.
Il viaggio dell'eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema
Chris Vogler
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2010
pagine: 176
Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.
Il sergente nella neve. La sceneggiatura
Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 237
Nel 1962 Ermanno Olmi rilascia un'intervista in cui dichiara: "Nel mio prossimo film, tratto dai ricordi di Russia di Mario Rigoni Stern, "Il sergente nella neve", non ho nessuna intenzione di fare della critica storica. La verità totale della guerra (perché la guerra è verità, la guerra è morte, e nessuno fa il mistificatore di fronte alla morte) mi servirà per fare il bilancio dei valori umani che considero essenziali. Ogni soldato, ogni alpino, vedrà le cose che contano veramente nella vita e quelle che sono soltanto epidermiche, marginali". Quando pronuncia quelle parole, il giovane regista sta lottando da tre anni per riuscire a realizzare il film che ha in mente da quando ha letto il libro di Rigoni Stern: ha terminato di scrivere insieme a lui la sceneggiatura, ha fatto dei sopralluoghi in Slovenia e in altre località in cerca di ambientazioni e di attori non professionisti, ha provato ad aggirare tutti gli ostacoli creati dalle case di produzione. Quel film non nascerà mai, per molte ragioni di cui dà conto Gian Piero Brunetta nel saggio che chiude questo volume, ma "a distanza di poco meno di cinquant'anni questo manoscritto si presenta ancora, così com'è, come esempio di sceneggiatura perfetta, capace di sfidare il tempo". Una sceneggiatura che può essere letta come un libro a sé stante: che diventa ancora più preziosa se accostata al testo de "Il sergente nella neve".
L'età del noir. Ombre, incubi e delitti nel cinema americano, 1940-60
Renato Venturelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: X-498
All'inizio degli anni quaranta, il cinema poliziesco americano comincia a cambiare radicalmente. Le immagini si fanno sempre più cupe, gli eroi diventano incerti e frastornati, il racconto è reso tortuoso da flashback, incubi, violenze sadiche. È il segno di un'angoscia novecentesca che si sta insinuando all'interno della fabbrica dei sogni hollywoodiana. La critica francese si accorse di questa visione cupa del mondo e parlò di "film noir" americano: un cinema che diventava improvvisamente nero e disperato. Con il tempo, il termine è diventato un'icona alla moda, rappresentando un malessere nel cuore della società dello spettacolo. Ma secondo quali percorsi il cinema criminale americano ha attraversato la sua stagione classica del noir, dove di colpo il pubblico veniva scosso nelle sue certezze, era costretto a identificarsi con un assassino, veniva avvolto da immagini dai contorni sempre più indecifrabili? Questo libro ripercorre quella grande stagione, attraverso i film più famosi e i più oscuri B-movie, alle origini delle mescolanze fra poliziesco e melodramma, suspense e horror. È il cinema di Humphrey Bogart e di Rita Hayworth, di Fritz Lang e di Billy Wilder, ma anche di Orson Welles e del primo Stanley Kubrick: da "Il mistero del falco" a "Rapina a mano armata", passando per tanti piccoli e grandi classici. Un affresco di ampio respiro su un periodo leggendario della storia di Hollywood: per capire finalmente da dove proviene il noir di oggi.
Portala al cinema. Quanti martini ha bevuto James Bond? E altre mille incredibili curiosità sul grande schermo
Rhiannon Guy
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 175
"Il film più lungo mai girato (è scritto in questo libro) dura 87 ore e s'intitola La cura dell'insonnia. Non l'ho visto, grazie a Dio, ma ne ho visti altri che sembravano altrettanto lunghi, e anche loro curavano l'insonnia. [...] Sta proprio qui il fascino di questo libro: zeppo di curiosi brandelli di informazioni frammentarie ma anche di opinioni arbitrarie che potete sentirvi serenamente di condividere o di rifiutare. Vi basterà un rapido sguardo per apprendere il nome del personaggio interpretato da Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza, e scommetto che rimarrete sorpresi. Scoprirete anche l'origine dei popcorn, troverete la spiegazione di tutti quei titoli di coda che non avete mai capito e imparerete che, tra tutti quelli che hanno partecipato alla lavorazione di un film, il Best Boy è l'aiuto caposquadra degli elettricisti mentre il Dolly Grip è il macchinista-carrellista. Che siate un patito di cinema o semplicemente qualcuno a cui piacciono i film, troverete in questo libro un bel po' di cose che potranno illuminarvi, divertirvi, magari lasciarvi sbalorditi o forse persino irritarvi fino all'esasperazione. Che cosa potreste volere di più?" Dall'Introduzione di Barry Norman.
Volver
Pedro Almodóvar
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 141
"Volver è un titolo che include vari ritorni, per me. Sono tornato, un poco, alla commedia. Sono tornato all'universo femminile, a La Mancia (è senz'altro il mio film più strettamente mancego, il linguaggio, le abitudini, i cortili, la sobrietà delle facciate, le strade lastricate), sono tornato a lavorare con Carmen Maura (non lo facevamo da diciassette anni), con Penélope Cruz, Lola Duenas e Chus Lampreave. Sono tornato alla maternità, come origine della vita e della finzione. E, naturalmente, sono tornato a mia madre [...]. Il ritorno principale di Volver è quello del fantasma di una madre che appare alle proprie figlie. Nel mio Paese queste cose accadono (sono cresciuto ascoltando storie di apparizioni), tuttavia alle apparizioni non ci credo. Solo quando accadono agli altri, o quando accadono nella finzione. E questa finzione, quella del mio film (e qui viene la mia confessione) ha provocato in me una serenità che non avvertivo da tempo". (Pedro Almdóvar)
Dizionario dei registi del cinema mondiale
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 713
È questo il terzo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
Dizionario dei registi del cinema mondiale
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 687
È questo il secondo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
Dizionario dei registi del cinema mondiale
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 702
È questo il primo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
La nuova Hollywood. Dalla rinascita degli anni Sessanta all'era del blockbuster
Geoff King
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 347
Geoff King, in questa introduzione al cinema hollywoodiano, esamina la recente produzione hollywoodiana a partire da tre prospettive principali: lo stile dei film, l'industria e il contesto storico-sociale. Ciascuna prospettiva è considerata secondo le sue peculiari caratteristiche, anche se una delle tesi centrali del libro considera necessaria una combinazione delle tre prospettive. L'autore, Lecturer in film and television studies alla Brunel University di Londra, si sofferma sulla rinascita hollywoodiana durante i tardi anni Sessanta e Settanta, sul ruolo dei "registi-autori", sui fattori industriali che hanno trasformato la filosofia delle major, descrive i generi e lo starsystem, analizza gli spettacoli pensati per il piccolo schermo.
La mala educación
Pedro Almodóvar
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 132
Ignacio ed Enrique, due ragazzini nel collegio diretto da Padre Manolo, s'innamorano teneramente, ma quando il prete si invaghisce di Ignacio, allontana Enrique per avere l'amato tutto per sé. Una storia sulla passione amorosa che si accende e si moltiplica come in un gioco di specchi e dove l'unica sovrana è la "legge del desiderio". Il volume riporta la sceneggiatura originale dell'omonimo film del regista spagnolo, con un finale diverso rispetto a quello del film e alcune sequenze concepite quando i personaggi e le ambientazioni erano ancora astratti.
Parla con lei
Pedro Almodóvar
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 148
Due uomini, innamorati di due donne differenti, si ritrovano nella stessa drammatica situazione. Benigno è innamorato di Alicia e si prende cura di lei da quando è entrata in coma; Marco è innamorato di Lydia, torera, in coma dopo una sfortunata corrida. I due uomini reagiscono in modo diverso alla difficile situazione: Benigno è felice di passare tutto quel tempo accanto alla sola donna che abbia mai amato, certo di un suo prossimo risveglio, Marco è triste e depresso perché non può comunicare con Lydia e conoscere i suoi veri sentimenti. Alla sceneggiatura di "Parla con lei" il volume affianca un'autointervista inedita del regista che racconta del film, degli attori, delle attrici, di se stesso. Il testo contiene una presentazione di Tabucchi.

